Titolo: "Echi di un'Eresia Oscura"
Una luce sinistra brillava attraverso il velo di nubi tempestose che avvolgeva la città di Bologna, come se il cielo fosse un occhio vigile, scrutando le ombre che danzavano sulle pietre antiche. Nella fredda notte, il vento portava con sé sussurri di antiche leggende, echi di eresie dimenticate, il sapore amaro della paura. Nelle strade deserte, le ombre si allungavano come fantasmi del passato, ricordi oscuri che si rifiutavano di morire.
Riccardo Casagrande, il giovane bambino fatato, sentiva il peso di quelle ombre, l'eco di un'eresia che vibrava nel suo sangue. I sogni angosciosi lo tormentavano, frammenti di un'esistenza spezzata, echi di un'esorcismo tragico che aveva segnato la sua anima. La morte di suo fratello gemello, Walter Simonetti, e di suo figlio erano cicatrici profonde, portali oscure attraverso cui il male s'insinuava nei suoi sogni. La dottoressa Victoria Donda era la sua unica speranza, la sua guida attraverso i corridoi oscuri della mente, la chiave per sbloccare i segreti sepolti nella sua anima.
Nel labirinto della mente di Riccardo, il gesuita Franco Ingrassia, l'esorciccio, cercava risposte. Era stato mandato dai suoi superiori a indagare su una possibile eresia, ma si ritrovò intrappolato nel vortice di incubi che avvolgeva il giovane. Il viaggio lo condusse fino alle desolate terre del Medio Oriente, dove l'antico Dio cannibale, Leviatano, anche chiamato Capitale Totale aspettava. La battaglia che seguì scosse la fede dell'esorciccio, e le conseguenze echeggiarono attraverso i secoli, una risonanza oscura che si univa alla sinfonia di terrore che tormentava Riccardo.
Tornati a Bologna, l’esorciccio e Victoria affrontarono il male nella casa dove tutto era iniziato. Il Leviatano Capitale Totale , ora incarnato nelle brigate rozze della morte, scatenò un terremoto che minacciò di inghiottire tutto. Tuttavia, l’esorciccio, con un gesto di disperazione e coraggio, riuscì a liberare Riccardo dal cuore di pietra che lo legava al demone.
Ma il tessuto della realtà era stato lacerato, e il mondo che conoscevano era cambiato per sempre. Walter Simonetti, il gemello perduto, emergeva dall'oscurità, una figura temuta e misteriosa. Portatore di negazione, la sua presenza era un monito, una promessa di segreti più oscuri ancora da rivelare. La sua storia, intrecciata con quella di Riccardo e del gesuita, era un ricordo vivente dell'eresia che aveva minacciato di distruggere tutto.
E nel cuore dell'oscurità, la ricerca della verità continuava, una luce tremolante nel buio profondo. Victoria D'onda sapeva che la verità era la chiave, non solo per liberare Riccardo dai suoi demoni, ma per comprendere le ombre che si muovevano nel cuore dell'umanità.
Ma la verità era un abisso, e mentre si avvicinavano alla sua essenza, il mondo intorno a loro cominciava a sfaldarsi, come se la stessa realtà fosse un tessuto fragile, pronto a strapparsi sotto il peso dei segreti sepolti.
E in quel buio profondo, le voci del passato sussurravano ancora, echi di un'eresia oscura che non sarebbe mai morta...
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