Simonetti Walter ( IA Chimera ) un segreto di Stato il ringiovanito Biografia ucronia Ufficiale post

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giovedì, settembre 07, 2023

SU AN(ARCHY) & sCHIZOANALISI ROLANDO PEREZ William S. Burroughs Cut Up












SU
    AN(ARCHY)

&

sCHIZOANALISI

 

ROLANDO   PEREZ

 

 L'anarchista nomade, la sua velocità in mezzo al caos,

Rotaia i punti, traiettoria d’aereo, segui la linea.

Glenn Gould accelera, nota dopo nota, un ensemble,

L'assassino potrebbe... volare oltre il mattino.


Contrariamente, la velocità non viola, non tradisce,

Lo Stato dorme, la lentezza è il suo ritmo, la sua melodia,

Ma l'an(archista) non si ferma, crea, si reinventa,

Artaud sussurra, Nietzsche declama, la vita rizomatica danza.


Il mondo si collega, intensamente, senza Edipo,

Nessuna figura paterna, solo linee, solo moto,

Desiderio lineare, artista in ogni nota,

Plasticità nel desiderio, una danza in rotta.


Arco su Nietzsch, volo verso Artaud,

La città si muove, l'an(archista) non è mai stanco.

Non fascista, non statico, solo in movimento,

La vita come canzone, un'eterna concatenazione.

 

 

 

PS: Non è un introduzione sono soltanTo un povero pazzo anarcoide un provocatore piccolo piccolo un pentito un disssociato dalla vita che voleva superare il cielo per baciare Dio o mia moglie una zingara felice a piazza Maggiore a Bologna. Invece sono uno zombie questo per dire che da quando  lessi negli anni 90 la rivista Deriveapprodi con l’articolo su Rolando Perez ana(rchy) e schizzanalisi sono rimasto colpito dalle macchine desideranti nomadiche e aveva ragione Bifo nel definirmi un Agente Provocatore una macchina nichilista nomadica. Io però ho pagato il prezzo della provocazione.  Il testo il libro non è corretto. 

Le macchine-desiderio... si rompono continuamente mentre funzionano, e di fatto funzionano solo quando non funzionano bene: il prodotto è sempre una propaggine della produzione, che si impianta su di essa come un innesto, e allo stesso tempo le parti d e ll a macchina sono il combustibile che la fa funzionare.


Addio Lugano bella!

 

 

 

 

AUTONOMEDIA




Abitudine a vedere gli opposti,

Lo spirito del "no" e della libertà,

Bifo, la provocazione e la zingara a Bologna,

L'an(archia) di Nietzsche e il sole del deserto.


Addio Lugano bella, io sono uno zombie, un morto vivente 

Il leone, il cammello e il bambino giocano,

Tra la piazza e il cielo, fra la morte e il gioco,

Innocenza e dimenticanza, la ruota semovente.


Schizzo-analisi, Deleuze e Guattari,

Macchine desideranti, macchine nomadiche,

Opposizioni binarie, caldo e freddo, 

Vivere pericolosamente, nell'abisso.


Addio Lugano bella, io sono uno zombie, un morto vivente 

Il leone, il cammello e il bambino giocano,

Tra la piazza e il cielo, fra la morte e il gioco,

Innocenza e dimenticanza, la ruota semovente.


Deriveapprodi, Deriveapprodi,

Nietzsche, An(archia) e Antipsichiatria,

Moralità degli schiavi, morale dell'abitudine,

Forze attive e reattive, oltre la gerarchia.


Zarathustra ci parla, nel prologo, nel sogno,

I valori nuovi, il ruggito del leone,

Sul palco della storia, in una danza di parole,

Il bambino dice "Sì", oltre il bene e il male.


Addio Lugano bella, io sono uno zombie, un morto vivente 

Il leone, il cammello e il bambino giocano,

Tra la piazza e il cielo, fra la morte e il gioco,

Innocenza e dimenticanza, la ruota semovente.


Bacio Dio mia moglie, in un mondo di caos,

Nietzsche, l'an(archia) e l'antipsichiatria,

Un agente provocatore, un nichilista nomadico,

In un mondo senza fine, sempre in movimento.



**Addio alla Schizoanalisi**


Rolando, piazza Maggiore,  

Un povero pazzo anarcoide si perde,  

Macchine desideranti in un cielo aperto,  

Ana(rchy) si mescola con il suono di AUTONOMedia.


Sono uno zombie, Bologna mi chiama,  

Addio Lugano, una provocazione nella trama,  

Il corpo, il corpo, solo nella stanza,  

Nessun organo, nessuna alleanza.


Negli anni 90, un ricordo fuggevole,  

Deriveapprodi, la voce del possibile,  

Agente provocatore, nichilista nel vento,  

ONORA I TUOI SUPERIORI, un grido nel centro.


La sentenza di Kafka, scritta nella pelle,  

L'Erp decide, la colonia Penai si ribelle,  

Organi come parassiti, un conflitto eterno,  

L'esistenza si sovrappone, un inferno interno.


Sono uno zombie, Bologna mi chiama,  

Addio Lugano, una provocazione nella trama,  

Il corpo, il corpo, solo nella stanza,  

Nessun organo, nessuna alleanza.


Addio alla schizoanalisi, alla voce di Burroughs,  

Un mondo di macchine, dove tutto è flusso,  

Il testo non è corretto, ma l'anima persiste,  

Nel cuore di un'anarchia, la vita insiste.


**Canzone Cut-up alla Burroughs basata sul testo fornito**


Nietzsche al cielo,

Un cammello in decomposizione,

Lo spirito di Bologna sussurra,

Il leone ruggisce, l’anarchia scivola.


Vivere pericolosamente, in silenzio,

Sulla corda, al di là dell'abisso,

Un bambino gioca, un "Sì" sacro,

Lugano canta, la zingara bacia Dio.


Deriveapprodi degli anni '90,

Macchine desideranti, sogni nomadici,

Un bambino danza, la ruota si muove,

Maggiore a Bologna, spirito revive.


Vivere pericolosamente, in silenzio,

Sulla corda, al di là dell'abisso,

Un bambino gioca, un "Sì" sacro,

Lugano canta, la zingara bacia Dio.


Zarathustra sussurra tra le ombre,

L'an(archia) di Nietzsche si diffonde,

Opposti si dissolvono, nel gioco dell'essere,

Un "no" sacro, la libertà risplende.


Differenza, al di là, nomadica essenza,

Moralità degli schiavi, paura reattiva,

L'innocenza della dimenticanza,

Il leone, il bambino, l'anarchia danza.


Vivere pericolosamente, in silenzio,

Sulla corda, al di là dell'abisso,

Un bambino gioca, un "Sì" sacro,

Lugano canta, la zingara bacia Dio.


Un povero pazzo anarcoide,

Provocatore di nomadi desideri,

L'antipsichiatria risuona nell'aria,

Addio Lugano, la canzone si chiude.


*Nota: Questo testo è una reinterpretazione utilizzando la tecnica del cut-up, simile a come William S. Burroughs avrebbe potuto farlo.*



 

 

 

'

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Copyright © 1990

Rolando Perez e Autonomedia

Tutti i diritti riservati.

 

Un ringraziamento speciale a Sue Ann Harkey e Rolando Perez. Illustrazioni tratte da Optical and Geometrica[ AlloverPatterns, di Jean Larcher, per gentile concessione di Dover Publications, Inc.

Autonomedia

55 South 11th Street

POB 568 Williamsburgh Station Brooklyn, New York

11211-0568 USA

 

718 387-6471


Stampato negli Stati Uniti d'America


 

 

 

 

 

 

CONTENUTI

 

 

PRIMO PIATTO

l.... Nietzsche, l'An(archia) e l'Antipsichiatria                    11

SECONDO PLATEAU

2  Au Revoir M. le Texte, ovvero, il Corpo e l'An(archia) ...2 9

Terzo altopiano

3  Verso un modo di vivere non fascista o an(arcaico)      4 9

PIATTAFORMA FUTURA

4  La rivoluzione molecolare, l'arte e l'arcieria                6 9

QUINTO PLATEO

5    La struttura fascista del desiderio reattivo e il suo rapporto con la dominazione della donna 95

Note..................................................................... 121

Bibliografia............................................................ 13 7



 

 

 

 

PRIMO

PLATEAU

"La nostra sentenza non sembra severa. Qualsiasi comandamento a cui il prigioniero ha disobbedito viene scritto sul suo corpo dall'Erp. Questo prigioniero, per esempio", l'ufficiale indicò l'uomo, "avrà scritto sul suo corpo: ONORA I TUOI SUPERIORI!".

Kafka

La colonia Penai

Il corpo è il corpo, /è solo/ e non ha bisogno di organi, /il corpo non è mai un organismo gli organismi sono nemici dei corpi, /tutto ciò che si fa traspare da solo senza l'ausilio di alcun organo, /ogni organo è un parassita, /si sovrappone con una funzione parassitaria all'esistenza              che              non             dovrebbe esserci...è/1/che/verrà/rimosso/da                                me stesso/interamente/...da me stesso/che sono un corpo/ e non ho regioni in me.

Antonin Artaud



 

 

 

1

NIETZSCHE,   AN(ARCHY) _

E ANTIPSICHIATRIA*

 

Forse sembra strano che si debba scrivere un saggio che associa Nietzsche all'anarchia. Tuttavia, l'anarchia che propongo di attribuire a Nietzsche non è l'anarchia politica contro cui scriveva.

Inoltre, deve sembrare strano che Nietzsche sia associato a un movimento psicologico che è nato così tanti anni dopo la sua morte e che rimane ancora oggi un "movimento" marginale. Ma credo che ci siano alcune connessioni

 

 

 

*In primo luogo, ho deciso di usare la parola "antipsichiatria" come termine generico per includere sia il tipo di analisi svolta da persone come Laing e Cooper sia la "schizoanalisi" di Deleuze e Guattari.


In secondo luogo, ho scritto la parola an(archia) per d i f f e r e n z i a r l a dalla tradizionale anarchia politica.


 

 

 

 

 

 

 

14

NIETZSCHE, L'AN(ARCHIA) L'ANTIPSICHIATRIA

 

tra questi concetti moderni e Nietzsche. Per stabilire questo c o l l e g a m e n t o si utilizzeranno le opere diLaing, Cooper e Deleuze e Guattari.

Per quanto riguarda l'an(archia), il mio intento è quello d i :

(1)   affrontare il tema attraverso la decostruzione, o più specificamente attraverso Derrida, e (2) attraverso la "schizoanalisi" di Deleuze e Guattari, per dimostrare che cosa intendo per an(archia) e come questo concetto di an(archia) si trovi latentemente in Nietzsche.

Tuttavia, prima di affrontare la questione dell'an(archia), dobbiamo prima affrontare la questione più primordiale del concetto di "dimenticanza" e di "innocenza del divenire" di Nietzsche, perché senza questi concetti l'an(archia) proposta da Nietzsche non è affatto possibile.

 

 

l

 

Subito dopo il prologo di Zarathustra, la prima sezione che incontriamo è quella "Sulle tre metamorfosi". Qui Nietzsche ci descrive un certo cambiamento che deve avvenire se vogliamo avere un nuovo inizio. Scrive:


Vi racconto le tre metamorfosi dello spirito: lo spirito diventa un cammello, i l cammello un leone e i l leone, infine, un bambino.1

 

In quanto tale, deve avvenire un cambiamento, da ciò che è fisicamente grande a ciò che è fisicamente piccolo e da ciò che è completamente cresciuto a ciò che sta per crescere. Ma


N1E1ZSCHE, AN(ARCHY), & ANTIPSICHIATRIA                                 15

 

c'è anche un senso in cui lo spirito, come il cammello, ha avuto troppo da sopportare - che il peso è diventato tale che "la paglia ha finalmente spezzato la schiena del cammello". A questo punto, allora, il leone diventa lospirito. Cioè, lo spirito che posa la carcassa del cammello in lenta decomposizione sotto il sole del deserto. E mentre il leone è lo spirito del "no" e d e l l a libertà (lo spirito che ha rinunciato al dovere), è troppo vecchio per essere lo spirito dell'inizio e della dimenticanza.

"Creare nuovi valori" ,  dice Nietzsche,

 

che nemmeno il leone può fare; ma la creazione di libertà per se stessi, per una nuova creazione, è in potere del leone. La creazione di libertà per se stessi e di un sacro "no" al dovere - per questo, fratello mio, il leone è necessario.2

 

È quindi il ruggito liberatorio del leone che annuncia la morte della morale reattiva, o quella che di solito viene definita "la morale dell'abitudine". E il nuovo uomo/donna all'orizzonte è l'over(wo)man (il tipo attivo rispetto a quello reattivo) - o per dirla in altro modo lo "spirito del bambino". Ma perché un bambino?

 

Il bambino è innocenza e dimenticanza, un nuovo inizio, un gioco, una ruota semovente, un primo movimento, un "Sì" sacro".3 (corsivo mio).

 

E    poiché parte della natura di un bambino è quella di giocare,

 

Il gioco rappresenta un'attività che non mira a nessun bisogno e fine pratico e utilitaristico,


essendo indifferente al bene e al male, alla verità e alla falsità.4


 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 Nel tentativo di rispecchiare lo stile cut-up di William S. Burroughs, mescolerò, reinventerò e riassemblerò il testo che hai fornito per creare una nuova narrativa:


---


**Le macchine del desiderio e il ChäOS nietzschiano.**  

Ogni volta che rallentano, c'è una corsa di produzione, di macchinari, di funzionamento e malfunzionamento. Quando Pirsig si mette in moto, rompe il ritmo, e Chaplin balla con il diavolo in mezzo alla macchina.


"Vieni qui e balla con il diavolo, balla nel cuore del desiderio."  

Il ritmo del metallo e delle macchine eco in ogni angolo della stanza, e Nietzsche si muove tra le note. "Io sono il mondo e sono tale perché creando me stesso creo il mondo."


E allora, c'è la corsa. La macchina tecnica di Pirsig sfreccia sulle strade, affiancata dal ruggito delle macchine del desiderio. Deleuze e Guattari osservano dall'alto, notando come ogni macchina si allaccia all'altra, come i pezzi di un intricato puzzle.


"L'an(archista) crea se stesso ogni giorno, da zero," dice Artaud, guardando la moto di Pirsig scomparire all'orizzonte. E così, mentre le macchine tecniche corrono, le macchine del desiderio ballano, creando un ciclo infinito di creazione e distruzione, di passione e ritmo, di moto e quiete.


La differenza tra le macchine e le macchine desideranti si fa sfumata, e ciò che rimane è il ChäOS nietzschiano, il movimento perpetuo del desiderio e della tecnologia, che si intrecciano in una danza eterna.


---


Questa è una versione reinterpretata basata sullo stile cut-up. Naturalmente, lo stile di Burroughs spesso aveva a che fare con la casualità e la scomposizione delle frasi, quindi ogni tentativo può portare a risultati diversi.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 


 

 

AN(ARCI), & ANTIPSICHIATRIA


16          NIETZSCHE,


 

In sintesi, quindi, il bambino, questa "ruota semovente" avanza, sempre avanti, diffondendo i vecchi concetti degli opposti binari. E finalmente, finalmente una morale "jenseits van gut und bose"!

 

 

2


È qui che entra in gioco l'an(archia) di Nietzsche. Come la differance di Derrida dissemina gli opposti binari gerarchici, così la "jenseits" di NietzscheQuindi il concetto di "jenseits" o "al di là" non va interpretato in modo hegeliano, ma più propriamente nel senso derridiano di differance, cioè in modo disseminante. Come scrive Nietzsche:

 

Abitudine a vedere gli opposti. - Il modo generale e preciso di osservare vede ovunque in natura degli opposti (come ad esempio "caldo e freddo") dove non ci sono opposti ma differenze o gradi...5 (corsivo mio).

 

È il vivere nella (/) differenza, cioè al di là... che rende la vita pericolosa, eppure è proprio questo che Nietzsche ci sfida a intraprendere.

 

È stato raggiunto il punto pericoloso e inquietante in cui la vita più grande, più molteplice, più completa, trascende e vive al di là della vecchia morale...6 (corsivo di Nietzsche).


nietzsche, l'an(archia) E L'antipsichiatria                   17

 

Bisogna vivere pericolosamente, dice Nietzsche. Bisogna essere disposti a camminare sulla corda dell'abisso (Abgrund) e così facendo negare lo spirito delle forze reattive che ci trascinano giù. E per questo bisogna avere coraggio. Perché? Semplicemente perché vivere al di là, nel (/), significa non vivere da nessuna parte: vivere come essere umano indipendente dalla moralità delle opposizioni binarie esclusive, dai fondamenti e dalle istituzioni. Tuttavia, questo non significa che il progetto di Nietzsche prevedesse la dissoluzione totale delle opposizioni morali gerarchiche.

Nietzsche voleva soprattutto (1) andare oltre le opposizioni gerarchiche morali per diffonderle e renderle libere e non fisse; e (2) andare oltre l'iscrizione delle strutture gerarchiche istituzionali per minare la codifica repressiva delle istituzioni. Inoltre, l'affermazione del rango che si trova nelle opere di Nietzsche è il miglior esempio del fatto che l'an(ia) di Nietzsche è stata la prima an(ia) non politica e, naturalmente, la prima an(ia) veramente priva di strutture nella storia della filosofia. La famosa morale padrone-schiavo delineata da Nietzsche rende molto difficile per chiunque considerare l'an(archia) come un'ideologia di destra o di sinistra - soprattutto perché è l'individuo attivo e autogestito (e non necessariamente "po litico!") che egli valorizza.

 

In Nietzsche la parola gerarchia ha due sensi. Significa, in primo luogo, la differenza tra forze attive e reattive, la superiorità delle forze attive su quelle reattive e l'organizzazione complessa che ne deriva - dove i deboli hanno ceduto, dove i forti sono stati contaminati, dove lo schiavo che non è apparso prevale sul padrone che ha smesso di esserlo: il regno della legge e della virtù. Se confrontiamo il


 

 Sole del Deserto e Spirito Cammello

Dimenticanza, diffondendo opposti,
Cammello sotto il sole,
Schiavo, padrone - la danza si intreccia,
Un bambino gioca, l'abisso s'approfondisce.

An(archia), Nietzsche parla,
Tra caldo e freddo, gradi si diffondono,
Il leone ruggisce, annuncia la fine,
Della morale, dell'abitudine, comincia un nuovo gioco.

Oltre i binari, nella differenza ci sfidiamo,
Oltre il conosciuto, nel pericoloso ci muoviamo.
Il bambino avanza, la ruota gira,
Mentre il vecchio ordine si sgretola.

Sopporta il peso, sopporta la lotta,
Il cammello, il leone e il bambino diventano uno.
In una danza senza fine di caos e ordine,
Nell'oscurità dell'abisso, luce e ombra si incontrano.

Nietzsche urla "Vivi pericolosamente!",
Il leone ruggisce, ma il bambino gioca felicemente.
Nel gioco, senza scopo, senza fine,
Solo nel momento, l'eternità si trova.

Gerarchie s'increspano come onde tempestose,
Derrida, Deleuze, Guattari - menti potenti e ambiziose.
Ma nella filosofia, nell'an(archia) e nella psiche,
Trova pace il bambino, nell'innocenza del divenire.

Il peso del cammello, la libertà del leone,
La gioia del bambino, un nuovo inizio suona.
L'over(wo)man emerge, oltre il bene e il male,
Nel gioco del divenire, un'eterna carovana sale.

Nell'an(archia) di Nietzsche, sorge una nuova era,
Oltre la moralità, oltre la paura.
Sopra le rovine del vecchio, il nuovo si alza,
Nell'antipsichiatria, l'anima si rinforza.

Forze attive, forze reattive,
L'eterno ritorno, la danza si rinnova.
In questa danza, nel gioco dell'essere,
L'an(archia) e l'antipsichiatria si fondono, si mescolano liberamente.

**Flusso di Caos**

 

 

18 NIETZSCHE, L'AN(ARCHIA) L'ANTIPSICHIATRIA

 

due sensi vediamo che il secondo è come il contrario del primo. Facciamo della Chiesa, della mo ralità e dello Stato i padroni e i custodi della gerarchia7 (corsivo mio).

 

Ed è proprio questo secondo senso di gerarchia che Nietzsche contrasta. Si tratta della gerarchia delle istituzioni e dei quadri eco-politici creati da coloro che non possono guidare o obbedire a se stessi: dei debolie d e g l i schiavi e di coloro che hanno bisogno di un'autorità gerarchica esterna per agire.

Per Nietzsche, quindi, la morale degli schiavi è la morale delle macchine paranoiche che inscrivono tutte le loro paure nel corpo senza organi e trasformano il corpo senza organi in un "corpo di leggi": in nome dell'"alleanza" e dell'autoconservazione della comunità.


La legge, formalizzazione assolutamente realistica di certe condizioni per l'autoconservazione di una comunità, proibisce certe azioni dirette contro la comunità: non proibisce la disposizione che produce queste azioni, perché ne ha bisogno per altri fini, cioè contro i nemici della comunità(corsivo di N).

 

Questa iscrizione o codifica nel campo sociale è il prodotto della paura reattiva di "vivere pericolosamente", d i vivere nella (/) differenza, che richiede una costante messa in discussione di tutti ivalori: finendo, se così si può dire, in una certa "an(arcità) etica". Vale a dire, in una morale senza struttura, non codificata, non iscritta, o forse più appropriatamente "immoralità".

Dall'altro lato abbiamo la comunità che stabilisce


nietzsche, l'an(archia) E L'antipsichiatria               19

 

il macchinario dispotico di St te per "allevare l'uomo". O come dice Nietzsche:

La morale è un serraglio. Il suo presupposto è che le sbarre di ferro possano essere più redditizie della dom, anche per i prigionieri; il suo altro presupposto è che esistano addestratori di ani mali che non hanno paura di mezzi terribili - che sanno maneggiare il ferro rovente. Questa specie spaventosa che lotta contro gli animali selvatici è chiamata "prete".

9

 

 

e a questo si può benissimo aggiungere il "despota".

 

Tutta la stupidità e l'arbitrarietà delle leggi, tutto il dolore delle istituzioni, tutto l'apparato perverso della repressione e dell'educazione, i ferri roventi e le procedure atroci hanno solo questo significato: allevare l'uomo, segnarlo nella sua carne, renderlo capace di allearsi c o n gli altri. 10

 

E quale esempio migliore abbiamo di Hitler? Dopo tutto, non ci si limita a marchiare o iscrivere (ad esempio, i numeri sul braccio) per creare un'alleanza, ma anche, e forse soprattutto, per differenziare chi è dentro la comunità da chi ne è fuori. L'estraneo è sempre un problema, perché è luio lei

- il disadattato - che di solito s i interroga sull'arduità delle cose. E come tutti sappiamo, tutto deve essere sempre "bello, pulito e ordinato" per una macchina paranoica, soprattutto se questa macchina paranoica è militare, politica o economica. In Albert Camus


Caligola, dopo che Caligola ha ordinato ai poeti di leggere le loro poesie, ha


 

 

 

si rivolge a Cherea e sussurra: "Vedi, l'organizzazione è necessaria per tutto, anche per l'arte".11Ecco perché la "volontà di ordine" politico è di solito una volontà di violenza e oppressione.

E tuttavia è necessario un avvertimento: l'anarchia, la diffusione di strutture gerarchiche esterne, non implica una "ideologia del tutto e subito", un fulmine violento che creerà più violenza delle istituzioni stesse, dopo tutto questo è ciò che l'anarchia come progetto si propone di prevenire, cioè il fulmine violento dello Stato, della Chiesa, delle istituzioni mentali, ecc.

 


---


Lo bruciamo nella città degli Illuminati.  

"La verità, per quanto dolorosa," sussurrò la Pantera Rosa.  

E quando il detective Torigai accelera l'esecuzione,  

Fumo lentamente, baby. Il caos nietzschiano pervade.


L'an(archista) è un nomade, un cittadino senza organi,  

destinato per sempre a rimanere in movimento.  

Contrariamente a Paul Virilio, la velocità trasforma i punti in linee,  

E il cielo diventa un manicomio a cielo aperto.


Simonetti Walter, nato tra le stelle,  

E' un agente provocatore nel buio,  

Vive per la V vendetta, bruciando ricordi  distruggendo il proprio ego

mentre la città del Partito Comunista brucia. 


Soluzione che porta alla super intelligenza artificiale,  

Dove il passato e il futuro si mescolano come il fumo di una sigaretta,  

L’ossessione del linguaggio danza con l'anonimato,  

E sotto la bandiera rossa, l'an(archista) si risveglia.


--- 

 

 

Dove finisce lo Stato - guardate lì, miei fratelli! Lo vedete, l'arcobaleno e i ponti dell'oltreuomo?12 (corsivo di N).

iANTIPSICHIATRIA E NIETZSCHE(ARCHY)

...la dimenticanza...

"Vi racconto," Nietzsche sussurrò, "dei cambiamenti e degli opposti." In un mondo in cui la dimenticanza si intreccia con la memoria, Nietzsche emerge dal caos, proponendo una visione di un'an(archia) non tradizionale.

"E allora," si può dire, "Nietzsche si incontra con la decostruzione." Derrida si aggira in lontananza, chiedendosi del bambino, del gioco, della verità e della falsità. Zarathustra, però, ci avverte: "Le metamorfosi dello spirito sono essenziali. Da cammello a leone, e poi a bambino."

Nel mondo disseminato di opposizioni binarie, Nietzsche sottolinea: "Vedere oltre. Vivere nella differenza." La moralità convenzionale si dissolve sotto il calore del sole del deserto, e lo spirito, come un cammello appesantito, cerca libertà.

Il leone ruggisce, proclamando la fine della morale abituale. "Dobbiamo creare nuovi valori," dice Nietzsche, "ma è il leone a portare la libertà. La libertà di dire 'no' al dovere." E mentre la creatura alata si erge per sfidare il sole, il bambino emerge, simbolo di un nuovo inizio.

Il gioco, infine, diventa la vera essenza della vita. Il bambino, in tutta la sua innocenza, ignora le binarietà e gioca liberamente tra gli estremi di bene e male, verità e falsità. La morale tradizionale viene messa in discussione, e ciò che emerge è un nuovo tipo di anarchia, non politica ma filosofica.

Nella filosofia di Nietzsche, gerarchia non significa dominio, ma piuttosto una danza tra forze attive e reattive. L'antipsichiatria entra in gioco, collegando Laing e Cooper con Deleuze e Guattari, suggerendo un legame tra mente e spirito, tra libertà e costrizione.

"La legge e la virtù hanno un posto," dice Nietzsche, "ma non al centro. Al centro, c'è solo il gioco."

E così, come il leone, il cammello e il bambino giocano insieme sotto il sole del deserto, Nietzsche ci sfida: "Vivere pericolosamente. Andare oltre le opposizioni. E, soprattutto, giocare."

Nel disordine di parole e idee, nel taglio e nell'incollaggio dei concetti, emerge un messaggio: la libertà, in tutte le sue forme, è essenziale. E forse, proprio come suggerisce il cut-up, la verità risiede non nella coerenza, ma nella complessità e nel caos.

,

.


...


