Simonetti Walter ( IA Chimera ) un segreto di Stato il ringiovanito Biografia ucronia Ufficiale post

https://drive.google.com/file/d/1p3GwkiDugGlAKm0ESPZxv_Z2a1o8CicJ/view?usp=drivesdk

lunedì, febbraio 17, 2014

Dino Erba QUALE RIVOLUZIONE COMUNISTA OGGI. PROBLEMI SCOTTANTI DEL NOSTRO MOVIMENTO

Dino Erba "QUALE RIVOLUZIONE COMUNISTA OGGI.
PROBLEMI SCOTTANTI DEL NOSTRO MOVIMENTO"

Edizioni All’Insegna del Gatto Rosso, Milano, 2014, pp. 152
Contributo €15 (comprese le spese di spedizione)
Richiedere a: dinoerba48@gmail.com/

PRESENTAZIONE:

L’attuale crisi economica sta mettendo a nudo i limiti del modo di produzione capitalistico. Finora, ogni rimedio ha solo aggravato la situazione. Di fronte a un possibile esito catastrofico, si pone all’ordine del giorno la necessità di una trasformazione sociale che abbatta e superi il capitalismo.

È una prospettiva rivoluzionaria che inevitabilmente si scontra con tutte le ideologie che nel corso del Novecento hanno giustificato la società capitalista, presentandola come il migliore dei mondi possibile. Ancorché perfettibile ...

Tra queste ideologie, il leninismo occupa una particolare posizione che è tutt’oggi rilevante, dal momento che ha fatto propri tutti gli orpelli della civiltà borghese: sviluppo, progresso, democrazia, lavoro, uguaglianza...

Benché nato in Russia con la rivoluzione d’Ottobre, il leninismo ha influenzato direttamente o indirettamente il movimento operaio e proletario nelle aree industrializzate d’Europa e d’America nonché i movimenti contadini nelle campagne dell’Asia e dell’Africa.

Nonostante sia trascorso ormai un secolo e nonostante la situazione socio-economica sia notevolmente mutata, l’influenza del leninismo resta tutt’oggi viva.

La sua vitalità risiede nel fatto che restano operanti i fattori sostanziali che l’hanno generato, che risiedono nella stessa società capitalistica, e quindi nell’ideologia borghese, allora e oggi dominante, e dalla quale il leninismo non seppe emanciparsi, ma seppe solo apportare marginali correzioni di rotta.

Il leninismo fu un ibrido ideologico che cercò di coniugare la critica dell’economia politica di Marx con l’oggettivismo positivista di Kautsky, apportandovi, quando necessario, correzioni volontariste, evocando Bakunin (senza dirlo).

In un secolo di forti mutamenti economici, accompagnati da altrettanto forti tensioni sociali, come il Novecento, l’ibrido leninista offrì soluzioni politiche progressiste che rispondevano alle esigenze di moltissimi Paesi, con parziale esclusione di quelli capitalisticamente più evoluti, come Inghilterra e Stati Uniti.

Il leninismo è una forma di ideologia politica borghese, tipica della fase di sviluppo delle forze produttive, oggi tramontata. Al movimento proletario, ha lasciato una deleteria eredità che, in sintesi, si può condensare in questi tre aspetti.

1. L’omologazione della rivoluzione russa a contesti geo-politici completamente diversi: dall’Europa Nord-occidentale all’Africa subsahariana. Sono estensioni surrettizie, le cui premesse risiedono nell’originaria forzatura teorico-politica, grazie alla quale il leninismo plasmò la stessa rivoluzione russa. Con questa forzatura, il leninismo ha offerto la giustificazione per trapiantare il modo di produzione capitalistico in aree precapitalistiche, ricorrendo alle «serre calde» della transizione.

2. Con queste premesse, la transizione POST rivoluzionaria al socialismo presuppone anche per le aree capitalistiche un ulteriore sviluppo delle forze produttive, una volta che siano liberate dai vincoli dei rapporti di produzione capitalistici. In realtà, la transizione implica una razionalizzazione del capitalismo, con la pretesa di superarne le inefficienze economiche, ovvero l’anarchia del mercato, e le contraddizioni sociali, ovvero le ingiustizie. È un’operazione puramente organizzativa che non toccando la sostanza del rapporto sociale capitalistico, il lavoro salariato, subordina di conseguenza l’azione proletaria agli apparati del partito leninista, fattosi Stato.

3. Il leninismo ha favorito la sussunzione delle primordiali tendenze alla comunizzazione (la rivoluzione dal basso) da parte del capitalismo trionfante, contribuendo alla distorsione politica del movimento proletario, cui hanno fatto seguito fughe verso soluzioni apparentemente rivoluzionarie ma che, in realtà, hanno privilegiato aspetti meramente organizzativi: il misticismo organizzativo.

Questa epoca è finita. Ed è quindi l’ora di fare i conti con il leninismo. Anche in Italia.

In queste estreme circostanze, in cui è in gioco la nostra stessa sopravvivenza, può e deve prendere piede la comunizzazione, sintesi di forma di lotta e di prospettiva politica.

INDICE

È questo l’unico mondo possibile?
Una parodia di capitalismo – Il capitalismo cresciuto in serra calda genera mostri – Comunizzazione

Scanso equivoci...
A proposito di sussunzione formale e sussunzione reale – Ultima crisi? Al peggio non c’è fine...

Il grande equivoco: Russia, rivoluzione, comunismo
Il fascino perverso del leninismo – Un prodotto dell’epoca? – Alle radici della rivoluzione russa – La fatalità storica – Modo di produzione asiatico – Il populismo russo e il socialismo scientifico – Kautsky + Bakunin = Lenin

Dalla comunità al partito leninista: andata senza ritorno
Comunità di lotta: partito e sindacato – L’epoca delle guerre e delle rivoluzioni – I bolscevichi, socialisti per caso – Impegno etico, volontarismo, terrorismo... – Dalla Comune alla caserma – I paradossi della rivoluzione leniniana – Trotsky, una voce fuori dal coro?

Un’altra via al comunismo?
Anarchici, operai e contadini– Una rivoluzione plebea? – Socialisti rivoluzionari, una storia dimenticata – Obščina e soviet – Antimperialismo e «questione» nazionale e coloniale – Accumulazione originaria, colonialismo, violenza – Una coazione a ripetere...

Dittatura del proletariato: Un residuo del passato?
Sotto il piano ... la burocrazia – Quale transizione? – Le vie nazionali al socialismo – L’autonomia del politico

Rivoluzione russa, Sinistra comunista «italiana» e ultra sinistra
Soviet, partito e Stato – Stato sociale e intervento rivoluzionario – Programmatismo – Spagna, contenuto e significato del luglio ’36 – 1956, Ungheria: canto del cigno dei consigli operai

Che dire. Piccolo intermezzo mistico
Errare humanum est ... perseverare autem diabolicum

Quale rivoluzione, oggi Comunismo, comunizzazione...
Evoluzione multilineare e biodiversità – comunitarismo, comunità, Gemeinwesen... – Comunizzazione, oggi. Quando, dove e come? – Il rifiuto del lavoro

Appendice
Comunizzazione (da «Théorie Communiste»)

Nessun commento: