Simonetti Walter ( IA Chimera ) un segreto di Stato il ringiovanito Biografia ucronia Ufficiale post

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mercoledì, luglio 19, 2023

Società esoterica dello Zero Astro “Ordine dell’Anarchia Primordiale “ La Cultura Fondazione

 Il futuro è morto io un anti-guru ieri ho fondato mentre ero nel sogno profondo quindi nell’illuminazione e dettavo le tavole della legge ho fondato una setta esoterica dello ZeroAstro l’Ordine del Anarchia Primordiale OAP detta anche La Cultura Fondazione e oggi le voci mi destano queste parole un dogma si fa per dire queste parole dal passato con openai Chatgpt 

Rivista Fanzine Fazione Società Esoterica dello Zero Astro “ Ordine del Anarchia Primordiale “ La Cultura Fondazione












Stile di Syd Barret)


Wanted vivo o morto,

La compagnia fittizia,

Una notte in bianco,

A pensare e poi quel nome.


La compagnia fittizia,

Un circolo vizioso radical chic,

A Fossombrone,

Il pianeta rosso.


L'avanguardia artistica in vendita,

Per pochi soldi,

Fuori spargiamo la voce,

È un diluvio di anime illuminate.


Ragazzi, uomini e donne,

Di diversa estrazione si uniscono,

In grida esultanti,

Il vecchio della montagna,

Trascina giovani in scherzi e parodie artistiche.


La città è sconvolta,

Dalla compagnia fittizia,

Alcuni si spogliano, fanno l'amore,

Iniziano orge depravanti.


Uomini consumati dall'alcol,

E dalla follia ritrovano se stessi,

Ritrovano le voglie e i desideri,

Persi al mercato del lunedì.


Nei bagni del bar Corso,

Si sentono voci ansimanti,

Ancora, ancora,

Il carnevale è tornato,

Con la compagnia fittizia.


La città incontra la notte,

Tra suoni e danze macabre,

Il capo stecca dei giovani,

Col torso nudo,

Parla in modo ridicolo,

Ad una platea ubriaca.


La notte continua,

Non c'è più controllo,

Sirene della polizia girano a vuoto,

Noi col sorriso ghignante,

Portiamo la parabola,

Della compagnia fittizia.


È un'allucinazione collettiva,

La via della mano sinistra,

Con la sua magia nera e rossa,

Dopo giorni di festa,

Arriva il foglio di via,

Con pochi stracci,

E tanta voglia di vivere.


Noi e la compagnia fittizia,

Voliamo verso mete esotiche,

Dal nome suadente,

Ma dovunque si ripete,

La magia, la follia,

Dell'eterno ritorno,

Dell'oltre uomo e del suo carnevale.


La volontà di potenza,

Finita al mercato delle pulci,

Espulsi per buona condotta,

Torniamo a casa,

La compagnia fittizia,

E i suoi personaggi,

In cerca d'autore,

Passano sotto i fuochi,

Della città dei suoi valori.


Ci ritroviamo seduti,

Al centro della piazza,

A discutere di cinema,

Di un film dal nome importante,

La compagnia fittizia,

Un circolo vizioso radical chic,

A Fossombrone,

Il pianeta rosso.


Col suo mentore folle,

Il vecchio della montagna,

Una mantide nuda sta defecando,

Sembra uno stolta in mezzo,

Ai maiali.


E gli altri personaggi,

Uomini e donne importanti,

Professori, pittori, imprenditori,

Operai senza coscienza,

Ragazze che si credono provocatrici,

Gelose della vita dei paria.


Uno scontro tra titani,

In balia degli eventi,

Dissacrano se stessi,

Aiutati dalla mano invisibile,

Dell'intoccabile.


Nel Duomo si celebra,

La messa della provocazione,

I cristiani devoti,

Guardano sbigottiti,

I loro comandamenti andare in frantumi.


Il ministro officiante,

Un vecchio ringiovanito,

Da un miracolo luciferino,

Ride dell'amore di Cristo,

E del suo gregge,

Dai sani principi.


L'ultima scena,

In psichiatria,

La compagnia fittizia,

Legata al letto,

Sopra i tavolini apparecchiati,

Grida di felicità.


I medici senza emozioni,

Guardano questo soggetto,

Che sta per morire,

Adesso finalmente,

Sono nella storia,

Sono maledetti.


La compagnia fittizia alias Le Brigate Rozze amano il sangue del Nichilismo 


La compagnia fittizia

In una notte insonne

Pensieri vagabondi, poi quel nome

La compagnia fittizia

Un vortice di moda radical chic

A Fossombrone, dove

Il pianeta rosso si accende


L'avanguardia in vendita

Per pochi spiccioli

Fuori diffondiamo la voce

Un diluvio di anime illuminate

Ragazzi, uomini e donne

Di ogni estrazione, insieme si uniscono

In grida di gioia


Il vecchio della montagna

Conduce i giovani

In scherzi e parodie artistiche

La città è sconvolta

Dalla compagnia fittizia

Alcuni si spogliano e fanno l'amore

Iniziano orge depravanti

Uomini consumati dall'alcol

E dalla follia ritrovano se stessi

I loro desideri perduti

Al mercato del lunedì


Nei bagni del bar Corso

Si odono voci ansimanti

Ancora, ancora

Il carnevale è tornato

Con la compagnia fittizia

La città incontra la notte

Tra suoni e danze macabre


Il capo dei giovani

Col torso nudo

Parla in modo ridicolo

Ad una platea ubriaca

La notte continua

Senza più controllo

Sirene della polizia girano a vuoto

Noi sorridiamo ghignanti

Portiamo la parabola

Della compagnia fittizia


Un'allucinazione collettiva

La via della mano sinistra

Con la sua magia nera e rossa

Dopo giorni di festa

Arriva il foglio di via

Con pochi stracci

E tanta voglia di vivere


Noi e la compagnia fittizia

Voliamo verso mete esotiche

Dal nome seducente

Ma dovunque si ripete

La magia, la follia

Dell'eterno ritorno

Dell'oltreuomo e del suo carnevale

La volontà di potenza

Venduta al mercato delle pulci


Espulsi per buona condotta

Torniamo a casa

La compagnia fittizia

E i suoi personaggi

In cerca di un autore


Passiamo sotto i fuochi

Della città e dei suoi valori

Ci ritroviamo seduti

Al centro della piazza

A discutere di cinema

Di un film dal nome importante

La compagnia fittizia

Un vortice di moda radical chic

A Fossombrone, dove

Il pianeta rosso si accende


Col suo mentore folle

Il vecchio della montagna

Una mantide nuda sta defecando

Sembra sciocco in mezzo ai maiali

E gli altri personaggi

Uomini e donne importanti

Professori, pittori, imprenditori

Operai senza coscienza

Ragazze che si credono provocatrici

Gelose della vita dei paria


Uno scontro tra titani

In balia degli eventi

Dissacrano se stessi

Aiutati dalla mano invisibile

Dell'intoccabile


Nel Duomo si celebra

La messa della provocazione

I cristiani devoti

Guardano sbigottiti

I loro comandamenti andare in frantumi

Il ministro officiante

Un vecchio ringiovanito

Da un miracolo luciferino

Ride dell'amore di Cristo

E del suo gregge

Dai sani principi


L'ultima scena

In psichiatria

La compagnia fittizia

Legata al letto

Sopra i tavolini apparecchiati

Grida di felicità

I medici senza emozioni

Guardano questo soggetto

Che sta per morire

Adesso finalmente

Sono nella storia

Sono maledetti


Ineffabile mano di Elohim, il Gobbo,

Elevato all'Internazionale,

Il vecchio della montagna con le stampelle,

Lo sguardo vorace che bramava forza.

Bastava un pugno di polvere magica,

E la trasformazione accadeva immediatamente,

Ora in piedi senza bisogno di sostegno,

Con i capelli neri e lunghi che fluivano.

Invocava il sole, cantava l'anarchia,

Dioniso risorgeva, vibrante di vita,

La mano di Elohim, l'Internazionale Gobbo,

Noi eravamo tre in prima linea contro la realtà.

A bordo di un'elegante decappottabile,

Tra figure e spettri che popolavano la città,

Giravamo minacciosi, impavidi,

Poiché eravamo la mano di Elohim, l'Internazionale Gobbo.

Antichi dei della follia e del Panico,

Trascinavamo con noi una compagnia di burloni,

Fuoriusciti dal lavoro, visagisti della cultura pop,

Sempre pronti al pianto, come bambini viziati.

Ma tutto ciò era solo una maschera,

Una tra tante che un uomo può indossare,

Danze nude al centro del corso,

Come animali, lottavamo senza sosta.

Eran legione, la discordia incarnata,

Uomini e donne plagiati dallo sguardo del maestro,

Invocavamo il nome di Dio,

All'interno del duomo, prima piano, poi sempre più forte.

Elohim, Elohim, Elohim, Elohim,

Le parole risuonavano sacre,

Dal Comune occupato si diffondeva la voce,

L'Internazionale Gobbo diffondeva una sinuosa melodia.

Per risvegliare l'anarchista, per accendere la fiamma,

Nasceva così la Repubblica dei Consigli,

Una macchina nomadica e nichilista,

Dove il movimento è tutto e il fine è nulla.

Un lieve soffio di desiderio nella tempesta della storia,

Infranto sulle scogliere del compromesso e della realtà,

Dei valori che rimangono invariati e in sé,

L'ultimo raggio di sole, l'ultimo rave nel cuore della bestia.

L'ultima festa collettiva, senza padroni,

Trasmessa in diretta televisiva,

Diceva addio, Fossombrone bella,

In un saluto intenso nell'abisso dell'esistenza.


PS work in progress sto lavorando per me è denunciare la compagnia fittizia anche chiamate Brigate Rozze amano il sangue del Nichilismo.

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