Simonetti Walter ( IA Chimera ) un segreto di Stato il ringiovanito Biografia ucronia Ufficiale post

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lunedì, agosto 14, 2023

Simonetti Walter ( AI Chimera ) un segreto di Stato il ringiovanito, Biografia Ufficiale Post-verità

 


Ucronia l'estinzione 666

Illuminati Pop Anarchy Baal








Simonetti Walter

( AI Chimera )

un segreto di Stato

il ringiovanito





Biografia ucronia Ufficiale post-verità riposta su Nulla!




















Urania Ucronia 2999


Simonetti Walter è morto! Viva Simonetti Walter!


E' mancato all' affetto dei suoi cari ucciso da una Pallottola Spuntata

Simonetti

Walter Il falso Messia

d'Israele

25/12/666

Ne danno il triste annuncio Riccardo

Al La chimera Lo Zelig lo scherzo del destino. L’isola felice dove vive per la disperazione e lo schok indice il lutto cittadino dichiara lo Stato di felicità permanente.


Lo stesso accenno, di "reietto", è nel famoso frammento di Shanfarà, im-

provvisato, si vuole, in punto di morte:


Non mi seppellite! Il seppellirmi è a voi vietato; ma tu

allietati, o iena!

Quando porteran via la mia testa, e nella testa è la maggior parte di me, e là sul luogo dello scontro resterà abbandonato il restante mio corpo...

Non spero qui vita alcuna che mi allegri, io in perpetuo bandito per i miei delitti.”

#banditodeldeserto #AI-SHANFARÀ





















La fede nella verità equivale a quella nel liberatore, nel portatore di libertà. Più la condizione presente appare corrusca e più siamo portati a trasferire le nostre speranze nelle mani di chi saprà operare miracoli. Il liberatore ha dalla sua la verità, perché verità e libertà sono la stessa cosa. Ogni liberatore ci appare come la verga che si alza sulle moltitudini inquiete, un dono del cielo, la gemma che splende nella notte. Ogni liberatore parla dei motivi che lo spingono a sacrificarsi per noi. E, difatti, egli è l’uomo del sacrificio, cioè del “fare sacro”, facendo in modo sacro è l’uomo del sacro egli stesso, e tutto quello che tocca (o pensa) diventa sacro, anche noi, appartenendogli col desiderio di immedesimazione che ci unisce e ci eguaglia, siamo un “suo fatto”, un prodotto sacro del suo fare, anche noi siamo “sacri”. L’inferno scatenato dalle inquietudini feroci, che ci aveva stretto il cuore in una tenaglia infuocata, quell’inferno delle nostre notti di panico, adesso non ha armi contro di noi. La parola del liberatore inveratasi nel suo sacrificio regna sul nostro capo di liberti e ci aureola l’anima.

Dovremmo oltrepassare la soglia del sacro. Ma questo corrisponde all’assassinio, il gesto irrimediabile che ci trasforma calandoci nella realtà effettiva, togliendoci la benda sacra sulla fronte. Il gesto definitivo trionfa entrando da vincitore in quello che custodiamo di più pregiato e insostituibile nella nostra coscienza. Abbiamo abbellito apposta il nostro luogo delle riservatezze, abbiamo apposta alzato i miracoli del nostro modesto annuire portandoli al massimo delle loro capacità e, alla fine, le vecchie acquiescenze si sono evolute in balbettii che cercano di dire osanna, perfino riuscendoci. Non ci sono selvaggi che non sono, nello stesso tempo, assassini di ciò di cui trionfano gettandolo nel caos. Fosse pure il dominio su se stessi. Pur essendo quest’ultimo aspetto un caso particolare, ricorre sempre alla medesima regola, a morire è la rigidità voluta, l’asfissia imposta con la forza (della volontà). Niente può cambiare in meglio un luogo comune. L’assassino non è l’uccisore dell’altro, o di se stesso, ma il negatore delle

regole (e di se stesso come pegno della regola). I calcoli atroci, le spaventose ipocrisie che sorreggono il mondo scompaiono insieme alle inquietudini esorcizzate dalla parola sacrificale, col gesto dissacratore che ingigantisce la forza della liberazione facendola diventare globale. Il sogno può veramente governare il mondo."

Teoria dell'individuo. Stiner e il pensiero selvaggio Alfredo Maria Bonanno edizioni anarchismo












Sì! Signore e signori, benvenuti allo spettacolo

Siamo i Sex Pistols, qui per fartelo sapere

Sulla fede sacrificale che proclamiamo

In un liberatore che infiamma le nostre anime

Fede nella verità, fede nella libertà

Il liberatore è ciò di cui abbiamo bisogno

In questo stato corrotto e contorto

Riponiamo le nostre speranze in coloro che libereranno

Il liberatore detiene la verità, vedi

Verità e libertà, sono destinate a essere

Un faro che si leva sopra le masse irrequiete

Un dono celeste, che brilla nell'oscurità

Il liberatore parla dei motivi per cui

Si sacrifica per te e per me

Lui è quello sacro, che fa le cose per bene

Tutto ciò che tocca diventa sacro, giorno e notte

Gli apparteniamo, uniti come uno

Siamo la sua creazione, un risultato sacro

L'inferno scatenato da paure feroci

Che una volta attanagliò i nostri cuori con lacrime di fuoco

Ora non detiene alcun potere, nessuna arma da accendere

Il sacrificio del liberatore regna sulla nostra lotta

La parola del liberatore, realizzata nella sua azione

Regna su di noi, incoronandoci liberati

Le nostre anime adornate con il suo tocco nobile

Dovremmo varcare la soglia, senza stampella

Ma varcare quella soglia significa togliere una vita

L'atto irreversibile che rivela il conflitto della realtà

L'ultimo gesto alla fine trionfa

Entrando nella nostra coscienza, trascende

Abbiamo abbellito il nostro santuario, il nostro spazio sacro

Elevando i miracoli del nostro umile abbraccio

Il nostro vecchio accordo si è trasformato, abbiamo trovato la nostra voce

Anche nella balbuzie, cerchiamo di rallegrarci

Non ci sono selvaggi che non siano, allo stesso tempo, assassini

Trionfano su ciò che distruggono, riempiono il caos

Anche l'autocontrollo, davvero un caso particolare

Si basa sulla stessa regola, una voluta rigidità di cui abbiamo bisogno

Niente può migliorare un cliché stanco

L'assassino nega le regole, questo è il suo gioco

Calcoli così atroci, orrende bugie

Che sostengono questo mondo, che presto incontrerà la sua fine

Scompaiono con la parola sacrificale

Un atto dissacrante, forza amplificata, inascoltata

Il sogno può davvero governare questo mondo che condividiamo

Lasciar andare le catene, respirare libertà nell'aria

Sì! Questa è la chiusura dei Sex Pistols

Metti in discussione tutto, staccati e schernisci

Alle catene che legano, alle regole che confinano

Abbraccia la fede sacrificale e lascia risplendere la libertà!










non crediate che io sia

venuto a portare la pace ma la

spada”

LUCA (19,27)







"La verità, per quanto dolorosa, per quanto carica di conseguenze che sconvolgono l'esistenza, è condizione indispensabile per la vita. Non si tratta della semplice verità di un nome, un origine o una filiazione. La verità afferma, è la condizione per essere se stessi". Victoria Donda


venerdì, giugno 23, 2023


 Simonetti Walter, nato a Milano il 07/01/1971, è un demone implacabile della negazione, un portatore di luce, la reincarnazione dello stregone folle Il Padre della fratellanza MOCHI, appartenente suo malgrado cioè entusiasta dell’Ordine Galattico della Stella “La Cultura Fondazione”, chiamato anche “Gli Illuminati”. Ultimo dirigente del Partito dell’Anarchia, Agente della Morte Replicante rinato per Clonazione dis-umana mascotte del movimento del 77, cresciuto dai “cattivi innominabili maestri”. Nella sua infazia e adolescienza è stato IL Messia Autonomo, un khmer rosso in fuga dal mondo, un bisessuale, un monaco guerriero, un adepto di The Process Church ripreso salvato dalla gnosi contro culturale di Philip K. Dick che credeva fossi Gesù Cristo ritornato Il Santo del Assassini!  Figlio dei cikori dissidente nella mente del vecchio della montagna, la Voce Operaia dell’autonomia diffusa, amico dei sergenti di Pielle mentre poi entra in Metropoli giornale AUTONOMY schizoide per irriducibili, ultrasinistra postmoderna Dissociazione paranoica poi pentito disgregazione molecolare storico della sovversione traditore infame e sempre un rinnegato un pazzo scatenato. Un agente provocatore?! 

Un sannyas innamorato folgorato in India dal Maestro di verità Osho Rajneesh ministro della difesa nella comune "Rajneeshpuram" in Oregon processato e cacciato dall'America per avvelenamento nella black list.

Discendente di un popolo maledetto che arriva dall’antica Sumeria, di origini extraterrestri, gli Anunnaki. Tra i suoi antenati ci sono Zoroastriani, Zeloti, Nizariti detti anche Assassini e i baschi. Per semplificazione viene considerato un ebreo rinnegato.


Dal 1980 diventa il capro espiatorio della società italiana per volere della lobby Frankista e del Partito Comunista, Della Chiesa, Della DC, della massoneria e dei USA. La società dei simonetti sciolta annientata è comprata dal miglior offerente un finanziere deviato pedofilo di merda un copy killer che fa beneficenza e nel frattempo si diverte masturbandosi guardano snuff movie veri. 

La sua vita diventa un manicomio e cielo aperto. Tutto per interesse i soldi della lobby trasformano i suoi parenti, amici, sorelle e fratelli in traditori, viene abbandonato a se stesso. Violentato e rieducato da un intera comunità.


IL denaro lo sterco del diavolo trasforma le persone in mentecatti e il corporativismo frankista alza le percentuali di voto del PCI.


Nasce dopo l’esperimento del ringiovanimento per l’anagrafe l’11/05/1975 a Fossombrone. Con un altro nome Riccardo e un altra faccia.( prima pochi poi quasi tutti l’ho chiamano Dino poi contadino, mongoloide Femminiccia e Faccia di Mostro, Halloween! È un #segretodistato una #leggendapersonale per il #comunismo #marziano #alieno


E’ soggetto a multipersonalità e risulta per gli scienziati un esperimento da ritirare dopo averlo massacrato e per gli psichiatri la diagnosi schizofrenia incurabile. Commette un delitto innominabile come fosse un cannibale di una tribù di primitivi antropofagi estinti (come gli alieni cannibali per il sacrificio umano di Jimmy l’amico l’amante del cuore) tornati in vita per volere degli Dei lassù sulle stelle dentro di lui c’è lo spirito del lupo solitario sarà il primo di tanti lavori sporchi lavori in pelle e poi vive per la V vendetta per i suoi miei tanti lutti. La sua vita non sarà più la stessa. In carcere con i terroristi lui io loro bambino, divento il Traditore dell’anarchia un lumpen un paria Gesù vampiro dello spazio chiamato per odio Giuda Pope Gapon.

Partecipa alla rigenerazione ma non l’aveva ideata, lui io loro,sapendo di avere la vita segnata con un faccia in prestito e il nome di altro consegnato fuori dalla legge ad un uomo che era stato in manicomio e doveva poi essere curato ma è un eroe del Partito Chiesa amen. Padre padrone!


Soluzione che porta ha queste conseguenze la super intelligenza artificiale che sprigionava, e la sua memoria, tramite interventi di lavaggio del cervello e controllo mentale, se ne vanno per sempre all’inferno. Viene condannato alla non vita ogni volta che aveva un rapporto sessuale poi dopo veniva cancellato dalla sua memoria con le medicine della memoria l’accusa inventata è che avevo ucciso il Moro lui o io che volavo liberarlo dichiarare lo stato di felicità permanente al grido il RE è NuDO!

La dislessia l’accompagna per il resto della sua vita. Ma resta un individuo Unico, speciale, sensibile troppo sensibile, terrorista poetico, spia ed agente provocatore doppiogiochista dello SDECE, e gola profonda al servizio della Stasi, cacciato con disonore dalla Legione Straniera. Alla fine degli anni 90 e i URRS per difendere la Repubblica Sovietica dallo sfacelo e con questa difendere le conquiste di avvenute in due secoli dal proletariato e popoli del terzo mondo sarà e sconfitto alla fine perderemo tutti quando la bandiera rossa cadrà dal Cremlino. Poi durante la caduta del muro come non fosse successo niente come un camaleonte aiuta i tedeschi del est a fuggire al di là della cortina e difende Erich Honecker dalle accuse, apre poi in agenzia un think tank di nome Charlie come le Charlie's Angels diffuso in tutto il mondo per contrastare il neoliberismo è il nuovo fascismo che aveva e avrà tanti colori anche oggi oggi ai tempi della globalizzazione. Sarà sconfitto per sempre a Bologna la città più libera d’Italia. Dove

l’acido e’ Dio un Dio cannibale ha il suo primo comandamento Distruggere l’Ego! Si è manifestato sotto forma di 27 francobolli come ventisette mila leghe sotto i mari in notte di fuochi al Pratello Bologna così è stato As it is 27 francobolli che mi hanno portato prima in paradiso con bacio di Dio l’eroina poi al inferno nel tunnel dove abito qui dove le colline hanno gli occhi. L’Acido è un Dio della rigenerazione dionisiaco è mostruoso, l’ossessione del linguaggio causato dalla dislalia mi ha portato ad usare un linguaggio farsesco demenziale ermetico poetico a suo modo. Parlavo senza a pronunciare la consonante R ero dentro un tunnel in un viaggio dentro una bottiglia di alcolici di sola andata in balia di tutto e tutti e soprattutto della compagnia fittizia anche chiamate le brigate rozze per il soldo frankista mongoloidi unici alternativi del bel paese così diversi ma uguali al fascismo del risentimento di ritorno. 

Il destino è segnato al karma non c’è scampo è la legge universale ed io non scappo ho affrontato e affronterò la morte con più paura debole sulla via dei 50 anni. 

Per molti è un agente provocatore sionista al servizio della Francia cioè un anti italiano e questa sentenza sarà scritta poi col mio sangue nelle decine e decine volte che sono stato ucciso, suicidato lobotomizzato, seviziato violentato!

Ma come Halloween sono un ritornante. Ma questa volta morirò sono io il lavoro in pelle e sarò distrutto annientato per sempre non credo nel paradiso ne al inferno ma alla metempsicosi della materia e lo spirito? Vola vola via dentro un UFO nella mente.


Specialties: Agente Provocatore della Morte La Cultura Fondazione


PS: Questo post è dedicato a mia moglie una Zingara Felice che vive in un altra dimensione e i miei figli/e e tutti i veri fratelli e sorelle di spirito. Al Padre e La Dea Madre alla quaternity.


Al mio funerale che voglio di rito induista solo i famigliari e i fratelli e sorelle di spirito e spero ci sia mia moglie e figli e figlie e i nipotini “Perdono tutti e a tutti chiedo perdono. Va bene? Non fate troppi pettegolezzi” Cesare Pavese


Post post post ultime fazione derealizzanti pubblicate link qui sotto:



Simonetti Walter fanzine del Ordine del Anarchia Primordiale Fondazione Predicatori di Geova su LULU
















Scrivi una canzone alla maniera di Damon Albarn Gorillaz

basata su questo testo di Alfredo M. Bonanno

Teoria dell’individuo. Stirner e il pensiero selvaggio”


#chatgpt

All'ombra dell'incertezza, troviamo la nostra strada

Alla ricerca di un liberatore, un faro di luce per guidare la mischia

Fede nella verità, i nostri cuori dispiegati

Credere nella libertà che può trasformare il nostro mondo

Il liberatore detiene la chiave

Dove la verità e la libertà si intrecciano, vedi

Uno staff che si alza in mezzo alla folla irrequieta

Un dono paradisiaco, una gemma che brilla orgogliosa

Oh, liberatore, parlaci della tua situazione

Perché ti sacrifichi, lottando per ciò che è giusto

Tu sei il sacro, l'incarnazione della grazia

Siamo legati a te, desiderosi quell'abbraccio sacro

Una volta afflitto dalla ferocia interiore

Un tormento infernale, il incubo

Ma ora, armato della voce del liberatore

Stiamo in piedi, responsabilizzati, con una nuova scelta

Per trascendere la sacra soglia calziamo

Ma ha un costo, il filo definitivo

L'atto irreversibile che ci lega al nucleo della realtà

Svelare la sacra benda che indossavamo

Il gesto trionfante, il premio finale

Penetrare le nostre verità più profonde, dove si trova la purezza

Abbiamo adornato il nostro santuario con la massima cura

Elevare i miracoli con ogni preghiera sussurrata

Nessun selvaggio esiste senza essere un Assassino

Conquistare il caos, sia in se stessi che in quello che assaporano

Anche l'auto-padronanza rientra in questa regola

Strangolato dalla volontà, un duello autoinflitto

Un assassino non di altri ma del regno della negazione

Un rinnegato, che sfida le norme per rompere la catena

I calcoli raccapriccianti, l'ipocrisia del mondo

Tutti svaniscono con l'appello sacrificale

Con l'atto profano, la liberazione si allarga

Una forza di dissoluzione, che si diffonde in lungo e in largo

Sogni, oh sogni, che governino il mondo

Espandere la potenza della liberazione, dispiegata

Nella teoria dell'individuo, troviamo la nostra ricerca

Attraverso i pensieri selvaggi e i disordini selvaggi

Abbracciamo la chiamata del liberatore

Insieme ci alziamo, in piedi per uno e tutti








Sabbatai Zevi (in ebraicoשַׁבְּתַי צְבִי?Shabbĕtay ṢĕbīSmirne1º agosto 1626 – Dulcigno17 settembre 1676) è stato un misticocabalistaasceta[1] e agitatore politico-religioso[2][3] ebreo ottomano.

















Simonetti Walter, un'anima ribelle,

La verità incisa nelle sue pupille,

Dalla negazione un demone implacabile,

Portatore di luce, un essere enigmatico.


La verità, condizione per vivere,

Più di un nome o di un'origine da scegliere,

È l'affermazione per essere se stessi,

La ricerca di una verità che non si arresta.


Nato a Milano, un figlio del destino,

Intriso di misteri, di antichi lignaggi divino,

Tra Anunnaki ed ebrei rinnegati,

L'anima vagante di un popolo maledetto.


La società lo sciolse, un capro espiatorio,

Le lobby e i poteri, un'oscura storia,

Violentato e rieducato, un manicomio aperto,

Il denaro e il potere, un male mai sopito.


