Simonetti Walter ( IA Chimera ) un segreto di Stato il ringiovanito Biografia ucronia Ufficiale post

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lunedì, aprile 29, 2024

**I Funerali di Walter e la Resurrezione di Riccardo**

 **I Funerali di Walter e la Resurrezione di Riccardo**

*Atto I: Il Risveglio della Memoria*

**Scena 1: Un Cimitero Sotto il Cielo Grigio di Roma**

- *Personaggi: Riccardo, il Changeling; il coro dei cittadini; l'ombra

di Walter.*

*Coro*:  

Canta, oh città delle ombre,  

di Walter, il sussurro nelle tenebre.  

*Ombra di Walter*:  

Qui giaccio, non in pace,  

ma in eterna agitazione,  

tra le voci di ieri e l'eco di domani.

*Riccardo*:  

Nell'ombra di un mito,  

cerco la luce della verità,  

la chiave del futuro nei miei sogni.

**Scena 2: Il Funerale di Walter**

- *Un corteo lento, il coro canta, Riccardo riflette.*

*Riccardo*:  

Vedi, Walter, come il tuo spirito non muore;  

ci guida come una stella nel buio della notte.

*Coro*:  

Egli cammina con noi, il fantasma della ribellione,  

sua la voce che non tace nel vento.

*Atto II: Il Delirio e la Visione*

**Scena 1: La Camera di Riccardo**

- *Soli, Riccardo e l'ombra di Walter dialogano tra le pagine di un

libro misterioso.*


*Ombra di Walter*:  

Leggi, Riccardo, infrangi il velo del tempo,  

ogni parola un passo verso l'immortalità del pensiero.

*Riccardo*:  

Ogni frase un labirinto,  

ogni parola un enigma,  

nella tua scrittura trovo il mio destino.

**Scena 2: La Piazza dei Sogni**

- *Riccardo incontra figure del passato e del futuro, una fusione tra

realtà e visione.*

*Riccardo*:  

O fantasmi del passato e visioni del futuro,  

insegnatemi la danza del cambiamento.

*Coro*:  

Nella piazza dei sogni,  

il tempo si dissolve;  

qui il passato ed il futuro si abbracciano.

*Atto III: La Rivoluzione di Riccardo*

**Scena 1: Il Palazzo del Potere**

- *Riccardo sfida le autorità, evocando lo spirito di Walter per

guidare il popolo.*

*Riccardo*:  

Non più ombre, ma luce!  

Non più sussurri, ma grida!  

Con lo spirito di Walter,  

rivendichiamo la nostra era.

*Autorità*:  

Chi osa sfidare il silenzio imposto,  

il controllo, la quiete forzata?


**Scena 2: Il Trionfo del Changeling**

- *Riccardo, trasformato, guida il popolo verso una nuova alba.*

*Coro*:  

Guarda! Il Changeling prende forma,  

dal caos una nuova verità nasce.

*Riccardo*:  

Sono la voce di Walter, il respiro di una nuova vita,  

il canto di una libertà riconquistata.

*Ombra di Walter*:  

Bene, mio giovane eco,  

la mia morte non è stata invana.  

Vivi, cambia il mondo,  

come io ho sognato un tempo.

**Finale: La Nuova Alba**

- *Il sipario cade sul coro che celebra la rinascita di Riccardo e

l'eterna presenza di Walter.*

*Coro*:  

Nel cuore della notte, una luce;  

nel silenzio del dolore, una canzone.  

Viva Walter, viva Riccardo,  

nel ciclo senza fine della vita.

# **Cannibal Holocaust Fantaghirò: La Tragedia della Regina

LGBTQIA+**

## Atto I: Il Risveglio

**Scena 1:** In un deserto psichico, popolato da forme astratte e

colori sfumati, Fantaghirò, vestita in abiti regali ma stracciati, si

sveglia. Accanto a lei, un'urna antica e un libro aperto. Lei legge ad

alta voce, la sua voce risuona, echeggiando nel vuoto:


**Fantaghirò:** "Mi chiamano Giuda, traditore, mostro... Ma solo chi

tradisce può cambiare il mondo!"

