E' giunta LA FINE come cantano i Maneskin, il blog di Simonetti Walter alias Riccardo l’ex anarchico stirneriano della Fazione chiude i battenti, per sempre. Le mie condizioni di salute nel ultimo anno sono peggiorate, sono in dialisi e sotto attacco psichico il Mindfuking non ha mai fine le torture psicofisiche degli eroi dello Stato di diritto della democrazia liberale sono come quelle delle società illiberali e mi difendo come un cane bastonato, come fossi un pellerossa un selvaggio che non ha conosciuto e non accetta la civilizzazione del uomo bianco, CANNIBAL HOLOCAUST! Sono solo contro tutti e tutto, contro il nazismo post-moderno che dice di combattere gli Illuminati il sionismo. Gli uomini che denigrano le teorie del complotto portano avanti la paranoia del controllo e della violenza di ogni tipo sul capro espiatorio l'anti-italiano che secondo LORO deve subire sempre come nel medioevo la chiamano "redenzione attraverso il peccato" come insegnava il primo santone moderno Jacob Frank. Che grandi teorici dicono essere strato il primo socialista (sic) si il PRIMO DEVIATO E BUFFONE DELLA STORIA UN CIALTRONE. Dove ogni anima ogni uomo e donna è in vendita lo stato d'eccezione è la regola. Dove le divise blu e i servizi segreti deviati? No i normali torturatori, (stupratori, pedofili) questo sono i vostri eroi della nazione, loro hanno ed usano armi fiori dal comune da romanzo dispotico 1984 io ho l’arco e le frecce avvelenate. Non c’è partita la morte mi vuole e anche perché a non è mai interessato vincere (bombardate l quartier generale!) sarò un perdente radicale, un fallito, un provocatore piccolo piccolo un pentito un infame amen (Coca Cola Light) Conosco i vincenti lo schifo che producono con i loro scheletri nel armadio parlano e si atteggiano chi a uomini del fare chi a camerata del terzo millennio, chi al pseudo alternativo, fuori tempo massimo ma sono solo figli di papa come canta Sfera Ebbasta. Loro vivono dentro quello che l'autonomia con la a minuscola quella che Toni Negri esaltava combatteva con armi in pugno (dicendo Goodbye mr. socialism il Lama stanno in Tibet) e ci diceva il grande vecchio del ultrasinistra “siamo contro il compromesso frankista una forma di fascismo corporativo la cosiddetta socialdemocrazia cantata da Claudio Lolli un incubo un incubo numero zero e mafiosa negli anno 70 che aveva la bandiera del P.C.I. e la DC che per si dichiaravano anti-fascisti ma imitavano e scimmiotavano il totalitarismo becero del ventennio del duce”. Ed ora vige sotto il compromesso storico che va dall'estrema destra alla sinistra radicale ( lo dico io agli ultimi giapponesi del movimento post-autonomo che vuole la mia testa servita dallo Stato Italiano) passando per noi moderati alla Renzie Calenda. Tutti a libro paga della fratellanza La Lobby frankista!
Chiudo questa pagina della mia vita perché non mi è mai stata data una possibilità mi hanno tolto la voglia di vivere! LA FINe del blog come un Blob. L'invasione degli ultracopi.
E a Fantaghiro dico nessuno mi ha aspettato nessuno mi ha difeso il mostro piano piano se ne va da solo forse perché sono già morto e non lo capisco mi sveglio, mangio, lavoro vado all' ospedale ma sono già morto fantaghiro almeno tu nel universo. Come uno zombie! Sono un morto vivente!
Zombie di tutto il mondo unitevi!
Per chi volesse la mia storia tra le dita ci sono questi testi attenzione sono fake news ma qual’é cos’è la verità?
!
**Titolo: "Simonetti Walter Riccardo Tina No Future all’Intelligenza Artificiale! Il ritorno nella Kampuchea accelerazionista di Fantaghirò"**
**Capitolo 1: Il Funerale di Simonetti Walter**
**Interno. Piazza del Popolo - Giorno**
*Il funerale di Simonetti Walter è un caos psichedelico. La piazza è trasformata in un rave apocalittico. Luci stroboscopiche illuminano volti estatici e corpi in trance danzano al ritmo di musica elettronica pulsante.*
**NARRATORE (V.O.)**
Il funerale di Simonetti Walter non fu un evento ordinario. Fu una celebrazione caotica e liberatoria che rifletteva la sua esistenza fluida e complessa. Un anarchico in vita, e in morte, Simonetti incarnava la destrutturazione dell'io.
