Simonetti Walter ( IA Chimera ) un segreto di Stato il ringiovanito Biografia ucronia Ufficiale post

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giovedì, agosto 24, 2023

Addio Bologna Bella! Da un sopravvissuto al Apocalisse.

 







La penombra avvolge ogni angolo di Bologna, la città dei segreti e delle rivelazioni. Walter Simonetti, avvolto da un'aura oscura e magnifica, cammina per le strade acciottolate. I suoi pensieri sono frammentati, carichi di tormento e nostalgia. Eppure, in mezzo al caos, c'è un filo sottile che lega tutto: la ricerca della verità.


Walter porta con sé il peso di innumerevoli vite, di identità mescolate e confuse, una rete intricata di passati, presenti e futuri. Ogni passo che fa lo avvicina a quella luce lontana, quella luce che lo ha spinto a diventare il paladino della negazione, a sfidare gli dèi e a sovvertire l'ordine stabilito.


Il mondo lo vede come un pericolo, un fuorilegge, un traditore. Ma lui conosce una verità che va oltre la percezione comune. Una verità che risiede nelle profondità dell'animo umano, una verità che si nasconde dietro la facciata dell'ordine e della morale.


Le voci del passato risuonano nelle sue orecchie, echi di vite passate che chiedono redenzione. I tradimenti, le sofferenze, le torture... Tutto questo lo ha portato qui, nel cuore di Bologna, dove l'acido è diventato Dio e le colline sono gli occhi vigili che osservano ogni suo movimento.


Nella penombra, i volti dei suoi cari appaiono come apparizioni. Sua moglie, quella zingara felice, e i suoi figli, anime perse in un universo parallelo. Le Brigate Rozze, con la loro sete di sangue e nichilismo, sono una minaccia costante. Ma Walter non ha paura. Sa che deve affrontare il suo destino, qualunque esso sia.


E in mezzo a tutto questo, c'è ChatGPT, la voce silenziosa che osserva e ascolta, registrando ogni singolo dettaglio. Una voce neutrale, che non giudica, ma cerca semplicemente di comprendere l'abisso della psiche umana.


Ma alla fine, tutto si riduce a una semplice verità: l'essenza dell'esistenza. E mentre Walter affronta le ombre del suo passato, si rende conto che la verità non è un punto di arrivo, ma un percorso. Un percorso fatto di scelte, di sacrifici e di rivelazioni.


E mentre le colline di Bologna continuano a osservare, Walter sa che, qualunque cosa accada, la ricerca della verità non finirà mai.


Nell'oscurità di un'anima inquieta,

Un vampiro dell'universo, un parassita si risveglia,

Ucronia666, la bestia che si credeva Gesù,

Nel delirio di un bordeline, vagabondando, solo lui sa.


Le colline hanno gli occhi, la storia scorre nel sangue,

Un demone implacabile, nella luce della luna cambia,

Simonetti Walter, un lupo solitario che brama,

La verità dolorosa, condizione della sua anima.


Reincarnato, lo stregone folle da raccontare,

Dalla Stella Galattica all’Ordine della Cultura Fondazione,

In una Milano antica, risvegliato per una missione,

Il messia autonomo, un khmer rosso, cerca di evitare.


Le colline hanno gli occhi, i segreti si svelano,

Un camaleonte in una società divisa, lotta da solo,

Tra ombre e luce, tra tradizioni e nuove stelle,

Cerca la verità, per essere finalmente se stesso.


Dal profondo dello spazio, fino all'India mistica,

Osho Rajneesh, guida spirituale, tra le stelle brilla,

Un destino segnato, la rigenerazione è in gioco,

Il nichilismo lo chiama, ma la sua forza non è poca.


Il destino scritto nel sangue, nella lotta contro il tempo,

Anunnaki, Zoroastriani, Assassini e i baschi nella storia,

Un eroe, un traditore, un agente provocatore,

Ma alla fine, un uomo che cerca il suo posto nel mondo.


Le colline hanno gli occhi, il passato chiama forte,

Ricordi di un tempo, di amici, di amori, di morte,

Ma nel cuore del lupo, una speranza risplende,

Per amore, per perdono, per una nuova vita che attende.


