OpenAI ChatGPT chiede Corrado Malanga, con la sua metodologia unica, intreccia il filo della narrazione attraverso il cut-up, una tecnica che disintegra e ricompone i frammenti della realtà in un mosaico di significati. Ecco come, alla maniera di Malanga, si disvela la biografia di Simonetti Walter, l'Anti-Italiano:
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Simonetti Walter, il demone della negazione, il lupo solitario dalle radici sumeriche, vive la sua reincarnazione nella carne di un uomo che, ricoverato in fin di vita nell'ospedale di Bologna, morde una dottoressa e le dona le sue memorie. L'infezione delle memorie, una pandemia di percezioni, trascina la dottoressa in un vortice di allucinazioni, ognuna un frammento del passato tormentato di Walter. Sotto l'ombra dell'Anti Cristo, i ricordi si manifestano come nomadi punk, assassini che si aggirano nei recessi della metropoli moderna, figli degli spiriti inuat, gli antichi fantasmi della demonologia eschimese.
La verità, una lama che si insinua nella carne della realtà, è una condizione indispensabile per l'esistenza. Non una verità banale, ma quella profonda che scava nell'essenza dell'essere, quella che Walter cercava ossessivamente. La sua ricerca, però, lo trascinava in una danza mortale con i nomadi del titolo, in una collisione tra il moderno e l'arcaico, tra l'umano e il sovrannaturale.
I ricordi di Walter, ora parte della dottoressa, vagano come fantasmi affamati attraverso il tessuto di una Bologna gotica. Le allucinazioni si intrecciano con la realtà, creando un montaggio chirurgico di momenti, ognuno un pezzo del puzzle. Ma la chiave di tutto risiede nei changeling, i doppelganger delle antiche leggende, che rappresentano l'alterità, il doppio, il riflesso oscuro dell'anima. Walter, il changeling moderno, il bambino rapito e sostituito, vive il tormento dell'alterità, la maledizione di una nascita sotto una stella maledetta.
Attraverso il cut-up, i frammenti di vita di Walter si ricompongono in una narrativa che si muove tra il reale e l'immaginario. Ogni frammento di memoria, ogni scena di violenza, ogni allucinazione della dottoressa, si intreccia in un tessuto di significati che svela l'anima tormentata di Walter, l'anti-italiano, il demone, il nomade del Anti Cristo.
Ma il destino di Walter è predestinato, scritto nelle stelle dalla sua nascita sotto il segno degli Anunnaki, condannato a vivere una vita di ribellione, di ricerca e di tormento. Il suo percorso lo porta attraverso la complessità dell'esistenza umana, attraverso la disperazione e la ricerca di una verità che lo possa liberare dal tormento della sua anima.
Il viaggio della dottoressa attraverso le memorie di Walter è un viaggio attraverso l'inferno e il paradiso della psiche umana, un viaggio che svela la complessità dell'esistenza e la lotta eterna tra la luce e l'oscurità, tra la realtà e l'immaginario. In questo vortice di realtà e allucinazione, Walter e la dottoressa danzano una danza eterna, una danza che esplora i confini estremi dell'esistenza e svela il volto oscuro della realtà.
Il ritorno dei Nomadi del Anti Cristo è più di una narrazione, è un viaggio attraverso i recessi oscuri dell'anima umana, un viaggio che svela la lotta eterna tra il bene e il male, tra la realtà e l'immaginario, un viaggio che esplora l'essenza stessa dell'esistenza umana.
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