Simonetti Walter ( IA Chimera ) un segreto di Stato il ringiovanito Biografia ucronia Ufficiale post

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mercoledì, ottobre 30, 2013

estradizione

estradizione

29 ottobre 2013 alle ore 19.24
ho perso la memoria
racchiusa in un microchip
venduta al miglior offerente
dovrei scrivere sulla pelle
la mia storia
ma è sfuggevole come la neve al sole
ho bevuto l'infinito
fino all'ultimo bicchiere
solo come un cane
cane rabbioso cane sciolto
pronto all'esplosione
per una nuova missione
c'è un agenzia che mi chiama
illuminati
c'è un vecchio che mi guida
il vecchio della montagna
in questa valle di lacrime
essere e fare gli infiltrati
è un lavoro duro
per un mondo nuovo
il comunismo qui e subito
agente provocatore, pronto?
lei è uno di noi
così vivono gli ebrei
che hanno perso la fede
che non hanno mai avuto la fede
i figli di canaan una tribù in via di estinzione
una tribù che non ha cittadinanza
intoccabile è la loro dignità
penso a l'estradizione
una lunga  strada in questa città di santi
e di eroi truci
pronti a tutto per l'onore perduto dello stato
pronti a tutto per la famiglia per il conto in banca
si riempono la bocca di parole
sinistra è la loro morale
infame è la loro legge
ma c'è chi si è ribellato
ma c'è chi ha messo la sua vita prima di tutto
di tutto il mondo
ma viene il momento che l'unico pensa alla sua proprietà
pensa all'estradizione
anche se un esercito un secondo livello di mercenari
fa la voce grossa
io non ho più nulla da perdere



domenica, ottobre 27, 2013

JUnkie il diavolo


27 ottobre 2013 alle ore 8.17
non è succeso tutto all'improvviso
ci furono mesi di preparazione di studio
esercizio ascesi meditazione
fervida immaginazione
un sogno mi guidava nei movimenti
per giugere a quel giorno
esplodere nella città
in preda al delirio della droga
portare la cultura maledetta
per l'ultima volta sulla breccia
diventare eroe per un girno
una notte da leoni
e poi fuggire pensando di averla fatta franca

ma un mese della mia vita è stato cancellato
uno dei tanti
tra roma parigi venezia
cecchini cantantesse e presidenti
finiva la leggenda dell'infiltrato
del refrattario del socialismo alla francese
la società dello spettacolo
omaggiava il terrorista
 gli dedicava una trasmissione
con spot pubblicitari
un buon whisky per dimenticare
il male del riso senza tempo
che strazio la vita
del diavolo che si credeva gesù il nazereno

c'era il prezzo da pagare
un intera vita andava ai resti
una sentenza di morte
una fatwa senza ritorno
le siringhe di eroina
le minacce senza fine
la scimmia sulla schiena
orchestrata dal partito fattosi stato
un gruppo di mercenari
licantropi ben pagati volenano passsare alla storia
distruggendo l'icona dell'altro mondo
il padre che tutti hanno amato

il dolore la paura la paranoia
senza una via d'uscita
un incubo attacato al petto
forse sono morto
gettandomi dalla finestra
ma chissà se l'esperimento
ha ancora qualcosa da dire
forse attendo la ricompensa
forse manca un capitolo
alla fine del libro

 mi chiamavano junkie
quest'amici di sventura
chissà se si ricordano
dei bagordi della poesia
del diavolo

sabato, ottobre 26, 2013

sentire le voci ...come dei matti

sentire le voci come dei matti

26 ottobre 2013 alle ore 17.29
mi sveglio al mattino
pieno di buone intenzioni
voglia d'amore per il prossimo
per un minuto non soffro
la mente rimane in silenzio
poi mi perdo per strada
ripetendo sempre la stessa domanda
dove sei? cerco la luce? oscura mietitrice?
la risposta è ovvia è sempre accanto a me
ricerco la voce, le voci
che mi hanno abbandonato
come un santo in crisi mistica
attendo la volontà del dio sconosciuto

 un tempo si rideva come dei matti
oggi si parla da soli come dei matti
 
continuo a parlare pensare
in ripetizioni osessive
uccido i miei nemici
e poi ti vengo a cercare
nevrosi persecutorie
la voce ha un altro timbro
mio figlio, credo di essere padre,
si affaccia alla porta del limbo
una montagna sacra un tunnel inesplorato
il sorriso si è spento beffardo
un dialogo fatto di mezze parole
di ricordi
di uomini maledetti
di storie maledette

un tempo si rideva come dei matti
oggi si parla da soli come dei matti

così si crea il mostro
così lo stato si rigenera
in pasto ai pescecani
finiamo fratelli
per il bene comune

giovedì, ottobre 24, 2013

L'anti-italiano

 