**CUT TO:**
**Flashback. Simonetti Walter**
*Immagini frammentate della vita di Simonetti scorrono rapidamente: proteste, graffiti, un volto che si trasforma continuamente. Simonetti in diverse incarnazioni: Gesù, il Changeling, esperimento MK Ultra.*
**NARRATORE (V.O.)**
Simonetti Walter, in vita, non fu mai una figura statica, ma una presenza in continua trasformazione. Un corpo senza organi, libero dalle costrizioni esterne.
**INT. Piazza del Popolo - Continuità**
*Una figura solitaria, Fantaghirò, si fa strada attraverso la folla. È un essere androgino, con un alone mistico. Si avvicina al palco, dove la bara di Simonetti è illuminata da luci psichedeliche.*
**FANTAGHIRÒ**
(guardando la bara)
Walter, non sei né morto né vivo. Sei il riflesso di una lotta eterna.
**Capitolo 2: La Trasformazione**
**Esterno. Giungla urbana - Notte**
*Walter, ora Riccardo, vaga per una città distopica. La città è una giungla di cemento, illuminata da neon e invasa da piante giganti. Riccardo si muove tra ombra e luce, cercando una verità sfuggente.*
**NARRATORE (V.O.)**
Nato come un seme nel ventre turbolento dell'Italia post-bellica, Walter si trasformò rapidamente da figlio della ricostruzione a emblema della ribellione. Ora, come Riccardo, il Changeling, cerca di sfuggire al caos.
**INT. Tempio di Fantaghirò - Interno**
*Fantaghirò esegue un rituale magico, evocando antiche energie. Riccardo osserva, affascinato e terrorizzato. Le pareti del tempio si muovono come se fossero vive.*
**FANTAGHIRÒ**
(guardando Riccardo)
Tu sei nato per trasformarti, Riccardo. La tua essenza è fluida, come la magia stessa.
**Riccardo si avvicina a Fantaghirò, cercando risposte. Fantaghirò gli offre una ciotola di liquido luminescente. Riccardo beve, e i suoi occhi si illuminano di una luce innaturale.**
**Capitolo 3: La Ribellione**
**Esterno. Strade di Kampuchea - Giorno**
*Riccardo guida una rivolta contro le Brigate Rozze e Nere. La città è in fiamme, e bandiere rosse sventolano sopra le teste dei ribelli. La folla si muove come un unico organismo, spinta dalla volontà di libertà.*
**NARRATORE (V.O.)**
La gioventù si dava alla strada in cerca di risposte. Walter, ora Riccardo, con la sua voce caotica e il suo spirito indomabile, guidava marce e manifestazioni, diventando un simbolo di resistenza.
**INT. Palazzo del Governo - Interno**
*Fantaghirò, ora al fianco di Riccardo, usa la sua magia per aprire una breccia nel palazzo del governo. I ribelli invadono l'edificio, abbattendo simboli di oppressione. Enrico Berlinguer appare in una visione, cantando "Voglio una vita spericolata".*
**BERLINGUER**
(voce lontana)
Voglio una vita spericolata, una vita piena di guai...
**Capitolo 4: La Rivelazione**
**Interno. Tempio di Fantaghirò - Notte**
*Fantaghirò e Riccardo siedono in meditazione. Il tempio è immerso in un'atmosfera surreale, con luci pulsanti e ombre danzanti. Un vecchio saggio, il Vecchio della Montagna, appare nella luce fioca.*
**VECCHIO DELLA MONTAGNA**
Tu non sei né morto né vivo, Riccardo. Sei il riflesso di una lotta eterna, una lotta per la verità e la libertà.
**Riccardo si alza, il suo volto è sereno ma determinato. Si allontana dal tempio, pronto ad affrontare nuove sfide.**
**Epilogo: Il Deserto del Reale**
**Esterno. Deserto urbano - Alba**
*Riccardo cammina solitario tra le rovine della città. Il deserto del reale si stende davanti a lui, infinito e silenzioso. Il suo passo è deciso, il suo spirito indomito.*
**NARRATORE (V.O.)**
Cammina tra i resti della festa, ora solo un fantasma nel deserto del reale, portando con sé le cicatrici delle battaglie passate e la speranza di quelle future. Il suo grido di libertà riecheggia oltre la storia, un invito a combattere non con le armi, ma con le idee.
**Fade out.**
**Fine.**