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venerdì, dicembre 06, 2013

Thomas S. Szasz IL MITO DELLA DROGA

Thomas S. Szasz
IL MITO DELLA DROGA
La persecuzione rituale delle ,droghe,
dei drogati e degli spacciatori


"Lo scopo che mi proponga con questo libro B semplice e neHo
stesso tempo ambizioso. Prin)a di tutto, v~glioin dividuare quali
circostanze costituiscano effettivamente il itostro cosiddetto problema
della droga. Mostrerò come di fatto esse consistano nella -.
sfrenata propaganda promozionale e heiia isterica proibizione;
di varie sostanze; nell'usare abitualmente certe droghe e nello
sfuggirle con terrore; e, piu in generale, nella regolamentazione - mediante il linguaggio, la legge, il costume, la religione e ogni
altro concepibile mezzo di controllo sociale e simbolico - di
certi tipi di comportamento rituali e suntuari.
In secondo luogo, voglio identificare il campo concettuale e la
classe logica a cui appartengono questi fenomeni. Mostrerò che
essi appartengono al campo della religione e della politica; che,
le 'droghe pericolose,' i drogati 9 gli spacciatori di droga sono
i capri. espiatori delle nostre scqieth moderne, laiche, impregnate
dell'ideologia terapeuticai e 6he la persecuzione rituale di
questi agenti farmacobgici ed umani deve essere vista sullo
I sfondo ktorico della persecuzione rituale di altri capri espia-'
tori, cofne le streghe, gli ebrei e i pazzi.
E in terzo luogo, voglio identificare le implicazioni morali e giuridiche
dell'opinione secondo cui usare o non usare droghe non
è una qu stione di salute e di malattia, ma di bene e di male;
che, in a t ri termini, abusare di una droga non & una deplorevole
malattia medica ma una pratica religiosa ripudiata. Di conseguenza,
le nostre scelte relative al 'problema' delle droghe
equivalgono alle nostre scelte relative al 'problema' delle religioni:
insomma, possiamo dimostrare gradi diversi di toiieranzd
e di intolleranza nei confronti di coloro la cui religione - teo-
, cratica D terapeutica che sia - è differente dalla nostra."
Thomrir S. Sz#r

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