F                          over(wo)man è colui che non ha più bisogno dello Stato, o di qualsiasi altra istituzione. o di qualsiasi altra istituzione, se è per questo. È la creatrice di valori e, in quanto tale, la prima vera an(archista).      valori e come tale è il primo vero an(archista). In breve, è

rifiuta tutti gli ordini esterni. Lei è la sua

t                 . proprio maestro.13 È la prima rinunciataria della mo halità tradizionale che codifica e fissa le "opposizioni" del mondo.

tradizionale che codifica, inscrive e fissa le "opposizioni" del mondo in un esclusivo quadrogerarchico per rendere la vita sicura, mentre in realtà "il caos è necessario per controbilanciare le        del mondo in un quadro gerarchico esclusivo p e r rendere la vita sicura, quando in realtà "il caos è

necessario per compensare la o      tendenza alla stagnazione".14Eppure l'over(wo)man non è v meramente un tipo, ma soprattutto un processo, un flusso, una

linea di fuga, un rizoma (Deleuze/Guatarri). di     fuga,          un          rizoma (Deleuze/Guatarri).

r                           Tuttavia, bisogna fare attenzione al pericolo che si nasconde qui, m    perché c'è semprela possibilità che il processo non ostacolato ("over a (uomo)"), il flusso illimitato, il corpo senza organi, possa andare in qualsiasi direzione, compresa quella

opposta a quella desiderata. Ecco perché la liberazione an(arcaica) della o       I flussi di desiderio sovra-codificati e sovra-inscritti devono avvenire r gradualmente e non tutti insieme. La vita che si vive nella

fl


NIETZSCHE, L'AN(ARCHIA) L'ANTIPSICHIATRIA               21

(/) della differenza, nell'"aldilà", è una vita altamente pericolosa la cui positività dipende dal modo in cui ci si arriva.

La violenza scatenata dalle bande giovanili e da altri mi gruppi cro-fascisti (Guattari) in tutto il mondo oggi è il risultato di flussi di desiderio non strutturati, non codificati, non inscritti, ma questo non è ciò che Nietzsche, Deleuze, Guattari o Laing hanno in mente. Come hanno sottolineato Deleuze e Guattari in Sulla linea:

C'è desiderio quando c'è... un corpo senza organi. Ma ci sono corpi senza organi che sono vuoti, involucri induriti perché i loro componenti organici sono stati eliminati troppo rapidamente e con forza, come in una "overdose". Ci sono corpi cancerosi o fascisti senza organi, in buchi neri o in macchine di abolizione.15

 

E ne La morte della famiglia, Cooper mette in guardia anche da un'eliminazione troppo repentina dei quadri gerarchici (familiari) codificanti o inscrivibili. L'autonomia che risulta dal processo che Cooper chiama "Ekonia", "Paranoia" e "Anoia" può portare a effetti disastrosi se non viene raggiunta gradualmente. Scrive:

 

Naturalmente c'è molto spazio per la confusione di posizione tra questi stadi, uno dei più disastrosi è il tentativo di passare dall'ekonia e dalla paranoia all'anoia senza il requisito dell'autonomia autosufficiente.16

 

o quello che Nietzsche chiamava "sovranità di sé".


22                  NIETZSCHE, L'AN(ARCHIA) E L'ANTIPSICHIATRIA

 

Perciò, alla fine, è necessaria una nuova psicologia, una psicologia che ci aiuti a intraprendere il compito di liberare gradualmente i nostri flussi di desiderio sovra- codificati senza farci tornare in un istituto psichiatrico. In sintesi, tale psicologia è anti

-1 .              psichiatria e quella che Deleuze e Guattari chiamano "analisi dello schizo".

 

 

 

3

 

L'antipsichiatria è la prima psicologia an(arcistica), e come tale la prima a promuovere la rottura dei quadri istituzionali ger(arici) e della "famiglia" in particolare. In questo senso la "schizoanalisi" di Deleuze e Guattari è una critica e un superamento della struttura edipica freudiana orhhicehr ddeetpeernmdiennetsotnhethliefeinotfertnhaelizneddivi"!duoam,bmymdaakdindgy,hainmd

fBasandomi sul testo fornito, ho tentato di utilizzare la tecnica del cut-up per creare una poesia alla maniera di William S. Burroughs. Ecco il risultato:


---

DeSinn in moto, 

macchine che desiderano altro 

- r a l l e n t a n d o - 

si rompono nella danza con il diavolo.


An(archista) tra le stelle, 

in una passeggiata schizofrenica,

tra Chaplin e Nietzsche,

territorializzato nel caos nietzschiano.


Macchine del desiderio molecolare,

tossire, cagare, 

nella corsa della tecnologia,

tra gli ordini e la legge, la dimensione.


Io, Pirsig, in moto, 

corsa e desiderio, 

macchina e desiderio,

la chiave inglese e il chäos.


I plateau di Nietzsche, 

intensità che brucia e si collega, 

no Edipo, no fascismo, 

solo desiderio che desidera desiderio.


---


Questo cut-up mira a catturare l'essenza e lo stile del testo originale, pur essendo una riformulazione e riorganizzazione delle parole e delle frasi.

t.I,*(Verse 1)*

Rizoma fluttua, nel cuore dell'over(wo)man,

Mondo di opposizioni, codificate nel grande piano.

Non solo un tipo, un flusso, una direzione,

Il pericolo si nasconde, in ogni riflessione.


*(Chorus)*

Il caos controbilancia, compensa la stagnazione,

L'over(wo)man è un processo, senza limitazione.

Nella luce dell'aldilà, vita pericolosa si fa,

Il desiderio senza codice, libera si sta.


*(Verse 2)*

Bande giovanili scatenate, desiderio incontrollato,

Nietzsche e Deleuze, un mondo mai immaginato.

Corpi senza organi, overdose e detenzione,

La liberazione è un'arte, con molta attenzione.


*(Bridge)*

E in mezzo al tumulto, Laing sussurra al vento,

L'antipsichiatria emerge, un nuovo sentimento.

Sovranità di sé, l'essenza di Nietzsche,

Un mondo di differenza, dove ogni cosa si distingue.


*(Chorus)*

Il caos controbilancia, compensa la stagnazione,

L'over(wo)man è un processo, senza limitazione.

Nella luce dell'aldilà, vita pericolosa si fa,

Il desiderio senza codice, libera si sta.


*(Verse 3)*

Ekonia, paranoia, un viaggio senza fine,

Senza l'autonomia, il caos diventa maligno.

Antipsichiatria, analisi dello schizo,

La psicologia si rinnova, un nuovo inizio.


*(Outro)*

Nel flusso del caos, troviamo la libertà,

Codificare o rifiutare, la scelta è nostra da far.

L'over(wo)man danza, tra ordine e rivolta,

Nel cuore del caos, la verità si svela.



Au revoir al Testo, Salve il Corpo


Verso 1:

Ricordi di Francia, sovraccarico di parole,

Testo come dio, la carne trascurata.

Ma ora guardiamo, con occhi nuovi e audaci,

Il corpo è il testo, nella danza e nel canto.


Ritornello:

Au revoir M. le Texte, ciao corpo danzante,

Le parole scritte ora cedono il passo,

Al respiro, al gesto, alla carne in movimento,

Un ritmo nuovo in ogni momento.


Verso 2:

Linguisti e teorici, in silenziosa disputa,

Cercavano di definire ciò che il corpo sapeva.

Artaud diceva "Basta!" alla dominazione del testo,

Sia vivo, sia presente, sia il teatro del resto.


Ritornello:

Au revoir M. le Texte, ciao corpo danzante,

La parola scritta ora prende il secondo posto,

Alla voce, al grido, all'eco del cuore,

Un teatro di crudeltà, un nuovo inizio, una nuova parte.


Verso 3:

Lontano da Dio, l'Autore scompare,

Ma il Testo, come un fantasma, si attarda.

Dobbiamo rompere, risvegliare ogni senso,

Il corpo come testo, in ogni sua essenza.


Ponte:

Non più catene di parole e pensieri,

Ma movimenti e suoni, liberi e chiari.

Artaud ci guida, in questo viaggio senza fine,

Dove il corpo parla, e il testo declina.


Ritornello:

Au revoir M. le Texte, ciao corpo danzante,

L'era della parola è finita, ormai lontana,

Ecco un mondo di gesti, di passioni in fiamme,

Dove ogni movimento racconta una storia, una trama.


Outro:

Allora danziamo, respiriamo, viviamo,

Il corpo come tempio, ogni gesto come un inno.

Addio al vecchio testo, benvenuto al nuovo ritmo,

In un mondo dove il corpo è l'unico simbolo.


Il mondo scivola tra Artaud e Burroughs,

Lacan entra, parole come aghi pungenti.

Un geroglifico d'espressione, un testo di carne,

Schizofrenia del linguaggio, la mente in allarme.


Tuttavia, l'Oriente racconta del desiderio,

Artaud danza, rifiutando ogni sterzo.

"Nel teatro balinese", parole vibrano nel vento,

Mentre il corpo si piega, intenso momento.


Significante e significato, legati da un filo,

Ma il corpo resiste, non è un mero sigillo.

La scrittura è penna, la carne è tavolozza,

L'arte di Artaud, come acqua di roccia.


Barthes canta del testo, del piacere intrappolato,

Ma per Artaud è il gesto, il linguaggio liberato.

Eco riflette sulla neve, sulla sua falsa facciata,

Ma la realtà si spezza, in una danza schiacciata.


"Non più aghi perforanti", il corpo esclama,

La carne si ribella, una fiamma in fiamma.

Mentre Eco sogna mondi di burro d'arachidi,

Artaud dipinge con gesti, liberando gli artigli.


La schizofrenia di McLuhan prende il palco,

Un testo geroglifico, un nuovo dialogo.

"Tutta la scrittura è merda di maiale",

L'Occidente perde il suo antico dettaglio.


Gesti sopra parole, Artaud riporta in gioco,

Contro il grande testo, la carne ha il suo fuoco.

"L'uomo alfabetizzato" in frantumi si divide,

Artaud rinasce, mentre Burroughs ci guida.


**Cut-up alla Burroughs**


---


**Stazione della mente**


L'emozione di viaggiare in treno,

Confronto di macchine desideranti,

Danzare come una stella nella notte dei treni,

Pensiero sistematico, risveglio, e ancora ARCICALE.


"Sì!" ammise, "Una passeggiata nell'aria!",

Dimenticato come essere leggeri,

Emozioni convergenti nel mappamondo,

Macchine che rompono, funzionano, corsa.


Malato di desiderio, sovracodifica,

Dove inizia l'Anti-Edipo, l'arte della manutenzione,

"coltello" in continuazione, emozioni in fuga,

Lo Stato fascista, una canzone di "Black Flag".


Ci pensavo spesso,

Artaud dice: "L'uomo è mal costruito".

Dai compagni greci al punk,

Desiderio attivo, energia, capitalismo.


Alla ricerca dell'amore nella vastità dello spazio,

Dell'an(archia), leggeri sui nostri piedi,

La madre sorride tristemente, "Linee convergenti",

Guardando l'impotenza, danzare nel cielo notturno.


Ogni uomo, donna e bambino,

Fatto di dadi e bulloni,

L'Hotel Bianco, un sogno di libertà,

Macchine tecniche, desiderio, ARCICALE.


---


*Nota: Il cut-up è una tecnica che coinvolge la riorganizzazione di parole e frasi da un testo esistente per creare un nuovo pezzo di scrittura. Questa canzone è stata creata prendendo le frasi e le parole dal testo fornito e riorganizzandole in un modo che segue lo stile cut-up di William S. Burroughs.*


**Stelle Di Macchina**


Verso un desidero ancora ARCICALE,

In stazione, tra la mente e il cielo,

Danziamo come stelle, nel ritmo del treno,

Mentre Artaud dice: "L'uomo è mal costruito".


Vediamo le macchine, desideranti e rotte,

"Nella notte dei treni", risuonano le note,

L'arte della manutenzione, inizia il gioco,

"Black Flag" canta, in questo mondo folle, lo Stato.


Emozioni convergenti, sul mappamondo,

Mal costruiti, tra energia e abbandono,

Guardando l'impotenza, con occhi profondi,

Nel vasto spazio, il desiderio trova rispondo.


Le emozioni viaggiano, come il "coltello",

Che viene ripetuto, fino al singhiozzo,

E l'Hotel Bianco, sogna un cielo bello,

Dove il desiderio, sfugge al suo intrappolo.


In questa danza, delle macchine e dei sogni,

Ci troviamo insieme, nella stazione dell'an(archia),

Ogni uomo, donna e bambino, intreccia i fili,

Nel desidero ARCICALE, la libertà inizia.


In mezzo alle stelle, e alla vastità del cielo,

Siamo fatti di dadi, di bulloni e di desideri,

Cercando l'amore, nel caos e nel bello,

Danza ancora, nel cielo notturno, senza temeri.


**Nota:** Questa canzone è stata creata utilizzando la tecnica del cut-up alla Burroughs, basata sul testo fornito. Il risultato è un mix di frasi e concetti che mirano a catturare l'essenza e l'atmosfera del testo originale in una forma lirica.


Alphaville circola,

In opprimente danza, segni di violenza,

Volo molecolare, un'evoluzione di Godard,

Di confini e libertà, su linee si espande.


Conrad si muove in un ritmo lineare,

L'an(archia) brilla, non un unico referente,

Ogni mattina, il mondo si rifà,

Ma Cleaver trova, un momento di silenzio.


Non conosciuto, non più definito,

Eldridge sospira, nel ghiaccio della sua anima,

Panoptismo gira, la circolarità si manifesta,

Foucault sussurra, segreti nel castigo.


In un caos di integrazione,

C'è un'azione da prendere, da soli,

Morale e valori, sul filo del rasoio,

In un mondo non fascista, si balla o si cade.


Anti-Edipo parla, Deleuze risponde,

Il libro è una macchina, accende o si spegne?

Balliamo con il mondo, con macchine desideranti,

Berenger vola, ma la sua famiglia rimane.


An(archia) è vita, non ha definizione,

In un aereo, si prepara al decollo,

Tutti i controlli, tutti gli indicatori,

Pronti a volare, oltre le nuvole.


Lavoriamo insieme, in simbiosi perfetta,

Come una macchina, collegata, interconnessa,

Sforzandoci di crescere, di espandere l'orizzonte,

Finché le ruote, non toccano più il suolo.


Nel terminal, l'intervista si conclude,

Un ritmo di parole, un caleidoscopio di idee,

Cut-up alla Burroughs, un collage di pensieri,

In una canzone, l'essenza si svela

I\CODE(0144) I


m                 Gli autori la vedono così: la struttura edipica è una delle principali cause di schizofrenia.    cause della schizofrenia.

st                                Tuttavia, ciò a cui ci si oppone non è il rapporto figlio-genitore di per sé, mal'edipizzazione di tale rapporto. relazione in sé, ma l'edipizzazione di tale relazione. di tale relazione.

ur

e.                              Non si tratta di negare l'importanza vitale della

A                              tanza dei genitori o l'attaccamento amoroso dei

s                               bambini alle loro madri e ai loro padri. È un

la questione di sapere      La questione di sapere cosa sia il luogo e il e funzione dei genitori sono all'interno di un'area desiderabile.

ab                            produzione, piuttosto che fare il contrario e

o                               forzando il


NIETZSCHE, L'AN(ARCHIA) L'ANTIPSICHIATRIA              23

 

l'intero gioco delle macchine desideranti* per inserirsi nel codice ristretto di Edipo (rabattre tout le jeu des machines desirantes dans).17

 

Questa strutturazione e controllo del desiderio è chiaramente ciò a cui Nietzsche si oppone, perché potremmo ricordare che la bambina è importante per Nietzsche proprio perché è       sempre

libera, non codificata e non iscritta. La bambina è un corpo senza organi e, nella misura in cui ha dei genitori, i suoi genitori non sono quelli che la crescono, che inscrivono sul suo corpo l'iscrizione che i loro genitori (e i ge n i t o r i dei loro genitori, e così via) hanno fatto su di loro.** La vera bambina è colei che supera i suoigenitori, colei che va al di là di loro a tal punto che alla fine se li lascia alle spalle e cammina nel deserto come la prima vera nomade: "la ruota semovente" che non si guarda indietro. In Zarathustra Nietzsche scrive:

 

Creerete un corpo superiore [un corpo con o gan forse?], un primo movimento, una ruota autoprodotta - creerete il creatore. Sposo così la volontà di due di creare l'uno che è più di chi l'ha creato.

 

 

"" Come un tram chiamato "Desiderio", la cui direzione è controllata dalle linee che corrono sotto di esso, la restrittività dell'Edipo è un'altra cosa.

La struttura porta al controllo delle macchine desideratrici e delle loro

flussi di desiderio non codificati. Alla fine, quindi, abbiamo un'altra Blanche DuBois schizofrenica e un altro StanleyKowalski dispotico.

"Questa complessa sovracodifica farnesiana dei valori è ciò che R.D.


Laing ha fattto p"enroidl osu"o lavoro.


chiama  e


può portare alla schizofrenia. s w 1 c


 

 

 

 

 Vortice di Memorie Sconnesse: Una Ode alla Disintegrazione


In un mondo sommerso dal caos,

Un apolide metafisico sussurra,

Tra le strade deserte, fumando lentamente,

“Non c'è futuro, solo un presente spezzato.”


Il ChäOS nietzschiano danza,

E il nomade desiderante vaga,

Nel movimento perpetuo, un'an(archista) si rinnova,

Lontano dalle tribù, dai confini, dalle alleanze.


E in un angolo, sotto le luci sfocate,

La Pantera Rosa dipinge pneumatici di un rosa intenso,

Ecco dove risiede l'an(archista) per eccellenza,

In un mondo in cui la velocità trasforma i punti in linee.


Ucronia si mescola con l'estinzione,

E Illuminati s'incontra con Pop anarchy,

Simonetti Walter, un segreto rivelato,

L'essenza di una ucronia post-verità.


L'essere si trasforma, si divide, si fonde,

Il demone implacabile della negazione risvegliato,

Nel vortice della storia, tra traditori e mentori,

Si cela un'anima, un'anima perduta, alla ricerca di redenzione.


Ognuno ha un segreto, una storia, una trama,

Nella caotica danza dell'esistenza,

Ma in ogni frammento, in ogni battito,

Risiede una verità, una chiamata all'autenticità.


Ma attenzione, caro ascoltatore,

Per ogni storia raccontata, ci sono mille nascoste,

E in questo vortice di memorie sconnesse,

La realtà e la fantasia sono indistinguibili.


Così viaggiando tra le linee della realtà e dell'immaginazione,

Nel caos del mondo, nel tumulto dell'esistenza,

Si trova la bellezza della disintegrazione,

E l'arte pura della creazione.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

NIETZSCHE, L'AN(ARCHIA) L'ANTIPSICHIATRIA

 

La riverenza reciproca, come per chi è disposto a tale volontà, è ciò che chiamo matrimonio18 (corsivo mio).

 

E il prodotto di questo matrimonio è un figlio che non ha paura di distruggere tutte le nostre macchine repressive.19

"Le luci si agitano come aghi elettrici. Gli atomi impazziscono di luce e calore. Una conflagrazione dietro il vetro, senza che nulla bruci", scrive Miller.

 

Uomini che si spaccano la schiena, uomini che si spappolano il cervello per inventare una macchina che sarà manovrata da un bambino. Se solo riuscissi a trovare l'ipotetico bambino che deve far funzionare questa macchina, gli metterei un martello in mano e gli direi: Spacca! Spaccala! 


E sì, lo distruggerà di sicuro. Questa bambina è libera... libera dal senso di colpa! (Non perché faccia esattamente ciò che le è stato insegnato, ma piuttosto perché non è stata sottoposta al tipo di sovracodifica corporea e psicologica a cui è sottoposta la maggior parte dei bambini).

Nessuno nasce con un senso di colpa. Il senso di colpa è il risultato di un'iscrizione o di una sovracodifica familiare. La misura in cui si rimane fedeli a mamma e papà o ci si allontana da loro determina il grado di senso di colpa di una persona ".

 

 

 

* La famiglia trasforma il corpo del bambino (o il corpo senza organi) in un "corpo docile" (Foucault) e in una"macchina morbida" (Burroughs).


Sillll

 

nietzsche, l'an(archia) E L'antipsichiatria              25

 

Non c'è alcuna violazione delle regole su questo insieme di questioni, e non c'è bisogno di sensi di colpa o di ansia per questi motivi... Si sta bene se si hanno pensieri buoni su ciò che si dovrebbe pensare bene e pensieri cattivi su ciò che si dovrebbe pensare male.21

 

Ma cosa succede se non c'è una "perfetta coincidenza" tra i valori del bambino e quelli della famiglia? Come può allora il bambino staccarsi senza sentirsi "colpevole"? Dopo tutto, la famiglia sovracodifica, sovrainscrive e sovraimpone i suoi valori al bambino; e tutte le regole che inscrive su di lui sono protette da meta-regole, meta-meta-regole e così via. Il che, ovviamente, rende la "rivalutazione" e il superamento dei valori (tradizionali) della famiglia, se non impossibile, estremamente difficile.

Le regole governano tutti gli aspetti dell'esperienza, ciò che dobbiamo sperimentare e ciò che non dobbiamo sperimentare, le operazioni che dobbiamo o non dobbiamo compiere per arrivare a un'immagine consentita di noi stessi e degli altri nel mondo. Ma c'è una situazione particolare se c'è una regola che impedisce di esaminare o mettere in discussione i valori; e oltre a questo, se ci sono regole che impediscono perfino di essere consapevoli che

Esistono regole di questo tipo, tra cui quest'ultima (corsivo di Laing).22

 

. Ecco perché l'infrazione delle regole, il superamento delle

La morale tradizionale (familiare) è molto difficile. Bisogna in qualche modo essere in grado di vedere attraverso le regole e tutte le restrizioni.

h o n s


c t - .           t em. E poi, per rendere le cose ancora più beh-

d m

difficile, si deve essere disposti a rischiare con il proprio so-


 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 


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ii '


NIETZSCHE, AN(ARCHIA) E ANTI-PSVCHIATRV

 

chiamata "sanità mentale" per poter infrangere le regole. Non c'è quindi da stupirsi se la maggior parte delle forme tradizionali di anarchia hanno fatto ricorso a disposizioni comunitarie per risolvere questo problema.

"Come faccio a disconnettermi senza perdere la testa?". "Come faccio a staccare senza diventare un criminale?". È estremamente difficile cancellare i legami emotivi (anche se negativi) inscritti dalla famiglia. Ed è questo sentimento (il terribile senso di colpa) che  origine alle disposizioni comunitarie. Purtroppo, queste comunità di solito non funzionano. Nel momento in

cui istituiscono un leader - e la maggior parte di essi lo fa -

istituiscono anche una gerarchia. struttura non troppo diversa da quella dellamaggior parte delle famiglie.

L'esperimento di Cooper con le comuni antipsichiatriche come sostituto delle istituzioni psichiatriche esistenti fallì proprio perché creò una nuova istituzione al posto di quella vecchia. Nella misura in cui Cooper era l'organizzatore della comune era, che gli piacesse o meno, un "falso leader", per usare la sua stessa terminologia. Era lo psichiatra e continuava a esserlo sia che si chiamasse "membro", "compagno" o "pari". Il problema del familismo è esclusivamente interiore. È possibile che uno viva sotto lo stesso tetto con la propria famiglia e non ne sia fottuto; d'altra parte ci sono persone che vivono al Polo Sud per le quali la "famiglia" (interna) è sempre lì a regolare e sovracodificare i loro flussi di desiderio. Ecco perché

 

anche con i settori progressisti o rivoluzionari dell'analisi istituzionale da un lato e dell'antipsichiatria dall'altro, il pericolo di questo familismo è sempre presente, conformandosi alla doppia impasse di un Edipo allargato, tanto nella diagnostica del patogeno quanto in quella dell'antipsichiatria.


 

 

NIETZSCHE, L'AN(ARCHIA) L'ANTIPSICHIATRIA              27

 

famiglie in sé, come nella costituzione di quasi-famiglie [o comuni] terapeutiche. 23

 

 

4

 

In ultima analisi, l'obiettivo dell'antipsichiatria, o più specificamente della schizoanalisi, è quello di liberare le strutture familiari gerarchiche e interne inscritte nel corpo senza organi. "In alcune famiglie", dice Laing,

 

i genitori non possono permettere ai figli di rompere la "famiglia" al loro interno, se è questo che vogliono, perché questo viene percepito come una rottura della famiglia, e allora dove si va a finire?24

 

A cui vengono in mente diverse risposte, come ad esempio: azione, desiderio, innocenza, creatività,an(arcità) e libertà! Ma purtroppo per il bambino "la 'famiglia' può essere una struttura interna piùimportante del 'seno', del 'pene' o del 'padre'".25 Queste strutture interne sono iscritte dalla famiglia nella psiche del bambino al fine di sminuire la sua stessa potenziale per l'azione auto-diretta o quelloche Nietzsche chiamava il

mnocenza del divenire".

 

Non appena immaginiamo che qualcuno sia responsabile del nostro essere così ecosì.  e

quindi gli tributi l'intenzione di es s e r e felice o miserabile, corrompiamo per noi stessil'innocenza del divenire26.


 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

28 n1e1zsche, an(arci), E L'antipsichiatria

 

 

E non appena incidiamo sul corpo del bambino senza organi la struttura gerarchica familiare, allora e g l i diventa un individuo reattivo piuttosto che attivo, una linea rigida piuttosto che una linea di fuga; e le sue potenzialità di padronanza di sé e di autonomia sono negate. In conclusione: abbiamo qui una linea segmentata e rigida chesovracodifica e sovrainscrive le regole e le metarole con cui l'individuo deve progredire. "Come individui e gruppi", scrive De leuze,

 

 

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w                         che sono di natura molto diversa. Il primo

e                          tipo di linea (ce ne sono molte di questo tipo) che

a                         forma è segmentaria, o rigidamente segmentata:

r                          famiglia/professione; lavoro/vacanze; famiglia /

e                          poi scuola/ poi esercito/ poi fabbrica/ e

m                                    poi il pensionamento. Tempo di Bach da un segmento a a un altro, ci viene detto: "Ora non sei più

d                                      più un bambino"; poi a scuola "Ora sei

e                                      non più a casa"; poi nell'esercito: "Questo non è più scuola"... In breve,tutti i tipi di

f                                       segmenti ben definiti, che vanno in ogni direzione,

li                         che ci tagliano in tutti i sensi, questi

n                                      fasci di linee segmentate.27 e

s,                         Quindi, ciò che l'an(archia) e la schizoanalisi mirano a fare è la li   sostituzione dei poveri burattini indifesi e pieni di sensi di colpa in camicie di forza terne, conindividui liberi, non edipicizzati e non codificati.   individui liberi, non edipicizzati e non codificati.



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SECONDO

PLATEAU

La lingua è sempre stata la compagna dell'impero.

Antonio de Nebrija

 

La lettera uccide lo spirito... la vita in generai è la mobilità stessa.

Henri Bergson

Evoluzione creativa

 

Suggerire che il significante sia ovunque (e che, di conseguenza, l'interpretazione e il transfert siano efficaci ovunque) significa non considerare che ciascuna di queste componenti di codifica (semiotiche o meno) può acquisire potere sulla situazione e sugli oggetti che ci si presentano. Al contrario, ritengo che non si debba essere dogmatici su quale modalità di accesso sia prioritaria. Gli esperti di linguistica e di semiotica sono giunti gradualmente a considerare che le icone, i diagrammi o qualsiasi altro mezzo di espressione preverbale (gestuale, ecc.) dipendono dal linguaggio significante.

sono solo mezzi di comunicazione imperfetti. Credo che questo sia un

1 ellettualistico che diventa estremamente traballante se applicato ai bambini, ai pazzi, ai primitivi o a tutti coloro che si esprimono

in un registro semiotico che classificherei come semiologia simbolica.

Félix Guattari

Rivoluzione molecolare



 

 

---


**Revoluzione Metafisica**


"Lo spirito del lupo solitario brilla,  

Sotto il cielo delle stelle dell'antica Sumeria.  

Chiedimi del futuro, del mondo che brucerà,  

Hasta la victoria, in un'arcaica città.


Sotto l'ombra degli Anunnaki, il movimento è chiave,  

Velocità che trasforma, un destino senza tregua.  

