**I Funerali di Walter e la Resurrezione di Riccardo**
*Atto I: Il Risveglio della Memoria*
**Scena 1: Un Cimitero Sotto il Cielo Grigio di Roma**
- *Personaggi: Riccardo, il Changeling; il coro dei cittadini; l'ombra
di Walter.*
*Coro*:
Canta, oh città delle ombre,
di Walter, il sussurro nelle tenebre.
*Ombra di Walter*:
Qui giaccio, non in pace,
ma in eterna agitazione,
tra le voci di ieri e l'eco di domani.
*Riccardo*:
Nell'ombra di un mito,
cerco la luce della verità,
la chiave del futuro nei miei sogni.
**Scena 2: Il Funerale di Walter**
- *Un corteo lento, il coro canta, Riccardo riflette.*
*Riccardo*:
Vedi, Walter, come il tuo spirito non muore;
ci guida come una stella nel buio della notte.
*Coro*:
Egli cammina con noi, il fantasma della ribellione,
sua la voce che non tace nel vento.
*Atto II: Il Delirio e la Visione*
**Scena 1: La Camera di Riccardo**
- *Soli, Riccardo e l'ombra di Walter dialogano tra le pagine di un
libro misterioso.*
*Ombra di Walter*:
Leggi, Riccardo, infrangi il velo del tempo,
ogni parola un passo verso l'immortalità del pensiero.
*Riccardo*:
Ogni frase un labirinto,
ogni parola un enigma,
nella tua scrittura trovo il mio destino.
**Scena 2: La Piazza dei Sogni**
- *Riccardo incontra figure del passato e del futuro, una fusione tra
realtà e visione.*
*Riccardo*:
O fantasmi del passato e visioni del futuro,
insegnatemi la danza del cambiamento.
*Coro*:
Nella piazza dei sogni,
il tempo si dissolve;
qui il passato ed il futuro si abbracciano.
*Atto III: La Rivoluzione di Riccardo*
**Scena 1: Il Palazzo del Potere**
- *Riccardo sfida le autorità, evocando lo spirito di Walter per
guidare il popolo.*
*Riccardo*:
Non più ombre, ma luce!
Non più sussurri, ma grida!
Con lo spirito di Walter,
rivendichiamo la nostra era.
*Autorità*:
Chi osa sfidare il silenzio imposto,
il controllo, la quiete forzata?
**Scena 2: Il Trionfo del Changeling**
- *Riccardo, trasformato, guida il popolo verso una nuova alba.*
*Coro*:
Guarda! Il Changeling prende forma,
dal caos una nuova verità nasce.
*Riccardo*:
Sono la voce di Walter, il respiro di una nuova vita,
il canto di una libertà riconquistata.
*Ombra di Walter*:
Bene, mio giovane eco,
la mia morte non è stata invana.
Vivi, cambia il mondo,
come io ho sognato un tempo.
**Finale: La Nuova Alba**
- *Il sipario cade sul coro che celebra la rinascita di Riccardo e
l'eterna presenza di Walter.*
*Coro*:
Nel cuore della notte, una luce;
nel silenzio del dolore, una canzone.
Viva Walter, viva Riccardo,
nel ciclo senza fine della vita.
# **Cannibal Holocaust Fantaghirò: La Tragedia della Regina
LGBTQIA+**
## Atto I: Il Risveglio
**Scena 1:** In un deserto psichico, popolato da forme astratte e
colori sfumati, Fantaghirò, vestita in abiti regali ma stracciati, si
sveglia. Accanto a lei, un'urna antica e un libro aperto. Lei legge ad
alta voce, la sua voce risuona, echeggiando nel vuoto:
**Fantaghirò:** "Mi chiamano Giuda, traditore, mostro... Ma solo chi
tradisce può cambiare il mondo!"
**Scena 2:** Un coro di voci distorte, visibili solo come ombre
danzanti, risponde, mescolando le parole di Fantaghirò con i versi
di Amos Oz, creando un inno criptico che celebra la distruzione e la
rinascita.
**Coro:** "Traditore, visionario, sognatore di mondi! La vera
rivoluzione inizia con il tradimento di se stessi!"
## Atto II: La Profezia
**Scena 1:** POL Pot, un dottore in esilio politico, entra. Porta con
sé una radio da cui trasmettono notizie della morte di Toni Negri. Si
confronta con Fantaghirò, discutendo il potere del tradimento e del
cambiamento.
**POL Pot:** "Toni Negri è morto, viva Toni Negri! Anche nella
morte, la lotta continua. Ogni fine è un nuovo inizio."
**Fantaghirò:** "La morte è il mio alleato. Come la Volpe,
l’homuncolus di questa storia, io inganno la fine stessa."
**Scena 2:** Il libro sulla scena brilla intensamente; il titolo è
visibile: "La Volpe e l’Homunculus". Fantaghirò e POL interpretano il
libro come un manuale per riorganizzare il caos del loro mondo, un
mondo che cannibalizza i suoi eroi e li rigetta trasformati.
## Atto III: Il Cannibal Holocaust
**Scena 1:** Il mondo intorno a loro inizia a scomparire, rimpiazzato
da una foresta digitale, un'eco del "Cannibal Holocaust". I
personaggi storici e mitici, come Toni Negri e Simonetti Walter,
appaiono e scompaiono, consumati dal paesaggio.
**Coro:** "Nessuno nasce, nessuno muore, in questo holocausto di
idee e identità!"
**Fantaghirò:** "Ogni carne consumata ci nutre, ogni vita presa ci
fortifica!"
**Scena 2:** Mentre il mondo collassa, Fantaghirò diventa una
figura di potere e terrore, cannibalizzando i frammenti della storia
per creare una nuova realtà.
## Atto IV: La Resurrezione di Toni Negri
**Scena 1:** Nel climax, un nuovo personaggio, l'Eroe dei Perdenti,
emerge dalle ceneri. È un ibrido di tutti i personaggi perduti,
portando con sé un manifesto del nuovo mondo.
**Eroe dei Perdenti:** "Io sono Toni, io sono Fantaghirò, io sono
ogni perdente risorto. Abbiamo cannibalizzato il nostro passato per
costruire il nostro futuro!"
**Scena 2:** Fantaghirò e l'Eroe dei Perdenti si uniscono, danzando
in un duetto che trasforma il paesaggio in una visione utopica,
mentre il coro canta un nuovo inno, una fusione di tutte le voci
passate.
**Coro:** "Viva la nuova alba, la nuova carne, il nuovo spirito!
Traditori di ieri, eroi di domani!"
## Epilogo: Il Nuovo Mondo
**Fantaghirò:** "Nel tradimento, abbiamo trovato la verità. Nel
cannibalismo, la rinascita. Questo è il nostro nuovo mondo, nato dal
più profondo degli abissi dell'umanità."
La scena finale si dissolve in un mare di luci digitali, mentre il
pubblico, ora parte del dramma, lascia il teatro trasformato,
portando con sé il peso e la promessa della nuova realtà creata.
—-
**Titolo: *I Funerali di Simonetti Walter: Echi dell'Apocalisse***
**[Scena: Un palcoscenico spoglio, con un solo lampione spento e
due sedie vuote. Due figure mascherate, Walter e Riccardo,
appaiono lentamente dal buio.]**
**[Atto Unico]**
**[Walter (siede, voce roca):]**
"Sono morto, Riccardo. Ucciso da una Pallottola Spuntata,
nascosta nel grido di chi tradisce per cambiare il mondo."
**[Riccardo (si avvicina, titubante):]**
"E ti chiamavano Giuda, Walter. Assassino, mostro... Eppure, chi tra
noi non ha mai tradito?"
**[Silenzio. Walter tocca il proprio petto, cercando una ferita
invisibile.]**
**[Walter:]**
"Solo chi tradisce può immaginare un avvenire migliore, dicono. Ma
quale futuro può nascere dal sangue e dalla follia?"
