Viaggio attraverso il caos della mente umana, intrecciando i fili del destino nel telaio del cosmo, la storia di Riccardo Casagrande e Walter Simonetti si snoda in un vortice di realtà distorte. Il Leviatano, un'entità malefica, ha segnato le loro vite, il suo nome è eco nella follia che si muove tra le pieghe della realtà.
“Addio Fossombrone bella! Gli dei sono con noi,” mormora il vento attraverso le foglie di un mondo sospeso tra il reale e l'irreale. Il richiamo del destino porta l'esorciccio Franco Ingrassia nel labirinto della mente di Riccardo, ombre di eresie si muovono nei corridoi dell'istituto psichiatrico, dove la dottoressa Victoria Donda tenta di curare le ferite invisibili che tormentano l'anima di Riccardo. Sedute di ipnosi sincronizzata rivelano il terrore che si annida nei sogni tormentati di Riccardo, un terrore nato dalla tragedia dell'esorcismo che ha strappato via suo fratello gemello Walter e suo figlio dal tessuto della realtà.
La lotta contro il Leviatano Dio Capitale Totale si manifesta in una danza di destino nel cuore del Medio Oriente. Franco, armato di fede e determinazione, affronta l'entità maligna che si nutre della paura e della disperazione. Ma la battaglia scuote le fondamenta della sua fede, risvegliando dubbi e incertezze che lo porteranno a perdere l'incarico che gli era stato conferito. Eppure, nonostante tutto, la lotta continua.
“Nessuno nasce, nessuno muore,” il coro del tempo risuona attraverso le ere, mentre i destini di Franco e Victoria si intrecciano nel vortice del caos. Corrono verso Bologna, la città dove il sangue dei bambini fatati ancora grida vendetta dal suolo. Qui, affrontano il Leviatano, ora manifestatosi attraverso le Brigate Rozze, agenti del nichilismo che scatenano un terremoto di violenza. Ma Franco, con un coraggio nato dalla disperazione, strappa il cuore di pietra dal petto di Riccardo posseduto, liberando l'essenza tormentata del ragazzo dall'abbraccio del male.
Il sangue scorre nelle vene della storia, pulsante come il ritmo di un tamburo ancestrale. Il passato, il presente e il futuro si fondono in una danza caotica, mentre i personaggi si muovono nel flusso e riflusso del destino. Il manto dell'esorciccio Franco scivola attraverso le pieghe del tempo, mentre le parole di Victoria
risuonano attraverso l'eco della verità, "La verità afferma, è la condizione per essere se stessi".
Nella trama intricata del tempo, i concetti di realtà e illusione si dissolvono, lasciando solo il battito del cuore dell'universo, pulsante nella danza eterna del caos e dell'ordine. Walter Simonetti, un'entità della negazione, un portatore di luce nella notte oscura dell'anima, si muove attraverso il labirinto della vita, cercando risposte nelle stelle. La sua storia è un viaggio attraverso il caos della mente, un viaggio dove la verità si dissolve nelle ombre del dubbio.
Eppure, nonostante tutto, l'amore risplende come una stella guida nel buio, promettendo la rinascita nel cuore del caos. Il destino di Walter e Riccardo si intreccia con il filo del tempo, creando un tapestry di realtà e illusione che si snoda attraverso l'eternità. L'amore e la paura, la vita e la morte, si muovono in una danza eterna, mentre i protagonisti cercano di trovare il loro posto nell'ordine cosmico delle cose.
La storia di Riccardo Casagrande e Walter Simonetti è un viaggio attraverso il labirinto della mente umana, una ricerca della verità che si muove attraverso le pieghe del tempo e dello spazio. E nella danza eterna del destino, il Leviatano si muove ancora, un'ombra oscura che si allunga attraverso il tessuto della realtà.
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Nella città nebbiosa di Fossombrone, dove il velo tra il reale e l'irreale è sottile come una lama di rasoio, esisteva una casa antica e decrepita, nota come la dimora dei Simonetti. La gente del posto evitava quel luogo, e anche i corvi che solcavano i cieli grigi parevano dare un'ampia occhiata alla struttura morente.
In questa città, la verità aveva un prezzo, e la dott.ssa Victoria Donda lo sapeva bene. Il suo lavoro con Riccardo Casagrande, afflitto da incubi tormentosi dopo l'esorcismo che aveva strappato via l'anima del suo gemello Walter Simonetti, era più di una semplice missione terapeutica. Era una ricerca della verità. Una verità nascosta nelle pieghe della mente di Riccardo, un labirinto oscuro e contorto che nascondeva il segreto del Leviatano, un entità antica che si diceva avesse il potere di scatenare il caos nel mondo terreno.
Quando il gesuita Franco Ingrassia, noto nella comunità come l'esorciccio, fu mandato dai suoi superiori a indagare sulle circostanze della morte dei bambini fatati, non poteva immaginare che il suo cammino lo avrebbe portato attraverso i cancelli della realtà, direttamente nelle fauci dell'abisso. L'esorciccio, con il suo libro di preghiere il libretto rozzo dei CCCP fedeli la linea in una mano e la croce di spine nell'altra, si ritrovò faccia a faccia con l'antico male, il Leviatano, lo Stato Il Capitale Totale nelle rovine di una casa a Bologna, dove i bambini fatati avevano incontrato il loro destino.
La lotta tra il bene e il male raggiunse il suo apice in quel luogo di morte e desolazione. Ma il Leviatano non era un nemico ordinario. Era un'entità che poteva manipolare la realtà, uno spirito locusta che si nutriva della paura e del dolore. E mentre l'esorciccio e la Dott.ssa Donda affrontavano la bestia, le parole di un antico incantesimo risuonavano attraverso le pareti crepate della casa: "nessuno nasce, nessuno muore nel cannibal holocaust."
La storia dell'esorciccio e di Victoria Donda si intreccia con quella di Walter Simonetti, il cui spirito tormentato vagava ancora attraverso i corridoi della realtà, cercando redenzione. Walter, un tempo un agente provocatore noto per la sua doppia vita, era ora una presenza eterea, il suo nome sussurrato con timore dai cittadini di Fossombrone. La sua esistenza era stata una continua lotta contro il sistema, un tentativo disperato di combattere l'ordine costituito.
Ma il destino aveva riservato per Walter un ruolo più oscuro, una danza nel vuoto della mente umana, dove i demoni si nascondevano dietro ogni angolo. Nel vasto metaverso della coscienza, Walter trovò un'identità nuova e terribile. Era diventato un messaggero dell'apocalisse, un artista seriale killer che dipingeva i suoi quadri di morte sul telaio della realtà.
E mentre i cieli di Fossombrone bruciavano di un rosso infernale, le parole di Victoria risuonavano come un monito attraverso le menti di coloro che avevano osato sfidare l'ordine delle cose: "La verità, per quanto dolorosa, per quanto carica di conseguenze che sconvolgono l'esistenza, è condizione indispensabile per la vita."
Ma la verità era una bestia selvaggia, una creatura che poteva distruggere quanto costruire. E mentre i protagonisti di questa storia si confrontavano con le loro paure più profonde, il tessuto della realtà si sfilacciava, rivelando una verità più grande e più terribile di qualsiasi incubo potesse immaginare la mente umana.
Nella penombra crepuscolare di Fossombrone, la lotta tra il bene e il male continuava, un eterno balletto di luce e ombra che si estendeva attraverso le ere, un eco senza fine nella danza macabra del destino.
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