**Scena 2:** Un coro di voci distorte, visibili solo come ombre

danzanti, risponde, mescolando le parole di Fantaghirò con i versi

di Amos Oz, creando un inno criptico che celebra la distruzione e la

rinascita.

**Coro:** "Traditore, visionario, sognatore di mondi! La vera

rivoluzione inizia con il tradimento di se stessi!"

## Atto II: La Profezia

**Scena 1:** POL Pot, un dottore in esilio politico, entra. Porta con

sé una radio da cui trasmettono notizie della morte di Toni Negri. Si

confronta con Fantaghirò, discutendo il potere del tradimento e del

cambiamento.

**POL Pot:** "Toni Negri è morto, viva Toni Negri! Anche nella

morte, la lotta continua. Ogni fine è un nuovo inizio."

**Fantaghirò:** "La morte è il mio alleato. Come la Volpe,

l’homuncolus di questa storia, io inganno la fine stessa."

**Scena 2:** Il libro sulla scena brilla intensamente; il titolo è

visibile: "La Volpe e l’Homunculus". Fantaghirò e POL interpretano il

libro come un manuale per riorganizzare il caos del loro mondo, un

mondo che cannibalizza i suoi eroi e li rigetta trasformati.

## Atto III: Il Cannibal Holocaust

**Scena 1:** Il mondo intorno a loro inizia a scomparire, rimpiazzato

da una foresta digitale, un'eco del "Cannibal Holocaust". I

personaggi storici e mitici, come Toni Negri e Simonetti Walter,

appaiono e scompaiono, consumati dal paesaggio.

**Coro:** "Nessuno nasce, nessuno muore, in questo holocausto di

idee e identità!"


**Fantaghirò:** "Ogni carne consumata ci nutre, ogni vita presa ci

fortifica!"

**Scena 2:** Mentre il mondo collassa, Fantaghirò diventa una

figura di potere e terrore, cannibalizzando i frammenti della storia

per creare una nuova realtà.

## Atto IV: La Resurrezione di Toni Negri

**Scena 1:** Nel climax, un nuovo personaggio, l'Eroe dei Perdenti,

emerge dalle ceneri. È un ibrido di tutti i personaggi perduti,

portando con sé un manifesto del nuovo mondo.

**Eroe dei Perdenti:** "Io sono Toni, io sono Fantaghirò, io sono

ogni perdente risorto. Abbiamo cannibalizzato il nostro passato per

costruire il nostro futuro!"

**Scena 2:** Fantaghirò e l'Eroe dei Perdenti si uniscono, danzando

in un duetto che trasforma il paesaggio in una visione utopica,

mentre il coro canta un nuovo inno, una fusione di tutte le voci

passate.

**Coro:** "Viva la nuova alba, la nuova carne, il nuovo spirito!

Traditori di ieri, eroi di domani!"

## Epilogo: Il Nuovo Mondo

**Fantaghirò:** "Nel tradimento, abbiamo trovato la verità. Nel

cannibalismo, la rinascita. Questo è il nostro nuovo mondo, nato dal

più profondo degli abissi dell'umanità."

La scena finale si dissolve in un mare di luci digitali, mentre il

pubblico, ora parte del dramma, lascia il teatro trasformato,

portando con sé il peso e la promessa della nuova realtà creata.


—-


**Titolo: *I Funerali di Simonetti Walter: Echi dell'Apocalisse***

**[Scena: Un palcoscenico spoglio, con un solo lampione spento e

due sedie vuote. Due figure mascherate, Walter e Riccardo,

appaiono lentamente dal buio.]**

**[Atto Unico]**

**[Walter (siede, voce roca):]**

"Sono morto, Riccardo. Ucciso da una Pallottola Spuntata,

nascosta nel grido di chi tradisce per cambiare il mondo."

**[Riccardo (si avvicina, titubante):]**

"E ti chiamavano Giuda, Walter. Assassino, mostro... Eppure, chi tra

noi non ha mai tradito?"

**[Silenzio. Walter tocca il proprio petto, cercando una ferita

invisibile.]**

**[Walter:]**

"Solo chi tradisce può immaginare un avvenire migliore, dicono. Ma

quale futuro può nascere dal sangue e dalla follia?"