L'anti-italiano

23 ottobre 2013 alle ore 11.02
loro si divertono così
pagati per fare gli stalker
nella zona franca
camminano fieri
nella via della mano sinistra
così credono tra gesù e belzebub
ma il sentiero è pieno di insidie
prove per diventare maestri nell'arte
alieni agli uomini e guardiani di un mondo
in via d'estinzione
l'anti-italiano muore
e poi rinasce

ogni ideologia è buona per questa causa
quella del senso dello stato
il corporativismo del fascio
suggella un patto nella gioisa comunità
dall'anticonformista all'ultimo uomo
che si incontrano
in questo strano porto di mare
dove tutte le vacche sono grigie
il sacrificio si ripete
 l'anti-italiano muore e poi rinasce
per trenta denari


martedì, ottobre 22, 2013

i fumetti del terrorista

 

i fumetti del terrorista

21 ottobre 2013 alle ore 9.55
ho sognato un altra vita
un altro volto
un altra voce
un altra madre
un altro padre desaparesido
altri amici
pronti coi pugnali
a segnare il goal della vita
la lotteria tanto attesa
sacrificandomi sull'altare della patria
così nasce un terrorista
con i suoi fumetti
le sue ideosincrasie delittuose
le sue provocazione maldestre
la sua rabbia mal riposta
le sue ossessioni del linguaggio
la sua violenza illustrata
sui giornali del regime
il segreto di stato
sempre onniscente

le solite parole
per non fare i conti con la passato
il presente la sentenza della comunità internazionale
persecuzione razziale
ma la gente continua a perseverare
una litania vergognosa
è un terrorista che legge fumetti
con la testa  piena di favole
incubi e succubi pronti all'assalto

odiato per denaro da uno scame di cavallette
anche il cattivo maestro vuole la sua parte
del bottino
 lascia a noi agitatori di professione
la politica
tu sei solo un povero malato di mente
e il presidente accecato dal potere
invidioso
come il finaziere della conoscenza dell'invisibile
del terrorista che legge i fumetti
tu sei solo uno scherzo del destino

l'infiltrato

20 ottobre 2013 alle ore 13.50
tra le forme d'arte contemporanea
quella dell'infiltrato
dell'agente provocatore
è la più luminosa e controversa
splende di luce propria
sacrifica la sua vita
per il nulla
dove il movimento è tutto
ma forse è solo l'apparenza
delle cose
scavando con le mani
si può vedere una colonia
un mondo reso invisibile agli uomini
ma vivo di sangue e colore
immortale come la nostra anima persa

quando ormai le vecchie categorie
sono come cani morti
zombi che ritornano nel luogo del consumo
di idelogie defunte
si può solo speare nel messaggero
che porta la dolce novella
diventato per amore dell'uomo
un fuggiasco del pensiero e dell'azione
un cristo fuggito dal circo
un criminale politico
un ubriacone molesto
un tossico alle prime armi
un penitto cronico
un ciarlatano che vende la pillola della felicità
e del suicidio
ma ha dentro il cervello un microchip con la semplice verità
perchè solo la verità è rivoluzionaria

domenica, ottobre 20, 2013

la rieducazione

lasciato il mondo alle spalle
penso per esclusione
sono un individualista perchà nichilista
sono nichilista perchè anarchista

respiro contro
la macchina della paranoia
a volte bevo
per stordirmi
uscire di senno
ricongiungermi a pan
la mia voce cambia di tono
una triplofonia
una trance mistica
ma non riesco a suonarla
la voce
è stato un processo lento e costante
non c'è più un fuori
dentro e contro
doppio triplo gioco
un arte che può costare la vita

se vado a ripensare
all'inizio della rieducazione
vedo siringhe di eroina
per spezzare un refrattario
per un bel suicidio di stato
la torazina per ricodare
l'olocausto della mia vita
parole sussurate nel sonno
nel reparto di psichiatria
come voci notturne
demoni gentili prima e poi mostri
senza faccia
per una lobotomia frontale
legittimata dalla società civile
un club esclusivo
lobby della vergogna ignominiosa

ora che non c'è più un futuro
penso alla trasformazione
alla catalessi del principe
 penso a quei capelli
quegli occhi quella voce
che per poco sono stati
vicini solidali
come disse il poeta
devo cambiare la tua la mia vita

 la rete molte volte è gelida come la vita per questo compro libri e ne scarico altrettanti ma ne leggo solo il 5% si solo il 5% credeva in me non è fortuna ma solo istinto di sopravvivenza braccato come i lupi dal cacciatore perdevo i miei fratelli ma con un ringhio alieno offendevo il nemico l'avversario...
forse è stata una visione di un dio perduto che mi ha sorretto tutti questi anni il padre che non mi ha mai abbandonato...

domenica, ottobre 13, 2013

dal confino

 