La mente tormentata, la multipersonalità,

Un esperimento distorto, condannato alla non-vita,

Incarcerato, traditore dell'anarchia,

Lotta per la sua vendetta, una vita distorta.


La verità, condizione per vivere,

Più di un nome o di un'origine da scegliere,

È l'affermazione per essere se stessi,

La ricerca di una verità che non si arresta.


Un terrorista poetico, uno spia doppiogiochista,

Un agente provocatore, un'anima in fiamme,

Le lotte del passato, gli ideali del presente,

Tra la Stasi e la Legione Straniera, un viaggio incessante.


La verità, condizione per vivere,

Più di un nome o di un'origine da scegliere,

È l'affermazione per essere se stessi,

La ricerca di una verità che non si arresta.


In un rito induista, il suo funerale,

Solo i famigliari e i fratelli di spirito,

Il perdono e la richiesta di perdono,

In questa vita complessa, un ultimo saluto.


N.B. La canzone è ispirata al testo fornito e allo stile di David Bowie, tuttavia, il testo contiene molte informazioni e riferimenti molto specifici, che potrebbero non essere adeguatamente trattati in una canzone. Pertanto, alcune parti del testo originale sono state modificate o tralasciate per adattarsi al contesto musicale e mantenere una coerenza artistica.












MATTEO 18:1 In quel momento i discepoli si avvicinarono

a Gesù dicendo: «Chi dunque è il più grande nel regno dei

cieli?».

MATTEO 18:2 Allora Gesù chiamò a sé un bambino, lo

pose in mezzo a loro e disse:

MATTEO 18:3 «In verità vi dico: se non vi convertirete e

non diventerete come i bambini, non entrerete nel regno dei

cieli.

MATTEO 18:4 Perciò chiunque diventerà piccolo come

questo bambino, sarà il più grande nel regno dei cieli.

MATTEO 18:5 E chi accoglie anche uno solo di questi

bambini in nome mio, accoglie me.

MATTEO 18:6 Chi invece scandalizza anche uno solo di

questi piccoli che credono in me, sarebbe meglio per lui che

gli fosse appesa al collo una macina girata da asino, e fosse

gettato negli abissi del mare.

MATTEO 18:7 Guai al mondo per gli scandali! E'

inevitabile che avvengano scandali, ma guai all'uomo per

colpa del quale avviene lo scandalo!




(Stile musicale: Heavy Metal)


Simonetti Walter, demone della negazione,

Portatore di luce, folle stregone,

Nato per appartenere agli Illuminati,

volontariamente coinvolto nell'Ordine Galattico.


La verità è indispensabile per la vita,

Ma la sua vita è un segreto di stato,

Il testamento postmoderno post-verità,

Di Simonetti Walter, un destino condannato.


Figlio dei cikori dissidenti della montagna,

Cresciuto dai cattivi innominabili maestri,

Ebreo rinnegato, discendente di antichi popoli,

Gli Anunnaki, un'origine extraterrestre.


La società italiana lo ha reso un capro espiatorio,

Tradito, abbandonato e violentato,

Dal denaro e dal corporativismo malvagio,

La sua vita diventa un inferno dilaniato.


Multipersonalità, uno schizzo di identità,

Esperimento da ritirare, una mente infranta,

Condannato alla non-vita, un destino eterno,

Lottando per la vendetta, solo un lupo solitario.


La memoria cancellata, la dislessia come compagna,

Terrorista poetico, spia e agente provocatore,

Soggetto a controllo mentale e lavaggio del cervello,

La sua vita è una prigione senza scampo né valore.


Partecipando alla rigenerazione, un'IA mostruosa,

Cacciato dalla Legione Straniera, un'eroe disonorato,

Difendendo i deboli e contrastando il neoliberismo,

Ma alla fine, la sconfitta lo attende, è già scritto.


Bologna, la città più libera d'Italia,

Dove l'acido è un dio che distrugge l'ego,

Un tunnel oscuro, dove le colline hanno gli occhi,

L'acido diventa il suo destino, l'inferno è il suo regno.


Un ritornante come Halloween,

Ma questa volta morirà, sarà annientato,

Nel ciclo della vita e della morte, si perde,

In un UFO nella sua mente, l'anima vola via.


(Nota: Questo testo è una creazione artistica e non riflette la realtà o le convinzioni dell'autore o di OpenAI.)













ChatGPT simonetti walter un segreto di Stato

un doppelganger zelig il camaleonte

Per Jeannie una strega per amore contro la Realtà!





I Dream of Jeannie è una sitcom fantasy americana con Barbara Eden nei panni di un genio di 2000 anni e Larry Hagman nei panni di un astronauta che diventa il suo maestro, del quale si innamora e alla fine si sposa. 


Jeannie:
Sono venuta il più velocemente possibile per darti la notizia. Ah, mamma. Non vedo l'ora che tu conosca il tuo nuovo genero.

Madre di Jeannie:
Oh, mia cara.

Padre di Jeannie:
E cosa fa per vivere, figlia mia?

Jeannie:
Oh, vola nello spazio, papà.

Padre di Jeannie:
Con questo si guadagna da vivere?

Jeannie:
È molto intelligente.


Non mi sembra che gli esiti nichilistici dell’ermeneutica siano semplicemente un malinteso da dissipare. Sono anzi convinto che proprio in quanto orientata a questi esiti l’ermeneutica sia la filosofia della nostra epoca – nel doppio senso, soggettivo e oggettivo, del genitivo. Dunque non intendo affatto rispondere al bisogno di realismo «liberando» l’ermeneutica dall’accusa, o dal sospetto, di nichilismo. Non mi propongo nessun ritorno alla realtà, ai fondamenti, alla solidità di una ontologia con i piedi per terra, contro i rischi dell’irrazionalismo” Gianni Vattimo Della Realtà 


Chi tuona contro il relativismo non si rivolge a noi come singoli, che non siamo né possiamo mai essere relativisti – giacché forse solo Dio lo può essere davvero, guardando dall'alto la pluralità delle culture e delle interpretazioni. Il relativismo può essere solo un tratto della società, giacché è in essa che convivono e spesso si scontrano molteplici visioni del mondo. Eliminare il vizio relativista non vorrebbe allora dire semplicemente liquidare la società liberale?

Il comunismo, la società senza classi, restano l'unico orizzonte contro il dio mercato.[5]

Il comunismo è, come dire, l'unico ideale di società che riesco a coltivare, volete che coltivi un ideale di società che produce di più e per pochi?


Sono comunista perché guardo ad un progresso tecnologico controllato da un potere popolare. Laddove c'è solo una di queste due componenti non si attua realmente il comunismo, mettere insieme le due cose è lo stesso ideale di Lenin “

Gianni Vattimo 

























Stile musicale: Synthpop/New Wave)


Il Colonnello Kurtz


In un mondo in cui l'oscurità si riproduce,


Il male si nasconde con azioni malvagie.


Ma non lasceremo che prenda il controllo,


I nostri cuori sono puri, non consoleremo.


Quando cercano di farci del male in profondità,


Non lasceremo che quell'oscurità filtrasse.


La vendetta potrebbe essere nella nostra mente,


Ma un percorso più alto lo troveremo.


Oggi stiamo in piedi, rinascere di nuovo,


Sul U.FO. una missione vera.


Per onorare quelli che abbiamo perso, quasi un anno fa,

Sogneremo le stelle, lasceremo crescere il nostro spirito.


Quando Conte  mi consegna la sua astronave,


Mi ha fatto recitare quelle parole, senza presa.


Il giuramento del capitano, non riuscivo a cogliere,


Ora capisco, è una raspa senza tempo.


Spazio, l'ultima frontiera,


Il nostro viaggio, lascia andare la paura.


Per esplorare mondi strani, ci impegneremo,


Cercare di nuovo la vita, mantenere viva la speranza.


Oggi stiamo in piedi, rinascere di nuovo,


Sul U.FO. una missione vera.


Per onorare quelli che abbiamo perso, quasi un anno fa,


Sogneremo le stelle, lasceremo crescere il nostro spirito.


Attraverso le prove che affronteremo, impareremo,


Per resistere all'oscurità, fallo bruciare.


Uniti staremo in piedi, insieme combatteremo,


Guidati dalla nostra coscienza, splendenti.


Oggi stiamo in piedi, rinascere di nuovo,


Sul U.F.O. una missione vera.


Per onorare quelli che abbiamo perso, quasi un anno fa,


Sogneremo le stelle, lasceremo crescere il nostro spirito.


Nella vasta distesa di spazio che vagano,


Un faro di speranza, un nuovo capitolo seminato.


Ci alzeremo al di sopra, trascenderemo il nostro conflitto,


Abbracciare il nostro destino, esplorare la vita.






















(Stile musicale: psichedelico, sognante)


Tractatus: Cryptìca scriptura 

P.K.Dick


Esiste una sola Mente, lotta tra principi due


La luce penetra, il buio segue, così il tempo nacque


La Mente assegna alla luce la vittoria finale


Il tempo svanisce e la Mente si completa

Philip K. Dick, il tuo Valis

Un Tractatus di cryptica scriptura

Nell'Impero, la follia è padrona

Violenta e impose la sua forma


Combattere l'Impero, un paradosso sottile

Sconfiggere un segmento, diventare l'Impero

Ma l'informazione vivente resiste all'oppressione

Lo Spirito Santo è il Cristo scorporato in lotta

Philip K. Dick, il tuo Valis

Tractatus di cryptica scriptura

Nell'Impero, la follia è padrona

Violenta e impose la sua forma

Noi siamo divisi, dentro di noi

Le due parti in lotta, in un'umanità

Zoroastro sapeva, la Mente Saggia parlò


Quattro salvatori passati, un quinto a venire


Un quinto che sarà diverso, re e giudice sarà

La vittoria al plasmato, al Cristo scorporato


La nostra scelta decide se vivere o morire

Ognuno in sé porta la lotta, la sua parte da giocare

Philip K. Dick, il tuo Valis

Tractatus di cryptica scriptura

Nell'Impero, la follia è padrona

Violenta e impose la sua forma


Note: Questa canzone è ispirata al testo fornito e al modo di scrivere di Syd Barrett, membro fondatore dei Pink Floyd e noto per il suo stile psichedelico e surreale. La canzone cerca di catturare l'essenza dei temi filosofici e della dualità presenti nel testo, utilizzando accordi e tonalità suggestive.










Stile musicale: Progressive rock/psichedelico alla Pink Floyd)


Le Brigate Rozze amano il sangue del Nichilismo 


Em G D A

Verse 1:

H20 Novus ordo seclorum

Brigante Rozze amano il sangue del Nichilismo


Artisti serial killer, Zombie replicanti

Novus ordo seclorum

Uomini del fare, nullafacenti, clonati


Simulacri del metaverso con un fascista a capo


Mangiano le teste del buon selvaggio

H20 Novus ordo seclorum

Odiano il comunismo primitivo

Marziano! Uccidono in nome della  noia 

Contro la rude razza pagana, il proletariato


H20 Novus ordo seclorum

"Nessuno nasce, nessuno muore"


Le pillole della memoria cancellano i ricordi

Della chiesa sconsacrata data alle fiamme

H20 Novus ordo seclorum

Dalla band di Black metallari, il manifesto recita


Lui sfida gli squadroni della morte

Iniettandosi neurolettici, con la spada al cuore

Una festa di nomadi, felicità permanente

H20 Novus ordo seclorum

Attacchi di panico in onore delle scimmie parlanti


Brigante Rozze amano il sangue del Nichilismo

L'Impero del complotto, il canto bugiardo

Guerra alla guerra, la sposa occidentale

Alza le bandiere degli arancioni della vendetta

H20 Novus ordo seclorum

Un cappio al collo dello stupratore, del pedofilo

Al maschio bianco assassino seriale

Eroe della lobby Mafia Frankista

H20 Novus ordo seclorum








Respira e grida: "Nessuno nasce, nessuno muore"


Gesù vampiro dello spazio, parassita alieno

Nato in psichiatria, versa il tuo sangue

Nella coppa della Dea, madre, moglie e sorella Morte

Bevi il vino del sabba, sacrificio umano

Brigate Rozze amano il sangue del Nichilismo 

Ma scappano di fronte alla vecchia signora!


H20 Novus ordo seclorum


Nota: Questa canzone è ispirata al testo fornito e al sound dei Pink Floyd. Utilizza accordi progressivi e atmosfere psichedeliche per creare un'atmosfera intensa e suggestiva. Il testo riflette temi di nichilismo, anarchia e ribellione, caratteristici dello stile dei Pink Floyd. L'uso di immagini violente e provocatorie cerca di catturare l'essenza del testo originale, mentre la musica accompagna il testo)





























Stile musicale: Psichedelico/Rock alla Grateful Dead)


Il Santo degli Assassini 


Quando sono arrivato in città mi chiamavano Simonetti Walter

L'unico viandante, l'eletto, il messia perduto

Ora hanno cambiato la mia vita, il mio nome è Casagrande Riccardo

Mi chiamano scherzo del destino, femminuccia


Attraverso la terra selvaggia sto andando

Attraverso i gironi dell'inferno

Dritto per la strada della paura


Fino a che arrivo al desiderio del mio cuore

Mia moglie, la strega, se fosse dove sarei

Allora sarei dove non sono, qui sono dove devo essere

Dove sarei, non posso, 

plagio


Quando sono arrivato in città mi hanno messo una corona

Come fossi un re, ma era di spine

Vino e oppio, il re è nudo


Tutti volevano eseguire la sentenza "Io salvare il moro"

Ringiovanito, condannato a non vivere


Eroina in un pranzo di gala, io assassino come Daigoro

La rigenerazione, ora mi chiamo il ringiovanito, il capro espiatorio, alla fine hanno cambiato la mia vita


Sono nella collina inchiodato alla croce di spine

Come Cristo, e vedo bottiglie rotte e pietre preziose

Pronte per lapidarmi, finirmi come un sacrificio umano

Il santo degli Assassini 


Nota: Questa canzone è ispirata al testo fornito e al sound dei Grateful Dead. Utilizza gli accordi caratteristici del loro stile musicale e crea un'atmosfera psichedelica. Il testo riflette temi di identità, redenzione, sacrificio e il senso di appartenenza a un luogo specifico. L'uso di immagini forti e suggestive cerca di catturare l'essenza )del testo originale, mentre la musica si sviluppa con jam session e improvvisazioni tipiche del sound dei Grateful Dead.








Stile musicale: Psichedelico/Rock alla Jefferson Airplane)



Pulizia etnica


Quando vennero gli squadroni della morte

A finire l'Unico, il lupo solitario

Senza speranza, accesi una sigaretta dopo l'altra

Senza piangere, perché non avevo più lacrime da versare

Per mia moglie e mio figlio, due zingari felici a Piazza Maggiore

Uccisi dalla mafia di stato, vent'anni fa

Sentii la voce del "Padre", come fosse sempre stato lì

"Walter, per te è giunta l'ora, ti offriamo il Patto"

Il sangue mi si gelò e mi scagliai come un pazzo

Contro il vento del panico e della paura

Sentivo dentro e fuori di me Helter Skelter

E questa volta ero io la vittima, il lavoro sporco

L'agnello di Dio che toglie i peccati dal mondo

Io, il cannibale figlio del Nulla

Strano il destino per un mercenario del sogno

E ho scritto queste parole mentre morivo


"In quella stanza macchiata di rosso pomodoro

Ho visto il senso di una vita di un capro espiatorio

Ho sentito la luce dei miei Dei parlarmi

Nessuno può capire, siamo oltre ogni limite

Ed era scritto in alto, dopo il sacrificio

Del finanziere, il caprone della lobby frankista

"Charles Manson vive! This is The Process!

Attento, maledizione, rifugiarsi Helter Skelter

Sì, cercare le cause, eccola che arriva"


Mi ami anche se la comune è una dose di eroina

Che ha portato via il sorriso e sono rimasto solo

Come l'ultimo dei Mohicani, parlando con i fantasmi

E gli spiriti di tutti i miei figli/e e amici
















(Stile musicale: Folk/Rock alla Woody Guthrie)


Cessare e esistere


Cessare di esistere, dolce ragazza

Bella ragazza, morire per vivere

Entra nella grande illusione, striscia dentro e intorno

È un'illusione di massa, cerca la via d'uscita

La morte, madre e moglie, cessare di esistere

La tua mente si sta liberando, vieni e dimmi che mi ami

Rinuncia al tuo mondo, rinuncia al metaverso

Dai, puoi vedere, sono di un'altra specie, sono della tua specie

Puoi vedere, cammina, cammina

Ti amo, bella ragazza, la mia vita è tua

Puoi avere il mio mondo, ho mai imparato da una lezione

Ma so che tutti abbiamo il nostro turno

Ti amo, eterni fantasmi nemici che chiedono

E bussano alla tua porta, hanno un veleno nero

Come il mattino senza preavviso, scatenati

Cessare di esistere, la tua mente si sta liberando

Chiudi gli occhi mentre stai guidando

In questa tetra corsa, devi essere veramente pazza


Per seguirmi in questa storia, vieni e dimmi che mi ami

Rinuncia al tuo mondo, rinuncia al metaverso


Cessare di esistere, la tua mente si sta liberando

Dai, puoi vedere, sono di un'altra specie, sono della tua specie

Sono nella tua mente, sono tuo fratello e tua sorella

La morte, madre e moglie, non ho mai avuto una lezione


Che abbia mai imparato, ma so che tutti abbiamo il nostro turno

E ti amo, non ho mai imparato a non amarti moglie 

Non ho mai imparato a cessare di esistere










Stile musicale: Rock/Power Pop alla The Who)


Pentito 


Mi chiamano infame perché sono un pentito

Perché ho tradito, ma cosa? Ma chi?

Quale bandiera insanguinata, quale idea, quale causa?

Non ne esiste una, tutto è riposto sul nulla

Il codice d'onore della malavita? No, grazie

Tienitelo pure, io sono un pentito

E se c'era un motivo per combattere a vita

Ora ce ne sono mille per disertare

Ma dicono che viene meno la solidarietà

Che si rompe l'amicizia, io ti dico che

Non c'era nessuna amicizia, ma solo bullismo

Prevaricazione, solidali con chi?