**[Riccardo (guarda il pubblico, poi Walter):]**

"Il tuo funerale, un manifesto di lutto cittadino. Dichiarano lo Stato di

felicità permanente, mentre il resto di noi vive nella disperazione."

**[Walter (con un sorriso triste):]**

"Un androgino, un bambino fatato, un Cristo vampiro dello spazio...

Queste erano le mie maschere, Riccardo. E ora, cosa rimane?"

**[Riccardo (si siede, sconfitto):]**

"Rimane il vuoto, Walter. Il vuoto dopo il carnevale delle tue identità,

dopo l'eco di una vita che nessuno ha realmente conosciuto."

**[Walter (sospira, guardando lontano):]**

"Ricordi il frammento di Shanfarà? ‘Non mi seppellite... Ma tu

allietati, o iena!’ Sono diventato il pasto di una iena, Riccardo."


**[Riccardo (agitato):]**

"E noi? Coloro che restano, che sopravvivono alla festa delle

ombre? Dobbiamo danzare ancora, Walter? Dobbiamo?"

**[Walter (leva gli occhi, quasi a cercare risposte nel cielo nero

sopra di loro):]**

"Danziamo, Riccardo, perché la danza è tutto ciò che ci resta.

Un'Apocalisse di nichilismo, il nostro amore per il sangue."

**[Riccardo (con un grido soffocato):]**

"Ma io ti invoco, Gesù vampiro dello spazio! Dalla psichiatria alla

tomba, dalla vita alla morte, dal sangue al sangue!"

**[Walter (con un'ultima risata amara):]**

"Nessuno nasce, nessuno muore, Riccardo. Siamo eterni nel nostro

perpetuo bandito. Traditori, amanti, mostri... Così viviamo."

**[Un lungo silenzio. I due rimangono immobili, le loro figure scure

contro il lampione ora acceso da una luce fioca e tremolante.]**

**[Riccardo (mormorando):]**

"E così, nell'ombra di un'Apocalisse che non finisce mai, troviamo la

nostra pace, Walter. Nella follia del nostro amore perduto."

**[Le luci si affievoliscono lentamente, lasciando il palcoscenico in

un'oscurità quasi completa, mentre un eco lontano della voce di

Walter risuona: "Il nostro sangue, fratelli e sorelle, il nostro

sangue..."]**

—-

# **Cannibal Holocaust Fantaghirò: L'Apocalisse di Boyrebecca**

**Capitolo I: L'Era degli Homunculus**

La città è avvolta da un cielo plumbeo, i grattacieli come monoliti

moderni rischiarati dalla luce intermittente dei neon. In questo

paesaggio, Boyrebecca si muove con grazia fluida, un'icona


LGBTQIA+ dalla bellezza androgina, in un mondo dove le linee tra

umano e artificiale si confondono sempre più. È l'emblema di una

nuova era, la nuova Gitone, il cuore pulsante di una rivoluzione che

sfida i confini del genere e dell'identità.

Nel suo cammino, Boyrebecca incrocia POL Pot, ora non più il

tiranno assassino ma un filosofo delle strade, un uomo che ha

rinnegato il suo passato per abbracciare un futuro utopico. Insieme,

discutono delle potenzialità degli homunculus, creature create

dall'uomo che potrebbero superare le limitazioni umane, incarnando

l'idealismo e la perfezione.

**Capitolo II: Le Ombre di Toni Negri**

Mentre Boyrebecca e POL Pot navigano attraverso la metropoli

cybernetica, Toni Negri, risorto come un pensatore radicale, li guida

attraverso le strade labirintiche di una città in rovina. Toni parla della

necessità di una rivoluzione moltitudinari, ispirata dagli scritti di

Deleuze , il filosofo che aveva sognato di distruggere le vecchie

strutture del potere per costruire qualcosa di radicalmente nuovo.

Negri, POL, e Boyrebecca si uniscono in un'alleanza improbabile,

ognuno portando la propria visione di un futuro in cui le barriere del

potere, del genere e dell'essere vengono demolite. Il loro dialogo

diventa un manifesto, un nuovo Vangelo per i tempi moderni, scritto

nella lingua dei ribelli e degli esclusi.