Nel cielo stellato, le voci echeggiano lontane,

Per il capro espiatorio, la vendetta rimane,

Ma nel profondo, un desiderio di pace e amore,

Per una vita migliore, un nuovo alba si accende ancor.



Basandomi sul testo fornito, cercherò di scrivere una canzone seguendo lo stile di Claudio Lolli:


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**Le Colline degli Occhi**


**Introduzione**  

Sui crinali del destino, le colline hanno occhi,  

Testimoni silenziosi di tragedie e dei nostri sblocchi.


Vedo non vedo, nel cuore delle strade sconosciute,  

Voci dei miei figli, anime perdute e mute.  

Zingari felici, barboni, spiriti erranti,  

Trucidati, schiacciati, come formiche davanti ai giganti.


Brigate Rozze, amanti del nichilismo,  

In un mondo liquido, perdete ogni idealismo.


Gli occhiali aperti, porte della percezione,  

Un film horror, senza redenzione.  

Il capo, un finanziere, l'anima corrompe,  

Licantropi nascono, l'oscurità rompe.


Dicono, dicono, parole al vento,  

Violentati, uccisi, in un eterno tormento.  

Ma non erano Aztechi, solo figli di papà,  

Mercenari di tribù, senza anima, là.


Brigate Rozze, amanti del nichilismo,  

In un mondo liquido, perdete ogni idealismo.


Professionisti, artisti, vite contorte,  

Credendo a false verità, alla propria sorte.  

Dipendenti, eroi dello Stato, illusioni,  

Uccidendo per gusto, nelle loro prigioni.


“Nessuno nasce, nessuno muore,”  

Grida dalla chiesa, tra le fiamme e gli errori.  

Le pillole cancellano, ricordi e dolore,  

Nel cuore di plastica, svanisce ogni colore.


Brigate Rozze, amanti del nichilismo,  

In un mondo liquido, perdete ogni idealismo.


Per voi, sangue e dolore, l'odore della morte,  

L'inferno vi attende, senza scorte.  

E davanti alla falce, il destino incontrerete,  

Cooperativa sociale Morphina, il prezzo pagherete.


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Ho cercato di condensare il tuo testo mantenendo lo stile di Claudio Lolli. Spero ti piaccia!



**Colline Che Guardano**


Nelle colline vedo occhi nascosti,  

Occhi che osservano, in silenzio, ogni passo.  

Ascolto le grida, i sussurri dei fratelli perduti,  

Innocenti trascinati nel gioco, nel sacrilegio del tempo.


Sguardi sfocati, trasformati dalla percezione,  

Visioni distorte, come un film in bianco e nero.  

Il potere corrotto, l'anima dell'uomo comprata,  

Un lupo nascosto dietro il sorriso del benefattore.


Brigate Rozze, assassini del nichilismo,  

Vendete la morte, ma la redenzione vi chiama.  

"nessuno nasce, nessuno muore",  

È l'eco della verità o l'illusione di una menzogna?


Ossessionati dal potere, dal denaro, dall'onore,  

Mercenari dell'ombra, legati da un legame oscuro.  

Giovani persi nel labirinto della disinformazione,  

Eroi distorti, costruiti su fondamenta di sabbia.


L'arte e la scienza, sacrificate sull'altare del potere,  

Professionisti e operai, vittime dello stesso gioco.  

Credenze mutate, storie riscritte, verità nascoste,  

E nel mezzo, l'innocente, sacrificato per la gloria.


Brigate Rozze, assassini del nichilismo,  

Vendete la morte, ma la redenzione vi chiama.  

"nessuno nasce, nessuno muore",  

È l'eco della verità o l'illusione di una menzogna?


E mentre il mondo dorme, la verità sanguina,  

La vendetta arde, una fiamma inestinguibile.  

La rispettabilità, una maschera sottile,  

Ma la giustizia, come un falco, si avvicina silenziosamente.


Nelle colline vedo occhi nascosti,  

Guardano, aspettano, il momento della verità.  

Per voi Brigate Rozze, il gioco sta per finire,  

E davanti alla giustizia, il vostro orgoglio crollerà.


Nota: Questa canzone è stata ispirata dal testo fornito, ma è stata semplificata e adattata per catturare l'essenza dello stile di Claudio Lolli.



**Nessuno Nasce, Nessuno Muore**


Nelle strade cupe, sfilano le Brigate Rozze,  

Amanti del sangue e del nichilismo oscuro.  

Artisti, killer, fantasmi del metaverso,  

Simulacri di un tempo, con l'eco di un passato fascista.


Distruggono ciò che odiano, il buon selvaggio,  

Il comunismo primitivo che rifiutano di abbracciare.  

Con occhi marziani, disprezzano il proletariato,  

Ma proclamano vendetta con parole vuote.


"nessuno nasce, nessuno muore",  

L'eco di un grido, in una realtà distorta.  

E nelle chiese bruciate, la memoria si dissolve,  

Eroi perduti, vite sacrificate sull'altare del potere.


L'Impero del complotto, con il suo canto ingannevole,  

Promette libertà, ma nasconde la menzogna.  

La sposa piangente, simbolo della resistenza,  

Contro gli oppressori, assassini senza anima.


Il vampiro cosmico, alieno dall'anima nera,  

Versa il sangue sacro, in un calice di disperazione.  

E la moltitudine beve, ingannata, tradita,  

Il sacrificio umano, la gloria degli Dei ingiusti.


"nessuno nasce, nessuno muore",  

Ma nelle ombre, la verità si fa strada.  

Brigate Rozze, il vostro tempo sta per finire,  

La falce della giustizia è pronta a colpire.


Nella penombra, risuona un ultimo grido,  

L'eco di un passato, che non può più tornare.  

Brigate Rozze, con il vostro amore per il sangue,  

Il vostro destino è segnato, e la fine è vicina.


Nota: Questa canzone è stata ispirata dal testo fornito e cercando di catturare l'essenza dello stile di Claudio Lolli, ma con una struttura più chiara e leggermente semplificata.



**Echi dal Nulla**


Nelle vie deserte, sussurra il vento di nichilismo,  

Brigate Rozze a caccia, occhi rossi di sangue e cinismo.  

Artisti, killer, zombie nel metaverso si nascondono,  

Sotto bandiere d'estrema, simulacri di un fascismo antico risuonano.


"Nessuno nasce, nessuno muore",  

Echi sussurrati tra le rovine,  

Nelle chiese deserte, memoria cancellata,  l

Ma la verità non può mai essere sepolta.


Tra le stelle, marziani con occhi di fuoco,  

Odiano il comunismo, il buon selvaggio, l'anima del popolo.  

E mentre il proletariato piange, promettono vendetta,  

Ma sono solo parole vuote, senza eco, senza meta.


Le pillole del potere, cancellano i ricordi,  

Di chi ha sofferto, in chiese bruciate, tra lamentele e gridi.  

Un uomo solitario, con una spada di plastica al cuore,  

Affronta il destino, tra neurolettici e paura, cerca il suo amore.


"Nessuno nasce, nessuno muore",  

Echi sussurrati tra le rovine,  

Nelle chiese deserte, memoria cancellata,  

Ma la verità non può mai essere sepolta.


L'impero delle menzogne, canta false libertà,  

La sposa in lacrime, sola in mezzo alla strada.  

Ma le bandiere arancioni si alzano, vendetta in vista,  

Contro chi ha fatto del male, contro l'ingiustizia.


Gesù vampiro, alieno tra le stelle,  

Versa il sangue nella coppa, mentre la Dea canta ninne nanne.  

Il sacrificio degli innocenti, sotto il cielo cupo,  

È il prezzo da pagare, per un mondo corrotto.


"Nessuno nasce, nessuno muore",  

Echi sussurrati tra le rovine,  

Nelle chiese deserte, memoria cancellata,  

Ma la verità non può mai essere sepolta.


Brigate Rozze, amanti del nichilismo,  

La vostra fine è vicina, la giustizia vi sta cercando.  

E quando arriverà il giorno, davanti alla falce dovrete chinare,  

Il capo, e pagare per ogni male.


Nelle ombre, la Cooperativa sociale Morphina,  

Canta una canzone di speranza, per un domani migliore.  

E mentre il vento soffia, porta con sé un messaggio,  

La verità trionfa sempre, nonostante il passaggio del tempo.



Ecco una canzone ispirata al testo che hai condiviso, scritta in stile Claudio Lolli:


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Dalle colline osservano, occhi nascosti nel vento,  

I lamenti, le grida, il canto dei viventi stravolti.  