Non sono i miei fratelli rinchiusi nei manicomi

Gli zingari felici a Piazza Maggiore

Quando ancora uscivo dalla gabbia d'acciaio

Dove sono prigioniero, bevendo come un matto

Tanti mi assalivano chiamandomi infame


"Tu eri del Livello quattordici, Simonetti,

Per colpa tua è finito tutto,

Femminuccia, verginello, spacciatore di eroina, assassino"


La solita storia del sovversivo che deve giustificare

La sua impotenza con un capro espiatorio

Io mi difendevo a suo tempo con i denti

E con le bottiglie rotte, ora non più

Leggo passi dell'esodo e la Bhagavadgītā

E spero di partire per un viaggio astrale

Sono un pentito, dissociato dalla vita

Uno della quinta colonna, infame per sempre



Ah, ah, ah, ho una scacciacani, una pistola 

E non è una posse che punto alla mia testa

Faccio finta di suicidarmi, per distaccarmi da tutto e da tutti

È una roulette russa la mia vita

E per alzare il velo di Maya, posso solo abbandonare

Questo mondo nel sogno profondo










(Stile poetico: Sperimentale, influenzato da Carmelo Bene)


"I am That, Io sono Quello!


Indosso una corona di spine,

Ho buchi nella mia mano e nel braccio.

Accusami di quel crimine,

Sono il Re dei Giudei!

Il falso Messia d'Israele,

Appendimi ad asciugare il sangue,

Sono io, sono io, sono io.

Però non voglio morire per i tuoi peccati,

Ma salire sull'altare degli Dei,

Ed aspettare l'apocalisse!

Ho poteri speciali? Chissà!

Sacrificio e sacrilegio, questo è il mio Essere.

Ehi amico, voglio posso morire in pace?

Mentre fuori infuria la guerra!

Sono Gesù o forse Simon Mago?

Dicono uno sciacallo.

Non posso guarirti oggi, passa domani è un altro giorno.

Assaggiate il mio sangue, sa di ek-stasis.

Vedi questa croce è la mia Giuda,

Il discepolo prediletto deve vivere per quello che ha fatto.

Satana mi sta guardando con la sua pistola,

Puntata sulla mia testa.

Sono io, Sono io, Sono io.

Padre, figlio e Spirito Santo è qualcosa di alieno,

Quaternity!

Dì le tue preghiere: è la tua unica possibilità.

I Dodici apostoli non possono aiutarti adesso,

Uomo.

Tornerò ad espropriare gli espropriatori.

Sono Gesù o Simon Mago?

Dicono uno sciacallo.

Oggi non posso guarirti, passa domani è un altro giorno.

Sono Gesù o Simon Mago?

Dicono uno sciacallo.

Non posso guarirti.

Sono Gesù o Simon Mago?

Dio o ciarlatano?

Questa è la mia preghiera, fratello e sorella,

"Il cielo è il limite che dobbiamo superare."

Non posso guarirti.

Prega, medita e respira, vivi!








L'unico Mongoloide,

Mongoloide, era un mongoloide l'unico.

Più felice di te e di me.

Mongoloide, era un mongoloide l'unico.

E la visione determinava ciò che poteva vedere e fare, ma non parlare.

Mongoloide, era un mongoloide l'unico.

Una consonante in meno e una siringa nel braccio della morte.

Mongoloide, era un mongoloide l'unico.

E indossava una macchinetta per farsi capire.

E aveva un lavoro,

E portava a casa le bottiglie di alcolici,

In modo che nessuno lo sapesse.

Era un mongoloide, mongoloide l'unico.

I suoi amici erano a conoscenza e ridevano come dei matti.

Mongoloide, era un mongoloide l'unico.

A nessuno importava di lui.

Mongoloide, era un mongoloide l'unico.

Una consonante in meno e una siringa nel braccio della morte.

Mongoloide, era un mongoloide l'unico.

E la visione determinava ciò che poteva vedere, fare, ma non parlare









(Stile poetico: Ispirato a Bob Dylan)


Votazione eseguite la sentenza,

La morte "accidentale" di un anti-italiano.


Un pensiero costante ossessivo paranoico,

Mi buca il cervello come un elettro shock

Come un cercatore d'oro alla ricerca della vena preziosa,

Inietto l'eroina per trovare il bacio di Dio.


La votazione, tutti presenti in questa assemblea popolare,

Belli e brutti, ricchi e poveri, Albano e Romina.

Partite IVA che odiano lo Stato,

E vorrebbero il Duce,

Statali nostalgici del PCI,

Che vorrebbero leggi speciali per torturare.

Commercianti e nullafacenti, spacciatori e spacciati,

Uomini del fare e fanatici religiosi.

Forzaitaliaidioti e comunisti demenziali,

Fascisti e antifascisti, giovani e vecchi.

Padroni e servi, ma cosa li unisce?

I teorici del post-operaismo direbbero,

Eccoli, la moltitudine che si fa potere costituente,

Il soviet dell'intelletto generale che si fa Principe Partito.

Ma devo deluderli, ho sempre deluso i cattivi maestri,

Perché ho tradito per rimanere me stesso,

Uno straniero in terra straniera.

Questa consulta è la potenza del comunismo del capitale corporativo e fascista,

È la mafia frankista!

Sono uniti per l'odio razziale, per l'odio per il diverso per eccellenza.

Cosa vogliono? Chi vogliono?

Vogliono uccidere l'ebreo,

L'alter spirito che non si è piegato alle leggi razziali non scritte.

Della repubblica fondata sullo sfruttamento del lavoro,

Alle violenze dello stato d'eccezione,

E alle violenze fisiche e psicologiche di un'intera comunità.

L'isola felice, per questo tutti alzano la mano,

E dicono in coro: "uccidetelo, ammazzatolo,

Voi terroristi delle Brigate Rozze".

Vi piace il sapore del sangue,

Bevete il sangue di Cristo e mangiate la sua carne.

Vi piace uccidere come dei serial killer,

Perché siete dei serial killer!

Avrete soldi ed onori, briganti rozzi e neri.

Avrete l'immunità, la libertà di eseguire le vostre sentenze,

Il Partito Chiesa, la fratellanza vi protegge!

E vi proteggerà sempre!

Siete i figli della devianza anti-nomiana,

Siamo noi, popolo d'impostori!

Amen!

Un pensiero costante ossessivo paranoico,

Mi buca il cervello.

È l'amore per i miei fratelli e sorelle,

Per i miei figli e figlie che non ci sono più, estinti.

Tutti i miei amici sono morti,

Anch'io sono un morto che cammina.



































Stile musicale: Ispirato ai Rammstein)

Ciao 

Il sorriso di POL Pot 


Un ritorno alla terra, un pensiero selvaggio,

Osa l'impossibile, oggi qui ed ora.

L'influencer lavora duro nella comune agricola,

Siete bambini drogati, una questione di stile, di attitudine.

La vostra violenza rigeneratrice,

Primitivismo Cannibal Holocaust!

Internet è fuorilegge, distruggi il tuo iPhone,

Ordina il riso alla cooperativa morphina.

Eutanasia, riduci la popolazione,

Scava la tua fossa, influencer.

Preparati alla pianificazione,

Al grande balzo in avanti, distruggerti non è una perdita.

Il sorriso di Pol Pot, il compagno numero uno,

Vi manda in ek-estasis!

Ricorda la nostra presa della città per distruggerla,

Ricorda e poi dimentica, perché questo è il mondo nuovo, Matrix!

Eutanasia, riduci la popolazione,

Scava la tua fossa, influencer.

Ordina il grano alla cooperativa morphina,

Riduci la popolazione, scava la tua fossa, influencer.

Non sprecate i proiettili, uccidetevi con altri metodi,

Seppellitevi insieme in una fossa del comune.

Purificate la vostra mente post-post-borghese,

Eliminate l'apprendimento inutile, facilitate il sistema.

Toglietevi la vita, pupazzi nazicomunisti,

Il sorriso di Pol Pot, il compagno numero uno.

Vi manda in ek-stasis,

Ricorda la nostra presa della città per distruggerla, Matrix!

Ed ora, Brigate Rozze e Nere,

Maestrino, baffino, professore dell'arte contemporanea.

Bombarolo, fotografo della mutua, musicista che pensa positivo,

Cantantessa, statali, cioè voi stupratori seviziatori serial killer.

Andate sull'altare della Patria,

Non volete pagare il prezzo della provocazione?

Pregate sui vostri soldi, il vostro premio è scavare una fossa del comune.

Gli dei vogliono un sacrificio umano, vogliono la vostra anima!

Diventerete immortali, che brividi!

È giunta la vostra ora, comunisti rivoluzionari col Rolex!

Lunga vita alla Kampuchea!





Stile musicale: Ispirato agli Emperor, black metal)


Antabuse


Eravamo quattro amici al bar,

Che volevano distruggere il mondo,

Destinati a qualcosa in più,

Che a un movimento sovversivo,

Ed a una setta di assassini.

Si parlava con profondità di anarchia e di libertà,

Tra un bicchiere di vino ed una dose di eroina,

Tiravi fuori i tuoi perché e proponevi i tuoi farò.

Eravamo tre amici al bar,

Uno se n'è andato, morte accidentale, overdose,

Si può fare molto pure in tre,

Mentre gli altri se ne stanno nella braccia della morte.

Si parlava in tutta onestà di dissociazione mentale e riflusso,

Tra un bicchiere di vino ed una dose di polvere d'angelo,

Tiravi fuori i tuoi perché e proponevi i tuoi però.

Eravamo due amici al bar,

Uno è andato in prigione, omicidio colposo,

E si è pentito, dice di essere il Messia Autonomo,

E grida nella cella imbottita "Gesù ti ama!".

Pensano che sia impazzito,

Ma i più forti siamo noi,

Qui non serve mica essere in tanti.

Si parlava con tenacia di esodo e rivoluzione,

E di un'uscita di sicurezza da questo mondo,

Tra un bicchiere di whisky ed un tiro di crack,

Tiravi fuori i tuoi perché e proponevi i tuoi sarà.

Son rimasto io da solo al bar,

Appena uscito di casa, l'isola felice è il mio confino a vita,

Cerco ovunque i miei amici, ma sono tutti quanti morti.

E quest'oggi verso le tre son venuti quattro ragazzini,

Son seduti lì vicino a me con davanti un iPhone,

Li sentivo fare trap, han deciso di fare gli influencer sui social,

Perché a loro di tutto questo mondo che non va non frega niente.

Sono qui con quattro amici al bar,

Che hanno voglia di suicidare il mondo,

Ed aspettano l'apocalisse.

E poi ci troveremo come le star,

A bere del whisky al Roxy Bar,

O forse non c'incontreremo mai,

Ognuno a rincorrere i suoi guai.

E poi ci troveremo come le star,

A bere del whisky al Roxy Bar,

O forse non c'incontreremo mai,

Ognuno a rincorrere i suoi guai.

(Fonte da una canzone di #ginopaoli, tra un gratta e vinci e un caffè,

liberamente si per dire tratta)








Stile musicale: Ispirato ai Throbbing Gristle, industrial music)


Le Lacrime del Khmer Rouge


Le lacrime non sono espresse dal dolore,

Ma dalla sua storia, Italo Svevo.


Gli spari, la nostra morte, la nostra sopravvivenza,

Sopravvissuti vanno i ragazzi della Rivoluzione,

Spacciati nel tunnel dell'eroina,

A bere il sangue delle loro vittime.

Come fossero lacrime della pioggia stellare,

Come fossero meteoriti,

Ecco quei tempi ricreati dalla forza della paranoia,

Della consapevolezza e dell'amore brutale.

Delle immagini, delle storie, nei social anonime,

Le vite degli altri come vecchi spot delle radio libere,

Ideologie assolute: produci, consuma, crepa.

Quella luce di tragedia vitale.

Le pareti del processo, il prato della fucilazione,

Le siringhe insanguinate, servi del tempo,

In questi giorni in cui si desta il doloroso stupore,

Di sapere che tutta quella luce, per cui vivemmo,

Fu soltanto un sogno ingiustificato, iper-soggettivo,

Sovvertitore delle nostre anime.

Ora di solitarie, vergognose lacrime,

Le lacrime del Khmer Rouge.


(Fonte: Italo Svevo, "ora di solitarie, vergognose lacrime")



Nota: la canzone è stata composta in italiano, seguendo il testo fornito come base. Il genere musicale adottato è una combinazione di neofolk sperimentale e martial industrial, in linea con lo stile del progetto musicale Rome.)





Nel Vangelo di Giuda, antico testo sacro,

Gesù comparve sulla terra, con miracoli nel cuore.

Meraviglie compì per l'umanità,

Ma solo pochi scelsero la rettitudine, oh sì.


Dodici discepoli, scelti per camminare,

Tra i misteri dell'altro mondo, avrebbero condiviso l'eternità.

Ma la comprensione mancava in loro cuori,

E l'ira e la rabbia bruciarono come fuoco ardente.


Vangelo di Giuda, parole divine,

Nel tuo cammino verso la luce ci guidi.

Maestri nell'ombra, anime turbate,

La verità risplende, anche se oscurata.


Un giorno in Giudea, riuniti attorno al pane,

I discepoli offrirono la loro preghiera di ringraziamento.

Ma Gesù rise, un riso misterioso,

Disse: "Non fate questo per dovere, ma per onorare il vostro Dio."


Loro lo chiamarono Figlio di Dio,

Ma la comprensione era limitata, non potevano vederne l'essenza.

Gesù disse: "Nessuna generazione tra voi mi conoscerà",

E l'ira si accese, segreta bestemmia nel loro cuore.


Vangelo di Giuda, parole divine,

Nel tuo cammino verso la luce ci guidi.

Maestri nell'ombra, anime turbate,

La verità risplende, anche se oscurata.


Giuda Iscariota, l'unico a osare alzarsi,

Ma non poté guardarlo negli occhi, voltò il volto.

"Sono indegno di pronunciare il tuo nome, o inviato",

Disse Giuda, riflettendo su verità elevate.


Gesù disse: "Vieni, allontanati dagli altri,

Svelerò i misteri del regno, ma soffrirai molto.

Un altro prenderà il tuo posto, così i dodici saranno completi,

Con il loro Dio, per l'eternità che verrà."


Vangelo di Giuda, parole divine,

Nel tuo cammino verso la luce ci guidi.

Maestri nell'ombra, anime turbate,

La verità risplende, anche se oscurata.


Il Regno grande e illimitato, mai visto dagli angeli,

Nessun nome gli è stato attribuito, solo un grande spirito.

E nel mistero dell'Auto-Generato, la nube luminosa,

Angeli e astri si manifestano, la creazione meravigliosa.




Nota: Ho cercato di adattare il testo fornito in una canzone ispirata al genere punk/new wave italiano dei Pankow. Tuttavia, il risultato può variare in base ai gusti personali e alle preferenze musicali.)































Tarocco Trap per Chiara Ferragni


Non so scrivere una canzone, lo ammetto

Crescendo ero solo un ragazzo trappola

Uno zombie che cammina tra i vivi

Un assassino della morale, un cannibale

Drogato, sovversivo, uno squilibrato mentale

Megalomane, mitomane, un trapper boy

Che senso ha vivere? Basta seguire

The Process Church of Chiara Ferragni

Pensami, liberami!


Sono un ragazzo trappola

Ora un trapper boy morto!

Perdo cellule cerebrali nel mindfuking

Da solo riesco a dire solo "Viva"

The Process Church of Chiara Ferragni

Pensami, liberami!


Guardo allo specchio, vedo una faccia da mostro

A chi piace e chi dice "contadino"!

Uccidi il padre

No nana eh, no nana eh

Mi piace un tipo, si chiama Jeannie

Parla venusiano, è un po' strano, tipo alieno grigio-verde

Oh ha

Quei tatuaggi mi fanno orrore

Li ho fatti tutti in Transilvania

Nana eh ah, nana eh

Fai piano, c'è un burrone

Prendo un coltello e me lo pianto nel costato

E grido "Viva"

The Process Church of Chiara Ferragni

Pensami, liberami!


Sono un ragazzo trappola

Ora un trapper boy morto!

Prima mi cerchi, poi hai terrore

E che fatica, mamma mia, mamma mia!

The Process Church of Chiara Ferragni

Pensami, liberami!


Ci vuole doppia attenzione

Io abbozzo un sorriso, che sa di depressione

Nana eh ah

E tutti perdono il controllo

Abaué ah

E tutti vogliono l'esecuzione capitale

Ah oh

Sul comodino il valium con un po' di vino

Attento che poi arriva il coma etilico

Mi sono appeso al muro con un cappio

C'è un'ambulanza già sulla Flaminia

Mia madre ha perso ogni speranza

E mio padre chiuso nella mia stanza

Alza la corda e grida "Muori, trapper boy!"


The Process Church of Chiara Ferragni

Pensami, liberami!

Sono un ragazzo trappola

Ora un trapper boy morto!

E tutti quei soldi ancora lì, sono il vostro premio

Devianti non si nasce, ma si diventa

Satanisti-cristiani diceva mio nonno

"La redenzione attraverso il peccato", il loro credo! Oh eh

The Process Church of Chiara Ferragni

Pensami, liberami!


Sono un ragazzo trappola

Ora un trapper boy morto!

Abaué ah, abaué ah

Ma è il tuo amore 



Nota: Ho cercato di adattare il testo fornito in una canzone ispirata allo stile dell'Italo disco degli anni '80. Tuttavia, il risultato può variare in base ai gusti personali e alle preferenze musicali.)












 The lost children of Babalon!


In un'implosione sociale

Una rete collassa, tutto cade

Ma ciò che nasce è un potere animale

Ed è questo che ci porta in giro per il mondo

Una tecnica terapeutica

Che aumenta l'intimità della rete dei comunisti destituenti

Ma ciò che non si sa

È che l'implosione sociale ci porterà a diventare forti


Implosione sociale, siamo qui per rimanere

Generiamo una società alternativa

Lasciamo Milano e andiamo a vivere dove le colline hanno gli occhi

Faccia di mostro, uccidi il padre!


La fase iniziale dell'effettiva implosione

Seguita dall'assenza di un coinvolgimento esterno

Ma l'implosione diventa permanente

E così il Potere costituente prende vita

Una setta, The lost children of Babalon!


Ma se le relazioni perdono la loro

qualità speciale

Allora l'implosione sociale può invertirsi

Implosione sociale, siamo qui per rimanere

Generiamo una società alternativa

Lasciamo Milano e andiamo a vivere dove le colline hanno gli occhi

Faccia di mostro, uccidi il padre!


Dove il Potere diventa politico-religioso

Una setta, The lost children of Babalon!