Io, corpo senza organi, Pantera Rosa nel buio,  

Mi muovo tra linee, chiedendomi del futuro.


Con fumo e desiderio, tra il caos e l'anarcaismo,  

Un nomade desiderante in eterno movimento.  

Ma dove va l'an(archista), nel mondo di Nietzche?  

Un corpo che si reinventa, in ogni alba fresca.


Il mondo di pneumatici si dipinge di rosa,  

E nella mente del vecchio, l'an(archista) riposa.  

Simonetti Walter, agente della morte,  

Rinasce ogni giorno, lontano dalla sorte.


L'ordine e la lentezza, come le città che bruciano,  

Contrastano con la velocità dell'an(archista) che corre.  

La verità dolorosa, il segreto di Stato,  

Il ritorno di Cristo, e il mondo che ha lasciato.


L'anagrafe parla di un ringiovanito,  

Un uomo di mille facce, un destino non scritto.  

Tra Illuminati e anarchia, tra demone e luce,  

La storia di un uomo, in perpetua lotta.


Il passato è un manicomio, il presente una guerra,  

Il futuro è incerto, ma l'an(archista) non erra.  

In mezzo al chäOS, al bruciare delle città,  

Si muove l'an(archista), senza mai guardare indietro, va."


---


Spero che questo testo reinterpretato attraverso la tecnica del cut-up rispecchi ciò che stavi cercando! La tecnica del cut-up porta sempre risultati unici e inaspettati.


Sembra che tu abbia condiviso un testo molto ricco e profondo, ma anche piuttosto complicato e caotico. Incorpora un mix di eventi storici, figure storiche, filosofia, mitologia e elementi di fantascienza.


Se desideri una canzone basata su questo testo, posso cercare di creare qualcosa che catturi lo spirito e l'atmosfera del testo originale. Ecco un esempio:


---


**Cielo di Caos**


Nei meandri della storia, tra le ombre del passato,  

Simonetti vaga solo, con un nome prestato.  

Tra illuminati e anarchia, un mistero da svelare,  

Con la mente di un genio, e un cuore da amare.


Nel caos del mondo, sotto stelle lontane,  

Ricerchiamo la verità, tra le nostre macerie umane.  

Cielo di caos, sussurra la verità,  

Nel silenzio dell'universo, troveremo la nostra via.


Tra i punti e le linee, nella velocità del vento,  

Cercando l'ordine nel caos, un pensiero lento.  

Con Deleuze e Nietzsche, trova il suo cammino,  

L'an(archista) si muove, seguendo il suo destino.


Ucronia e realtà, si intrecciano in un gioco,  

Dove ogni passo porta a un nuovo fuoco.  

Con la stella della cultura a illuminare la via,  

La verità emerge, svelando ogni bugia.


Nel caos del mondo, sotto stelle lontane,  

Ricerchiamo la verità, tra le nostre macerie umane.  

Cielo di caos, sussurra la verità,  

Nel silenzio dell'universo, troveremo la nostra via.


E così, nel tumulto dell'esistenza,  

Continuiamo a cercare, con costanza e resistenza.  

Per la verità, per l'amore, per la libertà,  

Nel cielo di caos, troveremo la nostra verità.


---


Il brano presenta una descrizione filosofica e poetica dell'an(archista) come figura che incarna una certa visione del mondo e un certo modo di relazionarsi con esso. Mi pare di intravedere echi del pensiero di Deleuze e Guattari, soprattutto quando si parla di "nomade", "linee di desiderio", "plateau" e "stati affettivi". Essi hanno teorizzato concetti come la "macchina desiderante" e il "nomadismo" per spiegare modalità alternative di pensare e di vivere nel mondo.


Rispetto a Nietzsche e al suo concetto di Caos, potrebbe esserci un collegamento con l'idea di un movimento continuo e di una costante ridefinizione dell'individuo e delle sue relazioni.


Ecco alcune riflessioni sul testo:


1. **Movimento e Caos**: Nietzsche ha concepito la vita come una serie di forze in costante movimento e lotta. Il Caos nietzschiano potrebbe riferirsi a una forza vitale che sfida le strutture e le norme prestabilite.


2. **An(archico) vs L'an(archista)**: Qui sembra esserci una distinzione tra un'attività anarchica, che è dinamica e in movimento, e l’anarchia come entità o concetto.


3. **Macchina Desiderante**: Questo concetto proviene dal lavoro di Deleuze e Guattari e si riferisce a come il desiderio non è qualcosa di fisso, ma è sempre in movimento e in costante trasformazione.


4. **Oggetti di parte (Melanie Klein)**: Melanie Klein è una psicoanalista nota per i suoi lavori sull'oggetto-relazione. Gli "oggetti di parte" si riferiscono a come i bambini vedono le cose non come interi ma come parti separate.


5. **Relazione attiva**: L'an(archista) non è passivo nelle sue relazioni. Interagisce attivamente con il mondo e con gli altri.


6. **Rapporti binari**: Anche se l'an(archista) stabilisce relazioni, queste sono individuali e specifiche, non generalizzate o uniformi.


7. **Territorializzazione**: Questo è un altro concetto di Deleuze e Guattari. Si riferisce a come le persone, le idee o le cose vengono fissate in un determinato spazio o identità. L'an(archista), in questo contesto, sfugge a tale fissità.


In sintesi, il brano sembra esplorare l'idea dell'an(archista) come figura in costante movimento e trasformazione, che sfida le convenzioni e le strutture, e che interagisce con il mondo in modi unici e dinamici.


**Boyrebecca: Apolide Metafisico**


Chiedimi ch’è cosa ci sarà,

Se dopo di noi, il mondo in fiamme starà.

Da questa città, con te partirò,

Nel buio la testa, non vedo dove vado.


Nel fumo ci perdiamo, sospesi nel caos,

Fuggendo da un futuro che forse non avrà posto per noi.


Hasta la victoria siempre,

Con te, Boyrebecca, sempre,

In movimento, in questo chäos, 

Apolide metafisico, sempre con te.


Nomade desiderante, in me troverai,

Milioni di punti, ma mai linee parallele, mai.

Non appartengo a una tribù o nazione,

Creo me stesso, ogni giorno, da zero, in ogni posizione.


Come la Pantera Rosa, il mondo dipingerò,

Un corpo senza organi, un'anima libera che volerà.

In un mondo di caos e di mutazione,

Sono il movimento, l’archista, la mia liberazione.


Hasta la victoria siempre,

Con te, Boyrebecca, sempre,

In movimento, in questo chäos, 

Apolide metafisico, sempre con te.


Ucronia e estinzione, nella notte camminerò,

Tra le ombre degli illuminati, il mio posto troverò.

Simonetti Walter, il segreto dietro l’ombra,

Un demone, una luce, la storia che s'ingombra.


Dall'antica Sumeria, alle stelle io volerò,

Tra gli Anunnaki, il mio destino troverò.

In una danza tra passato e presente,

Sono Boyrebecca, l'apolide, sempre in movimento.


Hasta la victoria siempre,

Con te, Boyrebecca, sempre,

In movimento, in questo chäos, 

Apolide metafisico, sempre con te.


Nel caos del mondo, con te io danzerò,

Apolide metafisico, con te sempre volerò.

 

2

AuREVOIR M. LE TEXTE, O, IL BOV E L'AN(ARCHY)

 

Non è esagerato dire che abbiamo esagerato con l'enfasi sul testo, o su ciò che equivale ad esso, con il testo scritto. Insieme a questa overdose, in gran parte proveniente dalla Francia, abbiamo dimenticato il corpo, il teatro, il gesto, il respiro (souffie) e la carne. Forse, allora, è giunto il momento di cominciare a dare al corpo la stessa importanza che abbiamo dato al testo.

Tentiamo allora di esaminare la relazione trascurata tra il testo scritto e il corpo come espressione simbolica o significante*.

 

* Dobbiamo tenere presente che con la parola espressione intendiamo qualcosa di completamente diverso da ciò che intende Saussure o da ciò che intendono Barthes o Eco. Non c'è contenuto o significato (Saussure), non c'è significazione (Barthes), non c'è mittente e destinatario (Eco), e in breve non c'è David


 

 

34                                Au REVOIR M. LE TEXTE...

 

 

 

di coloro che hanno enfatizzato il primo (cioè il Testo scritto) e Artaud come esemplare del raro individuo che enfatizza il corpo come espressione, come respiro, come gesto. E nel processo cerchiamo anche di dimostrare i punti su cui concordano, come ad esempio il rifiuto della posizione Autore-Dio, il rifiuto della ripetizione e la preoccupazione di avvicinare il lettore (Barthes) o lo spettatore (Artaud) al testo scritto o al teatro.

Consideriamo quindi questa problematica alla luce di una doppia articolazione,1 cioè in modo non esclusivo e relativo. È a questo proposito che diciamo "au revoir M. le Te". Il che nonvuol dire che si abbandona dogmaticamente il Testo una volta per tutte, ma solo che è necessario uno spostamento di enfasi non esclusivo se vogliamo recuperare la relazione con il nostro corpo.

t,

"-                                                       1


i

Non è una coincidenza che con la morte di Dio sia morta anche l a morte dell'Autore: il Creatore di capolavori. Artaud è stato uno dei primi a

 

Sarnoff. E questo tipo di espressione esiste davvero. Infatti, in riferimento agli indiani Guayaki di cui Pierre Clastres scrive in Chronique de Indiens Guayaki, Guattari (Rivoluzione Molecolare) nota che "Gli strati dell'espressione non sono regolati da un controsenso significante che condanna ogni contenuto a una formalizzazione rigorosa, a una rappresentazione residua; qui, questo concetto polivocale del giaguaro diventa oggetto di una denotazione fluida, incerta, ondeggiante, denotationa, denotationa che non è mai stata in grado di essere definita come un'espressione di tipo "atipico". o una rappresentazione marginale; qui, questo concetto polivocale del giaguaro diventa l'oggetto di una denotazione fluida, incerta, vacillante, una denotazione incerta di se stessa, in alcuni casi anche senza base, una pura denotazione della denotazione". (p 93).


35

... O, IL CORPO L'AN(ARCHIA)

 

 

hanno dichiarato morto l'Autore. Negli ultimi quindici o vent'anni lo hanno seguito critici come Ricoeur, Derrida e Roland Barthes. Come Derrida ha sottolineato nel suo saggio "Il teatro della crudeltà", il

 

Il palcoscenico è teologico nella misura in cui la sua struttura, seguendo la totalità della tradizione, comprende i seguenti elementi: un autore-creatore che, inviato e da lontano, è armato di un testo e vigila, assembla, regola il tempo o il significato della rappresentazione, lasciando che quest'ultima lo rappresenti per quanto riguarda il cosiddetto contenuto dei suoi pensieri, le sue intenzioni, le sue idee.2

 

Artaud ha risposto a questa richiesta di morte dell'Autore-Creatore* sostituendo all'Autore il teatro e il "regista".

 

In questo teatro tutta la creazione proviene dal palcoscenico, trova la sua espressione e la sua origine in un impulso psichico semantico che è il Discorso prima delle Parole.3

 

.     La parola scritta diventa secondaria l'Autore

18 sostituita dalla voce che grida e parla. Artaud continua:

 

È un teatro che elimina l'autore a favore di quello che chiameremmo, nel nostro Occidente, il teatro dell'arte.

 

" Per avere il Padre, dimenticate Edipo, dimenticate anche il Nome del


Padre. Come dice F ra do in "Ultimo tango a Parigi", "qui non ci saranno nomi".


amtIY h1. storia, e quindi nessuna referenzialità.                          '


 

 

 

36                                Au REVOIR M. LE TEXTE ...

 

 

il regista, ma il regista che è diventato una sorta di manager della magia, un maestro di cerimonie sacre. E la materia su cui lavora, i temi che porta alla vita pulsante nonderivano da Hirn ma d a g l i dei.4

I

Il regista, quindi, è uno sciamano, nota Creator o hierar figura fisica, ma solo il mediatoredella magia. Roland Barthes, invece, considerava l'Autore morto ma

il testo scritto molto vivo. Per Barthes, infatti, l'autore muore non solo in nome del lettore, ma soprattutto in nome del testo.                                                                                    '

Come ha sottolineato Barthes in "La morte dell'autore":

 

L'allontanamento dell'Autore (...) non è solo un fatto storico o un atto di scrittura; è totalmente

t                                    trasforma il testo moderno (o - che è la stessa cosa - il testo come d'ora in poi è fatto e letto in modo tale che a tutti i livelli l'autore è assente).5


E più avanti, nello stesso saggio, scrive:

 

Oggi sappiamo che il testo non è una linea di parole che rilascia un unico significato teologico (il "messaggio" dell'Autore-Dio), ma uno spazio multidimensionale in cui si mescolano e si scontrano scritture diverse, nessuna delle quali originale. Il testo è un tessuto di citazioni tratte da diversi centri di cultura.6

 

In effetti, il testo è un piano non originale di multi-


 

 


37

... O, IL CORPO L'AN(ARCHIA)

 

 

plicità, un campo di tracce lasciate "dietro di sé" da una molteplicità di scrittori, nessuno dei quali appartiene a una particolare tribù. Il problema con Barthes è che per lui il mondo diventa Testo e il Testo - o la relazione Significante/Significato - viene esaltato al posto precedentemente occupato dall'Autore. Il testo è ora diventatoDio.

Al contrario, per Artaud, la morte dell'Autore prende piace proprio con la morte del Testo scritto: ilSig nificatore, la Parola. Per Artaud le parole non possono esprimere ciò che è più profondo. È solo il teatrodella crudeltà - il teatro della vita - che può dare espressione al respiro umano e alla carne. Come hadetto Derrida: La protesta di Artaud è diretta "contro la lettera morta che si assenta dal respiro (souffie) e dalla carne".7

Il palcoscenico classico! Il palcoscenico occidentale definisce un teatro d'organo, un teatro di parole, quindi un teatro d'interpretazione, di enervazione e di traduzione, un teatro di deviazione dalla base di un testo prestabilito, una tavola scritta da un Dio Autore che è l'unico padrone della parola prirnale.8

 

Questo è precisamente ciò che Artaud aveva contro. A differenza di Barthes e di altri, Artaud credeva che sia l'Autore che il Testo scritto dovessero essere subordinati al teatro della carne. Nel secondo manifesto del"Teatro della C r u d e l t à " scriveva: "Rinunceremo a l l a superstizione teatrale del testo e alla dittatura dello scrittore".9 Artaud ha fatto

non subordinare l'Autore senza subordinare anche il Testo.


Inoltre, mentre Roland Barthes subordinava l'Au thor al lettore del testo, Artaud subordinava l'Au thor al lettore del testo.


38                                Au REVOIR M. LE TEXTE ...

 

 

 

allo spettatore dell'opera. "Il lettore", dice Barthes,

 


 

 

 

l      i,

 

 

 

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I. I


è il luogo in cui si iscrivono tutte le citazioni che compongono uno scritto senza che nessuna di esse vada persa; l'unità di un testo non sta nella sua origine ma nella sua destinazione.10

Al lettore viene assegnato il ruolo di decifratore che dà significato al testo attraverso la propria interazionecon il testo. La proposta di Barthes di diminuire la distanza tra ,

il Lettore e il Testo è analogo alla proposta di Artaud di ! ,--A

avvicinare lo specatator al palco.                                                     i :d


:,'                      .,

'


W                                   il palcoscenico e l'auditorium sostituirli

e                                    da un'unica sede, senza divisori o barriere di alcun tipo, che diventerà il teatro del

a                                                     azione. Una comunicazione diretta sarà ri

b                                                     stabilito         tra             lo spettatore      spettatore      il

o                                   spettacolo, tra l'attore e lo spettatore,

l                                     dal fatto che lo spettatore, posizionato nel

i                                     nel mezzo dell'azione, viene inghiottito fisiologicame

s                                    influenzato da esso.11 h

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

La distanza tra lo spettatore e l 'attore viene "cancellata" proprio come Barthes cancella la distanza tra lo spettatore e l'attore.

la distanza tra l'Autore e il Lettore: collocando i

il lettore al posto del testo. Ma, mentre Barthes erige templi al suo testo, Artaud li brucia: per sostituire i grandi templi occidentali d e l testo con il teatro d e l l a carne, il teatro della passione e del desiderio, dove l'espressione non è linguistica ma geroglifica.

e a-significante in natura. Finalmente, quindi, abbiamo i f i o i 0


il corpo sostituiscono i flussi di parole. E le espressioni linguistiche


 

 

... O IL CORPO E L'AN(ARCHIA)                                  39

 

 

 

5.n è sostituito dal significato emotivo di "leticismo affettivo". Dopotutto, "non è stato dimostrato in modo definitivo che

Il linguaggio delle parole è il miglior linguaggio possibile".12 E i gesti, le danze e le grida diventano l'alter ego sostitutivo del tipo di lettura semiotica (significante) eseguita da persone come Eco e Todorov.

Il gesto è sempre spontaneo, non codificato e non

inscritto; e scompare come una nota musicale nel momento in cui viene eseguito. Ma soprattutto, a differenza del significante dispotico e imperialista, non rimanda a nulla; non è circolare ma lineare. Sì, si può forse arrivare a dire che il corpo è un "testo" per Artaud, ma non è certo un testo linguistico. Lo stesso Artaud ha invocato i segni geroglifici dell'Oriente, che sono sempre di natura "metafisica" piuttosto che psicologica e linguistica.

 

 

2

 

Ancora una volta, Artaud si rivolge all'Oriente per trovarvi ciò che gli manca nella cultura occidentale. Vale a dire, per trovare il suo teatro di "segni carnai e metafisici". Barthes, invece, si è rivolto all'Oriente alla ricerca della sua "rete di segni" e ha trovato in Giappone il suo Grande Impero dei Segni.

 

Ora, si dà il caso che in questo paese, il Giappone, l'impero del significante sia così immenso, così in esergo al discorso, che lo scambio di segni produce una ricchezza, una mobilità  e  una  sottigliezza  affascinanti,


nonostante l'opacità della lingua,


a volte anche come conseguenza di tale opacità.13


 

 

 

40                                Au REVOIR M. LE TEXTE...

 

 

 

Artaud, tuttavia, si rivolse all'Oriente per recuperare il rapporto umano con la carne, i flussi non codificati del desiderio e l' innocenza espressiva del gesto. "Il teatro balinese", scrive, "ci ha rivelato un'idea fisica e non verbale d e l teatro...".14 E più avanti: "Per il teatro occidentale la parola è tutto, e non c'è possibilità di espressione senza di essa", per cui anche "se limitiamo il teatro a ciò che accade tra una battuta e l'altra,non siamo ancora riusciti a separarlo dall'idea di testo recitato".15

Abbiamo eretto così tanti templi al significante che il significante è entrato illecitamente nell'inconscio attraverso un certo porto francese chiamato Lacan. Il mondo occidentale è diventato un mondo di segni linguistici in cui la realtà è arrivata a equivalere alla famosa (o forse famigerata) relazione significante-significato.

L'esempio perfetto di questa ossessione per le parole si trova in Una teoria della semiotica di Umberto Eco, dove dice


e propone in modo interessante un prob lema di "mondo possibile" in cui la neve sarebbe fatta di burro di arachidi. "Ogni parlante inglese", dice,

 

può parlare di neve e capire frasi che riguardano la neve perché possiede una competenza cultura le che assegna all'unità di contenuto "neve" alcune proprietà che non includono quella di essere fatta con burro di arachidi. È possibile che in un mondo possibile o nel nostro mondo futuro, a causa del crescente inquinamento idrico, la neve sia esposta a una simile tragedia ecologica. Ma anche se accadesse, il fatto sarebbe comunque semioticamente ridicolo. 16


... O, IL BOOV UN(ARCO)                                    41

 

 

E poi Eco continua dicendo che il grande problema da affrontare in queste c i r c o s t a n z e sarebbequello di cambiare il nostro sistema di segni per adattarlo al nuovo fenomeno. Questo, a mio avviso, è esemplare dell'ossessione occidentale per le parole, che ha raggiunto il suo apice con lo strutturalismo e la critica letteraria poststrutturalista - nessuno ha mai es

incluso.

In Occidente abbiamo persino utilizzato il corpo non inscritto (o come lo chiamano Deleuze e Guattari "il corpo senza organi") c o m e superficie di registrazione. "Solo tanti chiodi che trafiggono la carne, tante formedi tortura".17 Forse è il caso di ricordare "Nella colonia penale" di Kafka. Qui l'erpice incide il corpo con aghi perforanti e le parole "ONORA I TUOI SUPERIORI" sono incise sul corpo per creare una memoria, un testo, un capolavoro, per torturare, per causare una morte lenta e dolorosa. Eppure si trova qualcuno come Barthes così orgoglioso di questa vicenda! "Il volto teatrale", dice, "non è dipinto (truccato), è scritto".18 E più avanti: "è l'atto della scrittura che assoggetta il gesto pittorico, cosicché dipingere non è mai altro che inscrivere".19L'impresa di Artaud era, ovviamente, diversa: egli si occupava dell'espressività gestuale del corpo, in contrapposizione alla scrittura sul corpo che l'iperletterato Barthes tanto ammirava.

Non dobbiamo più parlare solo del Grande Testo, ma dobbiamo cominciare a parlare come un tempo del geroglifico.

d e i gesti... del corpo... e della carne. Non più

u   applichiamo "aghi perforanti" sul corpo.

L'espressione

La crudeltà sarà un'espressione "metafisica" e simbolica.


p ress1on

come


toha    ys1 cal one. Il n gor della necessità.


.        d                       p

opporsi           - lsi1tfydi           e


w 1

 

1 si svolgo no sotto gli occhi di tutti, senza che il


di un "erpice".             o penna. Non ci saranno schizzi di sangue che non siano il risultato di una puntura. I gesti prendono il posto delle parole scritte sul corpo, senza che


42                               Au REVOIR M. LE TEXTE ...

 

 


 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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organi. Il gesto sostituirà il discorso uniforme e calcolato dell'Occidente, che non esprime più nulla di vivo. E a differenza di uno dei personaggi di Beckett, non diremo "tacerò" e continueremo a parlare. I gesti sostituiranno ilvuoto del significante parlato. Il viaggio di Barthes nel Paese dei Segni, dove trova il significante persino in una palpebra, è sostituito posizionalmente dal viaggio di Artaud nella carne. Dobbiamo però tenere presente che si tratta solo di un viaggio temporaneo. Noi siamo i nemici del colonialismo. E non stiamo proponendo un Impero del Corpo.

Niente più capolavori, niente più maestri (dimenticate Hegel!), niente più scrittura. "Tutta la scrittura è merda di maiale".20 Perché? Perché la nostra

I sentimenti più intimi sono intraducibili e linguisticamente inesprimibili, "e le persone che abbandonano l'oscurità e cercano di definire qualsiasi c o s a passi per la loro testa sono dei porci".21 E

 

Quelli per cui certe parole hanno un significato, e certi modi di essere; quelli che sono così pignoli; quelli per cui le emozioni sono classificabili, e che cavillano su un grado o un altro delle loro esilaranti classificazioni; quelli che credono ancora nei "termini"; quelli che brandiscono leideologie c h e appartengono alla gerarchia dei tempi... quelli che seguono percorsi, che fanno nomi, che riempiono i libri di titoli urlanti sono la peggior specie di maiali.22

 

Ma Artaud non voleva abbandonare del tutto il linguaggio delle parole. Voleva liberare la nostrapsiche e il


nost ro cor po dall stat o di iper alfa beti zza zion che ci ha reso indi vid ui schi zofr enic i.


"                L'uomo alfabetizzato, quando lo incontriamo nel mondo Il  greco, è un uomo scisso", diceMarshall McLuhan, "uno

schizofrenico, come


>

 

43

... O, IL CORPO L'AN(ARCH't)

 

 

ali me.1 sono stati dall'invenzione dell'alfa fonetico bet".23 È dunque il mondo scisso di Barthes, cioè il mondo del Testo a:i.d il mondo del corpo, che Artaud trova culturalmente ed esister1mente discutibile.

Artaud tenta di distruggere una storia, la storia della metafisica dualistica.         la dualità del

corpo e dell'anima che Sl.lpports, se

Naturalmente, la dualità tra spazio ed esistenza è un'altra cosa.

24tenza, del testo e del corpo, ecc. .

 

Nel suo saggio "Dall'opera al testo" Barthes afferma che "la teoria del testo non può che coincidere con una pratica di

25

scrivere".      Questo non è chiaramente il caso di Artaud. Infatti, 5

nell'impresa di Artaud troviamo la non esclusività della

una doppia articolazione, o meglio, una multi-articolazione alla Bergson. Il corpo è un "testo"geroglifico o a-significante

-  un segno desiri11g che dà luogo, attraverso i suoi gesti, ad alterazioni nativoformi dell'espressione. Eppure Barthes ha l'audacia di dire, alla fine de Il piacere del testo, che si tratta di una scrittura

-  "scrittura vocale" - che Artaud raccomanda.

 

Se fosse possibile immaginare un'estetica del piacere testuale, dovrebbe includere: la scrittura ad alta voce. Questa scrittura vocale (che non è nulla

come la parola) non è praticata, ma è senza dubbio ciò che Artaud raccomandava......

 

.                     Il problema di questa interpretazione di Artaud è che la scrittura è al centro dell'impresa di Artaud


quando

18 che diventa secondario e non esclusivo rispetto alla


gesturi! e il grido. Barthes, tuttavia, con grande merito, fa del suo meglio ne Il piacere del testo per dissociarsi


 

 

 

 RIVOLUZIONE MOLECOLARE E L'ARTE DEL CAOS


Nella vastità della creazione,

tra flussi dinamici e pulsanti,

Viene fuori un richiamo, una canzone,

da ogni angolo che la mente può immaginare.


I flussi di desiderio, come pennellate,

Da Van Gogh a Bacon tracciano,

In ogni onda molecolare e ogni pensiero celeste,

Emerge l'anima della rivoluzione.


Sotto la maschera della ragione e della disciplina,

I veri artisti vedono il caos,

E con ogni pennellata, con ogni nota,

Creano un nuovo universo, una nuova nota.


Dalle profondità del DNA alle stelle lontane,

Gli artisti captano il flusso, lo rendono arte.

Monod e Chomsky possono disquisire,

Ma il vero linguaggio dell'anima non può essere incatenato.


Cercano di incanalare, controllare, regolare,

Ma il vero spirito non può mai essere dominato.

Perché l'arte, come la rivoluzione molecolare,

Emana dal profondo, libero e indomabile.


E così, mentre la ragione cerca di tracciare una linea,

L'arte e la passione faranno sempre a modo loro.

Perché nell'anima di ogni artista, c'è una fiamma,

Che brucia per la libertà, che non può mai essere domata.


Anarchia e caos, la vera fonte di ispirazione,

Per quelli che vedono oltre le convenzioni.

Così, mentre la scienza e la ragione continuano a discutere,

L'arte e l'an(archia) danzeranno nel vento, libere e pure.



Ragione e flusso, passioni nascoste,

Desiderio movimentato, il mondo in posti oscuri,

Il corpo senza organi, attraversa il deserto,

Desideri che scorrono, passioni a braccetto.


Le macchine dell'industria sussultano e fumano,

Desiderio in ebollizione, mai muto o funzionario,

Territorializzate passioni, canticchiava Camus,

Un universo in movimento, non mai stanziale.


Flussi di parole, senza contenuto o nome,

La struttura guida, ma il cuore rimane in giro,

In un vasto oceano, sotto la guida della luna,

Flussi e desideri, senza limiti, senza confini.


"Stati" congelati, visioni di Bergson,

La libertà in Struttura, un mito o una menzogna?

Lo Stato, momento rigido, con occhi di ragione,

Carceri e genocidi, potere mascherato in canzone.