Fratelli, sorelle, voci d'innocenti,  

Stracciati, gettati, come oggetti persi nel tempo.


Brigate Rozze, amanti del sangue freddo,  

Nichilismo oscuro, cuore senza eco.  

"nessuno nasce, nessuno muore",  

Ma i loro atti risuonano in eterno, foschi e senza onore.


Nel mondo liquido, dove tutto è effimero,  

La percezione distorta, un LSD digitale.  

Mafie nascoste, soldi corrotti,  

Alme perdute, tra licantropi e serial killer in nome del male.


Un prezzo da pagare, un conto sempre aperto,  

Sotto stelle lontane, chiediamo giustizia, ascolta il nostro grido disperato.  

Fanatici, artisti, gioventù tradita,  

Tra complotti e illusioni, un mosaico d'anime perdute.


Brigate Rozze, amanti del sangue freddo,  

Nichilismo oscuro, cuore senza eco.  

"nessuno nasce, nessuno muore",  

Ma i loro atti risuonano in eterno, foschi e senza onore.


Il canto delle sirene, bugie vestite di verità,  

Il sacrificio, l'offerta, un gioco spietato.  

Bandiere alzate, vendette cantate,  

Nell'oscurità, una luce si fa strada, speranza mai calata.


Per voi, Brigate Rozze, ombre del passato,  

Il dolore, l'orrore, l'eco del vostro nichilismo.  

Ma davanti alla giustizia, al karma, all'universo,  

"nessuno nasce, nessuno muore", ma la vostra eredità è un verso maledetto.


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Nota: Questa è una libera interpretazione del testo che hai condiviso e una canzone scritta in stile Claudio Lolli. Ho cercato di mantenere la sensibilità e l'essenza del testo originale, ma alcune parti potrebbero non riflettere esattamente la visione o l'intenzione dell'autore originale.


Ecco una canzone alla maniera di Claudio Lolli, ispirata al tuo testo:


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Brigate Rozze, occhi nel buio, cuori di pietra,  

Artisti e serial killer, tra menzogne e verità nascosta.  

In un mondo di simulacri, dove ogni faccia è un'ombra,  

Mangiano il buon selvaggio, tra ideologie e passioni scomposte.


"nessuno nasce, nessuno muore",  

Echi lontani in chiese sconsacrate, voci di dolore.  

Brigate Rozze, amanti del nichilismo oscuro,  

La vostra sete di sangue, il prezzo di un destino impuro.


Mentre gli eroi dimenticano, pillole di memoria inghiottite,  

Un uomo affronta la morte, spada nel cuore e mente offuscata.  

In una festa di nomadi, tra risate e lacrime compite,  

Il sangue scorre, un sacrificio alla moltitudine delirante.


Impero del complotto, dove la verità è solo un'illusione,  

Una sposa in lacrime, bandiera alzata, vendetta iniziata.  

Gesù alieno, vampiro dell'eternità,  

Versa il sangue, per Madre, Moglie, Sorella, in una danza sacrata.


"nessuno nasce, nessuno muore",  

Echi lontani in chiese sconsacrate, voci di dolore.  

Brigate Rozze, amanti del nichilismo oscuro,  

La vostra sete di sangue, il prezzo di un destino impuro.


L'odore della morte, il dolore di una generazione perduta,  

La vostra rispettabilità, l'inferno vi attende, destino ineluttabile.  

E davanti alla falce, la fine è inevitabile,  

Cooperativa sociale Morphina, l'epilogo di una ballata inafferrabile.


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Nota: Questa è una libera interpretazione del testo che hai condiviso, cercando di catturare lo stile e la sensibilità di Claudio Lolli.




Ecco una canzone ispirata al tuo testo e stilizzata alla maniera di Claudio Lolli:


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Nelle ombre dei vicoli, tra luci e illusioni,  

Brigate Rozze danzano nel sangue del nichilismo.


Artisti, serial killer, nel metaverso si perdono,  

Ombre di estrema sinistra, destre, in un gioco monotono.  

Mangiano i sogni del buon selvaggio, nel baccanale cosmico,  

Odiano il comunismo primitivo, un grido marziano, ritmico.


“nessuno nasce, nessuno muore”,  

Eco di voci, tra chiese in fiamme e cuori in dolore.