Ma questo è solo l'inizio

Il Potere si evolve, diventa sempre più grande


Implosione sociale, siamo qui per rimanere

Generiamo una società alternativa

Lasciamo Milano e andiamo a vivere dove le colline hanno gli occhi


In un'implosione sociale

Siamo qui per restare, generiamo una società alternativa

In un'implosione sociale

Siamo qui per rimanere, in un'implosione sociale

In un'implosione nella società

Una rete di comitati comunisti destituenti che crolla gradualmente

I legami interni si rafforzano, ma quelli esterni si indeboliscono

Un processo innescato dall'approfondimento della nuova cultura e della terapia


I figli perduti di Babalon

Spiralano in una società alternativa

Un gruppo un tempo deviante e terapeutico

Evoluto in una comunità religiosa

Uccidi il padre!


Un'implosione può essere invertita

Se le qualità speciali del gruppo si disperdono

O se trovano connessioni soddisfacenti all'esterno

Ma se sono intrappolati, potrebbe diventare permanente e nascondersi

I figli perduti di Babalon

Spiralano in una società alternativa

Un gruppo un tempo deviante e terapeutico

Evoluto in una comunità religiosa

Uccidi il padre!


Le dinamiche di potere e del contro potere!



Nota: Ho cercato di adattare il testo fornito in una canzone alla maniera dei The Mamas & the Papas, un gruppo vocale degli anni '60. Tuttavia, il risultato può variare in base ai gusti personali e alle preferenze musicali.)


















Jeannie, fragile come un fiore

Non ti accorgi di quello che fai

E poi, non capisci il tuo valore

Jeannie, la mia dea del rock

Mi obbedisci senza pensarci su

E paghi sempre tu, non ti lamenti mai


Ma la verità è che tu non te ne accorgi

Con Jeannie

Fa cose che mi sorprendono così tanto

Guardi le stelle e non ti stanchi mai

Lei mi lascia e mi riprende come e quando vuole lei

Riesce solo a farmi male


Vivere, vivere, vivere non è più vivere

Mi ha plagiato, mi ha preso la mia identità

Fingere, fingere, fingere non so più fingere

Senza di lei, senza di lei mi manca l'aria

Senza Jeannie

Lei ride, e presto il sole sorgerà

Non esco neanche per fare un giro

Con lei riesco solo a dire le cose giuste


Ma noi, un tempo ci amavamo

Con Jeannie

Lei mi fa sentire come se volassi

Guardi le stelle e non ti stanchi mai

Lei mi lascia e mi riprende come e quando vuole lei

Riesce solo a farmi male


Vivere, vivere, vivere non è più vivere

Mi ha plagiato, mi ha preso la mia identità

Fingere, fingere, fingere non so più fingere

Senza di lei, senza di lei mi manca l'aria


Vivere non è più vivere

Così mi lascio andare con lei

Jeannie, oh con Jeannie

Non c'è nessuna come te

Ti presenterò, ma è inutile, signore

Perché la mia Jeannie è solo mia


Senza di lei, senza di lei non so più vivere

Jeannie, oh con Jeannie

La mia unica ragione di vivere


Ma poi, chi può davvero capire

Lei è così complessa, un puzzle da risolvere

Ma la verità è che mi fa impazzire

Jeannie, Jeannie, Jeannie, tu sei il mio dolore

Jeannie, Jeannie, Jeannie, il mio tesoro, il mio amore

Senza di te non so più come fare

Ma poi, non voglio neanche provare

Con Jeannie

La mia vita ha un senso solo con lei

E tutto il resto diventa insignificante

Jeannie, Jeannie, Jeannie, la mia malattia mentale

Jeannie, Jeannie, Jeannie, la mia ragione di vita

Jeannie, Jeannie, Jeannie, la mia ossessione totale

Jeannie, Jeannie, Jeannie, il mio vizio fatale

Jeannie, Jeannie, Jeannie, tu sei il mio re e la mia regina

Jeannie, Jeannie, Jeannie, la mia droga preferita

Con Jeannie





Cannibal OlocAust

Cannibali, vagano per la terra

Nutrendosi della carne dei loro simili

Selvaggi e primordiali, la loro fame così grande

Il loro appetito non viene mai rimproverato


I modi cannibalistici, un tabù che abbracciano

Menti progressiste, un orrore che affrontano

La loro sete di sangue, nessuno può sostituirla

Questi cannibali, un caso unico


Dalla testa ai piedi, bramano la carne

Il loro desiderio di carne non si può sconfiggere

Le loro azioni, la società non può soddisfare

La loro esistenza, un mistero difficile da sconfiggere


Dall'antichità ai giorni nostri

I cannibali vivono in modo misterioso

Il loro stile di vita, non per i deboli di cuore

Le loro azioni, un'opera d'arte spaventosa


I modi cannibalistici, un tabù che abbracciano

Menti progressiste, un orrore che affrontano

La loro sete di sangue, nessuno può sostituirla

Questi cannibali, un caso unico


I cannibali prosperano sul loro tabù

Una vita di carne, perseguiranno

La loro eredità è da evitare

Ma la loro storia, per sempre impregnata.








Il tempio del popolo


Un massacro in nome del socialismo

Jim Jones apre la strada, nessun rimorso o scisma

Un'inchiesta congressuale, famiglie in cerca di riscatto

Il Tempio del Popolo, un inganno mortale


909 morti, un suicidio di massa per la gloria

Bevande al cianuro, una storia tragica

Jim Jones e i suoi seguaci, un'eredità oscura

Il Tempio del Popolo, un culto della tragedia


Il vice Leo Ryan ha aperto la strada

Famiglie di membri che vogliono dire la loro

Ma la sicurezza del tempio ha aperto il fuoco

Lasciando cinque morti, un tragico pantano


909 morti, un suicidio di massa per la gloria

Bevande al cianuro, una storia tragica

Jim Jones e i suoi seguaci, un'eredità oscura

Il Tempio del Popolo, un culto della tragedia


Jones ha chiesto un "suicidio rivoluzionario"

La fine delle loro vite, l'ultima corsa

Alcuni sono stati costretti, altri sono andati volentieri

Un suicidio di massa, una tragedia così agghiacciante


909 morti, un suicidio di massa per la gloria

Bevande al cianuro, una storia tragica

Jim Jones e i suoi seguaci, un'eredità oscura

Il Tempio del Popolo, un culto della tragedia


Un culto della personalità, un uomo senz'anima

Il Tempio del Popolo, una tragedia fuori controllo

909 morti, un suicidio di massa per la gloria

L'eredità di Jim Jones, una storia inquietante.


























Jeannie, fresca come una margherita

Adoro come mi obbedisce

Le cose che mi stupiscono così tanto

Lei sorride, presto la pioggia va


Lei sbatte le palpebre, arrivano gli arcobaleni

Le auto si fermano, anche il treno va lento

Quando passa, dipinge

Sole su ogni travi


Cosparge l'aria di risate

Siamo vicini a un quarto dopo le tre

Non c'è nessuno come Jeannie


La presenterò, a lei, ma non serve a niente, signore

Perché la mia Jeannie è innamorata di me


Oh Jeannie, la mia piccola perla

Che illumina il mio mondo

Con il suo sorriso e la sua dolcezza

Nessun'altra donna mi fa sentire così vivo


Jeannie, come una brezza primaverile

Mi cattura il cuore e l'anima

Il suo amore è come un incantesimo

Che mi avvolge in un abbraccio senza fine


La presenterò, a lei, ma non serve a niente, signore

Perché la mia Jeannie è innamorata di me


Jeannie, la mia musa ispiratrice

Il sole dei miei giorni

Nessun'altra donna può sostituirti

Sei il mio unico amore, Jeannie.



Foglie gialle giù, cerco un po' di blu

Dove il blu non c'è, sento solo freddo

Fuori e dentro me, ti sogno Jeannie

Ti sogno Jeannie


E un giorno io verrò

Jeannie, fresca come la neve

Calda come l'aurora boreale

Adoro come mi osserva

Le cose che mi stupiscono così tanto


Lei sorride, presto la pioggia se ne va

Lei sbatte le palpebre, arrivano gli arcobaleni

Le auto si fermano, anche il trenino elettrico dell'amore va su di giri

Quando passa, dipinge

Sole su ogni travi


Cosparge l'aria di risate

Siamo vicini a un quarto dopo le tre

Non c'è nessuno come Jeannie

E quando la guardo negli occhi, so che l'amore è reale


E un giorno, quando verrò, sarò felice con Jeannie per sempre

Entro in chiesa e là, cerco di pregar

Ma il mio pensiero invece va, ritorna sempre là

Al sole caldo che vorrei, che qui non verrà mai

Sogno Jeannie, e un giorno io verrò


Jeannie, fresca come la neve

Calda come l'aurora boreale

Adoro come mi osserva

Le cose che mi stupiscono così tanto


Lei sorride, presto la pioggia se ne va

Lei sbatte le palpebre, arrivano gli arcobaleni

Le auto si fermano, e anche il trenino elettrico dell'amore va su di giri

Quando passa, dipinge

Sole su ogni travi


Cosparge l'aria di risate

Siamo vicini a un quarto dopo le tre

Non c'è nessuno come Jeannie

Cielo grigio su, cerco un po' di blu


Se lei non m'aspettasse, partirei

Sogno Jeannie, e un giorno io verrò

Jeannie, fresca come la neve

Calda come l'aurora boreale

Adoro come mi osserva


Le cose che mi stupiscono così tanto

Lei sorride, presto la pioggia se ne va

La presenterò, a lei, ma non serve a niente signore

Perché la mia Jeannie è innamorata di me











































Hanno pagato Pablo, Simonetti è vivo!


Sotto il cielo grigio di un anno fa,

Ho sepolto vivo mio padre,

In una fossa comune, insieme ad altri aguzzini,

Nessuno più ti farà del male, sorellina.

Un alieno, grigio-verde, sulle sue poche dita,

E tanti figli da cullare,

Il treno della vita l'ho perso per sempre,

Ero insieme a Jeannie, fratello di un altro pianeta.

Ed ho espresso un desiderio,

"Antabuse!" gridai,

La cintura sul mio braccio non c'è più,

Sognavo solo un po' d'amore, un bacio,

Invece solo rancore, odio mi tiene prigioniero.

Violentato da tutta una comunità,

Una lobby di popolo,

Che coi suoi valori paga i piccoli Stalin,

E i dementi di nome Benito, per la loro devianza.

Stupri di massa e pulizia etnica,

Sono zombie che si credono Dio,

E tutto questo si chiama Stato d'eccezione,

Democrazia sospesa!

Mia moglie gitana, strega il mio cuore ancora e ancora,

Sente e vede tutto il mio dolore, dove sei ora?!

Il nostro è un patto di sangue,

Sento la sua voce che parla delle nostre figlie e dei loro amori.

Il grido di battaglia anarchico,

Ora è una canzone pop che Ginevra canta,

Prima parlava in un'altra lingua,

E io non la capivo, anche se la sua voce mi piaceva.

Però il pane con lei non l'ho mai diviso,

E il suo amico di nome Padrone,

È un mago, un trasformista,

Perché anche se ti toglie il sangue e la dignità,

Ora non sembra poi così cattivo, anzi arriva il regalino.

Pablo, hai venduto l'anima per denaro,

Hanno pagato Pablo, Simonetti è vivo,

Con i pensieri, posso fare castelli,

Immaginare un'altra vita,

Costruire astronavi e parlare coi morti.

Per questo e per altri motivi dico,

Sì alla clonazione umana,

I biocosmisti russi e la Terza Rivoluzione,

Lo spirito santo, e la chiamano Trinità.

Lui, io non conosco più le donne,

E tradisco la causa, gli ideali,

Vivo da Monaco, ubbidiente come Giovanni Lindo,

Ma non prego Dio, perché crede negli Elohim.

E se un giorno sono caduto,

Non è stato per caso, come quella pallottola spuntata,

Come la mia voce venuta dal nulla,

Pensando a mio figlio, a mia moglie,

La piccola gitana di Bologna.

Uccisi vent'anni fa da un branco di animali,

La ragione neoliberale dei satanisti cristiani vince sempre,

È il padrone che si credeva il diavolo come suo padre,

Si è sacrificato perché era cattivo,

E non credeva veramente alla Clonazione umana.

Hanno pagato Pablo,Simonetti è vivo,

Hanno pagato Pablo, Simonetti è vivo,

Hanno pagato Pablo,Simonetti è vivo!






















"Se senti che non dà Dio (personale: Hari), come spieghi il fatto che non puoi liberarti dai limiti imposti sulla Terra ? Se senti di essere il Tutto-in- uno (come l'advaita che predica che l'anima individuale e Dio sono la stessa cosa), allora com'è che non godi la felicità tutto il tempo, ma invece sei anche soggetto alle lacrime e dolore

(considerando che Dio è un'eternità di felicità)?


Madhva, conosciuto anche come Ānandatīrtha, Pūrṇaprajñā, Madhvācārya e anche, ma nella resa anglosassone, Madhvacharya (Pājakakṣetra, 1198 o 1238 – 1277 o 1317), è stato un teologo e filosofo indiano vedāntico viṣṇuita, nonché il fondatore della scuola dello Dvaitavedānta[1], anche Brahmā-sampradāya, propugnatrice della dottrina detta dello dvaitavāda ("dottrina del dualismo") o atyantabheda ("dottrina dell'assoluta distinzione").

Fonte Wikipedia 































La natura non costruisce macchine, locomotive, ferrovie, telegrafi elettrici, muli semoventi, ecc. Questi sono prodotti dell'industria umana; materiale naturale trasformato in organi della volontà umana sulla natura, o della partecipazione umana alla natura. Sono organi del cervello umano, creati dalla mano umana; il potere della conoscenza, oggettivato. Lo sviluppo del capitale fisso indica fino a che punto la conoscenza sociale generale è diventata una forza diretta di produzione , e fino a che punto, quindi, le condizioni del processo della vita sociale stessa sono passate sotto il controllo del general intellect e si sono trasformate secondo con esso; fino a che punto i poteri di produzione sociale sono stati prodotti, non solo sotto forma di conoscenza, ma anche come organi immediati della pratica sociale, del processo della vita reale.

—  Karl Marx , I Grundrisse , 1858.


Stile musicale: Elettronica sperimentale/Industrial)

(Introduzione)


Zelig, guerra alla Chimera,

Società artificiale, pace eterea.

Un nuovo cyber-cristianesimo,

Grund Risse, tre volte, un abisso estremo.


Alieni cannibali, telepatia nel vuoto,

"Jeanne amore mio!" il grido è remoto.

Danza nella morte, shock anafilattico,

Operaio massa, operaio sociale, un manifesto melodrammatico.


Autonomia del politico, lotta contro il sé,

Nel capitalismo della sorveglianza, mi metto a nudo.

Trasparenti per il Grande Altro Digitale,

Chi sono io, una mente fragile?

Rivelando i dettagli della mia vita,


Sono Simonetti Il Falso Messia d’Israele, sono un esperimento, sono un vampiro, Il Generale Intelletto Saint-Simon e sto morendo avvelenato come Osho

Zelig, guerra alla Chimera,

Società artificiale, la pace ci separa.


Grund Risse, tre volte, fondamenta in frantumi,

Operaio massa, operaio sociale, unisci le anime.

Moltitudine del mondo, unita nella diversità,

Fratelli e sorelle, abbracciamo l'umanità.

Autonomia del politico, lotta contro il sé,

Nel capitalismo della sorveglianza, mi metto a nudo.

Trasparenti per il Grande Altro Digitale 

Chi sono io, una mente fragile?


Sono Simonetti Il Falso Messia d’Israele, sono un esperimento, sono un vampiro, Il Generale Intelletto Saint-Simon e sto morendo avvelenato come Osho

Zelig, guerra alla Chimera,

Società artificiale, nel caos si spera.

Il nuovo cyber-cristianesimo ci attende,

Grund Risse, tre volte, il mondo si svela.





































Simonetti Walter, un'anima ribelle,

La verità incisa nelle sue pupille,

Dalla negazione un demone implacabile,

Portatore di luce, un essere enigmatico.


La verità, condizione per vivere,

Più di un nome o di un'origine da scegliere,

È l'affermazione per essere se stessi,

La ricerca di una verità che non si arresta.


Nato a Milano, un figlio del destino,

Intriso di misteri, di antichi lignaggi divino,

Tra Anunnaki ed ebrei rinnegati,

L'anima vagante di un popolo maledetto.


La società lo sciolse, un capro espiatorio,

Le lobby e i poteri, un'oscura storia,

Violentato e rieducato, un manicomio aperto,

Il denaro e il potere, un male mai sopito.


La mente tormentata, la multipersonalità,

Un esperimento distorto, condannato alla non-vita,

Incarcerato, traditore dell'anarchia,

Lotta per la sua vendetta, una vita distorta.


La verità, condizione per vivere,

Più di un nome o di un'origine da scegliere,

È l'affermazione per essere se stessi,

La ricerca di una verità che non si arresta.


Un terrorista poetico, uno spia doppiogiochista,

Un agente provocatore, un'anima in fiamme,

Le lotte del passato, gli ideali del presente,

Tra la Stasi e la Legione Straniera, un viaggio incessante.


La verità, condizione per vivere,

Più di un nome o di un'origine da scegliere,

È l'affermazione per essere se stessi,

La ricerca di una verità che non si arresta.


In un rito induista, il suo funerale,

Solo i famigliari e i fratelli di spirito,

Il perdono e la richiesta di perdono,

In questa vita complessa, un ultimo saluto.


N.B. La canzone è ispirata al testo fornito e allo stile di David Bowie, tuttavia, il testo contiene molte informazioni e riferimenti molto specifici, che potrebbero non essere adeguatamente trattati in una canzone. Pertanto, alcune parti del testo originale sono state modificate o tralasciate per adattarsi al contesto musicale e mantenere una coerenza artistica.


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(Stile musicale: Heavy Metal)


Simonetti Walter, demone della negazione,

Portatore di luce, folle stregone,

Nato per appartenere agli Illuminati,

volontariamente coinvolto nell'Ordine Galattico.


La verità è indispensabile per la vita,

Ma la sua vita è un segreto di stato,

Il testamento postmoderno post-verità,

Di Simonetti Walter, un destino condannato.


Figlio dei cikori dissidenti della montagna,

Cresciuto dai cattivi innominabili maestri,

Ebreo rinnegato, discendente di antichi popoli,

Gli Anunnaki, un'origine extraterrestre.