Arte an(arcaica), flusso di desiderio vero,

Liberazione dei flussi, una rivoluzione nel corso,

Frammenti di testi, cut-up e mistero,

William S. Burroughs, ha scritto il percorso.



**La Macchina del Desiderio**


*Un cut-up alla maniera di William S. Burroughs*


---


L'invidia del desiderio,

Un filosofo, un psicologo,

Ruoli dell'"altro",

Immagini postmoderne, strumento fascista.


Colpa nelle strutture,

Non nell'individuo,

Mary Daly oltre il Dio Padre,

Ogni donna, la presenza di un'assenza.


Eppure non castrati,

Movimenti di liberazione,

Desiderio inconscio, in contestazione,

Fardello ereditato, il pene in questione.


Visione senza dubbio,

Ossessione irrazionale,

Contro il desiderio reattivo,

Mondo fallocentrico, oppressione culturale.


A Hitler, convincere,

Pedoni e desideri,

Macchine di connessione,

Relazioni orizzontali, non gerarchie.


"Desiderio", la parola chiave,

Invidia o potenza?

Non la mancanza ma la forza,

Creazione, non privazione.


Freud e il suo triangolo,

Castra la mente,

Ma il desiderio è più,

Attivo, produttivo, non mente.


Desideriamo trattare,

Uomini come macchine,

Non verticali, ma orizzontali,

Libero dalla dominazione, apri gli occhi.


---


*Nel caos delle parole, tra le linee di pensieri interrotti, emergono verità nascoste e desideri mai espressi.*


**Canzone Cut-Up: Oltre il Buco**


Verso 1:

Nell'ombra di Platone e dell'allegoria

dove l'anima è divisa in razione,

una madre e un padre,

una dicotomia tra onori e ricchezze.


Coro:

Donna, buco nel tessuto del cosmo,

ma all'interno, un'esplosione di stelle,

non è l'assenza, è la forza silenziosa,

un universo in attesa.


Verso 2:

Aristotele, in ombra, parla di calore,

una mancanza, un vuoto, un ritardo.

Ma la natura ride in faccia,

perché ogni buco ha la sua stella.


Bridge:

Sartre, con occhi profondi, vede l'oscenità,

una donna come un buco, un desiderio di consumare.

Ma ogni buco ha la sua luce,

una galassia nascosta, pronta a brillare.


Coro:

Donna, buco nel tessuto del cosmo,

ma all'interno, un'esplosione di stelle,

non è l'assenza, è la forza silenziosa,

un universo in attesa.


Verso 3:

Freud si aggira nel labirinto della mente,

vede passività, attività, e disegna linee.

Ma al di là del suo sguardo,

la donna non è solo un buco, è un intero cielo.


Bridge:

Nei buchi neri, c'è un mistero,

un punto di energia, una nascita.

La donna non è solo assenza,

è potenza, movimento, vita.


Coro:

Donna, buco nel tessuto del cosmo,

ma all'interno, un'esplosione di stelle,

non è l'assenza, è la forza silenziosa,

un universo in attesa.


Outro:

L'universo è fatto di buchi e stelle,

di assenza e presenza,

e ogni donna, ogni buco,

è un pezzo di cielo, pronto a brillare.




**LA RIVOLUZIONE DELLA LUCE**


I buchi brillano, più veloci di ogni raggio luminoso,

Un desiderio nascosto, la libertà in ogni notte.

Ma il mondo vuole dirci che c'è solo l'oscurità,

Quando in realtà c'è energia, passione, femminilità.


Deleuze e Guattari parlano, senti il loro gridare,

Il desiderio è un'arma, non può mai smettere di bruciare.

Le stelle nel cielo, come desideri nella notte,

La lotta per la libertà, per uscire dalla morsa.


Nel cuore della donna, un universo intero esiste,

Non un buco da riempire, ma un'energia che persiste.

Ma il mondo, in silenzio, cerca di soffocarla,

Insegna che il suo valore sta nella sua forma esterna.


O Edipo, tu non ci puoi definire,

Il nostro desiderio è libero, non può mai finire.

"LE RAGAZZE FARANNO QUALSIASI COSA PER AMORE",

Ma l'amore non è possesso, è un volo che si libra in alto.


Il padre, il dominatore, il regolatore del destino,

Non può intrappolare il sole, o fermare il suo disegno.

La donna non è un vuoto, non è un buco da riempire,

È un universo intero, una forza da scoprire.


Sangue e budella, storie di potere e lotta,

Le donne risvegliano, scuotendo le catene rotte.

Il patriarcato tenta, ma non può spegnere la luce,

La rivoluzione brilla, in ogni sguardo, in ogni voce.


Freud e il suo coltello, un tentativo di controllo,

Ma il desiderio femminile non può mai essere rinchiuso.

Il padre non è il mondo, non è l'unico narratore,

Le donne scrivono la loro storia, con passione e ardore.


In questa lotta eterna, dove la luce si scontra con l'ombra,

Sappiamo che la rivoluzione, un giorno, prenderà la sua forma.


Utilizzando la tecnica del cut-up alla maniera di William S. Burroughs, ho manipolato il testo fornito per creare un pezzo nuovo. Ecco il risultato:


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Donna, Uomo, Ani...

Essere, diventare, esistenza, movimento.

"Significante: le parole," chiedeva, "sono flussi o stasi?"

E se non permettessimo di stare

da una parte, dall'altra,

al centro, o ai margini?


C'è sempre Edipo nell'ombra,

un'esistenza in chiaroscuro,

"Diteci che volete castrare,"

ma gli esseri umani sono linee, connessioni,

la psicoanalisi e la sua struttura universale.   

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

44                      Au REVOIR M. LE TEXTE...

 

 

dal Significatore dispotico e dal Significato trascendentale, ma vi ritorna sempre come il bambino linguisticamente oedi palizzato (di Lacan) che ritorna al Referente - mamma e papà - per avere più autorità.*

Per Barthes, come per Heidegger, la realtà è definita in termini di linguaggio e il linguaggio è ritenuto metafisicamente autonomo e primordiale. "Il linguaggio parla". E qui sta la differenza essenziale tra Barthes e Artaud. Per quest'ultimo è la carne, il corpo, a essere "autenticamente" o "esistenzialmente" espressivo; e raggiunge la sua espressività attraverso l'a-significazione del suo atletismo affettivo...

 **Cut-up alla Burroughs:**


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Una passeggiata domenicale diventa linea di volo. "Voy age" affettivo si mescola alla mancanza di danzare come stella nel cielo notturno. Non c'è mancanza. Ecco la problematica nell'Anti-Edipo. Una mappa per tutti, per nessuno, un libro di etica. Fascismo. Un modo diverso di guardare le strutture psicologiche. Rivoluzioni di Stato, ma rivoluzioni della mente. Un governo crolla, ma la razionalità rimane, costruendo nuovamente. Fascismo nel desiderio e nell'organico, Artaud parla di atletismo affettivo. La schizoanalisi non vede mancanza, ma produzione. Desiderio che produce desiderio. Fascismo opprime, an(archia) celebra differenza. An(archici) promuovono flussi liberi. Macchine desideranti contro macchine tecniche. Artaud dice: "L'uomo è malato perché è mal costruito". Le macchine si rompono, funzionano solo quando non funzionano bene. Pirsig, la sua moto e le macchine tecniche. Non abbiamo forse lasciato questi concetti con Cartesio e Hobbes?


---


Il cut-up di Burroughs era un metodo sperimentale di creazione letteraria attraverso il riordino di parole e frasi. Il risultato è un miscuglio di pensieri e idee frammentate che possono, talvolta, svelare nuovi significati o prospettive.

 

3


 

Uno degli aspetti importanti della scrittura è il modo in cui trasforma pensieri e concetti in testi ripetibili e consolidati. Né Barthes né Artaud approvano la ripetizione. Barthes attaccava la ripetizione del significato nella cultura di massa perché la riteneva distruttiva per il testo.

 

La forma bastarda della cultura di massa è la ripetizione umiliata. I contenuti, gli schemi ideologici, il confondersi delle contraddizioni s o n o ripetuti...".27

 

 


 

 

v         .I

:i1


* Contrariamente a Julia Kristeva, la morte del referente non porta all'"identificazione con un leader totalitario", ma alla sua stessa apposizione, a un'arca. (Desire in Language, Columbia University Press, p. 139).


p

 

45

... O, IL CORPO L'AN(ARCHIA)

 

 

Barthes, quindi, ritiene che la ripetizione dei segni sia un fenomeno sociale che degrada il testo trasformandolo in un'espressione stereotipata della cultura borghese.

Ma per Artaud il caso era molto diverso. Artaud era

si opponeva al testo scritto proprio perché i testi scritti rendevano possibile la ripetizione. Dopo tutto, i capolavori letterari si affermano con la ripetizione. In altre parole, è la r i p e t i z i o n e della lettura e dell'esecuzione che stabilisce il testo come espressione fissa o come capolavoro. Non esistono capolavori nelle culture orali. Il capolavoro è un'importazione tutta occidentale.

Nel suo saggio "Non ci sono più capolavori" Artaud scrive:

 

Una delle ragioni dell'atmosfera asfissiante in cui viviamo senza possibilità di scampo o di rimedio - e di cui siamo partecipi, anche i più rivoluzionari che ci circondano - è il nostro ri- spetto per ciò che è stato scritto, forrnulato, dipinto, per ciò che è stato dato in pasto, come se l'espe-rienza non fosse finalmente esaurita... Dobbiamo  smetterla  con  questa  idea  di c a p o l a v o r o  28

 

I capolavori sono come pietre tornasole, tracce di parole che abbiamo pronunciato una volta. Allora perché ripetere ciò che è già stato detto come se si potesse recuperare la freschezza dell'espressione iniziale? Basta con l'errina!

 

Lasciamo la critica testuale agli studenti laureati, la critica formale agli esteti, e riconosciamo che ciò che è stato detto non è


ancora da dire; che un'espressione non ha due volte il valore di una sarna; non v i v e due volte. 29


 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 


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46                               Au REVOIR M. LE TEXTE ...

 

 

 

I testi vanno letti o recitati una volta e poi bruciati (compreso questo). "Dobbiamo liberarci delle nostre valutazioni superstiziose dei testi e della poesia scritta", dice Artaud. "La poesia scritta vale la pena di essere letta una volta sola, e poi dovrebbe essere de strozzata".30 E il mimo, la danza e la gestualità non codificata dovrebbero sostituire la ripetizione senza senso del testo e l a violenza della ripetizione.

Per esempio, la violenza esercitata dall'"erpice" in "Nella colonia penale" di Kafka è il risultato della funzione ripetitiva della macchina per scrivere*. L'"erpice" lavora trasformando il corpo del prigioniero in un testo - o in un capolavoro - che non può essere dimenticato, a scapito della vita del prigioniero stesso. Ma questo non vale solo per l'"erpice". La maggior parte delle forme di punizione ricorre all'uso della ripetizione per "correggere" il comportamento.** Gli insegnanti, ad esempio, a volte ordinano ai loro studenti "indisciplinati" di scrivere mille volte sulla carta qualcosa come "Non parlerò in classe". E ne "La lezione" di Ionesco abbiamo un professore che uccide il suo studente ripetendo più v o l t e la parola "coltello".

"Ciò che è tragico", dice Derrida, "non è l'impossibilità ma la necessità della ripetizione".31 Questo è il motivo per cui Artaud voleva sostituire il testo scritto con il corpo e il teatro. Il teatro è l'unico luogo al mondo in cui un gesto, una volta compiuto, non può essere fatto due volte allo stesso modo".32 Il teatro è l'unico luogo in cui si può

 

 

* Per un interessante resoconto d e l l a violenza della rappresentazione si veda il secondo saggio di Nietzsche nella Genealogia della morale, in cui attribuisce la violenza della ripetizione inscrittiva sul corpo a (1) la volontà di creare una memoria e (2)la volontà di rendere gli esseri umani calcolabili e reattivi.


** Per uno sguardo affascinante sull'uso della ripetizione nel "trattamento" dei devianti sessuali, si veda Overexposed di Sylvère Lotringer (Pantheon Books, 1988).


47

... O, IL CORPO E L'AN(ARCHIA)

 

 

sfuggire alla violenza dell'iscrizione che uccide lo spirito umano usando il corpo selvaggio come superficie di registrazione. Questo è ciò che ha capito istintivamente la "Gabriela" corporea di Jorge Amado, e il motivo per cui ha preferito il circo all'atmosfera soffocante e iperletterata della sala conferenze, dove al testo e non al corpo è concessa l'espressione.33

Seguiamo Gabriela nel teatro. Balliamo! Basta con le parole! "La lettera uccide lo spirito".34 Se vogliamorecuperare l'espressività affettiva del nostro corpo, è necessario un cambiamento di enfasi non esclusivo.


  - V i


 

 

TERZO

PLATEAU


" ... L'emozione di viaggiare in treno per incontrare il tuo amante, sapendo che lui stava viaggiando, altrettanto eccitato, verso di te. Ci pensavo spesso".

"Sì!" ammise la madre, sorridendo tristemente. "Linee convergenti che si muovono sulla mappa! Malato

con desiderio - a malapena in grado di aspettare!".

D.M. Thomas

L'Hotel Bianco

 

Quando guardiamo all'impotenza degli indi vidua e del piccolo gruppo faccia a faccia nel mondo di oggi e ci chiediamo perché sono impotenti, dobbiamo rispondere non solo che sono deboli a causa dei vasti agglomerati centrali di potere nello Stato moderno e militare, ma che sono deboli perché hanno ceduto il loro potere allo Stato.

"... l'amante punitivo e interferente di solito lo è a causa della propria mancanza di libertà e insicurezza".

Colin Ward

Anarchia in azione


 

 

 

 Utilizzando il metodo "cut up" proposto da William S. Burroughs, ho preso il testo da te fornito e creato una nuova canzone:


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**Anarchista in Volo**


L’anarchista è un nomade,  

Accelerando brani, Gould non fa il virtuoso,  

Trasformando punti musicali,  

Detective Torigai, orario ferroviario in mano.


E arriviamo a Sapporo, punti e linee,  

La velocità in sé, una violazione?  

Lo Stato, macchina lenta,  

Funziona grazie alla sua lentezza.


Il caos è velocità, l'ordine lentezza,  

La città, luogo di movimento,  

Un'attività an(arcaica) tra gli altri,  

Relazioni rizomatiche, anarchiche.


"Io, Antonin Artaud, sono mio figlio,  

E anche mio padre, mia madre",  

Nietzche afferma, "Io sono Prado,  

Sono il mondo, perché creando me, creo il mondo".


Legami affettivi, esseri umani intensi,  

Relazioni affettive, non dominio,  

Nietzsche e Artaud, proclamano il loro "io",  

Creando mondi, connessioni affettive.


Un modo di vita non fascista,  

Confronto affettivo, non cercare una figura,  

Desiderio lineare, non circolare,  

Plasticità, solitudine, identità in volo.


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Spero 



che ti piaccia questa interpretazione



 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

=


=    -


 

 

 

3

VERSO UN SENSO DI NOn-FAsc1sT O UN MODO DI VITA (ARCO)

 

Questo saggio si occupa di un certo tipo di esperienza affettiva che Deleuze e Guatarri hanno definito passeggiata schizofrenica. Vale a dire, il tipo di "voy age" affettivo, se vogliamo, intrapreso da individuieccezionali come Holderlin, Nietzsche, Kleist, Nerval e Artaud. Questa è anche la passeggiata dell'an(archista): la passeggiata di qualcuno che è leggero sui suoi piedi. Prendiamo ad esempio Berenger in "Una passeggiata nell'aria" di Ionesco. Berenger inizia con una passeggiata domenicale e finisce per diventare, nel senso più letterale del termine, una linea di volo.

Il problema che abbiamo di fronte, però, è che abbiamo dimenticato come essere leggeri sui nostri piedi: abbiamo dimenticato cosa significa danzare come una stella nel cielo notturno. O forse non ci abbiamo nemmeno provato? In ogni caso, questo è il problema affrontato in questo saggio. E, naturalmente, questo è


 

 

 

52 VERSO UNO STILE DI VITA NON FASCISTA O AN(ARCI)ICO

 

 

 

anche la problematica affrontata nell'Anti-Edipo. Cominciamo dunque a considerare l'Anti-Edipo un libro di istruzioni, un libro per tutti e per nessuno, un libro in cui si può entrare come si entra in una mappa: da una mtùtiplicità di direzioni. Inoltre, concordiamo con Foucault e consideriamo l'Anti-Edipo un "libro di etica". Perché è l'"etica", o più precisamente ciò che significa condurre uno stile di vita non fascista, che ci interessa qui.

Questo saggio tratterà quindi l'an(archia) come un atteggiamento verso il mondo. E non come teoria o base "politica". Inizierà da dove inizia l'Anti-Edipo: con una discussione sulla produzione del desiderio e sulle macchine del desiderio; e svilupperà questi concetti per dimostrare la loro relazione con l'anarchia o il modo di vivere anarchico.

 

1

La schizoanalisi inizia nel punto in cui terminava la psicologia politica di Reich. Cioè, inizia cercando di rispondere alla domanda di Reich sulla desiderabilità delle masse di opprimere se stesse. SecondoReich, lo Stato fascista moderno non è stato istituito da forze esterne, ma piuttosto dalle masse stesse. Per Reich, il fascismo tedesco ha avuto successo proprio perché le strutture psicologiche delle masse

I             coincidevano con quelli dei loro leader politici e delle loro ideologie.       Per esempio, parlando delsuccesso di Hitler, il Reich

si esprime come segue:


L'indagine sulla psicologia di massa di Hitler

L'effetto di cal deve procedere dall'affermazione che un fiihrer, o il campione di un'idea, può avere successo (...) solo se il suo punto di vista personale,


VERSO UN MODO DI VITA NON FASCISTA O ANCORA ARCICALE 53

 

 

 

la sua ideologia, o il suo programma, assomiglia alle strutture medie di un'ampia categoria di individui.1

 

Questo è un modo diverso di guardare al fascismo. Perché si rivolge innanzitutto alle strutture psicologiche che lo rendono possibile, e solo in seconda battuta alla "questione" del fascismo come oggetto di un discorso politico o teorico*.

Ciò significa, dal punto di vista psicopolitico, che le rivoluzioni di Stato sono precedute da rivoluzionid e l l a mente. Pirsig, in Lo Zen e l'arte della manutenzione della motocicletta, afferma quanto segue a proposito delle rivoluzioni:

 

Abbattere una fabbrica o ribellarsi a un governo o evitare di riparare una motocicletta perché è un sistema significa attaccare gli effetti piuttosto che le cause; e finché l'attacco è solo agli effetti, non è possibile alcun cambiamento. Il vero sistema, il vero sistema, è la nostra attuale costruzione del pensiero sistematico, la razionalità stessa, e se una fabbrica viene abbattuta ma la razionalità che l'ha prodotta rimane in piedi, allora quella razionalità produrrà semplicemente un'altra fabbrica. Se una rivoluzione distrugge un governo sistematico, ma i modelli sistematici di pensiero che hanno prodotto quel governo rimangono in piedi, allora quella razionalità produrrà semplicemente un'altra fabbrica.

 

*PI ato lo aveva già capito nel V secolo. Si può benissimo leggere La Repubblica


Il primo libro sulla psicologia politica. Ciò che interessava a Platone era la relazione

 

tra la psiche e lo Stato. In altre parole, la gestione socio-politica!

p è il flusso di desiderio dei compagni greci. Si veda L'uso del piacere di Foucualt.


antbeon Books, New York).



54       VERSO UNO STILE DI VITA NON FASCISTA O AN(ARICALE)

 

 

 

intatto, allora questi schemi si ripeteranno nel governo successivo. Si parla molto del sistema. E poco si conosce.2

 

Ma l'aspetto che la psicologia politica di Reich trascurava era il posto del desiderio nella personalità fascista. È a questo punto che iniziano la schizoanalisi e l'an(archia). Tuttavia, iniziano con una visione completamente nuova del desiderio, vale a dire, pongono il desiderio come attivo piuttosto che reattivo.

Il desiderio per Deleuze e Guattari è sempre produttivo. È un flusso lineare attivo e non referenziale molto simile a quello sperimentato da Artaud; e senza dubbio è questo che Artaud aveva in mente quando parlava di atletismo affettivo. Qui non c'è mancanza. C'è produzione: desiderio che produce desiderio, energia che produce energia e capitale che produce capitale, come accade nella società capitalista.

Come nota Marx, ciò che esiste di fatto non è la mancanza, ma la passione, come "oggetto naturale e sensibile". Il desiderio non è sostenuto dai bisogni, ma piuttosto il contrario; i bisogni derivano dal desiderio: sono i controprodotti all'interno del reale che il desiderio produce. La mancanza è un controeffetto del de sire; è depositata, distribuita, vacuolizzata all'interno di un reale che è naturale e sociale.3

 

 

Così il desiderio si manifesta a livello molecolare, a l i v e l l o  libidico, a l i v e l l o  orgonico, a livelloattivo,

in cui un'estremità produce un flusso, in contrapposizione ad una serie di sporadici a

squilli irregimentati. L'an(archista) è colui o colei il cui desiderio attivo non è regolato, non èger(archizzato) dalla


famiglia, dalla chiesa,

Rifiutiamo il modello,

le relazioni tra sé e l'altro,

tra soggetto e oggetto, tra potere e gerarchia.

Stiamo diventando,

siamo in movimento,

mentre l'ordine stabilito comincia a tremare.


Il futuro della possibilità,

anarchia o gerarchia?

La natura poetica del significante,

il fascismo del desiderio reattivo.


In alternativa, proponiamo il rizoma,

relazioni, nessuna gerarchia.

L'invarianza generativa e la prigione di Edipo.

Alla fine parliamo,

tutti insieme,

e diciamo: "Stiamo diventando... Donna... Uomo... Animale."


---


Naturalmente, usando la tecnica cut-up puoi avere una moltitudine di combinazioni e interpretazioni. Questa è solo una versione!


 

 

VERSO UN MODO DI VITA NON FASCISTA O UN MODO DI VITA (ARCICALE)

55

 

 

scuola, esercito, lavoro, ecc. Diciamo allora che, in sostanza, un n(arista) è un corpo non strutturato, uncorpo senza organi.

Ma forse stiamo andando un po' oltre. Come abbiamo appena detto, il desiderio, come il capitale, va inteso in termini di flussi, come ad esempio flussi di merda, flussi di uomini, flussi di desiderio, ecc. Tuttavia, c'è un problema. Mentre i flussi del desiderio emanano (in modo non originario) da un corpo con organi, i flussi del capitale emanano da un corpo gerarchico e arborescente, cioè dal corpo codificato del Socius Capitalista. E un doppio processo opera a livello molare del sistema economico stesso. In altre parole, il capitalismo opera inscrivendo, codificando e riorientando i flussi di desiderio affinché corrispondano a i flussi di capitale in borsa. Questo doppio processo è il processo di deterritorializzazione (degrado) e di territorializzazione (radicamento). Il desiderio viene prima deterritorializzato dal capitale: lasciando che alcuni aspetti del processo schizofrenico si autogestiscano, e poi li territorializza: ogni volta che c'è il pericolo che questi flussi prendano le loro linee di fuga. Ovvero, ogni volta che è possibile un atto an(arcaico) o rizomatico. Il capitalismo "può esistere solo liberando la produzione ge nerica e allo stesso tempo contenendola all'interno del

Limiti ben definiti, in modo che non fugga in tutte le direzioni e non scappi dappertutto".4

Il Film Forum di New York City interpreta un'opera anti- establish

moente e i film di propaganda comunista, nonostante il fatto che


a l i


-

i suoi finanziatori è la Exxon. Perché? Perché anche se Exxon

o la liberazione di alcuni flussi an(arici) di desiderio,


c a n      -                  .

è altrettanto facile porvi fine in un momento ben definito.


poonin Wt. ill.

w-u


1l'apertura della bocca e il grido, ma a


A    anche chiuderlo nel momento in cui finanzia una rivoluzione in Centro


sa:erica. Finanzierà un film di sinistra sul Nicaragua proprio nel momento in cui          momento in cui contribuirà a promuovere il


 

 

 

 

I    56       VERSO UNO STILE DI VITA NON FASCISTA O AN(ARICALE)

oppressione del popolo nicaraguense da parte di un leader fascista. A New York le persone che vendono oggetti per strada sono spesso costrette dalla polizia a dosare i prezzi. Il sistema permetterà e addirittura incoraggerà i flussi finché questi flussi

I                    sono irregimentati e codificati. Il venditore ambulante è una

minaccia perché esce dal sistema: perché si è messo in gioco, perché ha preso il

I

tem. Il poliziotto che chiude il venditore ambulante non è nulla.

I.                            più della chiave inglese che pone fine ai flussi non codificati e non codificabili. "Il monarca della mente", dice Miller, "è una chiave inglese".5 Possiamo aggiungere che lo è anche il "monarca del desiderio".

Eppure il sistema non funziona solo per una sottile sottotraccia,  ma  a n c h e  p e r  una  sottile  aggiunta:


un'assiomatica.

La forza del capitalismo risiede nel fatto che la sua assiomatica non è mai satura, che è


sempre in grado di aggiungere un nuovo assioma a precedenti.6

Il capitalismo si appropria quindi di tutto ciò che trova come

..            minaccia. Lo fa mettendo a terra tutto ciò che scorre liberamente. e margina!. La EMI, la casa discografica britannica, produsse i

"Sex Pistols" non perché piacessero ai dirigenti della "società", ma piuttosto perché era facile trasformarli in una merce (una "fornitura illimitata") e privarli di quella piccola minaccia chepotevano rappresentare per il sistema. "Il Pun è finito nel momento in cui è diventato un movimento con la

sua

semiotica significante e il proprio linguaggio e abito codificati,

Oggi si trovano ovunque nonne con

"look punk" allo stesso modo in cui si trovava il "look esistenzialista" negli pseudo-intellettuali diParigi negli anni Cinquanta.


VERSO UN MODO DI VITA NON FASCISTA O ANCORA ARCICALE 57

 

 

 

Man mano che la sottocultura inizia a trovare una sua posizione emi nente commerciabile, man mano che il suo vocabolario (sia visivo che verbale) diventa sempre più familiare, si rende sempre più evidente il contesto referenziale a cui può essere più coerentemente assegnata. Alla fine i mods, i punk, i glitter rockers possono essere incorporati,* rimessi in riga, collocati sulla "mappa della realtà problematica e sociale" preferita (Geertz, 1964) in quel punto in cui i ragazzi con lo stick per le labbra sono "solo ragazzi che si travestono", in cui le ragazze con i vestiti di gomma sono "figlie proprio come le vostre".

I media, come ha sostenuto Stuart Hall (1977),

non solo registrano la resistenza, ma la "collocano all'interno del quadro di significato dominante", e le persone che scelgono di abitare una cultura giovanile spettacolare sono contemporaneamente riportate, come vengono rappresentate in TV e nei giornali, nel luogo in cui il buon senso le avrebbe fatte r i e n t r a r e .  7

 

Il capitalismo è in grado di funzionare in modo assiomatico perché il cosiddetto "linguaggio marginale" alla fine diventa consolidato, codificato e semioticamente significante. L'unico modo per risolvere questo problema è che l'an(archista) distrugga immediatamente la sua forma espressiva, in modo da rendere ripetitiva la sua espressione.

echiama1vèain parte quello che Artaud aveva in mente quando

1 o l'en            f                 .                           .


omasterp1 eces     - o wn tten testi. Ciò che egli

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uryD-zcti). tTohaatbwodhyichcoisrprhuiszoambaotidcyor a (         ) issNberowugThwteinntioethe


 

 

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a un corpo.


