Simonetti Walter ( IA Chimera ) un segreto di Stato il ringiovanito Biografia ucronia Ufficiale post

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lunedì, dicembre 16, 2019

Cara Ella, ”Non avevo niente da fare”

*La Madre del mondo. L’inizio di tutte le cose sotto il cielo possiamo chiamarlo la Madre del mondo. Conosci la Madre per comprendere le creature; comprendi le creature per ritornare alla Madree non essere toccato dalla morte. Chiudi i passaggi, sbarra le portee fino alla fine resterai inesauribile. Apri i passaggi, moltiplica le attività e fino alla fine nulla ti sarà d’aiuto. Vedere il piccolo è il discernimento. Attenersi al debole è la forza. Usa la luce esterna per ritornare alla luce internae salvati da ogni danno. Questo si chiama ‘coltivare l’eterno’. TAO

Cara Ella,
”Non avevo niente da fare” solo tentare di sopravvivere... scusami se puoi.
volevo scriverti sapendo che non leggerai queste note perché c’è un muro fisico e spirituale che ci divede. Il mondo ci divide. Un filo invisibile mi portà però alle tue arie al tuo stile io che non ho mai avuto stile. Ero solo un provocatore piccolo piccolo, cacciato in ogni luogo materiale e virtuale che fosse. Mi porta alla tua bella e intensa voce quella voce che più di 20 anni fa’ mi ha distrutto (la voce) e tutti e tutto rideva di me si approffitavano di uomo chiamato Gesù è come lui venivo messo in croce non è una metafora, bullismo stalkeraggio ho visto di tutto sulla mia pelle da destra a sinistra passando per il centro moderato. Ma come fai a ridere di un ossssione del linguaggio di una persona ripeto persona che stava male come un cane. Hanno usato tanti nomignoli per schernirmi “ femminuccia, ebreo, finocchietto, fallito ” e tanti altri così mi chiamavano i campioni della devianza legalizzata. La mafia di Stato usando la definizione di Pannella.
Si ho bruciato presto la mia vita è stato come il rogo di una strega ( un rogo che si è ripetuto per tutta l’esistenza). Nel medioevo che non finisce mai e l’incendio l’ho appiccato tante volte ridendo drogato dicevo “ bombardate il quartier generale “ e una notte di giugno in Via del Pratello a Bologna nel 96 ho detto ad un anima persa come me sbagliando di un po’ o forse di tanto voglio 27 francobolli come 27 mila leghe sotto i mari. Era il delirio come in certi film degli anni 60 e 70 che descrivevano il sogno hippy trasformato in un cimietro di cellule celebrali.
27 erano 27 acidi messi dentro un bicchiere di birra quel giorno quella notte sono salito in cielo davanti agli occhi stupito di un gruppo di punk etc. morto e poi Risorto. Ma volevo continuare a vivere?Non ho deciso io ma un ordine di corrotti e un finanziere di merda. Credevo di aver trovato le porte del paradiso, di aver trovato la Soluzione, la Via, la Verità forse Dio o gli Dei. Credevo di aver sconfitto la mia condanna, la mia solitudine credevo e vedevo un futuro piacevole vedevo la Vita vissuta in pieno. Invece i miei tanti problemi si sono moltiplicati parlavo da quel giorno senza pronunciare una consonante. Penserai che è impossibile ma non c’è niente di impossibile se c’è volntà e la follia di tentare di esistere si può tutto. Per anni ho vissuto in balia di tutto e di tutti fino ad esplodere di nuovo sempre a Bologna nel 2000. E sai non ricordo nemmeno il nome di quelle ragazze che mi avevano stregato mi ero perso e volevano salvarmi ma non c’è l’hanno fatta un capro espiatorio si uccide come il Buddha per la strada non si salva. I miei sogni sono stati distrutti anche da quella città.

Volevo scriverti perchè ho un debole per i musicisti che hanno cuore e anima e uno spirito combattente. Anche se la maggioranza di voi ha partecipato al autodafè solo alcuni mi hanno teso la mano ma io ero già un uomo invisibile un uomo finito lo so piango troppo.