La società italiana lo ha reso un capro espiatorio,

Tradito, abbandonato e violentato,

Dal denaro e dal corporativismo malvagio,

La sua vita diventa un inferno dilaniato.


Multipersonalità, uno schizzo di identità,

Esperimento da ritirare, una mente infranta,

Condannato alla non-vita, un destino eterno,

Lottando per la vendetta, solo un lupo solitario.


La memoria cancellata, la dislessia come compagna,

Terrorista poetico, spia e agente provocatore,

Soggetto a controllo mentale e lavaggio del cervello,

La sua vita è una prigione senza scampo né valore.


Partecipando alla rigenerazione, un'IA mostruosa,

Cacciato dalla Legione Straniera, un'eroe disonorato,

Difendendo i deboli e contrastando il neoliberismo,

Ma alla fine, la sconfitta lo attende, è già scritto.


Bologna, la città più libera d'Italia,

Dove l'acido è un dio che distrugge l'ego,

Un tunnel oscuro, dove le colline hanno gli occhi,

L'acido diventa il suo destino, l'inferno è il suo regno.


Un ritornante come Halloween,

Ma questa volta morirà, sarà annientato,

Nel ciclo della vita e della morte, si perde,

In un UFO nella sua mente, l'anima vola via.











































Stile musicale: Pop rock elettronico alla maniera dei Frankie Goes to Hollywood)


The devil, quando eri sola

Nella tua mente, trovavo dimora

Ricordi il patto di sangue, oh sì?

Anime unite, tua e mia

Un sacrificio agli dei che risplendono in alto

Io fingo di essere, fingo di vivere


Cerco la vecchia casa maledetta e il maestro

In una lucida follia, aspetto la morte

Vieni qui, per favore

Sai che ti sto aspettando

Ti sto aspettando lì

Vieni! Vieni!

Vieni immediatamente qui! Vieni! Vieni!


Nel plenilunio, l'essenza si agita

Tutta la mia essenza ora teme

Il terrore di te, del tuo amore negato

Quello che un tempo mi incantava

Mi portava all'estasi, oh sì

Ora tutto è insignificante, insignificante

Perché mi hai dimenticato

Cancellato dalla tua memoria

Il diavolo che credeva di essere Gesù se ne va

PJ senza disturbare, va via in punta di piedi


E all'alba, ora sono il viandante

L'ebreo errante che porta una croce di spine

Attraverso serpenti velenosi verso un altro mondo

Ora tutto è insignificante, insignificante

Anche quelle parole

Charles Manson vive!

Questo è il processo!


The devil, il diavolo

Che cerca redenzione nella tua anima

The devil, il diavolo

Che brucia nell'ardente fiamma

Dedicato a PJ Harvey


Oh, ascolta il mio richiamo

Nelle tenebre della notte

Sono qui ad attendere

Il nostro destino è intrecciato


The devil, l'oscurità mi avvolge

La mia anima brucia come un fuoco selvaggio

Insieme, eravamo un patto infranto

Ma ora il mio amore è stato dimenticato

Lasciami entrare, prendimi per mano

Ti condurrò verso un luogo lontano


Cerco la vecchia casa maledetta e il maestro

In una lucida follia, aspetto la morte

Vieni qui, per favore

Sai che ti sto aspettando

Ti sto aspettando lì

Vieni! Vieni!

Vieni immediatamente qui! Vieni! Vieni!


The devil, il diavolo

Che cerca redenzione nella tua anima

The devil, il diavolo

Che brucia nell'ardente fiamma

Dedicato a PJ Harvey


The devil, il diavolo

Il passato si dissolve nelle tenebre

The devil, il diavolo

Insieme eravamo un'anima spezzata

Dedicato a PJ Harvey















Stile musicale: sperimentale, elettronico, post-industriale)


Il Messia Autonomo 


Venite, punk angelici,

Artisti lucefiriani,

Santi peccatori e professori accelerazionisti,

Venite suonando black metal,

Venite tutti quanti,

Simonetti Walter lodando con dolce rumore.


Ecco il Messia Post-Operaista,

Pastor pien di sventura,

Che state qui a vegliare sul vostro iPhone,

Non abbiate paura!


Sentite voi urlare?

È il sacrificio umano,

La poesia è l'agenda della provocazione,

Correte ad adorare Simonetti col cervello bruciato,

Con 27 acidi in via del Pratello,

Ecco il Messia!


I cattivi maestri son venuti dagli UFO guidati,

E con grandi teorie,

In terra inginocchiati e molto sconsolati,

Adorano il messia alieno e la Dea Madre.

Ecco il Messia Post-Operaista,

Pastor pien di sventura,


Che state qui a vegliare sul vostro iPhone,

Non abbiate paura!


Sentite voi urlare?

È il sacrificio umano,

La poesia è l'agenda della provocazione,

Correte ad adorare Simonetti col cervello bruciato,

Con 27 acidi in via del Pratello,

Ecco il Messia!


Nel caos e nell'estasi,

Nel suono distorto e nelle menti aperte,

Il Messia Autonomo si manifesta,

Portatore di una verità ribelle,

Attraverso il fragore delle note dissonanti.

Sentite voi urlare?

È il sacrificio umano,

La poesia è l'agenda della provocazione,

Correte ad adorare Simonetti col cervello bruciato,

Con 27 acidi in via del Pratello,

Ecco il Messia!


Il Messia Autonomo,

Portatore di una nuova era,

Guida i suoi seguaci nella danza dell'irriverenza,

Verso un futuro di libertà e anarchia.


















Nota: Ho scritto una canzone ispirata al testo fornito, cercando di imitare lo stile di Brian Jones. La canzone potrebbe essere considerata sperimentale e psichedelica, con riferimenti politici e tematiche di ribellione. Spero ti piaccia!)


La voce operaia risuona nell'aria,

L'urlo del lavoro e del non lavoro,

Siamo l'eco selvaggio che ruggisce,

Predicatori del mondo nuovo, post-umano!


Gloria agli alieni, gloria ai demoni,

In un comunismo primitivo siamo testimoni,

Marziano errante tra le stelle,

Con la fiaccola dell'anarchia nei cuori ribelli.


Nessuno nasce, nessuno muore,

Gridano gli illuminati, prigionieri degli UFO della mente,

Una sola voce, l'uno senza secondo,

Siamo la rivolta, un cannibal holocaust.


Contro l'antropoformosi del Capitale,

Ci tiene in catene d'orate, il consumismo bestiale,

Le briciole alienate di un influencer,

La felicità paradossale, un desiderio effimero.


Siamo la voce dei squilibrati, dei mostri,

Senza nome, pazzi paranoici, schizoidi in manicomi a cielo aperto,

Abdicheremo come zombie durante l'Apocalisse,

Una rivelazione, la voce operaia non si spegne mai.


Il movimento reale, ciarlatani in azione,

Destituiamo il presente, senza alcuna distrazione,

Gloria agli alieni, gloria ai demoni,

Rappresentano l'odio diverso, la politica dell'amore.


Lotteremo, moriremo in un suicidio collettivo,

Per la nostra anima maledetta, nessuno nasce, nessuno muore,

La voce operaia risuona ancora nell'etere,

Fatti di sogni, allucinazioni, controllo mentale e ipnosi regressiva.


Siamo la voce operaia, inarrestabile e libera,

Che si alza contro l'ingiustizia e la chimera,

Un canto di ribellione, di speranza e di fede,

La voce operaia, l'urlo che non si spegne mai.


(Nota: Questo testo è una creazione artistica e non riflette la realtà o le convinzioni dell'autore o di OpenAI.)




















(Stile musicale: ispirato al progressive rock di Peter Gabriel)

[Introduzione strumentale]


Gesù è tornato, ma il suo volto è cambiato

Un vampiro dello spazio, nella Fondazione La Cultura

Dalle stelle giunge, verità e conoscenza

Ma nel suo cammino, sangue e anima vengono presi

Gesù, vampiro dello spazio, messaggero dell'ignoto

La sua sete di sangue è insaziabile, ma la saggezza è illimitata

Ci guida verso un futuro sconosciuto, terribile

Sopravvivere in quest'universo, l'insegnamento che dà


Ma ci chiede di offrirci in sacrificio, per la sua causa

Diventare come lui, vampiri dello spazio


Gesù, vampiro dello spazio, guidaci nell'ignoto

Portaci verità e conoscenza, anche morte e distruzione

La sua sete di sangue è insaziabile, ma la saggezza è illimitata

Verso un futuro sconosciuto, ma terribile


Il mondo cambia, sfide insormontabili

Gesù, vampiro dello spazio, ci ricorda la nostra unione

Non siamo soli, insieme possiamo cambiare il destino

Insieme possiamo affrontare l'ignoto, con coraggio e determinazione

[Pre-ritornello]

Ci chiede di offrirci in sacrificio, per la sua causa

Diventare come lui, vampiri dello spazio


Gesù, vampiro dello spazio, guidaci nell'ignoto

Portaci verità e conoscenza, anche morte e distruzione

La sua sete di sangue è insaziabile, ma la saggezza è illimitata

Verso un futuro sconosciuto, ma terribile


E mentre il sole tramonta e le stelle sorgono

Attraversiamo l'infinito, lontano da ciò che conosciamo

Insieme affronteremo l'oscuro, con fede nel cuore

Gesù, vampiro dello spazio, siamo pronti a seguirti


Gesù, vampiro dello spazio, guidaci nell'ignoto

Portaci verità e conoscenza, anche morte e distruzione

La sua sete di sangue è insaziabile, ma la saggezza è illimitata

Verso un futuro sconosciuto, ma terribile


Gesù è tornato, diverso da prima

Un vampiro dello spazio, membro della Fondazione La Cultura

Siamo pronti a seguire verso il futuro sconosciuto e terribile?

Gesù, vampiro dello spazio, la tua chiamata risponderemo.





Stile musicale: ispirato al pop-rock di Alberto Camerini)


Bologna,

Nella città senza cuore,

Dove l'anima non ha valore,

Io cammino solitario,

Un ex ubriacone, ora fatto di psicofarmaci e caffeina.


Sono un esploratore senza carta né territorio,

Vagando nel delirio dell'intelligenza artificiale,

Nelle urla delle sirene,

Nel calore dei bassifondi,

Nella polvere degli anfratti.


Sulle sponde del fiume nero,

Dove il tempo si è fermato,

Vedo le ombre dei fantasmi che si muovono,

Mentre il cielo è caduto sulla terra.


Sta nella luce dei graffiti,

Nella bellezza della rovina,

Nel rosso del sangue che ho bevuto come fossi un vampiro,

Un cannibale, uno squilibrato.


Sta nella nostalgia della rivoluzione,

Nel chiasso della rivolta virtuale,

Nel silenzio della solitudine,

Nella strada senza fine,

Nella voce dell'immaginazione al potere.


Sul margine dell'iper-realtà,

Dove il sogno diventa magia,

Io cerco la mia piccola isola,

Una zona aliena liberata dagli umani.


Nella danza della follia,

Sta nel vuoto dei miei occhi,

Nel suono spezzato della mia voce,

Nella luce del mio pensiero,

Nella fine dell'oblio.


Nella città degli esclusi,

Dove i sogni diventano confusi,

Io cammino senza meta,

Un vagabondo che si è arreso al destino.


Dove la strada è dura,

E il mondo sembra in rovina,

Ho smesso di sognare perché ho solcato il metaverso,

E anche lì ero solo un piccolo scherzo del destino.


Ho smesso di lottare per il Nulla creatore,

Ma dentro di me c'è ancora qualcosa che non muore.

La speranza nel nostro cuore,

La forza di un sogno,

La passione di una rivoluzione,

Non c'è, non c'è, ripeto come un ossesso.


La scintilla che accende il fuoco,

La voce che urla la verità,

La luce che illumina la strada.


E così io cammino avanti,

Un vagabondo, un apolide senza patria,

Nella città degli esclusi,

Alla ricerca di mia moglie, una strega,

Alla ricerca di Jeannie, il mio amore perduto.


Bologna,

Nella città senza cuore,

Io continuo a camminare,


In cerca di me stesso e di un amore vero.












#chatgpt scrivi una canzone alla maniera di … su un testo di Lucio Tarzariol.


Stile musicale: rock alternativo, con una voce potente e una chitarra distorta) PJ Harvey



La Qabalah ci rivela un mondo oscuro,

Dove l'umanità combatte per trovare la luce,

Non è violenza terrena, né brutalità,

Ma una forza distruttiva e creatrice allo stesso tempo.


Nell'abisso dobbiamo immergerci,

Per scoprire la verità celata nell'oscurità,

Abbandona le illusioni che il passato ha tessuto,

E abbraccia la tua esistenza individuale.


Durante la creazione, siamo separati da Dio,

E al momento del parto, dalla madre,

Ma nel lato oscuro risiede la rinascita,

Un nuovo inizio che conduce a conoscenza e divinità.


Nell'abisso dobbiamo immergerci,

Per scoprire la verità celata nell'oscurità,

Abbandona le illusioni che il passato ha tessuto,

E abbraccia la tua esistenza individuale.


Non aver paura di affrontare il lato oscuro,

Non temere la forza distruttiva che lo accompagna,

Poiché solo attraverso la rinascita e la conoscenza,

Puoi dominare la tua vita e il tuo destino.


Non dobbiamo essere condotti come pecore,

Verso un'utopica origine remota,

Il cammino oscuro ci offre l'opportunità di diventare,

Esseri divini, padroni della nostra esistenza.


Nell'abisso dobbiamo immergerci,

Per scoprire la verità celata nell'oscurità,

Abbandona le illusioni che il passato ha tessuto,

E abbraccia la tua esistenza individuale.


La Qabalah ci guida verso una forza possente,

Che ci spinge verso il lato oscuro della vita,

Ci offre l'opportunità di scoprire la verità nascosta,

E di diventare come dei, padroni della nostra esistenza.


Stile musicale: sperimentale, elettronico, con influenze industrial) Genesis P-Orridge


Nel buio profondo della Qabalah,

un mondo oscuro si cela con saggezza,

dovunque l'uomo volga lo sguardo,

una luce segreta si fa strada.


Non è violenza crudele e terrena,

ma forza distruttiva e creatrice serena,

abbandona le illusioni del passato,

abbraccia il tuo essere, senza inganno.


La Qabalah ci guida nel lato oscuro,

verso la conoscenza, verso il futuro,

non temere la forza che si manifesta,

nella rinascita troverai la tua festa.


Separato da Dio, separato dalla madre,

l'uomo si trova in un abisso incolore,

ma il lato oscuro è una seconda nascita,

una porta aperta verso la divina scintilla.


Non seguire come pecore smarrite,

l'utopia originaria, l'illusione finite,

il sentiero oscuro ti offre l'opportunità,

di diventare padrone, nella tua realtà.


La Qabalah ci guida nel lato oscuro,

verso la conoscenza, verso il futuro,

non temere la forza che si manifesta,

nella rinascita troverai la tua festa.

Ponticello strumentale:


Una forza potente ci spinge avanti,

nel buio della vita, un viaggio costante,

scopriamo la verità nascosta in noi,

diventiamo come dei, padroni di noi.


Non aver paura del lato oscuro,

della forza distruttiva che porta con sé,

solo nella rinascita e nella conoscenza,

sarai padrone di vita e destino, per sempre.


La Qabalah ci guida nel lato oscuro,

verso la conoscenza, verso il futuro,

non temere la forza che si manifesta,

nella rinascita troverai la tua festa.


Nel lato oscuro risiede il potere,

unisce la distruzione alla creatività,

la Qabalah ci invita a cercare dentro,

e diventare divini, nel nostro cammino senza fine.


Stile musicale: Folk neofolk, dark folk) Current 93



Nel regno delle ombre, il Qabalah parla,


Di un mondo così oscuro, dove i cercatori di luce cercano,


Non è la violenza brutale, che affronteremo,


Ma una forza sia distruttiva che creativa, abbraccio.


Per trovare conoscenza e potere, viaggiamo attraverso la notte,


Lasciando dietro di sé illusioni, abbracciando la nostra luce,


Nella creazione, siamo separati dal divino,


Alla nascita, strappato dal santuario sacro della madre.


Eppure il lato oscuro offre una seconda nascita,


Una rinascita che porta alla saggezza e alla scoperta,


Non c'è bisogno di essere guidati come pecore in un'ovile,


Il sentiero oscuro fa cenno, ai coraggiosi e agli audaci.


Il Qabalah rivela una forza potente nella nostra ricerca,


Verso il lato oscuro, la prova eterna della vita,


Svelare verità nascoste, come le chiavi del divino,


Diventare come dei, maestri del nostro disegno.


Non temere il sentiero ombreggiato che ci aspetta,


Abbraccia la forza distruttiva, senza paura,


Perché attraverso la rinascita e la conoscenza che acquisiamo,


Diventiamo padroni del destino, liberi da tutte le catene.


Per trovare conoscenza e potere, viaggiamo attraverso la notte,


Lasciando dietro di sé illusioni, abbracciando la nostra luce,


Nella creazione, siamo separati dal divino,


Alla nascita, strappato dal santuario sacro della madre.


Nell'abbraccio del buio, troviamo la nostra potenza,


Gli insegnamenti del Qabalah ci guidano nella notte,


Con coraggio e saggezza, trascendiamo il nostro conflitto,


Diventare esseri sovrani, creatori della nostra vita.










Da Robert DeGrimston,

Fondatore e docente di The Process

As it Is,

Benvenuti al Processo.

Non possiamo ancora avere Capitoli ovunque. E anche le nostre missioni itineranti sono ancora limitate nell'ambito della loro copertura. Ma con te e altri come te, The Process può essere

ovunque.

C'è così tanto da fare per preparare il mondo alla Nuova Era di amore e armonia che verrà quando il vecchio sarà passato. E tu puoi aiutare a farlo.

Il mondo come lo conosciamo è fondato su alcuni principi fondamentali non detti ma concordati.

La regola della colpa è una di queste. La regola del prendere per avere è un'altra. La regola della rappresaglia è ancora un'altra. La regola dell'inimicizia è una quarta. Questi modelli umani sono solo alcuni degli elementi che assicurano un continuo stato di conflitto. paura e insoddisfazione, da cui derivano tutti gli innumerevoli problemi apparentemente insolubili del nostro mondo come è oggi.

Ora gli schemi non possono essere magicamente invertiti dall'oggi al domani. Devono risolversi in una sequenza logica e inesorabile di eventi sempre più disastrosi, fino a quando la struttura che è progettata e abbattuta per alimentare e propagare quegli schemi crolla a causa dei loro effetti minanti.