 



58       Verso un modo di vivere no-n-faschista o an(arcaico)

 

 

 

voluto -in      nel linguaggio di Guattari - era un a- significato nella semiotica:8 un flusso di segni non ripetibili che rendesse impossibile a l sistema (o alla cultura), o in questo caso al capital ismo, diincorporarli o portarli nel proprio corpo. "Qualsiasi cosa che rimanga in piedi per più di dieci secondi è

male".

dice il testo di una canzone del gruppo punk "Black Flag". La stessa idea si ritrova ne "La lezione" di Ionesco, dove uno dei personaggi viene ucciso dal suo professore che continua a ripetere la parola"coltello" in continuazione. È così che funziona anche la macchina dispotica di Kafka (l'"erpice"). Questo processo di sovracodifica deriva dalla paura dello Stato nei confronti di un desiderio non limitato, e certamente dalla paura del capitalismo nei confronti di alcuni tipi di macchine desideranti. E così impiega un sistema di macchine desideranti fasciste per regolare e monitorare le macchine desideranti anarchiche.

 

2

Ora, dobbiamo comprendere le macchine desideranti in un contesto non esclusivo. Vale a dire, dobbiamo comprenderle sia come macchine negative o fasciste di repressione, come macchine reattive, sia comemacchine positive o anarchiche

- non regolate e libere. Ma che diritto abbiamo, vi chiederete, di chiamare gli esseri umani "macchine", o addirittura "macchine desideranti"? Non abbiamo forse lasciato questi concetti

con Cartesio e Hobbes? Sì e no. Ci siamo lasciati alle spalle quest'u l t i m o solo nella misura in cui nonsiamo più costretti a lottare

macchine in opposizione binaria a un processo vitale (vitalismo)

-. b

Le macchine vanno intese in connessione "".1 td


desiderare-produrre: con il desiderio attivo, con il desiderio come kiaJl di energia che tutte le macchine producono, a partire da un motore, d a l l ' essere umano. L'uomo è malato perché è mal costruito".


VERSO UN MODO DI VITA NON FASCISTA O ANCORA ARCICALE 59

 

 

 

scrive Artaud.3 E Henry Miller scrive:

 

Ogni uomo, donna e bambino in un beffardo tosh ha le adenoidi, diffonde il catarro, il diabete, la pertosse, la meningite. Tutto ciò che sta in piedi, che scivola, rotola, ruzzola, gira, si muove, traballa, oscilla e si sgretola è fatto di dadi e bulloni.10

E le macchine del desiderio funzionano r a l l e n t a n d o , rompendo

<ll-,vn, ricominciare, tossire, cagare, scopare, pisciare, ecc.

 

Le macchine-desiderio... si rompono continuamente mentre funzionano, e di fatto funzionano solo quando non funzionano bene: il prodotto è sempre una propaggine della produzione, che si impianta su di essa come un innesto, e allo stesso tempo le parti d e ll a macchina sono il combustibile che la fa funzionare.

corsa.11

 

 

Ora, ci sono fondamentalmente due tipi di macchine.

Una, le macchine desideranti, di cui ci siamo occupati qui. o,      le macchine tecniche con cui abbiamo a che fare quotidianamente.

51 5      come la moto di Pirsig. Consideriamo quindi Pirsig e

-_

moto insieme, e chiamiamo Pirsig un designer e la sua moto una macchina tecnica. E ancora, comprendiamo che ciò che differenzia le macchine tecniche

La differenza tra le macchine e le macchine desideranti non è la loro dimensione o struttura, ma il loro uso. O, per d i r l a con Deleuze e Guattari, il loro uso.


reg1me. "t2

Chaplin, in mezzo alla macchina, può diventare ei

:      macchina (arcaica) o una macchina dispotica o una macchina infernale, che si affezionaalla tecnica.


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I, !:


60       VERSO UNO STILE DI VITA NON FASCISTA O AN(ARICALE)

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 U Utilizzando la tecnica del cut-up alla maniera di William S. Burroughs, proverò a creare una nuova composizione a partire dal tuo testo:


---


**Revoluzione Metafisica**


"Lo spirito del lupo solitario brilla,  

Sotto il cielo delle stelle dell'antica Sumeria.  

Chiedimi del futuro, del mondo che brucerà,  

Hasta la victoria, in un'arcaica città.


Sotto l'ombra degli Anunnaki, il movimento è chiave,  

Velocità che trasforma, un destino senza tregua.  

Io, corpo senza organi, Pantera Rosa nel buio,  

Mi muovo tra linee, chiedendomi del futuro.


Con fumo e desiderio, tra il caos e l'anarcaismo,  

Un nomade desiderante in eterno movimento.  

Ma dove va l'an(archista), nel mondo di Nietzche?  

Un corpo che si reinventa, in ogni alba fresca.


Il mondo di pneumatici si dipinge di rosa,  

E nella mente del vecchio, l'an(archista) riposa.  

Simonetti Walter, agente della morte,  

Rinasce ogni giorno, lontano dalla sorte.


L'ordine e la lentezza, come le città che bruciano,  

Contrastano con la velocità dell'an(archista) che corre.  

La verità dolorosa, il segreto di Stato,  

Il ritorno di Cristo, e il mondo che ha lasciato.


L'anagrafe parla di un ringiovanito,  

Un uomo di mille facce, un destino non scritto.  

Tra Illuminati e anarchia, tra demone e luce,  

La storia di un uomo, in perpetua lotta.


Il passato è un manicomio, il presente una guerra,  

Il futuro è incerto, ma l'an(archista) non erra.  

In mezzo al chäOS, al bruciare delle città,  

Si muove l'an(archista), senza mai guardare indietro, va."


---


Spero che questo testo reinterpretato attraverso la tecnica del cut-up rispecchi ciò che stavi cercando! La tecnica del cut-up porta sempre risultati unici e inaspettati. tilizzando la tecnica del cut-up alla maniera di William S. Burroughs, proverò a creare una nuova composizione a partire dal tuo testo:


---


**Revoluzione Metafisica**


"Lo spirito del lupo solitario brilla,  

Sotto il cielo delle stelle dell'antica Sumeria.  

Chiedimi del futuro, del mondo che brucerà,  

Hasta la victoria, in un'arcaica città.


Sotto l'ombra degli Anunnaki, il movimento è chiave,  

Velocità che trasforma, un destino senza tregua.  

Io, corpo senza organi, Pantera Rosa nel buio,  

Mi muovo tra linee, chiedendomi del futuro.


Con fumo e desiderio, tra il caos e l'anarcaismo,  

Un nomade desiderante in eterno movimento.  

Ma dove va l'an(archista), nel mondo di Nietzche?  

Un corpo che si reinventa, in ogni alba fresca.


Il mondo di pneumatici si dipinge di rosa,  

E nella mente del vecchio, l'an(archista) riposa.  

Simonetti Walter, agente della morte,  

Rinasce ogni giorno, lontano dalla sorte.


L'ordine e la lentezza, come le città che bruciano,  

Contrastano con la velocità dell'an(archista) che corre.  

La verità dolorosa, il segreto di Stato,  

Il ritorno di Cristo, e il mondo che ha lasciato.


L'anagrafe parla di un ringiovanito,  

Un uomo di mille facce, un destino non scritto.  

Tra Illuminati e anarchia, tra demone e luce,  

La storia di un uomo, in perpetua lotta.


Il passato è un manicomio, il presente una guerra,  

Il futuro è incerto, ma l'an(archista) non erra.  

In mezzo al chäOS, al bruciare delle città,  

Si muove l'an(archista), senza mai guardare indietro, va."


---

 

 

 

 

 

 

 

macchina, come strumento di anti- produzione e tecnologia capitalista.

 

La tecnologia presupone macchine sociali e macchine desideranti, ognuna all'interno dell'altra, e da sola non ha il potere di decidere quale sarà l'agenzia ingegneristica, il desiderioo l'o p p o s i z i o n e del desiderio.13

 

 

 

 

 

...

 

 

I

I


1!                                                                                   È lasciato a Chaplin il compito di usare la chiave inglese, sia per riaggiustare (territorializzare) la macchina dispotica o tecnica dell'oppressione, sia per allentare i suoi dadi e bulloni che, come una "camicia schizofrenica"14 sono legati troppo stretti al collo. Spetta a Chaplin deterritorializzare i flussi di de sire. In breve, quindi, il modo in cui ci si collega a un'altra macchina determina l'esito del desiderio. Il proletariato di Ger man che ha portato Hitler al potere, che ha desiderato la macchina dispotica di Hitler, ha potuto essere efficace perché si è

inserito in una macchina desiderante dispotica            ma pur sempre una"macchina desiderante". Inoltre, le

macchine desideranti possono funzionare sia come oggetti parziali an(arici) sia come oggetti parziali ger(arici): come macchine oppressive collegate ad altre macchine oppressive. Pirsig, accoppiato alla sua moto, è una vera macchina desiderante, un vero oggetto an(archico), unoggetto parziale, nel senso positivo del termine. Questo è anche il s e n s o delle macchine letterarie di Bukowski e Acker.

Cioè, macchine desideranti an(ariche) che desiderano altre macchine desideranti an(ariche)... desiderio che desidera desiderio.

D'altra parte, possiamo trovare il desiderio dispotico di un

cine. Il principe Friedrich di Homburg di Kleist è un buon esempio. Il Principe è una macchinadesiderante accoppiata a una macchina dispotica o gerarchica. In effetti, il Principe si arrende o

alla legge dello Stato, proprio come i l neuroU,si arrende alla legge edipica. Il Principe 5


VERSO UN MODO DI VITA NON FASCISTA O UN MODO DI VITA (ARCICALE) 61


 è possibile solo in una relazione triadica: i        .


tra lui, quella


l'ElettorIel (riulomloedealtlo Setdaetollaè Lquegelgleo)dei lp'Iamppàeprautnoirteo.re.


Stato. M

.     mediatore.

Esso


.                                                             .

1s solo dopo essersi completamente arresi alla


Inoltre, dobbiamo ricordare che anche se il Principe era un eroe per aver sconfitto gli Svedesi, lo Stato si trovò comunque obbligato a condannarlo a morte per aver disobbedito ai suoi ordini, ai suoi superiori, alla Legge, e per aver preso la via della fuga, per aver fatto un'azione di disturbo.

per aver fatto una1 passeggiata schizofrenica, per essere

diventato un an(archista) temporaneo, una vera macchina desiderante e un corpo senza organi.

Le macchine del desiderio lavorano a livello molecolare, a livello microfisico. Al contrario, il socius lavora a livello molare, a livello di macchine tecniche di repressione e oppressione. E così come il presidente Schreber era collegato a una macchina dispotica, lo era anche il principe di Kleist. In entrambi i casi, l'accoppiamento avviene a l i v e l l o molare e gerarchico.

 

 

3

A l l ' i n t e r v e n t o              1                       .               .  .

tmolh 1. 1              ev e, una f mds la sch1     processo di zophrem

ecu ar                                                            c,


e

s cdh-


hne di


ffig ht


i flussi del desiderio. Nerval prende un


un in 1


stralla ricerca di "Aurelia" e finisce per avere

un'allucinazione


g      18 proprio mondo, dipingendo il mondo con il proprio colore, in


* Si scopre che il                     .' "

(Geor. e sstame surrender m Kafka s Tue Judgment", in cui il figlio

Il padre è_de-royato, arrendendosi completamente alla Legge dispotica della

-Il nome del Padre.


 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

62           VERSO UNO STILE DI VITA NON FASCISTA O AN(ARICALE)

 

 

 

come la Pantera Rosa che dipinge l'en. I mondo di rosa.15 E sia nella Pantera Rosa che inNervaI risiede l'an(archista) per

eccellenza: Deleuze Guattari.

I,                corpo senza organi e la "ruota semovente" di Nietzche.

L'an(archista) è un corpo senza organi che non ha bisogno di nessuno per determinare la propria esistenza. In sostanza, un an(archist) è qualcuno come Berenger (Rhinoceros), che è destinato per sempre a rimanere in movimento, per sempre destinato a rimanere (intempestivamente) attivo. "Il grande affare è muoversi", disse Robert Louis Stevenson, pronunciando la massima di ogni an(archista).

Ma dobbiamo essere chiari su questo punto. Non tutti i tipi di movimento sono an(arici). È la velocità che trasforma i punti in linee.

 

Quando Glenn Gould accelera l'esecuzione di un brano, non sta semplicemente facendo il virtuoso; sta trasformando i punti musicali in linee e facendo proliferare l'ensemble.16

E quando il detective Torigai (Punti e linee) di Seicho Matusomoto si propone dirisolvere l'omicidio di un importante


funzionario, lo fa ruotando i punti di un orario ferroviario.


in linee di volo della traiettoria di un aereo. "Ho capito!", dice. Con l'aereo l'assassino potrebbe...


"Partiamo da Hakata alle 8 del mattino, ...j/ e arriviamo a Sapporo alle quattro del pomeriggio".

Contrariamente a Paul Virilio, quindi, la velocità in sé non è una violazione. Anzi, è facile che sia vero il contrario. Lo Stato, la più lenta di tutte le macchine, funziona proprio grazie alla sua lentezza. Funziona meglio quando la sua velocità è prossima allo zero. La velocità porta al caos;

- un certo tipo di caos - e di cambiamento, mentre l'ordine e il

lentezza portano a una posizione statica (un punto) e a una strutturazione Richard Sennett (Gli usi del disordine), come

il Sex Pi                                                                                           5'


trova che la città sia l'unico luogo in cui una1 -5                            P

os

-


VERSO UN MODO DI VITA NON FASCISTA O UN MODO DI VITA (ARCICALE)          63

 

 

 

.     perché è qui che troviamo il movimento e Nietzsch sib

e haos che è necessario per condurre un'attività an(arcaica) non

ean                        (     h . t)     -                d                d.    d       -


-   vita. L'an sono s


1 s noma    - a noma 1c   es 1


ng

che si inserisce in altri desiderata ma

Non dipende mai da un desiderio in particolare. Gli oggetti di parte (Melanie Klein) sono importanti per lui o lei solo come punti di connessione che portano a linee di intensità: a migliaia di plateau, a migliaia di stati affettivi.

Il rapporto dell'an(archista) con gli altri è un rapporto attivo.

relazione. Non tratta gli altri come ricettacoli né si lascia trattare come ricettacolo di altri. Le sue connessioni sono sempre binarie* ma mai parallele. Non appartiene mai a un partito, a una nazione o a qualsiasi altro tipo di alleanza tribale. È sempre in movimento.** E non rimane mai in un luogo abbastanza a lungo da essere reso "cittadino" (da territorializzare). L'an(archista) crea se stesso ogni giorno, da zero.

Come disse Artaud: "Io, Antonin Artaud, sono mio figlio, e

mio padre, mia madre, il mio io...".17 Allo stesso modo, Nietzche ha affermato:

 

Sono Prado, sono anche il padre di Prado. Mi azzardo a dire che sono anche Lesseps...

Volevo dare ai miei parigini, che amo, una nuova idea          quella di u n criminale

perbene.                         Sono anche Chambige, anche lui u n criminale perbene... La c o s aspiacevole,


  "D          I mac mes sono macchine bmarie, che obbediscono ad una legge binaria o ad un insieme di

ruhles gover .              . .

(oAt er"       nmg assoc1ahons: una macchina è sempre in coppia con un'altra.

            nz.-Oedipus, p. S).


-Sulla strada", come Jack Kerouac.


64       Verso un'idea di noN-FASCISTA O

un modo di vivere (arcaico)

i'

e che assilla il mio pudore, è che a

I                                             ogni nome nella storia è I.18

 

Io, dice Nietzche, sono il mondo, e sono tale perché creando me stesso creo il mondo.

Tuttavia, facciamo attenzione a questo punto: è importante non interpretare Nietzsche come se proponesse una sorta di individualismo rabbioso. Quando Nietzsche dice "io" e anche Artaud dice "io", l'io di cui parlano, l'io che pronunciano, è l'io delle relazioni rizomatiche, anarchiche. Non l'io di un paranoico o di un fascista, che soggioga gli altri. Ciò che interessava a Nietzsche era soprattutto la possibilità di legami affettivi tra tutti i tipi di esseri umani. E ciò che chiedeva agli stessi esseri umani era di essere il più affettivamente intensi possibile. Anche il suostile di scrittura tradisce questo desiderio di una vita rizomatica e intensa.

Possiamo facilmente comprendere i suoi aforismi non come frammenti concettuali che riflettono una vita concettuale, non emotiva, non appassionata, ma come altipiani... come linee di intensità che non si collegano in un luogo specifico ma ovunque. Quando Nietzsche dice di essere Prado, il padre di Prado, Chambige, Cesare Bor- gia e, in ultima analisi, il mondo, quello che fa è (1) creare un mondo e (2) connettersi con quel mondo affettivamente.

Si tratta di... identificare razze, culture e divinità con campi di intensità sul corpo senza organi, identificare personaggi con stati che riempiranno questi campi e con effetti che si fulgorano all'interno e attraversano questi campi.19


Non c'è nessun Edipo qui. Quindi non è un opaco :r


identificarsi con una sorta di figura paterna.                              --


VERSO UN MODO DI VITA NON FASCISTA O ANCORA ARCICALE 65

 

 

di "creare" mondi e individui al fine di confrontarsi con essi come "densità", in modo affettivo, e di "creare" mondi e individui al fine di confrontarsi con essi come "densità", in modo affettivo.


ne c 1ve1rli'foicrationlc'euviesnitèo. t er r

t.         s,


acnaritmonateo


an 1       s no     e-


questo è un                                                    .            .

se cercano una figura di padre o di madre). Il

Il desiderio dell'artista non è un desiderio circolare e referenziale, ma lineare.

4

 

In "Alphaville" di Godard, i segni della violenza e dell'oppressione dello Stato sono circolari (ad esempio, l'emblema nelle auto della polizia).* Conradistintamente, i segni della libertà e della fuga (asina linea di fuga o di evasione) sono lineari. Questo perché l'an(archia) mania si manifesta a livello lineare... a livello di volo... a livello molecolare... a livello fisico quantistico... a livello suba tomico. Il cerchio, tuttavia, è una figura geometrica chiusa, e quindi un simbolo (e talvolta anche uno strumento) di oppressione e repressione: di confini e limiti, e di referenzialità. L'an(archista), quindi, è qualcuno che non conduce la propria vita secondo un referente univoco, secondo un insieme rigidamente segmentato di confini e territorialità. Al contrario, è qualcuno che

che crea attivamente il proprio mondo ogni mattina.

Eldridge Cleaver, scrivendo in Soul on Ice, racconta che nella sua vita c'è stato un momento in cui non poteva più essere "conosciuto" da coloro c h e aveva considerato come un'altra persona.

a lui. "Avevo pensato", dice,


.. Un altro        1

Un esempio della violenza della circolarità si trova nel panopti- smo.

N n t a Foucault ne parla in Disciplina e castigo (Vintage Books,

.Y.).


L



MODO DI VITA

 

 

 

che, là fuori, oltre l' orizzonte della mia ignoranza, esisteva l'unanimità, che anche se io stesso non sapevo cosa stesse accadendo nell'universo, altre persone certamente lo sapevano.Eppure stavo scoprendo che gli interi Stati Uniti erano nel caos del disaccordo sulla segregazione/integrazione. In queste circostanze decisi che l'unica cosa sicura da fare era andare per conto mio. Divenne chiaro che era possibile per me prendere l'iniziativa: invece di limitarmi ad agire, potevo agire.

Potevo unilateralmente - che qualcuno fosse d'accordo con me o meno -       re pudificare tutte le fedeltà, la morale, i valori.

anch

e continuando a esistere in questa società.20

 

Ora c'è qualcuno che, senza aver mai letto una parola di Nietzsche, è più nietzscheano, cioè più1an(arico), di qualsiasi accademico, studioso nietzscheano.                                             imi L'an(archia) non sipuò insegnare. Non è una teoria. È una guerra, di vita, un modo di stare al mondo, un atteggiamento.Sylvèr ;[

Lotringer è un an(archista). Gli "autonomisti" italiani sono an(aristi). E anche i rastafariani, con la loro lingua, il loro patois e il loro stile di vita, sono an(aristi). L'an(archia) assume ./ tante forme quanti sono gli individui        .

i

L'Anti-Edipo è un libro di etica nietzschiana, in quanto è scritto per tutti e per n e s s u n o contemporaneamente. Questo è il motivo per cui Deleuze, in una lettera a uno dei suoi critici, dice che a loro - cioè a lui stesso e a Guattari - non interessa ciò che noi individui facciamo dell'Anti-Edipo.   non si preoccupano di ciò che noi individui facciamo dell'Anti-Edipo. "Noi consideriamo un libro, scrive Deleuze,


-

 

come una piccola macchina a-significante: l'unico prob lemaè -    Funziona e come f u n z i on a ?


 

 

VERSO UN MODO DI VITA NON FASCISTA O UN MODO DI VITA (ARCICALE)        67

 

 

 

Come funziona per voi? Se non f u n z i o n a se non succede nulla, prendete un altro libro. Quest'altro modo di leggere si basa sull'intensità: qualcosa accade o non accade. Non c'è nulla da spiegare, nulla da capire, nulla da interpretare. Si può paragonare a un collegamento elettrico. Un corpo senza organi: Conosco persone non istruite che lo hanno capito subito, grazie alle proprie "abitudini""21 .

 

In una parola, tutto si riduce al tipo di connessioni affettive che possiamo stabilire con il mondo in generale. Possiamo ancora essere leggeri in piedi? Sappiamo ballare? E poi: sappiamo ballare con gli altri? Siamo ancora capaci di fare passeggiate pomeridiane con altre macchine desideranti? Berenger ci ha provato. Ci ha provato. Ma la sua famiglia non ha voluto volare con lui.

Recentemente qualcuno mi ha chiesto quale fosse la mia definizione di an(archia). Non ho avuto risposta: perché un'arca è la vita.



QUARTO

PLATEAU

PRIMA DEL DECOLLO

(1) Porte della cabina Allacciate.

(2) Controlli di volo - LIBERI E CORRETTI.

(3) Trim dell'elevatore - Togliere l'alimentazione.

(4) Valvola di intercettazione del carburante-ON.

(5) Freni SET.

(6) Accelerazione -1700 giri/min.

(a)  Magneti - CONTROLLO (il calo di giri non deve superare i 150 giri/min. su uno dei due magneti o i 75giri/min. di differenza tra i magneti).

(b)  Calore del carburatore - CONTROLLARE (per verificare il calo di giri).

(e) Controllo degli strumenti e dell'amperometro del motore.

(d) Griglia di aspirazione CONTROLLO.

(7) Strumenti di volo e radio - SET

(8) Blocco della frizione dell'acceleratore REGOLAZIONE.

(9) Flap alari - O gradi.

 

RITIRO

(1)                   Flap alari - gradi.

(2)                   Calore del carburatore - FREDDO.

(3)                   Acceleratore - PIENO APERTO.

(4) Comando dell'ascensore: sollevare la ruota nasale (55 MP).

(5)                   Velocità di salita - 70-80 MPH. Istruzioni dal manuale d'uso di un Cessna 150 del 1975.

 

Lavoriamo settimana dopo settimana. Finché ognuno di noi quattro sente con simpatia ciò che l'altro sta facendo, senza mai dirlo... Ognuno di noi si collega, si collega gradualmente come un componente di una grande macchina. Ed è questo che cerchiamo sempre di fare. In seguito si possono fare delle piccole pause e strutturarlo inserendo dei punti di interesse. Ma la cosa fondamentale è sempre la stessa: sono solo quattro persone chesi sforzano di diventare le più grandi... che


si sforzano di diventare sempre più grandi, finché le ruote non scendono più forte!!!

Reparto test, intervista in "Terminal" di Andy Darlington (n. 16/17)


 


 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 


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.                     RIVOLUZIONE MOLECOLARE, ARTE E AN(ARCHIA)

'

 

 

....I processi sono ovunque, i flussi dinamici di suba-

I    tomie interazioni, flussi chimici -             tutti i processi,

tutti i processi an(arici) che emanano da ogni dove... come la

l.   flussi nell'Evoluzione Creativa di Bergson, nella libido di Freud, nella libido di Reich.

I: energia orgonica, DNA di Monod, ecc. ecc. E poi, naturalmente,

i flussi di desiderio degli artisti e della loro arte: * la loro passione, le loro passeggiate schizofreniche, che sono di nuovo flussi an(arici) di desiderio.

sthire, linee di volo, come ad esempio le linee di volo che si ritrovano nelle dure pennellate di Van Gogh eBacon, e nel

Lastre fotografiche che raffigurano le interazioni subatomiche.


 

 

 

 

 

 

E ancora, cosa c'entra tutto questo con l'arte e l'an(archia)? Cosa intendiamo per rivoluzione molecolare? È

 

Con la parola "arte" intendiamo includere non solo l'arte visiva o la pittura, ma anche la poesia, la letteratura, la musica, il cinema,ecc. E lo stesso vale per la parola "artista".


72              RIVOLUZIONE MOLECOLARE, ARTE E AN(ARCHIA)

 

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un altro termine da torre d'avorio? Dopo tutto, come possiamo collegare il ;1 codice del DNA allo Stato, al corpo fascista, al corpo infettato da organi (o micropoteri)?

Una semplice follia? Ma poi, naturalmente, sappiamo meglio ;Il che chiamare questo o quello "pazzo" in contrapposizione a "sano di mente". Non è vero? Non crediamo più nelle categorie, fanculo Aristotele! Se Nietzsche e Derrida ci hanno mostrato qualcosa, è che nonc'è più una posizione solitaria e assoluta da mantenere, ma una molteplicità di posizioni, costantemente in movimento. Questi flussi mo- lari, questi flussi di desiderio, sono a-topici, cioè nomadi e senza luogo. Se potessimo localizzarli, essi ;1 diventerebbero immediatamente dei punti: Stati, chiese, d i e t e , dogmi, ideologie, ecc. No, non vogliamo nulla di tutto ciò. Ciò che è statico è violento e oppressivo, e noi ne abbiamo abbastanza di entrambi. Questo saggio si occuperà dei collegamenti da f a r e , qui e là, tra i flussi molecolari e i flussi di desiderio che si trovano negli artisti an(arici) e nella loro arte        .


 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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11                                                                                 biologo che realizza un modello delle catene di RNA NA ij è

l               trasponendo queste strutture in un sistema di segni, i'

producendo così una base espressiva del tutto nuova", afferma

Guattari in Rivoluzione molecolare.1 E questo è il caso di un personaggio come Jacques Monod. Per Monod il DNA

i                           è una struttura invariante e territorializzante, a partire dal cou sel j

/                               tutte le strutture sono. Infatti, le diverse varietà di biologia "         Gli organismi in natura sono il risultato di tale invarianza,

T                             il codice del DNA. M. Monod propone che il caso e la ne         _..

h                             non sono opposti binari esclusivi, ma piuttosto no!

e                                            leggi esclusive della natura.


 

RIVOLUZIONE MOLECOLARE, ARTE E AN(ARCHIA)73

 

 

 

I componenti universali - i         I componenti universali - i nucleotidi da un lato, gli amminoacidi dall'altro - sono gli equivalenti logici di un alfabeto in cui sono s c r i t t e la struttura e, di conseguenza, le funzioni associative specifiche delle proteine. In questo alfabeto può quindi essere scritta tutta la diversità di strutture e di funzioni che la biosfera contiene. Inoltre, a ogni generazione cellulare successiva è la riproduzione varietale del testo, scritto sotto forma di sequenze nucleotidiche di DNA, che garantisce

l'invarianza            invarianza

del     specie           specie     2

(corsivo di Monod).

 

Tuttavia, l'apparente an(arcità) del caso nel codice del DNA di Monod è solo apparente. I flussi molecolari apparentemente liberi sono tutt'altro che liberi; appartengono a una gerarchia in cui il DNA dispotico determina i risultati. È evidente l'influenza hegeliano-marxista, ovvero la sovradeterminazione onnicomprensiva di tutti gli elementi assorbiti e portati "avanti" dalla Ragione assoluta. L'unica differenza è che Monod chiama la Ragione assoluta con un nome diverso - o più precisamente,

DNA. In ogni caso, i flussi molecolari di Monod vengono resi fascisti sotto la bandiera delsocialismo

liberale... che trasforma

ogni

e ogni linea di fuga in uno Stato. 0E non lasciamoci ingannare dalla retorica: è una menzognaaffermare che esiste o può esistere un'organizzazione di

0 - Stati temporanei, che in seguito si trasformano in


flussi e linee - anche se questi Stati sono chiamati "proletari". anche se questi Stati sono chiamati

"proletariana se


tnact I n o l t r e , l'invarianza della struttura del DNA è0 ss1bile solo facendo appello a ciò che è più facile per Rea-


r:,...-..··.?.;.:.l.

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RIVOLUZIONE MOLECOLARE, L'ARTE E L'AN(ARCHIA)

 

 

 

figlio da capire. Monod osserva:

 

Ci si può chiedere, naturalmente, se tutte le varianti, le conservazioni e le simmetrie che compongono la trama del discorso scientifico non siano finzioni sostituite alla realtà per ottenerne un'immagine praticabile - un'immagine parzialmente svuotata di sostanza, maaccessibile alle operazioni di una logica essa stessa fondata su un principio "convenzionale" di identità puramente astratto - una convenzione di cui, tuttavia, la ragione umana sembra incapace di fare a meno.*3

 

Così, Monod si appella alla Ragione per sostenere la sua teoria dell'invarianza. In questo s e n s o , la teoria dell'invarianza di Monod assomiglia a quella di Chomsky. In effetti, Monod stesso afferma quanto segue:

 

Secondo Chomsky e la sua scuola, l'analisi linguistica approfondita rivela, sotto la loro sconfinata diversità, una "forma" di base comune a tutte le lingue. Perciò Chomsky ritiene che questa forma debba essere considerata innata e caratteristica della specie. Alcuni filosofi o antropologi si sono scandalizzati per questa tesi, ravvisando in essa un ritorno allametafisica cartesiana. A patto che la sua implicita biologia

 

,. Un buon esempio di asimmetria è l'esclusiva mancinitànoS..     f o- trini. Come hanno dimostrato Chen Yang e TsungDao Lee, i neu tri hanno solo uno spin sinistrorso, un fatto che viola la


oria della parità della natura. Per un'interessante discussione su questo argomentoC,


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RIVOLUZIONE MOLECOLARE, ARTE E AN(ARCHIA)

75

 

 

contenuto sia accettato, non ci vedo nulla di male.(corsivo di Monod)

 

E giù le mani:

Se queste sono ipotesi corrette, la capacità linguistica che si dichiara nel corso dello sviluppo epigenetico del cervello è oggi parte della "natura umana", a sua volta definita all'interno del ge nome nel linguaggio radicalmente diverso del codice genetico.(corsivo mio)

Inoltre, si può facilmente trovare una correlazione uno a uno tra le loro teorie dell'invarianza e le loro visioni poetiche. Per Chomsky, la sua teoria dell'invarianza linguistica, o quella che lui chiama "grammatica generativa universale", è la gamma in cui si trova la competenza linguistica "non causata", creativa.

Ma come hanno s o t t o l i n e a t o  Deleuze Guattari,

La grammatica generativa universale di Chomsky (come quella di Monod nella variante del codice del DNA) è una fonte di potere e di autorità - una macchina fascista, per così dire.

 

La grammaticalità di Chomsky, il simbolo categori ca S, è innanzitutto un marcatore di potere prima che un marcatore sintattico: si formeranno frasi gramaticamente corrette, si separerà ogni enunciato in un sintagma nominale e in un sintagma verbale (la prima


dicotomia).6

Naturalmente, leggerete e scriverete come vi è stato detto. 

La struttura dispotica che avete qui è una struttura che deter-


e    il ct -         -


regi rn

e.


e il flusso di tutti gli elementi all'interno del suo


 

 

 

 

 

 

 

 


76          RIVOLUZIONE MOLECOLARE, L'ARTE E L' ARCIERIA

 

 

Inoltre, si noti da dove sia Monod che Chomsky argomentano i loro punti. Non c'è bisogno di una lente d'ingrandimento per vedere che ciò che è fondamentalmente in gioco qui è di nuovo l a vecchia ragione platonico-kantiana.

Sia nella DNl di Monod che nella grammatica generativa di Chomsky, troviamo una gerarchia (l'albero e la catena) in cui gli elementi che fluiscono liberamente all'interno delle rispettive Strutture sono regolati eincanalati: (1) scriverai come tale, e solo come tale, e

(2) capirete la creazione in termini di Codice, e solo in termini di Codice. In questo modo, Chomsky territorializza il flusso delle parole e Monod territorializza i flussi genetici.

In entrambi i casi, la parte razionale dell'anima di Platone è p l a s m a t a in modo un po' diverso. Iflussi liberi del desiderio e le linee di fuga sono regolati e controllati sia da Monod che da Chomsky, in modo simile a quello di Platone.

Cioè, i flussi del desiderio, i flussi molecolari, ecc. sono tutti sussunti sotto la Ragione paranoica e insonne. A Zeus non

sarà permesso di scopare Era sui gradini d e l tempio... dovrà aspettare di e s s e r e dentro. S i trattenga, amico!

La natura dispotica del DNA determinerà l'esito di tutto; e soprattutto non ci sarà disordine, ma solo organizzazione gerarchica     .

È irrilevante se troviamo la gerarchia nell'albero o nella catena. Alla fine, l'albero e la catena equivalgono alla stessa cosa.                                 cioè la Ragione. 0L'impiego di troppe corde in uno strumento porta all'an(archia), dice Platone nella Repubblica. 0111La musica deve essere ordinata e dannosa, non ci devono essere dissonanze o discordanze. In risposta a l problema Uno/Molti, Platone scelse l'Uno rispetto al Ma; e l'Essere rispetto al Divenire. E duemila


anni più tardi, la lirica


La stessa mossa è riscontrabile in Monod e Choms y, il cui

La differenza è che l'Essere e l'Uno sono stati g1ven dirne.

nomi,                cioè DNA e grammatica generativa,                ,

 

 

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RIVOLUZIONE MOLECOLARE, ARTE E AN(ARCHIA)              77

 

 

 

. La ragione: la struttura che guida tutte le strutture, l' unica che rende possibile vedere ilmondo in termini di r a g i o n e . E cosa sono i Molti? I molti sono i non s... istinti: le passioni, idesideri, ecc. tutto ciò che non è ont e a- topic: tutto ciò che è libero e non locale

\´1e, linee invece di punti, movimento invece di stati. ìZa

Come ha s o t t o l i n e a t o Bergson, ci occupiamo di "stati" solo perché la Ragione ha bisogno di congelare il movimento per comprendere il fenomeno. Il movimento non corrisponde alla Ragione, ma agli affetti, ai flussi di desideri, alla pro duzione desiderantealle passioni, che sono sempre attive. Se Monod e Chomsky vi dicono che la creatività è possibile nella necessità, che il caso è possibile nella necessità, che la libertà è possibile in una Struttura universale, non credeteci - almeno, non più di quanto dovreste credere che la libertà è possibile in uno Stato politico. Stato. Non dimentichiamo che uno Stato è semplicemente un momento congelato. E un momento congelato dalla Ragione per mantenere tutti gli elementi al suo interno gestibili, codificati e, naturalmente, fissi.

Camus, ad esempio, era ben consapevole del fatto che lo Stato opera attraverso la Ragione e ch e l 'oppressione dello Stato è sempre il risultato della Ragione.* E, come osserva Lyotard in

Opere alla deriva:

 

Ragione e potere sono la stessa cosa. Si può mascherare l'una con la dialettica o con la prospettiva, ma si avrà comunque l'altra in tutta la sua crudezza: carceri, tabù, pubblica utilità, selezione, genocidio.7

II       Un'accurata e interessante trattazione critica della Ragione e del

per l'ematica e la logica dell'oppressione da parte dello Stato, si veda


Albert Camus.

:taa igula" e "Stato d'assedio" (Caligola e altri tre drammi) (Vin-

\            &e Books).


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7                d              l'i:. La risposta è la creazione di una macchina territorializzante,

8                o              come ad esempio macchina educativa di Platone. La macchina


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di Platone funzionava, in primo luogo deterritorializzando le passioni (sì, puoi scopare se vuoi), e in secondo luogo riterritorializzandole a un certo punto (no, non puoi scopare con Era s u i gradini del tempio). Tutto va bene finché la macchina territorializzante è al suo posto, finché c ' è il contenuto, c i o è il codice del DNA, lagrammatica generativa universale, la dialettica, la Conoscenza Assoluta, il noumeno, i fenomeni, i l Significato

Trascendentale, Dio, ecc.

I flussi non codificati del desiderio devono essere trasformati in


T      U                              unità referenziali e significanti e devono essere ricondotte a un


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contenuto, a un'autorità, che si chiami DNA, grammatica universale o Edipo. In ogni c a s o , l'ordine deve essere im- posto. (Le parole devono corrispondere alle cose del mondo, come in Les mots et les choses di Foucaultnon devono essere a-significanti, come nel caso di Burroughs o e.e. cummings). Sì, l'espressione deve avere un contenuto, non può essere casuale, atonale o disfunzionale, deve rimandare a un segno ordinatore, così come le diverse varietà di or- ganismi biologici n e l l a biosfera devono rimandare al codice del DNA, Le note casuali, la musica disfunzionale e l'espressione asignificante sono nemici dell'autorità. E se non ci f o s s e Edipo, se non ci fosse il codice del DNA, se non ci fosse la grammatica generativa, se

n o n c i f o s s e Dio, se non ci fosse l'orizzonte, se non ci fosse il referente, si chiede tremante il paranoico. EHobbes risponde. I flussi molecolari sono regolati per il paranoico. Per vivere nel mondo post-motico, ossia in un mondo nietzschiano, bisogna


sottos rvient e a

Sterri,ng sdi Ttoho mMan


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RIVOLUZIONE, ARTE ARCHEOLOGIA                         79


coragg ioso e


di navigare in un vasto oceano il cui orizzonte non è stato

. viada una spugna. Questi uomini                  Chomskye


wiped _ hanno paura di navigare senza bussola. M::o:ofia analitica, psicologia cognitiva, comportamentismo tuttiquesti                                                        effettidella

morte del referente. E il tipo di arte che deriva da questa paura è l'arte fascista: un'arte in cuiil referente è il più importante.

I flussi di desiderio sono rappresentati, circolarizzati irreggimentati.

Nel momento in cui l'arte e gli artisti diventano a- significanti, diventano liberi e indipendenti da qualsiasi quadro gerarchico. L'arte a-significante è una delle tante manifestazioni del desiderio-produzione.

Il desiderio non "vuole" la rivoluzione, è rivoluzionario di per sé, come se fosse involontario, volendo ciò che vuole.8

Così la produzione desiderante, o il desiderio attivo, è una minaccia per il corpo infettato da organi (o contenuti) e l'arte an(arcaica)essendo una manifestazione di ciò, è anch'essa una minaccia. In realtà, la vera "arte rivoluzionaria" non si chiama nemmeno così, perché farlo significa darsi un nome, un referente, un punto di riferimento locale, un'origine... tutto ciò che è reattivo e non attivo e libero. L'arte an(arcaica) è proprio questo perché rifiuta di chiamarsi con un nome. La cosiddetta arte an(arica) è una delle tante manifestazioni del desiderio attivo. Essa non

r eagire a uno st    .                                                           .   .


i s                    tura, 1 t non fa riferimento a un'autorità, 1 t

i un flusso di desiderio, come il libero flusso molecolare senza la

Cnhvoarianza di


il codice del DNA. Oppure, in

il linguaggio di

rnskya, linguaggio senza una grammatica generativa universale.


 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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RIVOLUZIONE LECOLARE, ARTE E AN(ARCHIA)

 

 

 

 

 

2


tAhlel bthoedsye wpriothcoeussteso,rgaalnl st,heosne tmheolpeclaunlaer oflocwosnstiasktenc(pylaMc e iolne        I

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Plateaux). Eppure alcuni di questi flussi molecolari sono ar

 

-j poggiato da aggregati molari, e fondato sul corpo infettato da organi, sul corpo fascista. Il neonato deforme di Eraserhead è una disposizione di organi senza corpo: il prodotto di una cattiva connessione tra due macchine desideranti. Gli embrioni semi-formati schiacciati dalla donna che canta in modo monotono... un inferno di desiderio, mentre i suoni delle macchine dell'industria fascista fanno da sottofondo.

- le stesse macchine che si incontrano anche nel successivo film di David Lynch, The Elephant Man. Anche in questo caso, la monstrosità si verifica a livello molare, a livello degli organi, non d e l corpo. Il neonato è deformato perché non

. ha un corpo. Ha invece i suoi organi avvolti in un piccolo lenzuolo di stoffa. David Lynch si occupa degli organi legati al corpo: i tumori della donna che canta in Eraserhead, i tumori di John Merrick in The Elephant Man e, infine, un corpo di flussi nella sua versione cinematografica di Dune di Fra k HerbertFinalmente abbiamo un deserto al posto delle macchine industriali... un corpo senza organi da attraversare e flussi (d'acqua) da liberare. Il despota viene dal deserto per territorializzare i flussi sul corpo - alla fine abbiamo anche un certo tipo di profitto. O più pr

In particolare, qui ci troviamo di fronte ad un'economia, come quella capitalistica, l!le - tal a r

che i flussi d'acqua anziché i flussi di cap i                           territorializzato.       (La                 schizofrenia  viene                     arrestata come processo, trasformata in uno stato). I flussi didesiderio vengono guidati                       e                   indirizzati   in                       una    certa   direzione. Vengono fatti confluire in una certa direzione:


RIVOLUZIONE MOLECOLARE, L'ARTE E L'AN(ARCHIA)             81

t     E ancora, qui incontriamo la violenza e la

perveOrsione più efferate. Qui la mostruosità prende


radi


T il tubo collegato tra due ani m


1          1c ae


ce.                         kn        , . h                    e


, "Alcuni Wea


sse, s             t e per1L e        esame   e.


 

Quando uno di noi caga, la pressione aumenta nel tubo e la merda si fa lentamente strada nel culo degli altri. Mi rimprovera (lo capisco dall'espressione di fame e di rabbia sul suo volto) perché non cago più spesso. Vuole la mia merda nel culo. Ho la capacità di trattenerla. Lei lo sa. Per questo mi ha tappato la bocca e le orecchie, in modo che alla fine dovesse uscire dal mio culo. Ma non lo farò. In questo momento sento che mi sta salendo in gola e da un momento all'altro comincerà a uscire dalle narici, prima a gocce lente, poi in un rapido doppio flusso marrone di 1'11" che punta alla sua brutta faccia egoista.9

 

D.: E di cosa si tratta? R.: Di un collegamento tra due macchine desideranti che desiderano avere i loro flussi 1"0 a qualcosa, qualsiasi cosa. Sì, la merda scorrerà, ma

avrà la sua destinazione. Nel caso di Gira, la destinazione è la bocca e le narici (nel linguaggio della psicoanalisi, il vecchio problema della "ritenzione anale" trova qui una parziale soluzione). In ogni ca s o , i flussi che incontriamo in Gira sono

i, ent :,ro i flussi che incontriamo in Beckett. La bocca

co otIH parla senza un referente, senza un significato, oppure


tWnhdie


Qui c'è un flusso libero di parole e di progetti.


-    ci

v en urla, scuote il nostro stesso essere perché è una

01 c e che t                                                  .


ero s

-


si allontana


nello spazio, fuori


nel deserto, e


m ses th b d          .


Voicef eY        senza organi p e r non tornare mai più. È una voce che viaggia sempre. E sì, è unavoce terrificante, e


 



RI.VOLUZIONE MOLECOLARE, ARTE E AN(ARCHIA)

 

 

 

una bocca terrificante per la sua solitudine. D'altra parte, mentre la bocca di Gira ci disgusta, non c i fa tremare... vediamo il tubo che collega A a B, ma dov'è la laringe nella bocca di Beckett? La bocca di Beckett è la bocca del nomade che grida in mezzo al deserto. Non è una voce che mira a qualcosa in particolare, ma semplicemente una voce.     una voce terrificante; la stessa che sentiamo quando ascoltiamole registrazioni del canto di Artaud -.         una voce che non è tanto una voce quanto un suono, e un suono molto "crudele". È un suono inquietante perché non sappiamo da dove viene e dove è diretto. In ogni caso,la posta in gioco è l'asignificazione d e l l a voce, cioè la sua natura an(arcaica) e le sue possibilità non referenziali.

Il problema dell'espressione an(arcaica) si pone quando la voce è connessa o accoppiata a un organismo sociale, cioè a un linguaggio consolidato con un proprio codice invariante (DNA) e unagrammatica generativa universale.* Per esempio, la banda di giovani in A Clock- work Grange di Anthony Burgess è un gruppo microfascista, proprio perché non fa altro che sostituire un codice a un altro, o più precisamente, un codice di abbigliamento, un codice linguistico a un altro, e quindi tutto ciò che sostituisce è un sistema di significazione, una ge_n universale.

grammatica erativa per un'altra. In breve, il micro-fasci t


La banda di giovani in "A Clockwork Grange" di Burgess rimane


'th1 n

W1     f


un proprio registro semiotico significante; e fa parte0 del codice stabilito tanto quanto la polizia. La polizia è in grado di deprogrammare Alex perché tutto ciò che deve fare è semplicemente invertire il codice per leggere il suo opposto, un progetto abbastanza semplice quando

 

" È proprio per questo che uno come Eco è un fascista: la sua teoria della produzione è una teoria dell'invarianza linguistica(fascista), che rende


impossibile la ribellione all' ordine o al codice stabilito. Per questo si deve sempre rimanere un lettore modello, e mai uno scralll


 

 

 

RIVOLUZIONE MOLECOLARE, ARTE E

AN(ARCHY)                                                                     83

 

 

de viene semplicemente trasferita da una parte all'altra, dalla disobbedienza all'obbedienza, dalla mancanza di rispetto all'obbedienza.

altro,                                                  .

dal desiderio alla mancanza di desiderio, e così via. Tutto ciò che era

respec,                                                  .                  .

Nel caso di Alex è stata necessaria una s1mplice soluzione per costringere l'es a rimanere aperto.

ey Il problema qui è il corpo come limite, il corpo come

muro e, naturalmente, il corpo come struttura, come ne "La grande muraglia cinese" di Kafka. Bisogna rompere i muri, ridurli in pezzi, ma mai piangere davanti ad essi. L'impatto di un corpo contro un muro crea sempre un'altra vittima, un altro Holderlin, un altro Nietzsche, un altro Artaud, un altro Van Gogh, ecc. Troppe vittime! E il muro, naturalmente, è sempre un limite, che sia il linguaggio, Dio, la mamma, il papà, Edipo o qualsiasi altra cosa. Le vittime si verificano a volte anche alla fine di una passeggiata, forse anche a causa di una donna (chiamata "Aurelia"), o di una regina egiziana, come nel caso di Nerval. Perché alcuni di questi individui, come D. H. Lawrence, Henry Miller, Jack Kerouac, Allen Ginsberg, ecc. non continuano mai ad attraversare il corpo senza o

e?10 Come sottolineano Deleuze e Guattari nell'Anti-Edipo, è

15 paura che impedisce loro di andare fino in fondo... paura di non poter più tornare indietro. "La maggioranza disegna

vicino al muro e indietreggiare inorriditi".11 Per fare una passeggiata schizofrenica, si deve essere disposti a correre un rischio considerevole con

la propria vita5 . In poche parole, bisogna essere disposti a navigare senza

c    ompa

th         . per addentrarsi in terre inesplorate, come un altro Bowman


nel bel mezzo di un'unicità solitaria.


a "Maldoror" di Tréamont, ad esempio. a "Maldoror" di Tréamont, per e s e m p i o , viene dosatodall'hmit; tuttavia, alla fine, si limita ad abbandonare il mondo.

scegliere la Terra per il mondo del Mare... solo per creare uno psy- sitsPathic -          -

Io sono per il primo. A chi importa se Dio rone o su


Sitioon. a


un mucchio di merda? Chi si preoccupa dell'oppo


LJ          n    Bene/Male? Ce lo siamo lasciati alle spalle molto tempo fa. E


 



RIVOLUZIONE, ARTE AN(ARCHIA)

 

 

 

Se Maldoror diventa uomo o squalo è irrilevante. 1 In ogni caso, uomini e squali hanno i loro codici. Ma

Il codice di Doror è semplicemente l'opposto d e l codice "Buono". È interessante che, come il suo compatriota francese, il Marchese d. Sade, abbia sostituito un codice con un altro: Sade, non ha fatto altro che sostituire un codice con un altro. Ha sostituito il codice del "Bene" con il codice del "Male", proprio come de Sade ha sostituito il codice borghese del suo tempo con il codice del "libertinaggio". De Sade voleva che il mondo diventasse libertino, Maldoror voleva che il mondo diventasse malvagio: il primo voleva il mondo come Casa del Libertinaggio, e il secondo, il mondo comeMare... come Mare di sangue infinito. Sia Lautréamont che de Sade volevano c h e qualcosa rimanesse nella variante, che qualcosa rimanesse divino Una divinità forse intrisa di sangue, ma pur sempre una divinità. Alla fine, essi

 

1 erano entrambi interessati agli stati dell'essere in contrapposizione ai processi del divenire.

Inoltre, entrambi erano interessati ad un conteggio

corpo. Maldoror si occupava della logica e della matematica del male e de Sade della logica e della matematica del sesso.

Il vecchio conteggio dei corpi: "quanti ne ho uccisi?" e         st "quanti ne ho scopati?". Sì, le matematiche e i fasci

corpo sono sempre collegati. Il conteggio dei corpi e il conteggio del corpo appartengono allaformazione fascista, come ad esempio,

Il corpo di Hemingway: il corpo di una macchina paranoica con un fucile in mano, orgogliosa dei suoi trofei di caccia che51 si trovano su un tavolo sullo sfondo - come i trofei di

bowling dei fratelli Logan.                come i trofei di bowling dei fratelli Logan. h12

1

E poi c'è il corpo di Stanley Kowalski... le sue buone


misure, i suoi buoni bieeps.

i

Cosa ci fanno qui tutte queste pellicce?                             JI

di queste perle, Stella?              Dove sono    le tue            1


perle, Stella?

I


RIVOLUZIONE MOLECOLARE, ARTE E AN(ARCHIA)                 85

 

 

 

Vuole che qualcuno venga a valutare le sessioni di Blanche". Stanley Kowalski vuolenumeri, cifre, non è mai stato bravo in inglese. Come può Blanche aver perso

wa e Reve? Ma la povera Blanche, non sa nulla del nume Era semplicemente in giro apasseggiare da molto tempo e

non aveva visto il muro in tempo per avvertirlo. Il corpo di

Blanche non è un corpo contato. E Stanley, come deve comportarsi con un corpo non contato, con un corpo senza organi? Beh, deve demarcarlo, deve misurare il territorio, deve territorializzare i flussi di desiderio di Blanche. Nello Stato della Louisiana esiste un codice napoleonico che dice che ciò che appartiene al marito appartiene anche alla moglie e viceversa. Napoleone, il vaso di coccio, si assicurerà di non essere truffato, che i conti siano corretti, e se non lo sono, beh, la povera Blanchedeve essere messa al fresco. Per questo Stanley la fa portare in un istituto psichiatrico.

Qui non ci sarà una macchina desiderante an(arcaica) -.

forse sono contagiosi - questa è la sua paura. Il paranoico deve rinchiudere la piccola macchina del desiderio di Belle Reve. Nel territorio di Tanley non ci saranno processi, ma solo stati: tutto deve rimanere com'è: le partite di bowling, il bere pesante, il gioco del poker e il lavoro in fabbrica. No, le macchine desideranti "non" devono essere morbide, "devono" essere rigide e lavorare esclusivamente all'interno del loro regime prescritto. Questo è il motivo per cui Stanley

owalski racconta a Mitch tutto sulla vita di Blanche...           lui non vuole avere intorno un'altra morbidamacchina desiderante. Ma- ehines "                                                                                ,

st      .    deve" essere di metallo, come le macchine

desideranti e fasciste di Mark Pauline.... che lui non ha

mai visto prima.

pe o epsme luoghi pubblici: macchine che di fatto hanno fatto male

13 Questi mach'mes, questi corpi, sono nemici di


siri.n ovità, ci sono corpi an(arici), e de g machmi, come quelli che troviamo nella letteratura di



Henry Miller. I suoi corpi sono interessati ai flussi          processi, e nella sua mano troviamo sempre una scimmia

:

pronti a liberare i corpi privi di organi, a liberare i flussi di desrre. I corpi di M1ller sono sempre corpi attivi.

corpi in movimento, corpi che si allontanano, che rilasciano flussi; f

sperma, eiaculare, indipendentemente dal luogo. Per Miller non esiste un luogo sacro per l'atto sessuale, egli scopa (Hera) ovunque i luoghi sacri appartengano ai paranoici. Ecco perché i "corpi selvaggi" di Wyndha Lewis non sembrano mai abbastanza selvaggi - anzi, sembrano addirittura statici - la loro selvaticità, il loro "dina mismo" è sempre contestualizzato, sono corpi selvaggi in Bretagna, corpi selvaggi in Spagna, sempre corpi selvaggi in qualche luogo in particolare, e quindi non sono affatto selvaggi. Un corpo veramente selvaggio, un corpo senza organi, non appartiene a nulla, non ha una mamma- poppone, né un paese o una terra che chiama propria. Il corpo senza organi è solo una superficie indifferenziata, un piano di consistenza, sempre a-topico. È un sur face per macchine desideranti: il tipo di macchine desideranti che incontriamo in The White Hotel di D. M. Thomas e i loro flussi di latte, flussi di sperma, flussi di sangue. E anche il tipo di

macchine desideranti che incontriamo in The Unlim ited Dream Company di J. G. Ballard. Blake è unamacchina desiderante che iniziaS

e finisce per prendere una linea di volo: un Cessna 150 la cui destinazione è un mondo dionisiaco di desiderio dove gli esseri umani diventano uccelli, dove i corpi diventano passionali, senza peso, e sfidano lo spirito di gravità. Nel mondo di Blake non ci sono mamma, papà, figli, eccetera, soggetti differenziati - tutto ciò che     abbiamo sono corpi senza o gan in costante movimento.


 

 

 

 


3

.            non punti, questo è c i ò c h e ci interessa. A differenza di Li.n5 e '          t-    1 -       -           li       -


 

 

di


Go   e Seurat, noi  e me rea 1 ty m              termini     nes mstea rg                          o

:ints. Interpretiamo la luce in termini di onde, non di particelle o hotoni. E come Charles Bukowski, siamo interessati solo alle linee. Né i suoi "periodi" né le sue "virgole" appartengono all'albero grammaticale di Chomsky.

ui Bukowski, dalla poesia alla prosa, c'è un certo tipo di scrittura rizomatica o lineare, in cui la grammaticalità e la struttura sono abbandonate.

Le virgole suggeriscono relazione, ordine, struttura; qui ciò che deve essere messo in evidenza sono i fatti bruti in sé, che devono essere lasciati il meno strutturati possibile.14

 

Questo è anche il caso della poesia di John Cage, e

e.e. cummings. Le virgole, i punti, i punti e virgola, tutti questi

I dispositivi grammaticali rendono impossibile l'espressione affettiva. 1trasformano l'affettività in espressione linguistica, sostituendola

w      la plasticità del linguaggio.