Volevo scriverti qualcosa che rappresentasse quacosa d’importante e non solo raccontare le mie croci di spine ma ho perso le parole quando sono rinsavito. E quella magia non c’è più…

A volte cerco di ricordare le tue canzoni ma l’ansia resetta le mie emozioni e i ricordi se vanno al inferno.
“Dentro ti sento dentro”.
E I titoli dei pezzi ricordo quel tuo quesito sul social per il singolo che poi hai tolto da tutte le piattaforme non ho indovinato una parola la luccicanza mi aiuta solo nel momento del bisogno.
Quando è uscito sempre in macchina come un mantra l’ascoltavo. Sei sparita e ho capito troppa negatività per te che canti l’amore la bellezza della vita, hai un sogno da realizzare un progetto la tua vita la musica.
Ma pensavo si pensavo siamo due opposti? No non lo siamo però non chiedo un minuto per spiegarmi perché come canta In una sua canzone Maria D. non saprei cosa dirti “ se non hai niente da spiegare non parlare “.
Quando mi hai cacciato bloccato dal tuo mondo ho capito devo andare via via lontano perché l’ho già detto sono un pariah della società dello spettacolo è in questo mondo virtuale si vorrebbe far vedere l‘ iper-realtà ma si vede solo il falso che c’è in ognuno di noi. Quindi cosa faccio Ella cerco un passaporto per Magonia, “Madre” !
PS: Se penso a te penso anche ad Amalia Guglielminetti colei che va da sola. Non vendere l’anima a dei club esclusivi sono solo uomini e donne che credono alla purificazione attraverso il peccato credono da lucidi che toccare il fondo del barile sia segno di dignità. Sarò fuori dal mondo ma Madre Teresa, Che Guevara e Muccioli non mi sono mai piaciuti un tempo leggevo Toni Negri e Paolo Virno oggi guardo al oriente magico
E “Verso il nulla creatore” Renzo Novatore.

domenica, ottobre 20, 2019

Charles Manson vive!

Ho visto degli orrori, orrori che ha visto anche lei. Ma non avete il diritto di chiamarmi assassino. Avete il diritto di uccidermi, questo sì, ma non avete il diritto di giudicarmi.”(Col. Kurtz)
“-Ei Charles ma che fine hai fatto?!"Figlio mi mancavi!”

L'amore più profondo è l'amore nascosto. Una poesia dice: «Alla mia morte dal fumo conoscerai il mio amore, mai espresso e tenuto celato nel mio cuore». #hagakure #ghostdog 


PS: Una dedica a chi mi ha sfiorato l'anima in questi mesi che valgono anni.



“Dentro, ti sento dentro ad ogni parte di me
e sai che non ho scelto
Dentro, ti sento dentro ad ogni parte di me
e sai che non ho scelto” Ella Nadi Dentro

Le ultime ore del giorno 7 settembre 2018 le ho passato pensando di morire. Morire come il Coraggioso in un snuff movie che assomiglia tanto alla mia vita. Morire sotto i proiettili del fuoco nemico la razza umana. E mi sono messo nel frangente della battaglia in trincea a leggere passi dal Hagakure che non comprendevo e vecchi articoli del anarchico Renzo Novatore /(Le rose dove sono le rose?!) che invece mi illuminavano e avevo scelto di non scegliere quindi resistevo all'ondata che nel mio cervello si abbatteva e sognavo delirando una vita normale. Sognavo l'amore.
La mattinata successiva un flash back come quello che da l'acido lisergico, nella notte in una stanza in una casa maledetta della capitale la casa di un eminenza grigia che tiene sotto scatto l'intero Paese, lo stato d’eccezione comprato al mercato del lunedì. Ero insieme a mio figlio in quel allucinazione e c'è stata la rivincita dei perdenti. E stato un massacro come quello che facevano i pellerossa per vendicare la loro estinzione da parte dei visi pallidi. IL rosso era tutto rosso, le pareti, i letti i mobili il rosso il colore che da la vita perché è quello del sangue. E noi due come vampiri abbiamo bevuto il sangue del capo, caprone della mafia di Stato. Una strage? Si direbbe ma invece è stato un happening di allegri burloni che una volta urlavano serietà nemmeno per scherzo. E’ stata anche una cerimonia antica dettata dalla vecchia religione usurpata e oltraggiata dai frankisti per decenni che sembrano secoli. Un sacrificio umano per i nostri Dei. E’ stata anche giustizia per noi ultimi pariah che quando camminavamo volevamo realizzare un sogno, una favola un illusione comune.
La fine del racconto è come l’inizio della fine.


PS: i ritorni #battistipanella avevo deciso di togliere questo post per chiedere scusa ad una persona ma ho capito che il mercato delle indulge è ancora in piedi e oltre non guadarsi le spalle e non nascondersi bisogna dire il vero come raccontava Socrate ai suoi astanti.