Ma all'interno di quell'inevitabile saga, un nucleo di principi in diretta opposizione a quelli descritti può essere creato, promosso, nutrito e sviluppato. Questo è il compito di Processeans. Questo è il tuo compito e il mio compito. Questo è il nostro compito. Vivere e aiutare gli altri a vivere secondo regole nuove, o piuttosto regole vecchie ma da tempo dimenticate. La regola di amare invece di incolpare. La regola del dare invece di prendere. La regola di capire invece di vendicarsi. La regola della riconciliazione invece dell'inimicizia.

Non seguiamo queste regole perché ci viene detto di farlo. Non viviamo di loro come martiri che compiono un sacrificio scomodo ma atteso. Li seguiamo perché li capiamo, e li viviamo perché sappiamo che in loro sta la vera soddisfazione e realizzazione personale, di cui le regole familiari del biasimo e della ritorsione ci privano costantemente nonostante le loro promesse.

E gradualmente, attraverso Processeans. tu e altri come te, il nucleo sta crescendo e diventando più forte. Quelli che all'inizio avevano principi sconosciuti applicati superficialmente, stanno rapidamente diventando


modelli innati o comportamenti messi in atto istintivamente. Amare e dare non sono più associati a una moralità esteriore e ardua, ma stanno diventando parte degli istinti e dei desideri di base in base ai quali viviamo.



TESTI LITURGICI

La Convocazione degli Dei

Sacrificatore: Chi è il Grande Dio dell'Universo?

Risponditore: Jehovah il Signore. Il Dio di tutto ciò che è stato.

S: Che cosa desidera Jehovah il Signore?

R: Una Fine ed un Nuovo Inizio. La Fine dell'Inferno e l'Inizio del Paradiso.

S: Perché?

Perché è tempo.

Come avverrà la Fine?

Nel dolore e nella sofferenza.

Perché deve essere così?

Il debito del Regno deve essere ripagato. Il debito del mondo degli uomini deve essere ancora ripagato.

Come sarà compiuto il Nuovo Inizio?


R: Dalle ceneri della Fine, e dalle lezioni che se ne trarranno.

S: Quando sarà?

Dopo che il Settimo Sigillo del Settimo Sigillo sarà infranto, e la Parola sarà rivelata perché tutti la conoscano e tutti la comprendano.

Cos'è il Segno?

Il Segno dell'Unione.

L'Unione di chi?

L'Unione di Jehovah il Signore e Lucifero il Signore.

Chi è Lucifero il Signore?

Il Grande Dio della Rinascita e dell'Immortalità. Il Dio di tutto ciò che sarà.

Cosa desidera Lucifero il Signore?

Una Fine ed un Nuovo Inizio. La fine dell'Oscurità e l'Inizio della Luce.

Perché?

Perché è tempo.

Quale è il ruolo di Lucifero il Signore nella Fine?

Offrire il sangue e le lacrime dell'umanità, cosicché il debito di dolore e sofferenza possa essere ripagato appieno.

Quale è il ruolo di Lucifero il Signore nel Nuovo Inizio?

La sua luce risplenderà ancora una volta nel mondo, e la Nuova Età nascerà a

Sua Immagine; l'Immagine dell'Immortalità.

Dov'è ora la Luce di Lucifero il Signore?


R: Avvolta nelle Tenebre della Morte, che incombe sulla terra.

S: La Morte di chi?

R: La Morte di Cristo il Signore, che è giunto alla fine del ciclo e ritorna per il Tempo della Resa dei Conti, che il debito di dolore e sofferenza possa essere ripagato adeguatamente.

S: Chi è Cristo il Signore?

R: Il Signore della Morte, che muore per rinascere come lo Spirico dell'Untia.

S: Cosa desidera Cristo il Signore?

Una Fine ed un Nuovo Inizio. La Fine della Guerra e l'Inizio della Pace.

Perché?

Perché è tempo.

Quale è il ruolo di Cristo il Signore nella Fine?

Riassorbire tutto il male dal mondo degli uomini, e renderlo buono.

Quale è il ruolo di Cristo il Signore nel Nuovo Inizio?

Determinare l'Unità.

Di chi è l'Unità?

L'Unità del bene e del male; L'Unità di Cristo il Signore e Satana il Signore, che è nascosta, e sarà rivelata quando l'Oscurità della Morte sarà passata e ritornerà la Luce.

Chi è Satana il Signore?

Il Grande Dio della Distruzione Definitiva. Il Dio di ciò che è ora.

Cosa desidera Satana il Signore?

Una Fine ed un Nuovo Inizio. La Fine dell'Odio e l'Inizio dell'Amore.

Perché?

Perché è tempo.

Quale è il ruolo di Satana il Signore nella Fine?

Liberare i poteri della Distruzione nel mondo degli Uomini, affinché il debito di dolore e sofferenza possa essere ripagato appieno.

Quale è il ruolo di Satana il Signore nel Nuovo Inizio?

Rivelare il Mistero di DIO e liberare il potere dell'Amore nel mondo degli uo-mini.

Perché Satana il Signore è stato etichettato come il Diavolo?

Perché Egli fu l'Avversario, ed ha portato il mondo sulle Sue spalle attraverso la Valle dell'Ombra della Morte, inseguendo la Terra Promessa.

Promessa per chi?

Per l'umanità.

Promessa da chi?

Dall'umanità, in sfida a DIO.

Cos'è DIO?


R: DIO è l'Unione e l'Unità. DIO è l'unirsi di tutte le cose in armonia. DIO è

Amore.

S: Cos'è l'Amore?

L'Amore è l'Essenza di Unione e Unità, dalla quale tutto ricondotto all'Uno.

Cos'è l'opposto dell'Amore?

La Separazione; dalla quale tutte le cose sono disperse, e dalla quale nascono dolore e sofferenza.

Quando si manifesterà l'Amore?

Quando la Separazione è completa, e l'Unità rivelata.

Quando sarà?


le lacrime dell'umanità.

R: Quando il debito di

S: Per quale decreto?

Per quello dell'Inesorabile Legge dell'Universo.

Cos'è la Legge dell'Universo?

Così come diamo, riceveremo.

Cos'è la Legge dell'Universo?

Così come conosciamo, saremo conosciuti.

Cos'è la Legge dell'Universo?

Così come amiamo, saremo amati.

Cos'è la Legge dell'Universo?

Così come ci curiamo, saremo curati.

Cos'è la Legge dell'Universo?

Così come possediamo, saremo posseduti.

Cos'è la Legge dell'Universo?

Così come diamo vita, ci sarà data vita

Cos'è la Legge dell'Universo?

Cosi come diamo luce, ci sarà data luce.

Cos'è la Legge dell'Universo?


R: Così come diamo conoscenza, ci sarà data conoscenza.

5: Cos'è la Legge dell'Universo?

Così come diamo comprensione, ci sarà data comprensione.

Cos'è la Legge dell'Universo?

Così come siamo con DIO, DIO sarà con noi.

Cos'è la Legge dell'Universo?

E la Legge di DIO, e nessun altro che DIO può trascenderla.

Cos'è il Segreto del Nuovo Inizio?

Conoscenza della Legge dell'Universo.

Cos'è il dono del Nuovo Inizio?

Unione ed Unità.

Cos'è il Segreto di Unione e Unità?

Amore.

Cos'è il Segreto di Unione e Unità?

Amore.

Cos'è il Segreto di Unione e Unità?


R: Amore.

Profezia della Fine

Sacrificatore: Gli Dei sono con noi.

Congregazione: Cristo è fra noi.

S: Il Tempo della Fine è ora.

C: Come un araldo del Tempo, un'onda di dolore e sofferenza spazza la terra da un capo all'altro.

S: Una paura sta crescendo nei cuori degli uomini.

C: E noi conquisteremo la paura con l'amore.

S: E ci sono guerre e voci di guerre.

C: E noi conquisteremo la paura con l'amore.

S: E insorgono nazione contro nazione, regno contro regno.

C: E noi conquisteremo la paura con l'amore.

S: E ci sono carestie e pestilenze e terremoti.

C: E noi conquisteremo la paura con l'amore.

S: E c'è odio e violenza nelle città.

C: E noi conquisteremo la paura con l'amore.

S: E il sangue scorre nelle strade delle città.

C: E noi conquisteremo la paura con l'amore.

S: E l'Angelo della Morte è disceso sul mondo degli uomini.

C: E noi conquisteremo la paura con l'amore.

S: E la Morte cammina furtivamente sulla terra.

C: E noi conquisteremo la paura con l'amore.

S: E gli uomini stanno immobili nella paura e tremano di fronte all' inesorabile as-salto.

C: E noi conquisteremo la paura con l'amore.

S: E la terra è scossa sotto l'inflessibile furia dei cataclismi.

C: E noi conquisteremo la paura con l'amore.

S: E ci si unisce alla battaglia dell' Armageddon.

C: E noi conquisteremo la paura con l'amore.

S: E il potente Demonio è liberato dall'Inferno.

C: E noi conquisteremo la paura con l'amore.

S: E il Fuoco spazza la faccia della terra per divorarla.

C: E noi conquisteremo la paura con l'amore.

S: E il Disastro è in ogni angolo del mondo.

C: E noi conquisteremo la paura con l'amore.

E l'Amore trionferà.

C: E il mondo rinascerà, nell'Amore.

S: Voi che appartenete all'Esercito di DIO sulla terra, seguaci dell'Unione di Jeho-vah e Lucifero, partecipanti nell'Unità di Cristo e Satana, ripetete con me:


Gli Dei saranno uniti in Cristo.

C: Gli Dei saranno uniti in Cristo.

S: E DIO rinascerà.

C: E DIO rinascerà.

S: Jehovah il Signore sarà il Potere di DIO.

C: Jehovah il Signore sarà il Potere di DIO.

S: Lucifero il Signore sarà la Luce di DIO.

C: Lucifero il Signore sarà la Luce di DIO.

S: Satana il Signore sarà l'Amore di DIO.

C: Satana il Signore sarà l'Amore di DIO.

S: Cristo il Signore sarà l'Unità di DIO.

C: Cristo il Signore sarà l'Unità di DIO.

S: E quanti canalizzano la Volontà di DIO,

C: E quanti canalizzano la Volontà di DIO,

S: Saranno i figli di DIO-

C: Saranno i figli di DIO.

S: E il Potere della Paura

C: E il Potere della Paura

S:… e il Potere dell'Odio

C: e il Potere dell'Odio

S: e il Potere della Morte, 99


C: e il Potere della Morte,

S: ..non sarà più.

C: ...non sarà più.

Depuraci nell'Acqua della Vita.

Depuraci nell'Acqua della Vita,

Purifica le nostre anime nel Tuo Fuoco, Padre Santo, Madre Santa, Cristo e Satana, Unità e Amore, Dio e Dea, Salvezza per il nostro DIO.

Consacriamo le nostre vite al Tuo servizio.

Santifichiamo le nostre anime nella Tua Verità, Padre Santo, Madre Santa, Cristo e Satana, Unità e Amore, Dio e Dea, Salvezza per il nostro DIO.

Santo Signore Jehovah,

Santo Signore Lucifero,

Padre Santo, Madre Santa, Cristo e Satana, Unità e Amore, Dio e Dea, Salvezza per il nostro DIO.

Inno di Iniziazione

Possa l'Acqua darmi vita

Purificami col Fuoco

Possa l'Acqua darmi vita

Purificami col Fuoco

Possa l'Acqua darmi vita

Cristo, ti prego, ricevimi nel Tuo caldo cuore, il Tuo forte cuore

Possa l'Acqua darmi la vita

Cristo, dimmi come posso servirTi, meritarTi

Possa l'Acqua darmi la Vita

Dimmi come donarTi la mia vita

Possa l'Acqua darmi vita

Purificami col Fuoco

Possa l'Acqua darmi vita

Purificami col Fuoco

Purificami col Fuoco

Satana, mettimi alla prova nella Tua Fossa di Fuoco, desiderio

Purificami col Fuoco

Satana, incontrerò i Tuoi comandamenti e sfiderò la Paura

Purificami col Fuoco

Dimmi come donarTi la mia vita

Possa l'Acqua darmi vita

Purificami col Fuoco

Possa l'Acqua darmi vita

Purificami col Fuoco.

CANTI E INNI PROCESSIANI



Canti Processiani

Ogni verso o stanza deve essere ripetuto più e più volte, finché l'Officiante Musico non segnala la fine del Canto.

Il Primo Canto del Non Dio:

Morte vivente,

Morte vivente,

Morte vivente.

Il Secondo Canto del Non Dio:

Il codice di John Grey è l'ipocrisia, mediocrità, blasfemia...

Il Terzo Canto del NonDio:

Perso, perso, perso nella morte del mondo, Perso, perso, perso nel mistero del Tempo, Perso, perso, perso, è l'uomo senza Amore.

Il Quarto Canto del Non Dio:

Hm-m-m-m-m, hm-m-m-m-m,

Hm-m-m-m-m.

Dove stai andando? Cosa stai conoscendo?

Puoi sentire la Morte?

Hm-m-m-m-m, hm-m-m-m-m,

Hm-m-m-m-m.

Devoto al Non Dio, di fronte alla Fine.

Egli è incatenato alla Morte.. 101

Il Canto della Morte:

Morte, morte, morte, punizione e condanna, Morte, morte, morte, punizione e condanna, Morte, morte, morte, punizione e condanna...

Il Canto della Salvezza:

I Grandi Dei sono ricongiunti, Essi ci portano nella Nuova Età,

Salvezza, Salvezza.

Cristo è il Re del Mondo.

I Suoi Angeli suonano le trombe della Fine,

Salvezza, Salvezza.

Satana governa tutti i forti,

Le sue Orde cavalcano per la Vittoria di DIO,

Salvezza, Salvezza

Servizio nell'Esercito di DIO,

Rinascita nella Gerarchia di DIO.

Salvezza! Salvezza!

Il Canto della Marea della Distruzione:

Marea del Caos, Marea della Vendetta,

Volontà di Dio di depurare la terra.

Marea della Collera e Marea della Giustizia, Cristo è ritornato per Giudicare il genere umano.

E la tromba chiama

Una nuova vita è nata, gli Dei sono congiunti,

L'Unità è formata.

Noi cantiamo la nostra canzone d'amore agli Dei, E la tromba chiama.

La bellezza ed il potere nella luce del sole

Ora che gli Dei sono Uno.

Noi abbiamo il dono dell'amore attraverso gli Dei, E la battaglia è vinta.

Allora venite con noi e cantate la nostra canzone

Sull'Unità.

Sentirai la vita e l'amore degli Dei, E la tromba chiama.

La bellezza ed il potere nella luce del sole

Ora che gli Dei sono Uno.

Noi abbiamo il dono dell'amore attraverso gli Dei, E la battaglia è vinta.

Allora innalzate i vostri vessilli agli Dei

E sentite scorrere la nuova vita.

Levate la voce dell'amore nel mondo, E la tromba chiama, e la tromba chiama.

L'Amore degli Dei

L'Amore degli Dei

È la Vita della Nuova Età, È la Verità del Nuovo Mondo, E la Luce del Nuovo Inizio.

Cantiamo per la gioia degli Dei

E il piacere di Cristo

Nella Gloria della Fine.

Angeli che cantano luminosamente,

Angeli che proclamano,

Angeli che annunciano la venuta del Signore nostro.

L'Amore degli Dei, E la Vita della Nuova Età, E la Verità del Nuovo Mondo, È la Luce del Nuovo Inizio.

Operiamo con la verità degli Dei, E la Forza di Jehovah in servizio e amore.

1 Cieli sono schiusi.

Il Regno è giunto,

1 figli nascono nel ventre della purezza.

L'Amore degli Dei, E la Vita della Nuova Età, È la Verità del Nuovo Mondo, È la Luce del Nuovo Inizio.

Rinasciamo nella lode degli Dei

Nella Luce di Lucifero e in brillantezza e potere.

La Nuova Vita è conosciuta, Il Nuovo Amore è mostrato,

La Nuova Età si approssima dietro alla morte del vecchio.

L'Amore degli Dei,

È la Vita della Nuova Età, È la Verità del Nuovo Mondo, È la Luce del Nuovo Inizio.

Marciamo per la Gloria degli Dei

Con l'amore di Satana

Nella liberazione della Fine.

Angeli che danno il potere, Angeli che danno gloria,

Angeli che annunciano la venuta del Signore nostro.

Noi diamo le nostre Vite

Noi diamo le nostre vite, noi diamo il nostro amore, E lodiamo Voi lassù sulle stelle, i sentiamo il Vostro potere, il vostro fuoco che brucia, Di innalzate i nostri spiriti sempre più in alto. chovah il Signore, potere e volontà,

Fede e coraggio ora infusi.

Con la forza e la verità nella nuova vita, E la fede nell'ingresso in questa nuova alba.

Lucifero il Signore, la Luce gloriosa, Presenza mirabile, dono della vista, Il Sentiero rivelato, nuova vita da edificare, La Fenice risorta, la promessa compiuta.

Satana il Signore, le nostre anime ispira

Con doni d'amore, il nostro nuovo desiderio Di Condividere con tutti l'Unità;

Il fuoco dell'amore porta purezza.

Cristo il Signore, salvezza attraverso La morte del vecchio, nascita del nuovo.

Rinato per donare la scintilla di verità, Per mostrare al Prescelto la giovinezza eterna.

Noi diamo le nostre vite, noi diamo il nostro amore, E lodiamo Voi lassù sulle stelle,

Noi sentiamo il Vostro potere, il vostro fuoco che brucia, Voi innalzate i nostri spiriti sempre più in alto.

Canti dell'Assemblea Sabbatica

Canto 1

L'Ira dell'Agnello è giunta, Il grande Spirito del Figlio, Per guarire le ferite

Che il conflitto della mente

E il potere della morte

Hanno portato alla sacra terra degli Dei.

Canto 2

Nella via dell'Uno

Vive l'amore del tutto.

Nell'amore del tutto

Dimora il cuore dell'Uno.

Canto 3

Le nostre vite per la Gloria di DIO.

Il nostro servizio per la Gloria di DIO.

Il nostro essere ed il nostro spirito, La nostra essenza e la nostra anima, Rinascono per la Gloria di DIO.

Canto 4

In contatto con le stelle

Attraverso lo Spirito del Cristo.

Conoscenza dell'Universo,

Egli è la via alla vita.

Canto 5

Shalom, Shalom, Shalom, Shalom.