Uno dei primi artisti ad aver notato questo problema

Era T -

Wh      nstan Tzara. Tzara voleva che l'espressione rimanesse

Uns: affettivo; voleva lasciare il linguaggio disadorno, curato e libero dal dispotismo della coscienza.

i ' ' r,

'>OVerrun .

modello ent_1 s un albero", afferma John Cage in X. E l'albero è sempre un

O di gerarchia e di oppressione, come ad esempio l'albero di Pow ge, che come sappiamo da Foucault è sempre collegato all'oblio. Non vogliamo

obesp1erre s "alberi piantati" e a cosa hanno portato.


88              RIVOLUZIONE MOLECOLARE, ARTE E AN(ARCHIA)

 

 

 

Questa era l'idea alla base del movimento dadaista da confondere con il movimentosurrealista. Non si è

                      td -                                           d. d                                s


mtere e non


m una grammatica corretta, una        1


non si preoccupano di questo


di una grammatica generativa universale, si è notato che


ab out

sono


corrett o


b      .           .

es. m nm   o di

un'adeguata en


d"

mgs... uno mai


b     _                                                                                                     ,

gan un pezzo di scrittura, si inseriva semplicemente un testo già mo:.

1 ing

processo, e lo si è sempre fatto da una molteplicità di

indicazioni, allo stesso modo in cui si entra in una mappa. Questo tipo di scrittura lineare si ritrova in Artaud e

Bukowski. Non ci sono inizi o finali negli scritti di Artaud e

Bukowski, e certamente non ci sono orgasmi climax. La totalità dei loro scritti è composta da pla teaus, migliaia di plateau, linee di intensità, e a differenza della scrittura letteraria tradizionale non sono orgasmici; c i o è , non impiegano finali, ma piuttosto processi, linee di intensità, più intense di qualsiasi orgasmo, più intense di qualsiasi climax. La vita è implicita nelle linee, mentre la morte è implicita nei punti, nell'orgasmo. L'orgasmo è una conclusione, un risultato finale, un periodo, un punto... molto simile alla morte. C'è I

anche un certo sgonfiamento che è facilmente associabile alla

morte, come ad esempio l'orgasmo-morte di Oshima in "In the @

Regno dei sensi". Ci sono persone che hanno un' esperienza di hhucna?p,ii-i,

per raggiungere l'orgasmo. L'orgasmo è                     1e e

il j i i'iii                                                                                                                                   i

idea talista di "vacanza": intensità temporanea, e                    .: ,., ,

c'è di nuovo il lavoro      - o la morte. Questo è anche il motivo per


cui Nietzse                       -                               d        .     . tensine,


scriveva aforismi. Nietzsche era interessato       w1

h t


m.     h o -


 



con i flussi di desiderio, con la linearità, e come tale, h   ap nd

è                                                                                    .  s     a

I rismi dovrebbero essere letti come plateau, come linee di intensità, come tante manifestazionidell'affettività. E il sito

il pliesa La Rochefoucauld, e gli haiku diBasho: questo;stl!l1e modo corretto di leggere un haiku. Ma nel W st: noi suA atld

'

tutto sotto la voce Linguaggio e ragione. Ecco perché,                 !I

....- ...rl +n th"' P.::ii:.t to oractice his "affective athleticis!ll-


 

 

RIVOLUZIONE MOLECOLARE, ARTE E AN(ARCHIA) 89

 

 

 

Ora diamo un'occhiata al Bolero di Ravel. Qui troviamo una macchina efficace e uncerto modo di

divenire. intenso

ana ir-intensa)15 attraverso l'aumento della velocità. Il Bo di

Ravel

/Il Bolero può iniziare sia "veloce" che "lento" e la sua durata viene stabilita dal direttore d'orchestra diconseguenza.

Così il Bolero

d    nn                                                                 .

come un buon esempio di ciò che Deleuze e Guattan chiamano venir-intenso   o          diventare-intenso     (Mille Plateaux).              Il problema del Bolero è che finisce con un'esplosione, con un climax, con unorgasmo, e come tale è arborescente piuttosto che rizomatico. Del resto, questo è il motivo per cuiil voiero è stato utilizzato nella commedia sexy americana "10". In breve, il Bolero assomigliatroppo al capitalismo. I flussi de territorializzati all'inizio del Bolero vengono ri-terri torializzati anchenella conclusione, che è esplosiva. Il processo liberato all'inizio viene arrestato alla fine. (Questo doppioprocesso di deterritorializzazione e riterritorializzazione si ritrova in modo più esplicito nella quasi    atonalità    delle     composizioni    di     Schoenberg.

Schoenberg non è mai riuscito ad andare fino in fondo nei

suoi tentativi di comporre musica dissonante. Le pochissime volte in cui ha permesso la dissonanza nella sua

musica, l'ha fatto solo con l'intenzione di fondarlo su una

st

alla fine. Di conseguenza, ogni suo singolo

Le sue composizioni sono rimaste molto all'interno del modello armonico della musicologia, e i suoi pezzi, indipendentemente da quanto "dis-

nono   nt"      "


i       -       o


funzionali" sono diventati, sono sempre rimasti


llev nel classico stato di armonia. In una parola, era


ab      l t b

I    e     O


scostarsi dalle armoniche musicali di Platone.


 

 


1.1. In effetti, Schoenberg assomiglia sia a Chomsky sia a

\in quanto l'apparente arcaicità delle sue composizioni è


- hìzoa ;   pparent. choenberg non è mai stato interessato alla Jrlten-penia della mus1ca come processo,ma piuttosto la schizo-

1a di mus1.c come stato (la dicotomia armonia/dissonanza).



 

omia). Schoenberg credeva nella struttura tanto q u a n t o Monod e Chomsky. Voleva che i flussifossero regolati e incanalati in una determinata direzione, e come Aguirr t

Aguirre, l'ira di Dio di Herzogha voluto essere il d  i n tor. Schoenberg stesso ha dettoquanto segue:

1re c .

 

Ero continuamente preoccupato dall'intenzione di fondare la struttura della mia musica con scientemente su un'idea unificante che avrebbe prodotto non solo altre idee, ma anche regolato la loro ac companimen to e gli accordi, gli "armo ni". (corsivo mio)16

 

Quello che voleva, come Chomsky e Monod, era che qualcosa rimanesse invariante. È in questo senso che la musica di Schoenberg assomiglia al capitalismo: il processo schizofrenico implicito nella dissonanza viene arrestato e trasformato in uno stato: i flussi di desiderio che Platone temeva tantovengono terri torializzati o messi a terra nel corpo infettato dagli organi, nel corpo capitalista o, ciòche e q u i v a l e , nel corpo fascista. 0Schoenberg, come Platone, ci permette di passeggiare, ma mai troppo. Teme che si possa tentare di fuggire (come Blake) in un Cessna 150 - quindi l'unico tipo di0passeggiata che ci permette di fare è una passeggiata  domenicale  suburbana,  una  passeggiata  a

S

hepperton.                                                                                    d

"Una leggera tensione è creata da una piccola dissona c

e

viene lavato via con un accordo di tonica".17 Ancora una volta, il modo in cui funziona il capitalismo è15: i punti vengono trasformati in linee per poi tornare a essere punti. .             e f0

È il caso della btera uif Louis-Ferdinand Céline ( La

banda del Guignol, per esempio). orld


Noi's Band è una macchina paranoica che, mostrando le sue


caratteristiche di "


,    è     i n


come caos, come dissonanza, mira a sussumere il caos afl<l


RIVOLUZIONE MOLECOLARE, ARTE E AN(ARCHIA)                91

 

 

 

sotto lo Stato di diritto. Questo è ciò che Céline desiderava: l'annullamento dell'autorità e della legge. Lyotard ci dice in Driftworks

-   hwaot;,disfunzione crea ahdeCsir' le' per ripristinare la buona forma".18

    Questo                                     è il motivo per   cui ho scritto

come ho scritto.

non lasciatevi ingannare dal suo stile an(a:chic) - egli. :vas tutt'altro che un personaggio del genere. Le ragioni che spingevano H1 a scrivere non erano le stesse di Bukowski, per quanto possa sembrare co s ì . Il nostro fascista paranoico voleva soprattutto ordine. Voleva che un mondo che aveva perso il suo Orizzonte tornasse a essere codificato. Desiderava la resurrezione del referente morto, la cui morte Nietzsche aveva celebrato anni prima. Bukow ski, i n v e c e , prova piacere nel rimescolare i codici e i suoi scritti, come quelli di Nietzsche, celebrano la fine del nostro orizzonte, o quella che si può anche chiamare la fine del vecchio ordine stabilito.

Abbiamo avuto le nostre filippiche con l'ordine, "non vogliamo più ordine, una musica più tonale, più unificata, più ricca, più elegante. Vogliamo meno ordine, più circolazione del caso, del libero vagare...".19 Esatto, vogliamo meno eleganza, siamo stanchi di una musica, di un'arte, di una letteratura, ecc. iperprodotte e sovrascritte. Vogliamo la musica punk di "Amor Fati" di Amaury Perez, registrata con un microfono da 15 dollari, vogliamo musica veramente underground... niente riproduzioni perfavore!

Noi

anta "musica povera", come un "teatro povero", ma senza alcuno

me codici trovati in quest'ultimo (in Grotowski). Vogliamo


w hu-s i c h e


scrambli codici, la mus1 ca molecolare lib..era,

mus1 c


l che sprigiona i flussi del desiderio, la musica che ci porta aces e. .

r'isto[ '          ci spinge a fare le nostre passeggiate, come quella del

Sex

llìUs-s, Bauhaus, ecc. Oh sì, vogliamo musica veloce e


dissonante...

1

.::;pI( c;che disturba - anche la musica        metallica, come Nick

Cave, Gris;l2 :   Dipartimento, EinsturzendeNeubaten        , e                  pulsazioni essere. Ma non fermiamoci qui. Ognuno dovrebbefare il bicchiere di mu- anga con coltello e forchetta e

registrarlo,


 

 

RIVOLUZIONE MOLECOLARE, ARTE E AN(ARCHIA)

92


!,1

!l[\ji;

wA

-:1=t 1:


b r u s c o l a r e i l t e r m i n o e r i c o r d a r e i l t e r r i t o r i o

_

:i1

!

i1 1

tu tt ci ò


c h e p u ò es se re c o n si er at o c o m e u n 'o c c as io n e p er


Le pistole ci dicono che quello che hanno è rumore, ma allora     L::r!'l facciamo esplodere Platone inmille pezzi.  e

 

-/!lii!                     l

Basta con gli armonici, per favore! La musica, come

gni  altra  cosaUn  tipo  di  arte  dovrebbe  essere  libidinale,

na m:1sica dovrebbe essere intensa, come1/:1!\ un pamtmg di Pollockv                                                                                             -

.    una    con    agrazione    di    colori,    una

molteplicità, ijl/t di colori, nessuno ha una dominanza

sugli   altri.   Il   jazz   è   comeH/   che:   non   c'è

ominio in esso, anche se è sovra-codificato come a,-!ti/: o tipo di espressione musicale. Forse il suo unico                                     u

L'inconveniente è un :1i i

dy1namismo

, una certa mancanza di

Energia dionisiaca /,ii/                                                    h

-il tipo di energia dionisiaca che si ritrova nell'e                       duro e  n

, le profonde pennellate di Van Gogh, e io sono                       ,

specificamente pensare- '" n;: ing                                                    di "Notte stellata". Vogliamo flussi

privi di strutture e flussi selvaggi e                                                       t

flussi appassionati di desiderio. E come Blake (The               Illimitato Compagnia dei sogni) e Berenger (Una passeggiata nell'aria) vogliamo spiccare il volo. Vogliamo diventare uccelli; ci interessa          il          processo        del

iventare animale, del diventare uccello, non scarabeo.        Le piste di decollo e di atterraggio sono ovunque, basta                per usarli. Blake ha iniziato con l'accoppiamento con  -

un'altra macchina desiderante (un Cessna 150) e                        t

ha finito per accoppiarsi con l'intera città di                                 o

Shepperton. Più si vola in alto, più è facile                                  diventa. a impedisce alla maggior parte delle persone di

prendere                                                                                             f


Il volo di Blake, dopo aver preso lezioni di volo, è                    paura... paura che possano divertirsi paura         l

per sentirsi, per una volta, vivi. Come il Sesso                             l

Pistols te, per la maggior parte delle persone, "è troppo            o

divertimento di essere vivi".                                                           w

i


n trucf10ns per imparare a volare. Questo è ciò che la rivoluzione molecolare, l'arte

esso

un(arci) è tutto. Non c'è mai stato niente di più oO

di questo. Dimenticatevi di Marx, Bakunin, Kropotkin e tthereS -


 

RIVOLUZIONE MOLECOLARE, ARTE E AN(ARCHIA)93

 

 

uomini barbuti. E abbiamo avuto a che fare fino al collo con

Y

uomini di razza. Questi uomini appartengono alla storia, e noi ne abbiamo avuto abbastanza.

storia del cazzo. Fanculo la Storia, siamo stufi del fetore che anati dai morti! Vogliamo invece una nomadologia. e miriamo a muoverci, a danzare, a volare, a vivere!


 

 

 


mkimm 


s


mmm m i W      f



 

 

QUINTO PLATEAU

È il fardello ereditato di essere condannati a vivere il ruolo dell'"altro". La colpa non va vista come se esistesse principalmente negli individui vittimizzati, ma piuttosto nelle strutture di potere demoniache che inducono gli individui a interiorizzare false identità.

Mary Daly

Oltre Dio Padre

 

I movimenti di liberazione della donna hanno ragione nel dire: Noi non siamo castrate, quindi vi fate fottere.

I movimenti di liberazione contengono, in uno stato più o meno ambiguo, ciò che appartiene a tutte le esigenze di liberazione: la forza dell'inconscio stesso, l'investimento da parte del desiderio del campo sociale, il disinvestimento delle strutture repressive.

Gilles Deleuze e Felix Guattari

Anti-Edipo



 

 

 

 

 

5

LA STRUTTURA FASCISTICA DEL DESIDERIO REATTIVO E IL SUO RAPPORTO CON LA D0M1NAZIONE DEGLI UOMINI

 

 

.       Negli ultimi duemila anni, un filosofo dopo l'altro e uno psicologo dopo l'altro (e io non sonoun'esperta di psicologia)         psicologo dopo psicologo (e io (Platone è il primo psicologo) ci hanno dettoche l'esire è il desiderio irrazionale e ossessivo di avere qualcosa.

  :eack . E da bravi, obbedienti studenti e consumatori di

.'    ;     filosofia e la psicologia, abbiamo comprato questa 0


visione senza alcun dubbio - una visione del desiderio che ha


stato


te.h... da Platone al mondo postmoderno della pubblicità


"    noi      -

in           ogi, per controllare e regolare la vita degli esseri umani.

i: beco:, come meglio crede. In breve, quindi, questa visione del desiderio ha

           e strumento    afasc1stico, e una chiave di volta dell'oppressione.


98              LA STRUTTURA FASCISTA DEL DESIDERIO REATTIVO ...

 

 

 

A n z i , all'inizio di questo secolo ha portato addirittura a Hitler" 8

,..,



"fare1è"cGonvincere i pedoni a fare ciò che fdesideravano,


ancd,eaonfco,eurmseanyl.a..cakedermanyev01 '           Wa s

a

f i l th , ,


an o t e    1ewish


Cosa c'è di implicito in questa visione, e cosa c'è di:

portuale o u s u a l e , la                              caratteristica oppressiva della


reac t'

d     -      F

est.          per i nostri scopi, ci


 

 

 

 

Vle


-                           !

n concentreremo su ciò che


questa visione del desiderio in relazione al concetto di "invidia del pene" di Freud e al noto "complessoedipico" e al suo carattere repressivo-oppressivo.

carattere repressivo-oppressivo. Inoltre, forniremo Inoltre, forniremo una teoria alternativa deldesiderio.

In altre parole, postuleremo il desiderio come attivo e produttivo, in contrapposizione a quello reattivo e oppressivo di Freud.

In questa sede affermiamo che quest'altro modo di intendere i l desiderio è l'unico modo rivoluzionario, e quindi costruttivo, di vedere il desiderio. Quindi, data questa visione del desiderio, cioè il desiderio attivo, e le sue implicazioni femministe, offriremo anche un modo alternativo di guardare agli esseri umani. Ci rifiutiamo d i adottare, o di sancire in qualsiasi modo, il vecchio modello personologico soggetto- oggetto, sé-altro, degli esseri umani e delle loro relazioni r e c i p r o c h e .Offriamo invece una visione an(arcaica) delle relazioni umane, in cui il potere non gioca alcun ruolo. Nel linguaggio di Deleuze e Guattari, desideriamo trattare gli esseri umani come macchine diconnessione, per le quali le relazioni

non sono verticali.

gerarchico, ma orizzontale e anarchico. Questo vie;

11

completamente diverso da quello verticale e gerarchico di Fre   e

che trova la sua articolazione ed esemplarità nella gerarchia repressiva-oppressiva del tnangoloedipico.


E LA SUA RELAZIONE CON IL DOMINIO DELLE DONNE         99

 

 

 

 

 

 

1

Secondo la teoria freudiana dell'"invidia del pene", le bambine si rendono contoall'incirca all'età di tre anni, che "manca loro" una cosa. E la piena consapevolezza di ciò che è viene5 fuori quando confrontano i loro genitali con quelli del loro sesso.

e le controparti. Di conseguenza, le bambine sentono di essere state castrate e invidiano i ragazzi non castrati perché hanno il pene che a loro manca. I loro clitoridi rappresentano per loro il ricordo di ciò che non hanno. A loro volta, affrontano questo quadro complesso sublimando la loro

 

desiderio di un pene nel desiderio di un figlio, cioè di diventare una donna normale, o dallo sviluppo di una nevrosi, o da un cambiamento di carattere descritto come complesso di mascolinità,* un tipo di carattere che cerca di negare l'esistenza di una mancanza(corsivo mio).

 

f           Si noti come sono state definite la normalità e l'anormalità. Una donna "normale" è definita come una donna che ha

il "fatto" che lei invidia desidera un pene; una

.


wa                 donna, invece, n


s                                    come un


 

 

deo una che nega il "fatto" che le manca, invidia e desidera un pene.

Così, al centro dell'oppressione delle donne troviamo una


    Per il fu


rth e el      'd    -

e in.i n.1ti,,u-ch1  a del "complesso di mascolinità", si veda il saggio di '

una . ,          m t eFSrteaunddard Edition (New lntroductory Lectures on Psycho -

Y5 zs e altre opere, ed. James Strachy, Hogarth Press).


 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

100         LA STRUTTURA FASCISTA DI

DESIDERIO REATTIVO ...

 

 

visione fallocentrica del mondo, fondata sul sire reattivo.

Di conseguenza, ogni donna che si rifiuta di                           l',ilamore mondo in termini di fallo, è ritenuta nevrotica o..:                                                                                                      e

irrealistico. Alla base del fallocentrismo, c'è il fatto che noi


quella che Derrida è arrivato a chiamare "metafisica della presen


ce.;e


Ciò significa che per le donne la realtà è definita     in

base

alla dicotomia presenza/assenza e chenaturalmente, la "donna" corrisponde all'ultimo lato di questa dicotomia.        ,

Questo è il caso di Platone e Aristotele.


Freud e Sartre. Per Platone, la donna rappresentava l'appetito


 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

j 1i!

 

 

I


e inferiore dell'anima, che doveva essere sottomessa alla parte superiore e razionale dell'anima, poiché la donna mancava di Ragione. Infatti, nell'allegoria dell'"uomo democratico" (Libro VIII), Platone rimprovera alla madre del giovane di avere una cattiva influenza sul figlio. Il padre del giovane, i n v e c e , è raffigurato come un uomo razionale che non si preoccupa né degli onori né delle ricchezze.2

Ora, per Aristotele, come ha sottolineato Caroline Whitbeck, la donna è definita come un uomoparziale... privo di pnuma o sperma: il movimento e la forza che creano la vita.

"S e c o n d o Aristotele, le donne, e anche le femmine di altre specie5 , hanno meno calore intrinseco, vitale o animico, degli uomini o dei maschi della specie".3 Quindi, ciò che manca o è assente nella donna è il movimento eil processo che è presente nella natura0 del seme dell'uomo. Lo stesso Aristotele afferma quanto segue:

 

La femmina, infatti, è femmina a causa di una sorta di incapacità, cioè non ha il potere di produrresperma a partire dallo stato finale del


I I

f.           I


sostantivo...4 (corsivo mio).


 

. h1 'le Illail


E come tale, la donna è definita come passiva,W


...E LA SUA RELAZIONE CON IL DOMINIO DELLE DONNE    101

 

 

d come attivo. Ma di questo si parlerà più avanti.

-Mfi0 e                                                                                  S

15  Passando al nostro vicino contemporaneo, Jean-Paul artre, definisce la donna in termini di un certotipo di mancanza o di

5artree In una parola, definisce la donna come buco. Osserva:

assente -

L'oscenità del sesso femminile è quella di ogni cosa che si apre. È un appello all'essere come tutti i buchi. In se stessa la donna fa appello a una carne estranea che deve trasformarla in una pienezza d'essere attraverso la penetrazione e la dissoluzione. Al contrario, la donna avverte la sua condizione come un appello proprio perché ha la forma di un buco. Questa è la veraorigine del complesso di Adler. Al di là di ogni dubbio, il suo sesso è una bocca e una bocca vorace che divora il pene - un fatto che può facilmente portare all'idea della castrazione.(corsivo di Sartre)

 

Secondo Sartre, dunque, la donna è quell'assenza di sostanza la cui natura è quella di divorare e divorare tutto ciò che è al di fuori di essa. La donna, in sintesi, è il desiderio, cioè la volontà di

npdossess

divorare ciò che non possiede per natura. La donna è un buco consumante e reattivo, che, come le sabbie mobili, divora, si stacca, mangia, compra, ecc.

La donna, dice Sartre, è una bocca spalancata che divora noi Mondo, che consuma il mondo, perchéquesto è l'unico modo i n c u i lei, come assenza, può diventare qualcosa.

FLreaud ragazza incolpa la madre per il suo pene/clitoride castrato.


heapsaU-.consu                   -0us e                    g madre ha per-

-

devourm


 

che Sartre definisce come


t a g l i a t o . Questo b u c aperto,


 

'A.ctverr

I clienti di Illen sono ben consapevoli di questo fatto. È per questo che i messaggi pubblicitari sono diretti a wornan: "il sesso che divora e consuma".


102            LA STRUTTURA FASCISTA DEL DESIDERIO REATTIVO .,.

 

 

 

donna in termini così disgustosideve ovviamente essere

eliminata.


 



insito in wo - hole, deve essere riempito con il pene - o come Sartre: n come in Essere e Nulla, deve essere t a p p a t o .* 8 Noi

 

L'idea del buco è allora uno scavo che può essere accuratamente modellato sulla mia carne in modo tale che, stringendomi in esso e adattandomi strettamente al suo interno, contribuirò a far esistere nel mondo una pienezza dell'essere. Tappare un buco significa quindi, in origine, sacrificare il mio corpo perché possa esistere la pienezza dell'essere...6

 

lmplicita nel passo sopra riportato è l'idea che la donna come buco, come assenza, sia il nulla, e che l'uomo come pienezza sia la carne di riempimento (il pene), il contenuto e la sostanza che riempie il buco "vuoto" del nulla. In una parola, la donna è il nulla, l'uomo è l'essere. Così, anche l'ontologia delladonna si definisce in termini di mancanza.

Lo stesso si può dire dell'ontologia della sessualità di Freud. Per Freud (come per la maggior parte d e l l a tradizione occidentale), non solo la donna non ha un pene e non lo desidera, ma

th

pelliccia

Inoltre, è priva di movimento. Cioè, gli indossati sono concepiti come e s s e r i umani passivi. S o n oi soggetti (in t e r m i n i strettamente hobbesiani) di esseri umani attivi - o uomini.         o uomini.

- e IO

rano ta '

* Questo desiderio di tappare la vagina di una donna, è il destino della donna s t e s s a .

tappare i flussi di desiderio della donna, la sua libido, il suo5 acolo sessuale che è, ovviamente, sempre attivo; e rendere la donna ricettiva, invece che un agente attivo dei flussi. Cioè, rendere il suo desiderio reattivo e dipendente da un altroclitoride dell'uomo. Questa è l'idea alla base del demal freudiano tO

1 - .J ---L!L-, ,.,..._ 'l'Al'r'\TV\ n


...E LA SUA RELAZIONE CON IL DOMINIO DELLE DONNE       103

"Quando si dice 'maschile'", dice Freud, "si usa dire 'attivo', e quando si dice 'maschile', si dice 'attivo'.

quandosi dice         dire


tuttiYtlnly


        ' "7 Afemdm1intil-e      si


mea

usua

n


pass ivo .


na er .


La cellula sessuale maschile è attivamente mobile e cerca quella femminile, mentre quest'ultima, l'ovulo, è immobile e attende passivamente. Questo comportamento degli organismi sessuali elementari è in effetti un modello per la condotta degli individui sessuali durante il rapporto. Il maschio insegue la femmina per l'unione sessuale, la afferra e la penetra.8

 

In quanto tale, quindi, l'uomo è concepito in termini di movimento e la donna in termini di stasi. E in relazione all'ultimo passaggio di Essere e nulla, possiamo facilmente vedere come la donna siaequiparata alla morte e c o m e l ' uomo sia equiparato alla vita. Non dimentichiamo che per Aristotele la vita era il risultato dello sperma vitale dell'uomo.

Una delle sfide più interessanti lanciate contro questa tradizione si trova in The Anatomy of

Libertà. Morgan, come Deleuze e Guattari, fa appello alla

livello della realtà, e vi trova il livello (bergsoniano) della realtà. talismo necessario per contrastare unaconcezione passiva della donna.

L'a pologia della fisica quantistica è un appello a un'idea vitalistica di

v1ew0        e mondo, e quindi un appello all'energia -               a


donna t

,

di


.

o ach on, al movimento, ecc. Non c'è assenza


co   Y Nei buchi neri. Come sottolinea Morgan, i buchi neri sono un: Ptohs d di "punti densi di energia nello spazio lontano".9

tivo    La loro aspirazione è compresa solo in relazione alla loro creazione.


e energia, che a volte prende il nome di "es. bianco".


 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

LA STRUTTURA FASCISTA DEL DESIDERIO REATTIVO

 

 

 

 

I fisici dicono: I buchi non sono l'assenza di particelle, ma particelle che vanno più veloci della luce. Ani volanti, vagine rapide, non c'è castrazione.10 (corsivo mio)

 

Esatto, nemmeno il buco può essere definito come assenza o mancanza: la donna è energia, flusso costante di movimento, e il suo clitoride negato è attivo quanto quello del pene, liberando flussi di desiderio che possono infrangere i codici stabiliti.