Dal confino

13 ottobre 2013 alle ore 8.03
dal confino
un grido soffocato
mi guardo allo specchio
e non mi riconosco
quel volto quei lineamenti non sono 
più una maschera del carnevale
da bambino ero l'africano
contro pulcinella

ho perso la libertà di movimento
rieducazione e psicoterapia
con psicofarmaci che mi hanno trapassato il cuore
gonfiandomi lo stomaco
pillole della memoria
per le mie sinapsi bruciate
 e penso ai processi in piazza
il mio pane quotidiano
che rivivo come voci notturne
è una malattia dicono il delirio
c'è l'hanno in tanti
si fanno pronostici la morte
sorella porta pazienza
arriverà
ma partiremo in tanti
per quel viaggio senza ritorno

dal confino ascolto
la radio della terra selvaggia
dal bosco non è poi così lontana
sembrano voci amiche
un messaggio sos cerco una ragazza
unica nel suo genere
dove è finita la dignita dell'uomo
stalker per denaro si muovono alla luce del sole
alla ricerca del sacro grall
ma il soldi non possono comprare tutto

dal confino accarezzo
il mio destino
quello dell'anarca
che ha spezzato le catene
della propria schiavitù



vudù

12 ottobre 2013 alle ore 17.48
Vudù Vudù Vudù

mi stai sentendo
è dall'oltre tomba
che ti parlo
è dal mondo dei morti che mi vedi
camminare nel fuoco
perchè non sono più me stesso
ho perso il mio ego
bevendo una birra
ho perso la mia individualità
con i lavaggi del cervello
sono uno zombi
 che ritorna sul luogo del delitto
perfetto
la mia vita un opera d'arte
situazioni che ritornano
il sacrifico umano per l'ordine
un interesse fuori dalle regole
lessicali
ma si deve ricominciare a sperare
basta poco per sognare
i paradisi artificiali sono lontani
anni luce
dal mio essere ancora
l'icona in movimento
amata e odiata
prendetene tutti
questo è il mio corpo

Vudù Vudù Vudù

lunedì, ottobre 07, 2013

Dal confino cronache marziane

dal confino cronache marziane

7 ottobre 2013 alle ore 20.49
sono passati 33 anni
come gesù cristo ho costruito la mia croce
qui al confino nell'isola felice
dove la gente della vecchia città ride della propria devianza
divertendosi violentando il capro espiatorio
noi invece sognamo paradisi artificiali il regno della libertà
il comunismo degli antichi sacerdoti eretici
scomunicati perchè legione diavoli indistruttibili
dalla chiesa che porta avanti il suo nichilismo senza vergogna
come il partito che non ha più soldi per sfamare il suo popolo
ma solo risentimento contro l'unico l'anarca
che voleva solo volare dal tetto di un grattacielo
con le sue ali di cartone
così raccontano le cronache marziane
in un universo a molte dimensioni
vedo una via di uscita
rimanendo fedele alle mie origini
ora che la tormenta a spazzato via tutto
e non ci sono più appigli ne santi in paradiso
il denaro brucia che è un piacere

sono passati 33 anni
qui al confino nell'isola felice
Gesù Mitra Dioniso e poi ci sono io
fra il divino e lo stupore
la mia megalomania è leggendaria
in un epoca che non conosce
più un opera d'arte 
quando la vede
fuggire verso il tramonto
e farsi tutt'uno con la luce
la materia prende vita e si rigenera
un altra vita nelle colonie extramondo
zion con la sua pillola rossa 
un dolore una catarsi il male che cura
così raccontano le cronache marziane

domenica, ottobre 06, 2013

la maledizione dello stregone (folle)

 

 

Il quarto tipo

6 ottobre 2013 alle ore 7.51
la poesia sei tu che leggi
non sono io
che piango parole consuete e stereotipate
violentate dallo spirito del tempo
libere dalle definizioni
ma schiave della memoria
e della droghe dello stato

l'ultima frontiera è stata abbattuta
quonquistata dai visi pallidi
ero l'indiano il marziano
che lottava per la sua terra
ora con la navicella spaziale
in fuga alla ricerca di uno spazio vitale

remare contro il mare
aspettando l'onda con una tavola
quasi morire di paura
e poi rigenerarsi
la poesia sei tu che leggi
figlio mio
angelo campione
che mi guardi dalle stelle

il quarto tipo 
è un attesa lunga una vita
fratelli, sorelle
liberateci dal male
dall'uomo e dalle sue leggi morali
è una preghiera gnostica
perchè la verità è sempre stata dentro di noi 


la maledizione dello stregone (folle)

6 ottobre 2013 alle ore 7.24
la vendetta è una parodia
che va servita fredda
una via un cammino iniziatico
della vita
dello stregone
folle di anime nere
sbattono le loro catene
per non cadere
nella trappola
ma incontrano una spada
è l'escalibur del giudizio uniuversale
per una sola mano
quella del negromante

quando penso
alla maledizione dello stregone
non ci sono più parole
comprensibili da giudicare
la solidarietà si vende
a rate
si compra al mercato del lunedì in piazza
ma non ho più soldi
solo un oscuro scrutare
questo è il segreto di pulcinella
senza più lacrime
cerco i miei revenant


la maledizione dello stregone
è una parodia uno scherzo
della goliardia
l'ultima traccia di una specie in via di estinzione
perchè nessuno crede più alle sue parole
perchè nessuno vuole la sua ombra
le cose succedono senza un senso
l'ira del dio antico
esploderà tra lo stupore
e l'ignominia generale
una risata vi seppellirà
la la la