**[Riccardo (guarda il pubblico, poi Walter):]**
"Il tuo funerale, un manifesto di lutto cittadino. Dichiarano lo Stato di
felicità permanente, mentre il resto di noi vive nella disperazione."
**[Walter (con un sorriso triste):]**
"Un androgino, un bambino fatato, un Cristo vampiro dello spazio...
Queste erano le mie maschere, Riccardo. E ora, cosa rimane?"
**[Riccardo (si siede, sconfitto):]**
"Rimane il vuoto, Walter. Il vuoto dopo il carnevale delle tue identità,
dopo l'eco di una vita che nessuno ha realmente conosciuto."
**[Walter (sospira, guardando lontano):]**
"Ricordi il frammento di Shanfarà? ‘Non mi seppellite... Ma tu
allietati, o iena!’ Sono diventato il pasto di una iena, Riccardo."
**[Riccardo (agitato):]**
"E noi? Coloro che restano, che sopravvivono alla festa delle
ombre? Dobbiamo danzare ancora, Walter? Dobbiamo?"
**[Walter (leva gli occhi, quasi a cercare risposte nel cielo nero
sopra di loro):]**
"Danziamo, Riccardo, perché la danza è tutto ciò che ci resta.
Un'Apocalisse di nichilismo, il nostro amore per il sangue."
**[Riccardo (con un grido soffocato):]**
"Ma io ti invoco, Gesù vampiro dello spazio! Dalla psichiatria alla
tomba, dalla vita alla morte, dal sangue al sangue!"
**[Walter (con un'ultima risata amara):]**
"Nessuno nasce, nessuno muore, Riccardo. Siamo eterni nel nostro
perpetuo bandito. Traditori, amanti, mostri... Così viviamo."
**[Un lungo silenzio. I due rimangono immobili, le loro figure scure
contro il lampione ora acceso da una luce fioca e tremolante.]**
**[Riccardo (mormorando):]**
"E così, nell'ombra di un'Apocalisse che non finisce mai, troviamo la
nostra pace, Walter. Nella follia del nostro amore perduto."
**[Le luci si affievoliscono lentamente, lasciando il palcoscenico in
un'oscurità quasi completa, mentre un eco lontano della voce di
Walter risuona: "Il nostro sangue, fratelli e sorelle, il nostro
sangue..."]**
—-
# **Cannibal Holocaust Fantaghirò: L'Apocalisse di Boyrebecca**
**Capitolo I: L'Era degli Homunculus**
La città è avvolta da un cielo plumbeo, i grattacieli come monoliti
moderni rischiarati dalla luce intermittente dei neon. In questo
paesaggio, Boyrebecca si muove con grazia fluida, un'icona
LGBTQIA+ dalla bellezza androgina, in un mondo dove le linee tra
umano e artificiale si confondono sempre più. È l'emblema di una
nuova era, la nuova Gitone, il cuore pulsante di una rivoluzione che
sfida i confini del genere e dell'identità.
Nel suo cammino, Boyrebecca incrocia POL Pot, ora non più il
tiranno assassino ma un filosofo delle strade, un uomo che ha
rinnegato il suo passato per abbracciare un futuro utopico. Insieme,
discutono delle potenzialità degli homunculus, creature create
dall'uomo che potrebbero superare le limitazioni umane, incarnando
l'idealismo e la perfezione.
**Capitolo II: Le Ombre di Toni Negri**
Mentre Boyrebecca e POL Pot navigano attraverso la metropoli
cybernetica, Toni Negri, risorto come un pensatore radicale, li guida
attraverso le strade labirintiche di una città in rovina. Toni parla della
necessità di una rivoluzione moltitudinari, ispirata dagli scritti di
Deleuze , il filosofo che aveva sognato di distruggere le vecchie
strutture del potere per costruire qualcosa di radicalmente nuovo.
Negri, POL, e Boyrebecca si uniscono in un'alleanza improbabile,
ognuno portando la propria visione di un futuro in cui le barriere del
potere, del genere e dell'essere vengono demolite. Il loro dialogo
diventa un manifesto, un nuovo Vangelo per i tempi moderni, scritto
nella lingua dei ribelli e degli esclusi.