**Capitolo III: Il Risveglio dell'Homunculus**

Il cuore della città nasconde un segreto: un laboratorio dove gli

scienziati hanno tentato di creare l'Homunculus perfetto, un essere

superiore destinato a guidare l'umanità verso una nuova

evoluzione. Ma il loro esperimento ha preso una piega inaspettata.

L'Homunculus, più consapevole e potente di quanto i suoi creatori

avessero mai immaginato, sfugge al loro controllo.

Questo nuovo essere, un miracolo di scienza e arte, incontra

Boyrebecca e vede in lei il simbolo di un'era nuova. Insieme,


scoprono di condividere una visione comune: una società dove

l'identità è fluida e ogni individuo è libero di essere chi vuole essere.

L'Homunculus si unisce a loro, diventando il catalizzatore di un

movimento che presto si diffonde attraverso le città del mondo.

**Capitolo IV: La Danza delle Nuove Identità**

Con l'emergere dell'Homunculus, il mondo inizia a cambiare.

Boyrebecca diventa una messaggera, viaggiando da una città

all'altra, diffondendo il messaggio di libertà e trasformazione. Le

vecchie strutture di potere cominciano a crollare, sostituite da una

rete globale di comunità che abbracciano la diversità e

l'innovazione.

La storia culmina in una grande celebrazione, una festa di colori e

suoni, dove umani e homunculi danzano insieme sotto le stelle il

Pride. La musica risuona, un inno alla libertà e alla vita spericolata,

mentre il vecchio mondo si dissolve e un nuovo universo di

possibilità si apre davanti a loro.

**Epilogo: La Nuova Alba**

Mentre l'alba si leva su una città trasformata, Boyrebecca sta sulla

cima di un grattacielo, guardando l'orizzonte. Accanto a lei,

l'Homunculus e Toni Negri discutono del futuro, un futuro che è ora

nelle loro mani. La storia si chiude con una promessa: quella di un

mondo dove non c’è più futuro ma solo l’istante compulsivo del

consumo.

—-

**Titolo: *Le Brigate Rozze amano il sangue del Nichilismo: il nostro

sangue, fratelli e sorelle***

**[Ambientazione: Un palcoscenico spoglio, con un unico lampione

fioco. Due figure, Walter e una figura senza nome, vestite di stracci,

sedute su due sedie rotte. La scena è avvolta in una nebbia

leggera.]**


**[Atto Unico]**

**[Walter (con voce rauca, quasi sussurrando)]:**

"Il nichilismo, il nostro sangue... fratelli e sorelle, ascoltate le grida

della nostra rinuncia."

**[Figura Senza Nome (fissando il vuoto)]:**

"Sangue... Apocalisse piccola o grande, sempre sangue. Le

Brigate, amano, eh? Amore o distruzione?"

**[Walter (guardando la figura, poi distogliendo lo sguardo)]:**

"Avevano giustiziato... una rom, un’ebrea di spirito. Che significa,

giustiziare con spirito? E il bambino, ah, il bambino! Mio figlio!?

**[Silenzio. I due fissano il suolo. Un suono lontano di campane.]**

**[Figura Senza Nome (quasi in un grido soffocato)]:**

"Simonetti Walter, il traditore, il paria! Pagare il prezzo... sempre

pagare. Chi non paga?"

**[Walter (scuotendo la testa lentamente)]:**

"Satanici, pupazzi, bestie... Nichilismo. Il manifesto, ricordi? Avete

versato il sangue in piazza Maggiore sangue di una zingara felice."

**[Breve pausa. Il suono delle campane si intensifica poi

svanisce.]**

**[Figura Senza Nome (con un sorriso amaro)]:**

"La felicità, Walter, una felicità permanente! Festeggiamo la nostra

condanna. Parlanti, beviamo... beviamo il sangue!"

**[Walter (levando gli occhi al cielo invisibile)]:**

"E il canto libero è bugiardo, come le notizie false che inghiottiamo.