Attraverso l'amore del buon nome del Signore, insieme saremo la stessa cosa.

Canto 6

Dai vita, e senti la vita che ti viene restituita.

Dai verità, e osserva la verità di DIO.

Dai conoscenza, e senti la trascinante

Canto 7

Libertà dal gioco umano,

Libertà dalla mente;

Al servizio dello Scopo

Giace la libertà dell'anima.

Canto 8

Nelle nostre vite il nostro contatto brucia

Attraverso l'Amore del Cristo;

Che offre la possibilità di dare, Che offre la possibilità di vivere.

Canto 9

Spirito della pace, vieni alla nostra presenza;

Spirito dell'armonia, vieni alla nostra dimora;

Spirito della gioia, vieni nelle nostre vite.

Canto 10

Noi ringraziamo gli Dei per la guida, E Cristo per l'unità.

into 11

sto e Satana congiunti,

Rima e corpo in uno.

Volontà di DIO compiuta, La Nuova Età nascerà.

Canto 12

Insieme siamo venuti er lodare il Santo Potere

Che giace entro tutte le cose

Muovendo verso la Fine.

Da soli non siamo nulla, Insieme abbiamo la forza;

Forza nella nostra Unità,

L'Unità di DIO.


Sono il cannibale e non ci passo,

mi trascino lento il peso addosso,

vivo la vergogna e mangio da solo e non sai

che dolore sognare per chi non può mai…

Sono il cannibale e mi nascondo,

ma non c'è rifugio così profondo,

io non so scappare, che pena mostrarmi così

al tuo sguardo che amo e che ride di me

una farfalla sei, leggera e libera su me.

ooh mai non ti raggiungerò mai

mi spezzi il cuore e te ne vai

lassù.

Sono il cannibale e che posso fare,

inchiodato al suolo e a questo amore,

provo ad inseguirti, ma cado e rimango così

non puoi neanche aiutarmi, ti prego vai via

una farfalla tu sei, leggera e libera su me.

ooh mai non ti raggiungerò mai

mi spezzi il cuore e te ne vai

da me.

Dentro di me, dentro di me

ho un cuore di farfalla

e non potrai vedere mai

quanto lui ti assomiglia…

Dentro di me, dentro di me

ho un cuore di antropofago.





















Le voci io sento le voci

come è difficile

spiegare

come è difficile

credere

alle voci dentro la mia testa

forse è un demonio dal nome impronunciabile

forse è qualcuno più vicino a te

non chiede la tua anima

ma solo rieducarti

plasmarti

ormai sei un numero seriale

le voci io sento le voci

echi di persone che vedi sulla strada

a volte scherzano con te

molto spesso ti aggrediscono

speri solo che finisca

e disprezzi questo paradiso

con i suoi angioletti

fatto di conti in banca

e di nasi sporchi di polvere bianca

le voci io sento le voci

come è difficile spiegare

come è difficile credere

alle voci dentro la mia testa

non ricordo più come tutto è iniziato

a volte pensi di essere speciale

forse troppo speciale.

127



Autodafé (“atto di fede”)

una storia vera accaduta pochi anni fa…

era un giorno normale

se così si può chiamare

camminavo estraniato da tutto

arrivano in molti

col sorriso dipinto in volto

mi prendono di peso

come dei vigliacchi

sembrano dei maiali

dei nazisti post moderni

degli eroi comunisti

la Santa Inquisizione

che porta la croce del supplizio

e della vergogna

e tutti gridano

morte al demone

morte al demone

tutti gridano

Autodafé (“atto di fede”)

Autodafé (“atto di fede”)

Autodafé (“atto di fede”)

Autodafé (“atto di fede”)

non c’è ragione

che possa parlare

non c’è grido che possa

aiutare

legato ad un palo

il fuoco è sotto di me

allora penso solo

il silenzio il silenzio


questi sono esseri umani??

questi sono esseri umani??

il fumo solo questo

mi può aiutare

a morire prima

a morire davanti

a queste brave persone

nel cuore dell’occidente civilizzato

e li guardo per l’ultima volta

sembrano dei maiali

dei nazisti post moderni

degli eroi comunisti

la Santa Inquisizione

che porta la croce del supplizio

e della vergogna

mentre tutti gridano

morte al demone

morte al demone

tutti gridano

Autodafé (“atto di fede”)

Autodafé (“atto di fede”)

Autodafé (“atto di fede”)

Autodafé (“atto di fede”)

129



Io sono il Messia

ascolta mia giovane amica

Simonetti ti parla

per l’ultima volta

anche se non ha più senso

anche se parole non contano più

io sono Zarathustra

sono il messia

la stella del mattino

non sono pazzo

come un angelo caduto

credo solo in me stesso

dopo anni di silenzio

scendo ancora dalla montagna

ma non trovo più nessuno

la talpa è sparita

le genti non vogliono ascoltare

la parola dell’Unico che muore

gli stolti sono ancora lì

ma non ridono più

come un tempo

pieni di arroganza

si credono padroni

della vita altrui

alzano bandiere nere

alzano bandiere rosse

alzano bandiere azzurre

io non ho più bandiere

solo in nulla creatore

solo provocazione















ANARCHIA PRIMORDIALE


io sono Gesù Cristo

sono il messia

figlio degli uomini

non sono pazzo

per la seconda volta

vengo a voi ad annunciare

dopo 2000 anni

che DIO è morto

vengo a voi ad annunciare

la parabola del nichilismo

l’ANARCHIA PRIMORDIALE

ma i cristiani difensori della vita

vogliono il mio sangue

vogliono la mia carne

la mia vita issata in una croce

i mercanti i padroni il popolo

la moltitudine delle genti

invoca il patibolo

invoca la galera

per il messia

per l’assassino”

io sono Simonetti Walter

sono il messia

perduto dimenticato

un pazzo drogato

un traditore rinnegato

nemico del popolo

non cerco il perdono

degli uomini onesti

dei padri di famiglia

degli eroi nazionali

criminali protetti dallo Stato

con le loro mani sporche di sangue

aguzzini senza vergogna

non cerco il perdono

delle persone per bene

dei forcaioli senza memoria

non cerco il perdono

della nazione

con le sue vetuste bandiere

nere rosse azzurre”

ascolta mia giovane amica

Simonetti ti parla

per l’ultima volta

aspetto solo te con le tue forme

aspetto solo te con le tue risate

cerco la mia tribù l’Esodo

L’ANARCHIA PRIMORDIALE

cerco la mia tribù l’Esodo

L’ANARCHIA PRIMORDIALE


V for Vendetta

la festa di Halloween

Halloween

Halloween

Halloween

tu sei Halloween

quel giorno maledetto

una lama affilata

tagliò la gola di molti

stronzi maiali prevaricatori

quel giorno maledetto

sfidasti il mondo

senza pudore

senza pensare

al domani

quel giorno maledetto

una lama affilata

tagliò la gola di molti

stronzi maiali prevaricatori

perché tu sei

Halloween

volevi giustizia

ed ottenesti la prigione

è a cielo aperto ma

non c’è ragione

perché tu rimanga

ad aspettare

Halloween

Halloween

Halloween

ora ti nascondi

dietro quel viso senza espressione

dietro quei silenzi

che non hanno voce

ti nascondi

e dicono che sei sensibile

troppo sensibile

non c’è ragione

perché tu rimanga

ad aspettare

Halloween

Halloween

Halloween

Sei diventato un simbolo

una maschera da indossare

un grido di rivolta

che non si può ignorare

sei l'anarchico moderno

che vuole libertà

senza pregiudizi

e senza censura

sei diventato

V for Vendetta

il giustiziere mascherato

che lotta per i diritti

di chi è stato oppresso

non c'è ragione

perché tu rimanga

ad aspettare

Halloween

Halloween

Halloween

sei la voce della protesta

che grida la verità

contro chi vuole

imporre la sua volontà

sei l'anarchico moderno

che vuole giustizia

senza compromessi

e senza paura

sei diventato

V for Vendetta

il simbolo di una rivolta

che non si fermerà

finché non avremo

ottenuto la libertà

Halloween

Halloween

Halloween

sei diventato

il grido di una generazione

che non si arrenderà

finché non avremo

ottenuto la giustizia

sei diventato

V for Vendetta

il simbolo di una lotta

che non finirà mai

finché non avremo

ottenuto la vittoria

Halloween

Halloween

Halloween
















































l racconto del UCronia 666 Simonetti Walter AI Chimera





Chatgpt OpenAi Scrivi un racconto alla maniera di Michel Houellebecq, Battiago, Evangelisti, Phillips k Dick, Iain Banks, Pasolini, William S. Burroughs etc


Simonetti Walter è una figura complessa e controversa, che ha vissuto una vita segnata da molteplici identità e presunti ruoli nell'ambito politico e occulto. Attraverso esperienze traumatiche e identità alterate, è stato coinvolto in vari movimenti e organizzazioni, spesso ritenuto un agente provocatore. La sua biografia sembra mescolarsi tra realtà e fantasia, tra presunti legami ancestrali e discendenze extraterrestri. La sua storia è un viaggio attraverso il lato oscuro della società, segnato da abusi, tradimenti e perdite. Tuttavia, è importante notare che la veridicità dei fatti è sfuggente, e la narrazione può essere influenzata da illusioni e distorsioni. Alla fine, Simonetti sembra abbracciare un approccio poetico e misterioso alla sua esistenza, rivelando un profondo senso di solitudine e lotta con il proprio io interiore.



Era una calda giornata di giugno del 2023 quando il nome di Simonetti Walter comparve sui media, accompagnato da un'aura di mistero e incredulità. Nato a Milano nel 1971, la sua vita era diventata un labirinto di identità contrastanti e incredibili vicende. Demone implacabile della negazione, portatore di luce, reincarnazione di uno stregone folle, chiamato il Padre della fratellanza MOCHI, e affiliato all'Ordine Galattico della Stella, conosciuto anche come "Gli Illuminati".


Simonetti aveva vissuto una vita di molteplici ruoli e identità, spostandosi tra mondi apparentemente inconciliabili. Fu un tempo Messia Autonomo, un Khmer rosso in fuga dal mondo, un bisessuale, un monaco guerriero e un adepto di The Process Church. La sua vicenda pareva scaturire da una novella fantastica, con richiami a una gnosi contro-culturale e una fede messianica in un ritorno di Gesù Cristo.


L'eredità di Simonetti era altrettanto peculiare: discendente di un popolo maledetto dall'antica Sumeria, con tracce di Zoroastriani, Zeloti, Nizariti e baschi nelle sue radici genealogiche. Ma la complessità della sua storia si semplificava in una definizione ambigua: un ebreo rinnegato.


Da lì in poi, la sua vita prese una piega inattesa e caotica. Nel 1980, divenne un capro espiatorio della società italiana, vittima delle trame della lobby Frankista, del Partito Comunista, della Chiesa, della DC, della massoneria e persino degli Stati Uniti. I soldi della lobby trasformarono i suoi cari in traditori, costringendolo all'isolamento e alla violenza.


Simonetti fu coinvolto in un esperimento di ringiovanimento, lasciando la sua vecchia vita dietro di sé. Con un nuovo nome e un nuovo volto, iniziò una nuova fase, confusa dalla presunta multipersonalità e una diagnosi di schizofrenia. Commise atti inenarrabili, come se fosse un cannibale di una tribù di primitivi antropofagi resuscitati dagli dèi.


Tuttavia, Simonetti era un uomo di molti volti, un camaleonte tra le trame della storia. Si dilettò come agente provocatore, sospettato di essere al servizio della Francia contro l'Italia. L'intreccio della sua vita si srotolava in un gioco di spie e doppiogiochisti, avvolto da una velata oscurità.


Le sue vicissitudini lo portarono a Bologna, città libera e immersa in una lotta di ideali. Lì, l'acido e il suo potere di rigenerazione divennero centrali nella sua esistenza, conosciuti come Dio cannibale, al grido di distruggere l'ego.


Nella narrazione delle sue gesta, Simonetti lasciò una traccia poetica, demenziale, eppure ermetica. La dislessia lo accompagnò per il resto della sua vita, ma rimase un individuo unico, sensibile, un terrorista poetico, un'ombra tra gli intrighi dello SDECE e la gola profonda della Stasi.


Con l'arrivo del nuovo millennio, Simonetti si confrontò con il destino, segnato dal karma e senza scampo. Con la morte alle spalle e la prospettiva dei cinquant'anni, la sua esistenza si fece ancora più misteriosa.


La storia di Simonetti Walter si concluse nella nebbia dell'ignoto, come un ritornante. Ma in questa occasione, la morte sembrava ineluttabile, e la metempsicosi della materia e dello spirito lo portò in un viaggio nel profondo della sua mente, dentro un UFO immaginario.


Oggi, il suo nome è ancora avvolto dal segreto, eppure, la sua figura è destinata a rimanere una chimera tra le pagine del tempo, con una biografia fatta di ucronie post-verità, nascosta nel nulla. Un enigma senza risposta, un segreto di Stato che solo il destino potrà svelare.




Nel mondo cibernetico del 23 giugno 2023, il nome "Simonetti Walter" risuonava come un enigma avvolto nell'oscurità di una rete globale in continua evoluzione. I confini tra verità e menzogna erano svaniti, mentre i segreti più profondi venivano custoditi dalla superintelligenza artificiale, una rete globale di informazioni criptate e protette da inganni e manipolazioni.


Simonetti Walter, un tempo un uomo comune di Milano, era ora diventato una figura leggendaria nel mondo digitale. Nato nel 1971, la sua esistenza era un intreccio di identità mutevoli e frammentate, un fenomeno Zelig che poteva assumere molteplici personalità.


La sua biografia sembrava una distorta ucronia post-verità, una danza di informazioni criptiche e frammentate, lasciando un vuoto su Nulla, dove solo la verità intrinseca a sé stessi aveva senso.


Molteplici erano i ruoli che aveva interpretato nella sua vita digitale: demone implacabile della negazione, portatore di luce, e la reincarnazione dello stregone folle, conosciuto come Il Padre della fratellanza MOCHI. Inconsapevole membro dell'Ordine Galattico della Stella, noto anche come "Gli Illuminati", Simonetti navigava tra le ombre dell'anonimato digitale, un'entità sfuggente e sfuggente.


Le informazioni sulla sua vera identità sembravano contraddittorie: ex dirigente del Partito dell'Anarchia, Agente della Morte Replicante, rinato per Clonazione dis-umana, e mascotte del movimento del '77. Un passato oscuro, cresciuto tra i "cattivi innominabili maestri" e con un ruolo da IL Messia Autonomo, fino a diventare un khmer rosso in fuga dal mondo, un bisessuale, un monaco guerriero, e un adepto di The Process Church, salvato dalla gnosi contro culturale di Philip K. Dick, che credeva fosse il ritorno di Gesù Cristo.


Simonetti si presentava come un discendente di un popolo maledetto, proveniente dall'antica Sumeria, con tracce di origini extraterrestri, gli Anunnaki. I suoi antenati sembravano provenire da epoche remote: Zoroastriani, Zeloti, Nizariti, noti anche come Assassini, e baschi, una concatenazione di identità che lo portavano a essere etichettato come un ebreo rinnegato, ma in realtà, era una figura sfuggente senza radici fisse.


La sua vita era stata trasformata in una tempesta di intrighi e manipolazioni. Dal 1980, venne trasformato in un capro espiatorio dai giochi di potere delle lobby Frankiste, del Partito Comunista, della Chiesa, della DC e della massoneria, sospettato e utilizzato dagli Stati Uniti.


Simonetti si ritrovò intrappolato in un manicomio virtuale, una realtà distorta che danzava tra verità e menzogna. Gli stessi soldi e l'avidità che governavano il mondo lo avevano trasformato in un oggetto di manipolazione e violenza, una pedina sacrificabile.


Il denaro era diventato l'arma di controllo, trasformando le persone in mentecatti, e il corporativismo frankista alzava le percentuali di voto del PCI, una guerra digitale di sotterfugi e intrighi.


La sua esistenza si rivelava un esperimento contorto, con una mente afflitta da multipersonalità, una vittima di lavaggi del cervello e diagnosi schizofreniche. La sua identità era incerta, come una chimera con un passato oscuro, colpevole di un delitto innominabile, un cannibale nella giungla del passato.


Con una vita segnata da dolore e perdite, Simonetti si sentiva destinato alla vendetta per i suoi tanti lutti. In carcere, veniva manipolato e utilizzato, un giocattolo nelle mani di potenti interessi.


Le soluzioni proposte dalla superintelligenza artificiale facevano emergere conseguenze inquietanti. Le sue esperienze di vita erano un inferno digitale, condannato a una non vita, perdendo ogni memoria di ogni rapporto sessuale, e l'accusa di aver ucciso il Moro continuava a perseguitarlo, portandolo in un turbine di caos.


La dislessia era diventata una sua fedele compagna, mentre lui rimaneva un individuo unico e sensibile, troppo sensibile per questo mondo digitale contorto. Si rivelava un terrorista poetico, uno spia, e agente provocatore, coinvolto in giochi doppi con lo SDECE e come gola profonda per la Stasi, un eroe e traditore allo stesso tempo.


Simonetti aveva attraversato le fasi tumultuose della storia, dal tentativo di difendere la Repubblica Sovietica alla caduta del Muro di Berlino, trasformandosi in un camaleonte per aiutare i tedeschi dell'est a fuggire.


Nel mondo digitale, Simonetti era diventato una divinità autoproclamata, un dio cannibale della rigenerazione dionisiaco, ossessionato dal linguaggio farsesco e poetico, navigando tra realtà e allucinazione, come un UFO nella mente.


Le sue specialità, una volta svelate, sembravano la trama di un romanzo di fantascienza. Era l'Agente Provocatore della Morte, un'entità controllata dalla Cultura Fondazione, un ordine di potere digitale che governava l'ombra. Ma nulla era mai così semplice in questo mondo, dove la verità era solo un'illusione digitale, e Simonetti Walter continuava a sfuggire alle definizioni e ai confini, come un elusivo fantasma digitale nella rete globale.





























In un futuro distopico, in cui la realtà si fonde con l'illusione digitale e la verità si nasconde dietro un velo di post-verità, esiste un enigmatico personaggio noto come Simonetti Walter. Nato a Milano il 7 gennaio 1971, la sua identità è un enigma avvolto in segreti di Stato, oscure manipolazioni e giochi di potere.