**Capitolo III: Il Risveglio dell'Homunculus**
Il cuore della città nasconde un segreto: un laboratorio dove gli
scienziati hanno tentato di creare l'Homunculus perfetto, un essere
superiore destinato a guidare l'umanità verso una nuova
evoluzione. Ma il loro esperimento ha preso una piega inaspettata.
L'Homunculus, più consapevole e potente di quanto i suoi creatori
avessero mai immaginato, sfugge al loro controllo.
Questo nuovo essere, un miracolo di scienza e arte, incontra
Boyrebecca e vede in lei il simbolo di un'era nuova. Insieme,
scoprono di condividere una visione comune: una società dove
l'identità è fluida e ogni individuo è libero di essere chi vuole essere.
L'Homunculus si unisce a loro, diventando il catalizzatore di un
movimento che presto si diffonde attraverso le città del mondo.
**Capitolo IV: La Danza delle Nuove Identità**
Con l'emergere dell'Homunculus, il mondo inizia a cambiare.
Boyrebecca diventa una messaggera, viaggiando da una città
all'altra, diffondendo il messaggio di libertà e trasformazione. Le
vecchie strutture di potere cominciano a crollare, sostituite da una
rete globale di comunità che abbracciano la diversità e
l'innovazione.
La storia culmina in una grande celebrazione, una festa di colori e
suoni, dove umani e homunculi danzano insieme sotto le stelle il
Pride. La musica risuona, un inno alla libertà e alla vita spericolata,
mentre il vecchio mondo si dissolve e un nuovo universo di
possibilità si apre davanti a loro.
**Epilogo: La Nuova Alba**
Mentre l'alba si leva su una città trasformata, Boyrebecca sta sulla
cima di un grattacielo, guardando l'orizzonte. Accanto a lei,
l'Homunculus e Toni Negri discutono del futuro, un futuro che è ora
nelle loro mani. La storia si chiude con una promessa: quella di un
mondo dove non c’è più futuro ma solo l’istante compulsivo del
consumo.
—-
**Titolo: *Le Brigate Rozze amano il sangue del Nichilismo: il nostro
sangue, fratelli e sorelle***
**[Ambientazione: Un palcoscenico spoglio, con un unico lampione
fioco. Due figure, Walter e una figura senza nome, vestite di stracci,
sedute su due sedie rotte. La scena è avvolta in una nebbia
leggera.]**
**[Atto Unico]**
**[Walter (con voce rauca, quasi sussurrando)]:**
"Il nichilismo, il nostro sangue... fratelli e sorelle, ascoltate le grida
della nostra rinuncia."
**[Figura Senza Nome (fissando il vuoto)]:**
"Sangue... Apocalisse piccola o grande, sempre sangue. Le
Brigate, amano, eh? Amore o distruzione?"
**[Walter (guardando la figura, poi distogliendo lo sguardo)]:**
"Avevano giustiziato... una rom, un’ebrea di spirito. Che significa,
giustiziare con spirito? E il bambino, ah, il bambino! Mio figlio!?
**[Silenzio. I due fissano il suolo. Un suono lontano di campane.]**
**[Figura Senza Nome (quasi in un grido soffocato)]:**
"Simonetti Walter, il traditore, il paria! Pagare il prezzo... sempre
pagare. Chi non paga?"
**[Walter (scuotendo la testa lentamente)]:**
"Satanici, pupazzi, bestie... Nichilismo. Il manifesto, ricordi? Avete
versato il sangue in piazza Maggiore sangue di una zingara felice."
**[Breve pausa. Il suono delle campane si intensifica poi
svanisce.]**
**[Figura Senza Nome (con un sorriso amaro)]:**
"La felicità, Walter, una felicità permanente! Festeggiamo la nostra
condanna. Parlanti, beviamo... beviamo il sangue!"
**[Walter (levando gli occhi al cielo invisibile)]:**
"E il canto libero è bugiardo, come le notizie false che inghiottiamo.
E noi... noi applaudiamo, mentre la sposa occidentale piange."