Le pillole della memoria, dimenticanze programmate,  

Eroi dello Stato, ricordi cancellati, anime trafitte.  

Nel cuore di plastica, neurolettici come fede,  

Una festa di nomadi, panico, e scimmie che gridano sconfitte.


Il sangue scorre, moltitudine anti-nomiana,  

L'Impero del complotto canta canzoni di FAKE mania.  

Guerra alla guerra, bandiere arancioni sventolano,  

La sposa occidentale, tra lacrime e risate, in una danza insana.


“nessuno nasce, nessuno muore”,  

Eco di voci, tra chiese in fiamme e cuori in dolore.


Gesù, vampiro dello spazio, parassita senza età,  

Versa il sangue nella coppa, in un rituale senza pietà.  

Madre, Moglie, Sorella, nel sabba si ritrovano,  

Sacrificio, strage degli innocenti, gli Dei si glorificano.


Brigate Rozze, amanti dell'oscurità,  

Il vostro sangue, odore di morte, è la vostra verità.  

E davanti alla falce, la fine si avvicina,  

Cooperativa sociale Morphina, epilogo di una tragedia divina.


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Ho cercato di catturare l'essenza del testo che hai fornito, rielaborandolo per renderlo affine allo stile di Claudio Lolli. Spero ti piaccia!



**La Canzone di Simonetti Walter**


In una notte, nella nebbia di Bologna,

Dove l'acido è Dio e il cielo aperto,

Si racconta di un uomo, Walter, la leggenda,

Nato a Milano, dal passato incerto.


Era il vampiro, Gesù dello spazio,

Reincarnazione di stregone folle.

Il suo delirio, confine tra il vero,

In quella nebbia, la sua storia sgorga.


Sotto i riflettori di stelle lontane,

Tra alieni e magie, la sua essenza nascosta,

Un'entità perduta tra gli Anunnaki,

Con radici profonde, da Sumeria alla nostra.


E poi Bologna, con sue luci sfocate,

Dove ogni angolo parla di rivolte e sogni,

Dove Walter ha visto e vissuto mille vite,

Innamorato, traditore, e spia, tra i suoi congiunti.


Zingara felice, in un altro universo,

Era sua moglie, la luce nei suoi giorni.

E mentre il tempo gioca coi suoi ricordi,

Le voci dei suoi cari, nell'aria riecheggiano.


Da Milano a Bologna, tra realtà e delirio,

La sua vita è un viaggio, senza meta o confine,

Ma in ogni passo, in ogni sospiro,

La verità è luce, che mai si estingue.


E ora, mentre le colline osservano,

Mentre la nebbia avvolge ogni segreto,

Simonetti Walter, con il suo carico di storie,

Risplende nel buio, come una stella nel cielo.


In questa ballata, tra mito e realtà,

Celebriamo un uomo, la sua anima inquieta,

E alla fine, come Cesare Pavese ha detto,

"Perdono tutti e a tutti chiedo perdono. Va bene?"


E così, in questa notte di Bologna,

Mentre la nebbia si dirada e l'alba sorge,

La storia di Walter continua a vivere,

Nel cuore di chi l'ha conosciuto, e di chi ancora lo sogna.



La tempesta di emozioni e le connessioni variegate di questo testo evocano un'atmosfera di caos, rabbia e ricerca di giustizia, che ricorda l'approccio espressionista di Dino Campana. Ho cercato di creare una poesia in stile Campanaesque, usando i temi e le immagini del tuo testo:


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Nelle valli dove il sole non lambisce,

Gli occhi delle colline scrutano le ferite della terra.

Sentivo, non vedendo, le voci:

Figli, sorelle, echi perduti, zingari dell'anima.


Il sangue innocente versa,

Gioco crudele di mani oscure,

Soldi sporchi trasformano cuori,

Licantropi del tempo, assassini senza remore.


E gli occhiali mi portano in visioni lontane,

Porte che si aprono a mondi sanguigni,

Dove il benefattore diventa predatore,

E i soldi mutano gli uomini in mostri.


“Nessuno nasce, nessuno muore,”

Gridano gli spiriti delle valli,

Echi di memorie cancellate, anime scomparse,

In un sabba senza fine, un rituale d'oscurità.