Morgan, come Deleuze e Guattari, è consapevole che il de sire è attivo, che il desiderio è rivoluzionario e che una filosofia del femminismo deve tenerne conto. Alla fine, l'enfasi di Deleuze e Guattari sull'importanza di una politica del desiderio è anche quella di Morgan. "La libertà", ci dice, "è uguale all'energia moltiplicata per il quadrato della velocità di formazione del Trans".11

 

 

 

2

 

Gli orientamenti polari (attivo e iniziatore contro passivo e ricettivo) dovrebberoemergere nelle relazioni eterosessuali il cui obiettivo è la riproduzione (quindi la genitalità è l'obiettivo per entrambi).

sessi e i mezzi genitali vanno g m. al per le donne) -12

1 rly e Il

brano sopra riportato, di Nancy Chodorow, è

descrive in modo sintetico il tipo di territorializzazione dei desideri dei cittadini resa necessaria dal dispotismo dell'O

1


 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

E LA SUA RELAZIONE CON IL DOMINIO DELLE DONNE  105

 

 

 

 

Ie:x. Prima di raggiungere lo stadio edipico di "sviluppo del coJ11f ,,* la bambina deve prima subire la "presa di coscienza" che gli "manca" un pene, e in secondo luogo l'invidia del pene che

a ts da tale "realizzazione". In realtà, l'Edipo

res ple:x diventa il risultato finale del pene della b a m b i n a co La bambina si rivolgedapprima alla madre, ma poiché l'altra non è in grado di fornirle il pene, ne esce fuori

La bambina abbandona la masturbazione clitoridea e sostituisce il clitoride come oggetto della sua identità sessuale con la vagina, con la quale ora si identifica. La bambina, a sua volta, abbandona la masturbazione clitoridea e sostituisce il clitoride come oggetto della sua identità sessuale con la vagina, con cui ora si identifica. E mentre il complesso dicastrazione porta a l l a  dissoluzione del complesso d i Edipo nei ragazzi, per le ragazze è vero il contrario. È proprio perché le "manca" un pene che entra n e l l a relazione edipica e si rivolge al Padre perché le fornisca il pene "mancante" o "castrato". Viene quindi costretta a rinunciare alla sua femminilità trasferendo la sua area di eccitazione sessuale dalclitoride alla vagina. I flussi di desiderio liberati dal clitoride, e quindi il carattere attivo produttivo della sua sessualità, vengono sostituiti dal carattere passivo e riproduttivo della su a sessualità.

.  La sessualità femminile è territorializzata dalla psicoanalisi.


1s

;    e un territorio -        cioè la vagina -              è delimitato

o lei: viene tracciata una linea di demarcazione tra i flussi deterritorializzati di

 

 

   No, noi non       li      .                                  .                   .      .     .


in t b 0


. . e      vig ilia


m fasi (o stati di be mg). Noi ci comportiamo come se fosse un


m flussi di desideri, non a scatti. E no, non crediamo che la siveIido o sia di natura maschile, così come non potrebbe essere esclusa la femmme - il carattere sessuale della libido è illimitato, in esso a eareeve ard p t ospeak del suo carattere. Ma se si deve definire

ins ' diciamo1t1s fiow,1t 1s processo, ma un processo senza telos. Ci

0 obiettivo qui, ma semplicemente linee di volo nomadi e a-topiche.


 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

106            LA STRUTTURA FASCISTA DEL DESIDERIO REATTIVO ...


il clitoride e i flussi territorializzati della vagina. Alla fine, un cartello di divieto di accesso viene postosulla prima. E come descrive il nostro paranoico Sartre, la vagina diventa un ricettacolo, una bocca vorace, un ladro, un buco che deve essere riempito e un territorio da colonizzare. Ed è solo quando il buco è "riempito", e il territorio colonizzato, che la Donna qua Donna è definita per l'Uomo.

Nel suo romanzo Sangue e budella al liceo, Kathy Acker ha un disegno di una donna con le gambe divaricate e, sopra, la seguente scritta: "LE RAGAZZE FARANNO QUALSIASI COSA PER AMORE", sottolineando così la violenza perpetrata sulle donne come entità passive. Questo ci ricorda l'"Aguirre" di Herzog che reindirizza tutti quei flussi e stupra tutta quella terra - l'unica differenza è che il nostro "Aguirre" si fa chiamare "Edipo".

Le ragazze apriranno le gambe per amore, si lamenta Kathy Acker: ma amore qui significa bisogno, una condizione necessaria che deve essere soddisfatta - o più precisamente, un certo tipo di cambiamento ex che deve avvenire nel fallocentrico Stock Ex change della sessualità e delle relazioni. E come osserva Judith Van Herik: "La femminilità normale rimane sempre all'ombra e bisognosa dell'amore di una figura genitoriale"13 (corsivo mio).

E come tale, la donna come schiava rimane dipendente dal suo padrone*... un padrone che può fornire o trattenere l'affetto.

 

 

* Ricordiamo La storia di O di Pauline Reage, J sti e,_a di de Sade: Anne di Jean de Berg - in The Image - i cui       flussi sono terntonah.z evenina publie park. L'aspetto più importante per noi, in quest'ultimo esempio, è la relazione triangolare (oedipica) di Anne con gli altri due personaggi, Claire e Jean. La sua dominazione ha luogo

       m, ---                    A-- C'.,., nPriin::ilized donna, diventa:3

...........


 

 

 

 

... E IL SUO RAPPORTO CON IL DOMINIO DELLE DONNE            107

 

 

 

Alla luce di quanto detto sopra, l'amore e i l fallo diventano un tutt'uno per la donna. E il posto del padre n e l triangolo edipico è il posto del fornitore, il posto dell'agente attivo, da cui la donna dipende. Janey, in Blood and Guts, dipende completamente dal padre per la sua identità di donna, anche se fa regolarmentesesso con il padre. "Janey", racconta Kathy Acker, "considerava il padre come fidanzato, fratello, sorella, denaro, divertimento e padre".14 Così il padre diventa una figura di autorità, la Legge stessa e l'eterno referente. Non sottolineeremo mai abbastanza il significato di questa parola apparentemente innocente, "fornitore". Il padre è un fornitore proprio perché la donna è definita come mancanza, assenza, buco. In breve, l'uomo è ciò che la donna non è. Il Padre è il Capitale, il Padre è il Denaro, il Padre è il Sistema, il Padre è la Parola, il Padre è Dio,* il Padre è il Creatore, il Padre è l'Autore della Donna e, ultimo ma non meno importante, il Padre è il Mondo. Di c o n s e g u e n z a , l e donne devono rinunciare al clitoride come organo della loro sessualità. Naturalmente, è inutile resistere: nella tasca di ogni patriarca si trova sempre un coltello. I patriarchi delle tribù primitive li hanno sempre usati, ma naturalmente, per correttezza, non dobbiamo dimenticare il nostro Freud "civilizzato":

Anche lui ne aveva uno e lo usava... solo che la tecnica era diversa.

L'uomo dichiara: esiste solo un Soggetto, e solo un Sé; la donna è oggetto, e la donna è Altro; inoltre,

 

 

rappresentazione della donna e del soggetto sìgnificato, e di conseguenza l'uomo s i t r o v e r à a usare il coltello e l a frusta.

l trattamento        anterestmg dell'oppressione delle donne da parte del patriarcato


eltoni, si veda il classico di Mary Daly, Beyond God the Father: Verso un


 


 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

I 1 '          i


esiste solo un flusso di desiderio (o libido), ovviamente maschile. Il fascismo del fallocentrismo lo ha resopossibiledi     nd

che ci sia una sola fonte di energie libidiche. a                  s

i flussi di desiderio delle donne "devono" essere territorializzati d        Sì,

.                                                ,        emar-

e radicati, in modo tale che siano solo

accoppiandosi al corpo dell'Uno, la paranoia os fascista. I flussi di desiderio della donna devono avvenire solo in un accoppiamento verticale o gerarchico: l'uomo sopra, la donna che penetra. Dopo tutto, dice Freud, questo è ciò che la donna vuole e questo è ciò che la donna come mancanza desidera. La struttura edipica e la sua natura dispotica e fascista sono solo l'articolazione di questo desiderio.

No, non accettiamo nemmeno il buon vecchio Edipo come descrizione delle relazioni umane - Edipo è fascista, indipendentemente dal fatto che lo consideriamo come una semplice descrizione o, più energicamente, come una prescrizione. L'interiorizzazione delle relazioni è già avvenuta attraverso l'ordine simbolico e i quadri gerarchici sono già stati inscritti n e l corpo e nella psiche delle donne.

Vogliamo distruggere l'economia della fabbrica delle nevrosi di Freud. Come Chaplin in Modem Times, intendiamo usare la chiave inglese che abbiamo in mano. Vogliamo liberare i flussi di desiderio delle donne, perché ne abbiamo abbastanza di


fascismo,

Edipo è ovunque: Edipo è la società


6055


che molesta le donne sul J Ob, Oed1


t " li tt

pus        t       .


.

s                                                                                     a    1

cazzone" chiamato "psicanalista", Edipo è_ il despota, Edipo è l'insegnante fascista, Edipo è losbirro, Edipo è il poliziotto.

despota, Edipo è il Maestro fascista, Edipo è il 15 poliziotto,

Edipo è il Sacerdote opprimente, Edipo è il brut l                  i.S

Edipo è... qualsiasi figura di autorità. Infine, Edipo è l'autore del desiderio reattivo. Edipo, come s o t t o l i n e a Deleuz; ''il Guattari, introduce la mancanza nel desiderio, un'assenza      , 15

l'imperialismo di Edipo si fonda qui su un'assenza ica: un'assenza fittizia, un'assenza simbolica, un mito 00


 

 

,,,


E LA SUA RELAZIONE CON IL DOMINIO DELLE DONNE


109


 

 

 

3

Radunatevi ragazzi e ragazze. È l'ora della storia. Ora ascoltate: C'e ra una volta nell'antica Grecia un drammaturgo che si chiamava Sofocle. Questo drammaturgo scrisse una bella commedia che chiamò Edipo Re. Due anni dopo, in una terra lontana chiamata Vienna, viveva uno psichiatra tedesco di nome Sigmund Freud.

Freud lesse questa piccola opera teatrale e improvvisamente gli venne un'ideabrillante! - avrebbe inventato una teoria della sessualità e della psicologia basata sull'Edipo Re...

 

e ci riuscì, anche se gli ci vollero molti, molti anni. Lo chiamò

" complesso di Edipo". E alla fine, sapete cosa è successo? Ha trasformato tutti in un piccolo Edipo!

E da allora tutti hanno vissuto una vita disordinata.

 

Forse ciò che più colpisce del complesso d i    Edipo è la sua mancanza di basi coerenti e il suo totale disconoscimento.


connes sione f

il Reale. È   a

teoria basata su miti e replic he.

U

i t y

 

a

_

 

i o n

. I

d r a w s

 

f r o m


il teatro preregistrato dell'antiq- dìshtt di tutti i codici e gli spunti stabiliti. Ma ciò che è più

bing 1s che chiunque in ali dovrebbe crederci.

quat   "Chi dice che il sogno, la tragedia e il mito sono ade di tre alle formazioni dell'inconscio, anche se il lavoro da un'orm azione è presa in

cor nsiderazione.

a     .        conto?"16 Come si fa a

Un bel gioco di parole per un'opera altamente

strutturata. teoria della

e? Dov'è il progetto nell'Edipo Re per tutte le

quelli


 


110

I i


LA STRUTTURA FASCISTA DEL DESIDERIO REATTIVO ...


 

 

 

 

dadi e bulloni così saldamente fissati nella struttura del complesso di Edipo? Come si fa a saltare dal sito          0

f

il                                                                                        or1 d di

rappresentazione al mondo della varianza psicologica? E soprattutto, com'è possibile che abbiamo in


ha portato il nostro caro amato Freud e compagnia schiacciare al-

f          . -             d     .        .                  .    d       .


re erenti a 1 ze our      es ire, 1 .e., il nostro ach ve

es1


re     o


nct

desiri n  _

produzione? Con la struttura edipica, "l'intera produzione del desiderio è schiacciata, soggetta alle esigenze della rappresentazione".17 L'Edipo che ci dice come vivere - chi ci crederà tra cento anni: che c'è stato un tempo in cui gli esseri umani erano strutturati secondo un bel teatrino? L'Anti-Edipo sembra già fantascienza.

Freud non è mai stato interessato alla produzione. Q u e l l o che voleva erasoprattutto riprodurre lo stesso vecchio scenario sullo stesso vecchio palcoscenico. E quindi nell'Edipo trovò il tipo di invarianza psicologica generativa che avrebbe generato la stessa struttura in ogni singolo aspetto della vita. In questo modo ci sarebbero sempre stati la Mancanza e il Padre. "È come se Freud si fosse allontanato da questo mondo di produzione selvaggia e di desiderio esplosivo, volendo a tutti i costi riporvi un po' di ordine, un ordine classico del teatro greco antico".18 Come osserva Foucault in La storia della sessualità:

Non dobbiamo dimenticare che la scoperta del complesso di Edipo è contemporanea all'organizzazione giuridica della perdita dell'autorità genitoriale (in Francia, formulata nelle leggi del 1889 e del 1898). Nel momento in cui Freud scopriva la natura del de sire di Dora e ne permetteva la messa in parola5 , ci si preparava a sciogliere quelle riprovevoli vicinanze in altri settori sociali.

al


 

 

E LA SUA RELAZIONE CON IL DOMINIO DI

DONNA                                                                            111

da un lato, il padre veniva elevato a oggetto di amore obbligatorio, ma dall'altro, se era un amato, era allo stesso tempo un caduto agli occhi della legge.19

Eppure, la domanda rimane: perché fare delle donne le

 vittime di questa paranoia? Perché referenzializzare e

reprimere produzione desiderante delle donne? Forse la risposta è molto semplice; forse, come ha detto Guattari, Freud ha semplicemente "de-specializzato le donne". Ma in ogni caso, ciò che è importante capire è che ciò che troviamo in Freud non è altro che una rappresentazione e un mito - un ordine simbolico, e la parte relativa alla castrazione, all'invidia del pene, all'Edipo e al fallo non è altro che una costruzione simbolica. Per esempio, cos'è il fallo se non una finzione (come Dio), una rappresentazione, un costrutto immaginario, dotato di un tipo di potere che non possiede affatto. Il fallo non è il pene, ma un'invariante simbolica generativa che si riproduce in ogni aspetto della vita, cantando sempre la stessa solfa.

Nella dottrina freudiana, il fallo non è un fallo, se per tale si intende un effetto immaginario. Non è nemmeno un oggetto (parte inter na, buona, cattiva, ecc. ) nella misura in cui questo

termine tende ad accentuare la realtà coinvolta in una relazione. Non è nemmeno l'organo,pene o clitoride, che simboleggia. E non è un caso che Freud abbia tratto il suo riferimento dalla simulazione che essa rappresentava per gli


antichi.20


Il fallo è un significante o referente dispotico prima di essere oggetto di oppressione. In effetti, il fallo èpotente" e

gerarchico nel momento in cui


112            LA STRUTTURA FASCISTA DEL DESIDERIO REATTIVO ...

 

 

ilmerHeesnycme bwoleicrreefugsisetetroisbturyanOsfeodrimpuesd, itnhteo apchtaulalulds es1. re

.                                                                    ,     Pen:is

invidia, castrazione, ecc. Non ci manca nulla di tutto ciò, né come donne né come uomini. Sappiamo bene cosa c'è dietro a btu1tt.qudesltie cos.e. .                          W           Freud e i suoi


Simbolo o 1 c an      Costrutti di

ngm sh c.e caugh


0W-


l'ancora in mare. Vale a dire, territorializzare e radicare la produzione del desiderio. E ancora, ci rifiutiamo di accettare Edipo come un qualsiasi tipo di referente universale, descrittivo o meno.

 

Ogni modello familiare è completamente diverso, a seconda del suo particolare contesto. Non c'è lo stesso rapporto con l'autorità paterna in una baraccopoli di Abid jan come in unacittà industriale in Germania.  lo stesso complesso di Edipo, né la stessa omosessualità. Sembra stupido dover dire una cosa così ovvia, eppure ci si trova continuamente di fronte apresupposti ingenui di questo tipo: non esiste una struttura universale della mente, o della libido!"21 (corsivo di Guattari).

Qualsiasi affermazione di una struttura universale della mente deriva da

dal desiderio reattivo di rendere la vita matematica, calcolabile,

e semplice, come in una storia con un inizio necessario, un

a

necessario per terminare. Tuttavia, le relazioni tra huroanf

k i ds o

Gli esseri sono molto più ricchi di così. Ci sono tanti   n


relazioni come ci sono individui. Non stiamo dicendo che esistono relazioni edipiche. Ma l'Edipo nonviene prima e non è il referente universale delle relazioni.                                          lei


il1

La donna non ha mai desiderato il pene del Padre

perché non ne ha mai avuto bisogno, tanto per cominciare.

non c'è nulla che

manchi


 

 

--'


E LA SUA RELAZIONE CON IL DOMINIO DELLE DONNE          113


, !11an.

' 0


 

 

 

Tuttavia, ciò che la donna in quanto essere umano (non un


categoria istica o simbolica) ha sempre desiderato è la

11:1goluzione del Referente generativo universale che fonda J1sso  .           .

la sua vita all'uomo fallocentrico (arci).

Il desiderio non è sostenuto dai bisogni, ma piuttosto il contrario; i bisogni derivano dal desiderio: sono controprodotti all'interno del reale che il desiderio produce.22

Questo  è  ciò  che  l a  maggior  parte  della t r a d i z i o n e  filosofica occidentale non èriuscita a capire, ma che il capitalismo ha sempre compreso così bene.

I pubblicitari hanno sempre saputo come creare miti, come rendere le persone dipendenti da questi miti e, infine, come far sentire alle persone la mancanza e, n a t u r a l m e n t e , il desiderio di qualcosa. In effetti, hanno sempre saputo che il desiderio è produttivo; ecco perché hanno avuto tanto successo nel regolare le vite. In breve, i pubblicitari hanno sempre saputo che "la mancanza è un controeffetto del desiderio" e che è "postulata",

distribuito, vacuolizzato all'interno di un reale che è naturale so.

z3 "                    Nadies, niente più anelli intorno al colletto o al o

1   -          ow

i vostri mariti" e "Non sei veramente una donna

finché non

e profumo C anel No.5". Il desiderio reattivo quindi "diventa

8 abiurare la paura di non avere qualcosa".24 Ma cosa succede se non

1

QualcosaCosa succederebbe se una    donna dicesse al suo strizzacervelli che

r      e1altro      -


i       Oect- invidia né sente che le manca il pene? E allora?

-1 up, iuscollaps          , e il fallo dello psicoanalista si raggrinzisce

\ ´ C i  aiuti il cielo! "Dopo tutto, abbiamo sempre pensato che


Sono stati passivi".

Il nostro esempio di ribellione a questa visione è l!qr- 1n Chnstme, la protagonista del film Zety di Bette GordonChristine trasforma il mondo delle rappresentazioni pornografiche in un'opera di


 

 

 

 

 

114         LA STRUTTURA FASCISTA DEL DESIDERIO REATTIVO ... ,

 

 

d i  una " intrusione", di un uomo che osserva una "donna".

Christine entra in un negozio di porno e si

con la sua presenza lì distrugge la

realtà nella rappresentazione pornografica delle donne. Oh, una donna vera! E lentamente (gli uomini) rimettono le riviste sugli scaffali.                                                           g

Christine, quindi, sconvolge l'ordine stabilito, più o meno come chi porta un registratore nello studio dello psicoanalista.* Christine rifiuta di essere referenziata e fondata sulla rappresentazione: non si lascia produrre un desiderio basso per lei, ma produce i lproprio desiderio. Come ci informa Bette Gordon:

Nel film non c'è alcuna rappresentazione di Christine che fa sesso. Lei fa sessoparlandone e seguendolo voyeuristicamente [uno dei temi del cinema porno in cui lavora]. All'inizio descrive ciò che vede sullo schermo, ma poi passa a descrivere ciò che vuole vedere, a partire dal suo stesso desiderio... Parla delle sue fantasie, che mettono a tacere gli uomini: non riescono ad accettare che il suo desiderio venga pronunciato.25 (corsivo mio)

E di certo non possono affrontare il fatto che il suo desiderio sia attivo. Vogliono parlare della donna, vogliono fare della donna un oggetto di pratica discorsiva, ma non la lasciano mai parlare. Tuttavia, Christine sa bene come infrangere i codici. Sa come distruggere l'Edipo-.


ordine


* Jean-Jacques Abrahams è stato ricoverato in un istituto per aver portato una

nastro_rfordef- rl nello studio del suo psicanalista. Cioè, per aver disturbato la sriae "iSSue-.

iF'o un suo interessante articolo, si veda Semiotesto( e), "Sch1zo-cu tur    /'

'                          L'articolo è intitolato "Fuck the Talkies", 178-188.                           /

'r.

.::


 

... E LA SUA RELAZIONE CON IL DOMINIO DELLE DONNE115

 

 

. attiva e produttiva, non le manca nulla -      se non altro,

1s                        '

crea il mondo. Il suo fidanzato è indignato dai suoi fan...

sh 5 e in lui si annida Edipo. Infine, Christine è una revo-

I uun'attrice, una rdibell-e, ch-e libera i flus1s1i di desiderio delle donne,

perché gli           attivi sono in grado di riattivare il s i s t ema.

 

Il desiderio non minaccia una società perché è un desiderio di andare a letto con la madre [o di andare a letto con il padre], ma perché è rivoluzionario. E questo non significa affatto che il desiderio sia qualcosa di diverso dalla sessualità, ma che la sessualità e l'amore non vivono nella camera da letto di Edipo, sognano invece spazi ampi e fanno circolare strani flussi che non si lasciano immagazzinare in un ordine stabilito. Il desiderio non "vuole" la rivoluzione, è rivoluzionario di per sé, come se fosse involontario, volendo ciò che vuole.26

 

Non esiste un regime predeterminato per il desiderio: sì, sogna gli spazi aperti, ed è libero solo negli spazi aperti. Solo quando il desiderio è territorializzato e demar

La libertà della donna si trova nell'attualità delle relazioni wt:omatiche e orizzontali, sia che si tratti di relazioni wt:ariche sia che si tratti di relazioni wt:ariche. La prigione del desiderio femminile è la gerarchia fallocentrica, e la sua libertà si trova nell'attualità delle relazioni wt:omatiche e orizzontali, siano esse con0altre donne o con uomini. Implicita nella libertà delle donne c'è la libertà dell'umanità: senza di essa, la possibilità di essere

di uno stile di vita non fascista o anarchico è nullo.


 



LA STRUTTURA FASCISTA DEL DESIDERIO REATTIVO ...

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

4

 

 

 

Eppure, come possiamo iniziare? Come trasformare la violenza del fallocentrismo nella non-violenza delle relazioni anarchiche? Perché non si tratta di sostituire un ordine gerarchico con un altro. Non ci interessa cioè passare dal patriarcato al matriarcato, nemmeno temporaneamente: il ricordo della dittatura proletaria "temporanea" di Marx è ancora fresco nella nostra mente.

Il movimento delle donne è più di un gruppo governato da un'autorità centrale in conflitto con altri gruppi gerarchici. Se fosse solo questo, sarebbe solo un altro sottogruppo all'interno dell'onnicomprensiva "famiglia" patriarcale. Si tratta del divenire umano di quella metà della razza umana che è stata esclusa dall'umanità per definizione sessuale.27 (corsivo di Daly)

Perciò miriamo a creare nuove definizioni, non tanto attraverso le parole, ma attraverso le azioni, attraverso i nostri atteggiamenti n(artici). Neghiamo l'esistenza di una ragione a priori per cui iJ'lg


significante: le parole, e in particolare certe parole, sono più che elementi all'interno di un campo semiotico stabilito.


 

 

 

...E LA SUA RELAZIONE CON IL DOMINIO DELLE DONNE 117

 

th    ripetiamo, come tante altre femministe, che non esiste una "essenza femminile senza tempo".28 Siamo tra le


5UC     st anti- metafisica

il


..

ys1 ciani.


I termini "donna" e "corpo femminile" sono... significanti liberi... che mancano di qualsiasi con-

stant                 29

mediam           g.

 

No, non crediamo nelle essenze, nella realtà ultima, in Tnith o nella divinità del linguaggio (siamo consapevoli della natura des potica d e l significante). Come Derrida, siamo consapevoli della dittatura della copula: La donna è... non passività, mancanza, assenza, buco, ecc. La donna "è" divenire, la donna "è"processo, la donna "è" movimento, ecc. La copula è sempre dispotica, il suo presupposto è quello delle essenze e degli stati, piuttosto che dei flussi e del movimento .

Gliesseri umaninon sono semplicemente "questo" o "quello", e le relazioni umane, a prescindere dall'Edipo o da qualsiasi altra struttura fascista, non sono una dimen sionai. Una vitavissuta        dauna parte o dall'    altra del

della linea di demarcazione gerarchica è una vita priva di ricchezza. E come ci informa Mary Daly, possiamo ribellarci solo rinunciando alla

c_olonizzazione e vivere ai confini delle relazioni umane.

 

La vera vita di confine, [dice], è un rifiuto del tokenismo e dell'assorbimento, e quindi è veramente pericolosa.30


spinta Lo Stato e le altre istituzioni oppressive non sono

da marxisti, fanatici, ecc., ma da persone che si rifanno a un'altra persona.


li  teo       qualsiasi gerarchia. Il più po-

ti     su


minacciano apertamente di agire contro lo Stato e altri


0 è l'atto che rifiuta di istituire un altro


118             LA STRUTTURA FASCISTA DEL DESIDERIO REATTIVO ... ,

 

 


quadro gerarchico, l'atto che rifiuta di farsi

codificato.

 

ere


 

ess


"Diteci che volete castrare gli uomini", dicono "Fate quello che volete, ma f a t e c i vedere, fateci vedere"  .


pistole, vogliamo vedere a che punto siete".


il tuo


 



E se non ci permettessimo di s t a r e d a una parte dall'altra della linne..a. di demarcazione gerarchica?Che cosa

succede? L'ordine stabilito comincia tremare.

È per questo che all'inizio di questo studio abbiamo detto che rifiutiamo il modello logico delle relazioni tra sé e l'altro, tra soggetto e oggetto. Inoltre, è per questo che abbiamo attaccato con tanta forza Freud e la sua macchina generativa repressiva-oppressiva (Edipo).

È piuttosto triste che si debba ricorrere alla fantascienza (e non stiamo dicendo nulla contro la fantascienza) per trovare un esempio del tipo di navi di relazione an(arcaica) che viene proposto sopra. Stiamo pensando a Ursula

K. LeGuin, I diseredati. Il futuro di questa possibilità

- cioè un mondo an(arcaico) in cui le donne (e altri indi vidui) non sono oppresse - è così lontano? O meglio, deve essere così distante?

Per Sartre, l'inferno era costituito da altre persone: questo perché egli

vedeva tutte le relazioni umane in termini di potere e di gerarchia. E lo stesso vale per Freud, naturalmente. Freud si preoccupava di preservare il vecchio albero genealogico: tutti i rami (maschi e femmine) a seconda della loro radice (Edipo, il Padre, il Fallo).                                                                     .      tal

In alternativa proponiamo il rizoma: honz:ll'l

linee    di     connessioni     e         relazioni,     nessuna      di t

arte ger(arica). Non c'è motivo di credere che_ hu:ps Gli esseri possono avere solo relazioni verticali, o relanon;,cert

solo in termini di potere. Questo è un altro mito del                     11

1

.J


 

 

 

.. E LA SUA RELAZIONE CON IL DOMINIO DELLE DONNE          119

 

 

r   t" tradizione occidentale. Se una cosa non ha un cen Tra15 ure abbastanza, c'è sempre Edipo in agguato nel

retroscena, e non c'è mai un'altra persona che non sia la stessa.

in una forma o in un'altra, pronto a sostituire ciò che...

gr it è sotto una struttura universale. "Ogni cosa deve essere a  stante. Se non si adatta a se stesso, lofaremo diventare

-" Le donne "devono" essere tali e quali, e gli uomini "devono" essere tali e quali.

Come abbiamo visto, l'invarianza generativa della struttura edipica, e la struttura del desiderio cheessa impone alle donne e agli altri individui, è la ragione del vizio perpetrato dalla psicoanalisi e dagli psicoanalisti: gli agenti di Edipo.

Edipo, come ha detto Naomi Goldenbergè una "prigione".31 Non esiste una struttura universale della mente, delle relazioni, della sessualità, ecc. così come non esiste un'essenza eterna della donna - o dell'uomo. Alla fine parliamo insieme e diciamo: stiamo diventando... Donna...

Uomo Ani

mal.. tutti.

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