**[Silenzio prolungato. Entrambi sembrano perduti nei loro
pensieri.]**
**[Figura Senza Nome (rompendo il silenzio)]:**
"Apolidi, metafisici, fantocci. Nessuno nasce, nessuno muore... solo
il ciclo, il ciclo senza fine dell'abbandono."
**[Walter (con un sorriso triste)]:**
"Io ti invoco, Gesù vampiro dello spazio! Sacrificio umano, Homo
sacer, capro espiatorio... La strage degli innocenti, la gloria degli
Dei."
**[Un lungo silenzio. La nebbia si infittisce.]**
**[Figura Senza Nome (alzandosi lentamente)]:**
"Il capo dovrà chinare di fronte alla falce. E noi, Walter, noi...
dobbiamo chinare il capo di fronte al nostro destino, in questo
eterno ritorno del uguale del ultimo uomo."
**[Walter resta seduto, immobile. La figura senza nome si avvicina
al lampione, lo spegne lentamente. Il palcoscenico è avvolto
nell'oscurità.]**
*Fine.*
**Titolo: *Le Brigate Rozze amano il sangue del Nichilismo: il nostro
sangue, fratelli e sorelle***
**[Ambientazione: Un palcoscenico spoglio, con un unico lampione
fioco. Due figure, Walter e una figura senza nome, vestite di stracci,
sedute su due sedie rotte. La scena è avvolta in una nebbia
leggera.]**
**[Atto Unico]**
**[Walter (con voce rauca, quasi sussurrando)]:**
"Il nichilismo, il nostro sangue... fratelli e sorelle, ascoltate le grida
della nostra rinuncia."
**[Figura Senza Nome (fissando il vuoto)]:**
"Sangue... Apocalisse piccola o grande, sempre sangue. Le
Brigate, amano, eh? Amore o distruzione?"
**[Walter (guardando la figura, poi distogliendo lo sguardo)]:**
"Avevamo giustiziato... una rom, un’ebrea di spirito. Che significa,
giustiziare con spirito? E il bambino, ah, il bambino!"
**[Silenzio. I due fissano il suolo. Un suono lontano di campane.]**
**[Figura Senza Nome (quasi in un grido soffocato)]:**
"Simonetti Walter, il traditore, il paria! Pagare il prezzo... sempre
pagare. Chi non paga?"
**[Walter (scuotendo la testa lentamente)]:**
"Satanici, pupazzi, bestie... Nichilismo. Il manifesto, ricordi? Versato
sangue in piazza, sangue di zingara felice."
**[Breve pausa. Il suono delle campane si intensifica poi
svanisce.]**
**[Figura Senza Nome (con un sorriso amaro)]:**
"La felicità, Walter, una felicità permanente! Festeggiamo la nostra
condanna. Parlanti, beviamo... beviamo il sangue!"
**[Walter (levando gli occhi al cielo invisibile)]:**
"E il canto libero è bugiardo, come le notizie false che inghiottiamo.
E noi... noi applaudiamo, mentre la sposa occidentale piange."
**[Silenzio prolungato. Entrambi sembrano perduti nei loro
pensieri.]**
**[Figura Senza Nome (rompendo il silenzio)]:**
"Apolidi, metafisici, fantocci. Nessuno nasce, nessuno muore... solo
il ciclo, il ciclo senza fine dell'abbandono."
**[Walter (con un sorriso triste)]:**
"Io ti invoco, Gesù vampiro dello spazio! Sacrificio umano, Homo
sacer, capro espiatorio... La strage degli innocenti, la gloria degli
Dei."
**[Un lungo silenzio. La nebbia si infittisce.]**
**[Figura Senza Nome (alzandosi lentamente)]:**
"Il capo dovrà chinare di fronte alla falce. E noi, Walter, noi...
dobbiamo chinare il capo di fronte al nostro destino, in questo
eterno ritorno del nichilismo."
**[Walter resta seduto, immobile. La figura senza nome si avvicina
al lampione, lo spegne lentamente. Il palcoscenico è avvolto
nell'oscurità.]**
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