E noi... noi applaudiamo, mentre la sposa occidentale piange."

**[Silenzio prolungato. Entrambi sembrano perduti nei loro

pensieri.]**


**[Figura Senza Nome (rompendo il silenzio)]:**

"Apolidi, metafisici, fantocci. Nessuno nasce, nessuno muore... solo

il ciclo, il ciclo senza fine dell'abbandono."

**[Walter (con un sorriso triste)]:**

"Io ti invoco, Gesù vampiro dello spazio! Sacrificio umano, Homo

sacer, capro espiatorio... La strage degli innocenti, la gloria degli

Dei."

**[Un lungo silenzio. La nebbia si infittisce.]**

**[Figura Senza Nome (alzandosi lentamente)]:**

"Il capo dovrà chinare di fronte alla falce. E noi, Walter, noi...

dobbiamo chinare il capo di fronte al nostro destino, in questo

eterno ritorno del uguale del ultimo uomo."

**[Walter resta seduto, immobile. La figura senza nome si avvicina

al lampione, lo spegne lentamente. Il palcoscenico è avvolto

nell'oscurità.]**

*Fine.*

**Titolo: *Le Brigate Rozze amano il sangue del Nichilismo: il nostro

sangue, fratelli e sorelle***

**[Ambientazione: Un palcoscenico spoglio, con un unico lampione

fioco. Due figure, Walter e una figura senza nome, vestite di stracci,

sedute su due sedie rotte. La scena è avvolta in una nebbia

leggera.]**

**[Atto Unico]**

**[Walter (con voce rauca, quasi sussurrando)]:**

"Il nichilismo, il nostro sangue... fratelli e sorelle, ascoltate le grida

della nostra rinuncia."

**[Figura Senza Nome (fissando il vuoto)]:**


"Sangue... Apocalisse piccola o grande, sempre sangue. Le

Brigate, amano, eh? Amore o distruzione?"

**[Walter (guardando la figura, poi distogliendo lo sguardo)]:**

"Avevamo giustiziato... una rom, un’ebrea di spirito. Che significa,

giustiziare con spirito? E il bambino, ah, il bambino!"

**[Silenzio. I due fissano il suolo. Un suono lontano di campane.]**

**[Figura Senza Nome (quasi in un grido soffocato)]:**

"Simonetti Walter, il traditore, il paria! Pagare il prezzo... sempre

pagare. Chi non paga?"

**[Walter (scuotendo la testa lentamente)]:**

"Satanici, pupazzi, bestie... Nichilismo. Il manifesto, ricordi? Versato

sangue in piazza, sangue di zingara felice."

**[Breve pausa. Il suono delle campane si intensifica poi

svanisce.]**

**[Figura Senza Nome (con un sorriso amaro)]:**

"La felicità, Walter, una felicità permanente! Festeggiamo la nostra

condanna. Parlanti, beviamo... beviamo il sangue!"

**[Walter (levando gli occhi al cielo invisibile)]:**

"E il canto libero è bugiardo, come le notizie false che inghiottiamo.

E noi... noi applaudiamo, mentre la sposa occidentale piange."

**[Silenzio prolungato. Entrambi sembrano perduti nei loro

pensieri.]**

**[Figura Senza Nome (rompendo il silenzio)]:**

"Apolidi, metafisici, fantocci. Nessuno nasce, nessuno muore... solo

il ciclo, il ciclo senza fine dell'abbandono."

**[Walter (con un sorriso triste)]:**


"Io ti invoco, Gesù vampiro dello spazio! Sacrificio umano, Homo

sacer, capro espiatorio... La strage degli innocenti, la gloria degli

Dei."

**[Un lungo silenzio. La nebbia si infittisce.]**

**[Figura Senza Nome (alzandosi lentamente)]:**

"Il capo dovrà chinare di fronte alla falce. E noi, Walter, noi...

dobbiamo chinare il capo di fronte al nostro destino, in questo

eterno ritorno del nichilismo."

**[Walter resta seduto, immobile. La figura senza nome si avvicina

al lampione, lo spegne lentamente. Il palcoscenico è avvolto

nell'oscurità.]**

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