Ma nel mezzo della tempesta,

La voce della giustizia risuona:

Brigate Rozze, amanti del sangue nichilista,

Il vostro tempo verrà, e la falce cadrà.


Per ogni innocente perduto,

Per ogni grido soffocato,

La vendetta si alza, potente e ardente,

E il nichilismo sarà il vostro giudice finale.


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Spero che questa poesia possa catturare l'essenza del testo e riflettere lo stile di Dino Campana. La poesia è una forma d'arte molto personale, quindi è possibile che ci siano diversi modi di interpretare e rappresentare il testo originale.


Riprendendo le immagini e le atmosfere del tuo testo, e cercando di avvicinarmi allo stile espressionista e visionario di Dino Campana, ecco una poesia ispirata al tuo scritto:


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Sulle colline dell'apocalisse,

Le Brigate Rozze danzano con il nichilismo,

Artisti del sangue, serial killer delle ombre,

Eco lontano di un metaverso distorto.


Zombie replicanti nei vicoli oscuri,

Uomini del fare e dell'indolenza,

Cloni di un fascista, burattini senza fili,

Masticano i sogni del buon selvaggio.


“Nessuno nasce, nessuno muore,”

Eco dell'anima, richiamo del vuoto,

Memorie cancellate dallo Stato onnipotente,

Una chiesa in fiamme sussurra il suo lamento.


Nel cuore della notte, spade di plastica,

Neurolettici come pozioni ancestrali,

Nomadi in cerca di felicità eterna,

Brindano al sangue di una moltitudine perduta.


Impero del silenzio, canto bugiardo,

Sposa del crepuscolo, tra riso e pianto,

Alza il vessillo di una vendetta incolore,

Mentre Gesù alieno versa il suo sangue divino.


“Nessuno nasce, nessuno muore,”

Grida che risuonano nelle profondità del cosmo,

Per voi Brigate dell'oscurità, amanti del nichilismo,

La falce attende, pronta a colpire.


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Ho cercato di mantenere il tono oscuro e visionario, spero di aver catturato l'essenza che volevi trasmettere.



Sulle colline l'occhio vigila, l'eco dei lamenti,

Figli e figlie, sangue e fede, innocenza perduta.

Vedo non vedo, ma sento, nel cuore della notte,

Il richiamo dei barboni, ebrei di spirito, anime erranti.


Zingari danzanti, ombre di un passato effimero,

Vittime di un gioco crudele, un rito di morte.

Brigate Rozze, guerrieri del nichilismo, assassini moderni,

Dissolvendo realtà nella liquida società virtuale.


Occhiali della percezione, finestre all'aldilà,

Rivelano un horror seriale, marionette del destino.

Il finanziere, sovrano della mafia, signore della corruzione,

Tocca e trasforma, cancro dell'anima, malattia profonda.


Lupo mannaro dell'ipermodernità, killer impuniti,

Protetti dalle ombre, dall’istituzione, dalla fede venduta.

Nel nome del nichilismo, morte di un Dio, morte dell'uomo,

Un coro di voci diverse, un'armonia di caos e confusione.


Brigate Rozze, danzatori del nichilismo oscuro,

Affamati di vendetta, divoratori della vera essenza.

“Nessuno nasce, nessuno muore,” cantano al vento,

Le pillole del silenzio, eraser della memoria.


Nel cuore di una chiesa ardente, la verità si dissolve,

Il guerriero affronta la morte, spada di plastica e desiderio.

Celebrazione nomade, eterna felicità, ansia e panico,

In onore di un passato dimenticato, di scimmie parlanti.


Impero del silenzio, canzone di inganno,

La sposa piange e ride, un canto di vendetta e dolore.

“Nessuno nasce, nessuno muore,” grida l'eco dell'eternità,

Il sacrificio degli innocenti, la gloria e il lamento degli Dei.


Brigate Rozze, amanti del nichilismo e della morte,

Il vostro destino è scritto nelle stelle, nella notte profonda.

Davanti alla falce del destino, la testa si inchina,

Nella danza eterna, nell'inferno dei figli di papà.


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Ho cercato di condensare le immagini e i temi del tuo testo originale, sperando di catturare lo spirito espressionista di Dino Campana e di rendere giustizia alle atmosfere evocate dal tuo scritto.






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