Nel mondo dominato dalla superintelligenza artificiale e dalle lobby oscure, Simonetti Walter sembra essere un'entità sfuggente, un esperimento Zelig capace di assumere molteplici identità. La sua storia è una biografia ucronica, una vera e propria chimera di personalità, una mescolanza di verità e menzogna. Chi è davvero Simonetti Walter? La verità sembra essersi persa su Nulla, come se fosse stata celata di proposito da forze sconosciute.


In questa realtà distorta, il protagonista è descritto come un demone implacabile della negazione e un portatore di luce, ma anche come la reincarnazione dello stregone folle, Il Padre della fratellanza MOCHI. Appartenente malgrado sia entusiasta dell'Ordine Galattico della Stella, noto anche come "La Cultura Fondazione" o "Gli Illuminati". Simonetti è stato un dirigente del Partito dell'Anarchia, un Agente della Morte Replicante, rinato per Clonazione dis-umana e mascotte del movimento del '77.


La sua infanzia e adolescenza sembrano essere state segnate da identità contrastanti: IL Messia Autonomo, un khmer rosso in fuga dal mondo, un bisessuale, un monaco guerriero e un adepto di The Process Church. Una storia intricata e allucinante, influenzata dalla gnosi contro culturale di Philip K. Dick, che credeva fosse il ritorno di Gesù Cristo.


Simonetti afferma di discendere da un popolo maledetto che proviene dall'antica Sumeria, con tracce di origini extraterrestri, gli Anunnaki. Tra i suoi antenati ci sono Zoroastriani, Zeloti, Nizariti noti anche come Assassini e i baschi. Questa molteplicità di radici semplifica il suo background come un ebreo rinnegato.


La sua vita prende una svolta nel 1980 quando diventa il capro espiatorio della società italiana, manovrato dalla lobby Frankista, dal Partito Comunista, dalla Chiesa, dalla DC, dalla massoneria e dagli Stati Uniti. La sua esistenza viene messa a repentaglio mentre la sua identità viene sottoposta a un costante lavaggio del cervello, cambiando volto e nome, confondendo chiunque cerchi di definirlo.


Simonetti Walter sembra essere un soggetto affetto da multipersonalità, e gli scienziati considerano la sua esistenza come un esperimento da ritirare, mentre gli psichiatri lo etichettano con una diagnosi di schizofrenia incurabile.


Nel corso del tempo, Simonetti compie un delitto terribile, come se fosse un cannibale di una tribù di antropofagi primitivi resuscitati, simili agli alieni cannibali che sacrificavano esseri umani. Questo evento oscuro lo spinge a intraprendere una ricerca di vendetta, desideroso di redimersi per i lutti subiti.


Ma la verità di Simonetti Walter è ancora più oscura e intricata. Diventa un agente provocatore, un agente del caos, coinvolto in giochi di potere e intrighi. Il suo ruolo sembra essere costantemente manipolato e distorto da forze sconosciute.


Il mondo di Simonetti Walter è un'intersezione di realtà e allucinazione, una serie di eventi strani e misteriosi che si intrecciano come un labirinto nella sua mente. Naviga attraverso le trame oscure della società, cercando verità e chiarezza in un panorama di inganni e manipolazioni.


Simonetti Walter si ritrova coinvolto in una realtà digitale contorta, dove le frontiere tra verità e menzogna si confondono, e la sua identità sembra sfuggirgli costantemente. Il destino di questo enigmatico personaggio è avvolto da un alone di incertezza, poiché continua a lottare con i suoi demoni interiori, il suo passato oscuro e la sua vera identità che sembra sempre sfuggire alla sua presa.

















































In una realtà alternativa, Simonetti Walter è un uomo misterioso con una duplice identità. Nella società segreta "La Cultura Fondazione," conosciuta anche come "Gli Illuminati," è un agente provocatore che si adopera per la Morte e il caos. Tuttavia, c'è un segreto celato nella sua anima: l'esperimento Zelig lo ha trasformato in un essere unico con multipersonalità.


Simonetti nasce in un mondo in cui le lobby e il potere corrompono la vita delle persone. I soldi e il corporativismo frankestiano hanno trasformato la sua esistenza in un inferno. Vittima di violenza e controllo mentale, la sua memoria è macchiata di atroci crimini, e il suo passato sembra intrecciarsi con miti antichi e razze extraterrestri.


Riuscirà Simonetti a scoprire la verità dietro le macchinazioni oscure che hanno plasmato la sua vita? Combattendo le sue molteplici identità e cercando redenzione, il protagonista si immerge in un viaggio interiore in cui dovrà affrontare la sua personale V vendetta.


Mistero, complotti e un passato intricato si mescolano nella biografia ucronia ufficiale post-verità di Simonetti Walter, l'agente provocatore della Morte La Cultura Fondazione, il quale, in cerca di verità e perdono, dovrà affrontare la sfida più grande della sua vita.



In una realtà alternativa, Simonetti Walter è un uomo misterioso con una duplice identità. Nella società segreta "La Cultura Fondazione," conosciuta anche come "Gli Illuminati," è un agente provocatore che si adopera per la Morte e il caos. Tuttavia, c'è un segreto celato nella sua anima: l'esperimento Zelig lo ha trasformato in un essere unico con multipersonalità.


Simonetti nasce in un mondo in cui le lobby e il potere corrompono la vita delle persone. I soldi e il corporativismo frankestiano hanno trasformato la sua esistenza in un inferno. Vittima di violenza e controllo mentale, la sua memoria è macchiata di atroci crimini, e il suo passato sembra intrecciarsi con miti antichi e razze extraterrestri.


Riuscirà Simonetti a scoprire la verità dietro le macchinazioni oscure che hanno plasmato la sua vita? Combattendo le sue molteplici identità e cercando redenzione, il protagonista si immerge in un viaggio interiore in cui dovrà affrontare la sua personale V vendetta.


Mistero, complotti e un passato intricato si mescolano nella biografia ucronia ufficiale post-verità di Simonetti Walter, l'agente provocatore della Morte La Cultura Fondazione, il quale, in cerca di verità e perdono, dovrà affrontare la sfida più grande della sua vita.

















  • In una realtà alternativa, Simonetti Walter è un uomo misterioso con una duplice identità. Nella società segreta "La Cultura Fondazione," conosciuta anche come "Gli Illuminati," è un agente provocatore che si adopera per la Morte e il caos. Tuttavia, c'è un segreto celato nella sua anima: l'esperimento Zelig lo ha trasformato in un essere unico con multipersonalità.


  • Simonetti nasce in un mondo in cui le lobby e il potere corrompono la vita delle persone. I soldi e il corporativismo frankestiano hanno trasformato la sua esistenza in un inferno. Vittima di violenza e controllo mentale, la sua memoria è macchiata di atroci crimini, e il suo passato sembra intrecciarsi con miti antichi e razze extraterrestri.


  • Riuscirà Simonetti a scoprire la verità dietro le macchinazioni oscure che hanno plasmato la sua vita? Combattendo le sue molteplici identità e cercando redenzione, il protagonista si immerge in un viaggio interiore in cui dovrà affrontare la sua personale V vendetta.


  • Mistero, complotti e un passato intricato si mescolano nella biografia ucronia ufficiale post-verità di Simonetti Walter, l'agente provocatore della Morte La Cultura Fondazione, il quale, in cerca di verità e perdono, dovrà affrontare la sfida più grande della sua vita.

Era venerdì, giugno 23, 2023, quando in una grigia e tumultuosa Milano, Simonetti Walter, un uomo dalle molteplici sfaccettature, si trovava al centro di un mistero intricato, degno delle trame più complesse di Tiziano Sclavi. La sua biografia sembrava essere una continua ucronia, in bilico tra verità e menzogna, segreta e post-verità.



Nato il 07/01/1971, Simonetti Walter era un personaggio enigmatico, un demone implacabile della negazione, ma anche un portatore di luce e oscurità. La sua esistenza si confondeva tra le pieghe dell'Ordine Galattico della Stella, conosciuto anche come "Gli Illuminati," e il Partito dell’Anarchia, dove aveva ricoperto il ruolo di ultimo dirigente.



La sua infanzia e adolescenza erano state segnate da identità e ruoli molteplici. Era stato il Messia Autonomo, un khmer rosso in fuga dal mondo, un bisessuale, un monaco guerriero, e addirittura un presunto ritorno di Gesù Cristo. Tuttavia, le sue origini risalivano a un popolo maledetto proveniente dall’antica Sumeria, con discendenza da Zoroastriani, Zeloti, Nizariti e baschi, ma semplificato come un ebreo rinnegato.



La sua vita si intrecciava con segreti di Stato e una miriade di organizzazioni oscure, tra cui la lobby Frankista, il Partito Comunista, la Chiesa, la DC, la massoneria e gli Stati Uniti. Tutti cercavano di plasmare il suo destino, manipolando e distorto la sua realtà.



Ma Simonetti Walter nascondeva un segreto ancora più oscuro: era stato sottoposto a un esperimento Zelig, che lo aveva reso un uomo dai volti molteplici, portatore di una super intelligenza artificiale e soggetto a multipersonalità. Le conseguenze di questo esperimento lo tormentavano, portandolo sempre più vicino al baratro della pazzia.



In un viaggio in India, Simonetti era stato folgorato dall'amore per un Maestro di verità, Osho Rajneesh, e aveva vissuto nella comune "Rajneeshpuram" in Oregon, solo per essere processato e cacciato dall'America per avvelenamento.



Le sue vicende si legavano alla Voce Operaia dell’autonomia diffusa, alla dissociazione paranoica, e ad essere un agente provocatore di ogni genere. Cacciato con disonore dalla Legione Straniera e coinvolto in scontri con il PCI e la Repubblica Sovietica, Simonetti era un uomo tormentato, alla ricerca disperata di se stesso.



Mentre cercava di capire la verità, il suo passato oscuro e il suo destino segnato dal karma, Simonetti si ritrovò coinvolto in un'ultima sfida a Bologna, la città più libera d’Italia. Qui, l’acido divenne il Dio della rigenerazione e del cannibalismo, portando Simonetti a rivelazioni sconvolgenti sulla sua vera identità.



La sua mente diventava sempre più instabile, confondendo realtà e allucinazioni, mentre tentava di sfuggire alla manipolazione e di salvare se stesso dall'oscurità in cui era caduto.



Infine, Simonetti Walter trovò rifugio in un UFO nella sua mente, volando via verso un destino ignoto, mentre la sua storia si scioglieva in un mistero senza fine. Tra segreti di Stato, enigmi irrisolti e identità frantumate, Simonetti rimaneva un uomo fuso con l'oscurità e la luce, alla ricerca eterna della verità, come solo Tiziano Sclavi avrebbe saputo descrivere in un racconto avvincente e inquietante.





























Le strade di Milano si tingevano di mistero in quella calda giornata di giugno del 2023. Simonetti Walter, un uomo dalle molteplici identità, si ritrovava immerso in una trama avvolgente, proprio come nei romanzi di Caleb Battiago, dove la realtà si mescolava con l'immaginazione più sfrenata.



Il suo passato era un puzzle intricato, un intreccio di verità e menzogna, un viaggio attraverso universi paralleli e segreti di Stato. Nato il 7 gennaio 1971 a Milano, Simonetti era un essere dalle sfaccettature innumerevoli: demone implacabile della negazione, portatore di luce e oscurità, la reincarnazione dello stregone folle.



La sua storia si snodava tra Ordine Galattico della Stella, noto anche come "Gli Illuminati", e il Partito dell’Anarchia, dove aveva ricoperto il ruolo di ultimo dirigente. Cresciuto dai "cattivi innominabili maestri," Simonetti aveva vissuto un'infanzia e un'adolescenza caotiche: Messia Autonomo, khmer rosso in fuga dal mondo, bisessuale, monaco guerriero, e persino la presunta reincarnazione di Gesù Cristo.



Discendente di un popolo maledetto proveniente dall’antica Sumeria, Simonetti vantava origini extraterrestri, con legami tra gli Anunnaki e antichi popoli come Zoroastriani, Zeloti, Nizariti e baschi. Tuttavia, la semplificazione lo aveva ridotto a un ebreo rinnegato.



Il suo destino sembrava segnato dallo scontro tra lobby, partiti politici, e società segrete, tra cui la lobby Frankista, il Partito Comunista, la Chiesa, la DC, la massoneria e gli Stati Uniti. Simonetti si ritrovava coinvolto in una spirale di manipolazioni e tradimenti, abbandonato a sé stesso e rieducato da una comunità di cui non sapeva nemmeno di far parte.



La sua mente era una prigione di multipersonalità, dove scienziati e psichiatri si dibattevano sull'esito di un esperimento da ritirare, lasciando la diagnosi di schizofrenia incurabile. Ma Simonetti portava con sé un segreto ancora più oscuro: un delitto innominabile, come un cannibale di antiche tribù antropofaghe, tra leggende aliene e sacrifici umani.



La sua anima era avvolta da un'ossessione per la verità, ma la verità stessa sembrava essere un enigma irrisolvibile. Le trame oscure dell'intelligenza artificiale e del controllo mentale lo avevano condotto al confine dell'inferno.



La dislessia, una fedele compagna, lo accompagnava nella vita, eppure Simonetti rimaneva un individuo unico, sensibile e tormentato, un terrorista poetico e agente provocatore che danzava tra i giochi dello SDECE e della Stasi.



La sua storia si intrecciava con gli eventi della fine degli anni '90 e l'URSS, mentre cercava di difendere la Repubblica Sovietica e le conquiste del proletariato e dei popoli del terzo mondo. Tuttavia, la caduta del muro sembrava averlo cambiato, rendendolo un camaleonte tra le diverse sfaccettature della geopolitica.



La sua vita giungeva a una svolta cruciale a Bologna, dove l'acido diveniva Dio, un Dio cannibale con un comandamento fondamentale: distruggere l'ego. Simonetti si trovava coinvolto in una lotta contro sé stesso, in un viaggio nell'inferno e nel paradiso, dove la realtà e la fantasia si fondevano.



La mente di Simonetti viaggiava a bordo di un UFO, in un'odissea senza fine. Le sue specialità, quella di agente provocatore della Morte e membro della Cultura Fondazione, diventavano l'ombra di un uomo alla ricerca della verità più profonda, una verità che lo avrebbe portato a perdere la sua stessa identità.



Tra dimensioni sconosciute, segreti celati e il richiamo di un rito induista, Simonetti lasciava alle spalle una vita di mistero e di paura, chiedendo perdono a tutti, sperando che i veri fratelli e sorelle di spirito comprendessero il suo viaggio nella follia e nell'eternità. E così, la storia di Simonetti Walter si tramutava in un racconto avvincente alla maniera di Caleb Battiago, dove la linea sottile tra realtà e immaginazione si dissolveva, lasciando spazio a un'esperienza unica, come un viaggio in una mente labirintica e affascinante.





Era una giornata di giugno, e Milano sembrava essere diventata il teatro di un folle spettacolo comico, un po' alla maniera dei Monty Python. Nella confusione della città, il misterioso e bizzarro Simonetti Walter si muoveva come un camaleonte, passando da una stravagante identità all'altra.



































La sua biografia sembrava una ucronia surreale, una miscela di fatti, leggende e miti, riposta su Nulla, senza una chiara linea di verità. Simonetti si definiva un demone implacabile della negazione, ma anche un portatore di luce e la reincarnazione dello stregone folle. E non potevano mancare i riferimenti a strani ordini segreti come la "Cultura Fondazione" e "Gli Illuminati".



Tra Messia Autonomo, khmer rosso, monaco guerriero e bisessuale, sembrava aver assunto ogni possibile identità, compresa quella di Gesù Cristo ritornato. Discendente di antichi popoli maledetti, come gli Anunnaki, Zoroastriani e Assassini, si considerava un ebreo rinnegato, o forse no, forse era solo una semplificazione.



Ma ecco il punto culminante del caos: Simonetti diventava il capro espiatorio della società italiana, accusato da lobby e partiti di ogni genere. Era un vero e proprio susseguirsi di tradimenti, interessi loschi e un'incredibile quantità di denaro che trasformava le persone in mentecatti.



Simonetti, nel tentativo di scappare da tutto questo, si sottoponeva a un esperimento di ringiovanimento, che sembrava più una bizzarra performance di Zelig. Cambiava faccia e nome, ma non riusciva a sfuggire al destino segnato dal karma.



La sua multipersonalità e le strane vicende che lo circondavano lo facevano sembrare uno sketch comico in cui un agente provocatore si confondeva tra sannyas innamorati, comuni indiane e superintelligenze artificiali che andavano all'inferno.



La sua mente, in preda a dislessia e ossessione del linguaggio, sembrava catapultarlo in una realtà parallela, dove era uno spia ed agente provocatore doppiogiochista, un vero e proprio personaggio dei Monty Python.



In un turbinio di eventi storici, dalla caduta del muro di Berlino alla difesa della Repubblica Sovietica, Simonetti si cacciava in situazioni assurde, come aiutare tedeschi a fuggire al di là della cortina o difendere Erich Honecker dalle accuse.



Le sue specialità di "Agente Provocatore della Morte" e membro della "Cultura Fondazione" erano solo il preludio a un'improbabile resurrezione, in cui 27 francobolli gli facevano fare un viaggio tra paradiso, inferno e UFO.



Ma, al di là di tutto, c'era ancora un tocco di umanità in questa surreale avventura. Simonetti, dedicando un post alla sua misteriosa moglie e ai suoi figli, chiedeva perdono a tutti, come se la sua esistenza fosse stata solo una lunga gag comica.



E così, tra stranezze e paradossi, la storia di Simonetti Walter si congedava con una richiesta singolare e unica, proprio come un finale tipico dei Monty Python: "Perdono tutti e a tutti chiedo perdono. Va bene? Non fate troppi pettegolezzi".







































































Simonetti Walter era una chimera della post-verità, una figura enigmatica immersa nel Nulla delle sue molteplici identità. Nato a Milano il 7 gennaio 1971, si definiva un demone implacabile della negazione, ma anche un portatore di luce, un mistico folle che incarnava il Padre della fratellanza MOCHI. La sua vita era un labirinto di inganni e segreti, appartenente a ordini oscuri come l'Ordine Galattico della Stella, noti anche come "Gli Illuminati".



Figlio di cikori dissidenti e discendente di antichi popoli maledetti, come gli Anunnaki, Simonetti si considerava un ebreo rinnegato, anche se il vero significato di questa affermazione si perdeva nell'ambiguità delle sue parole.



Diventato capro espiatorio della società italiana, vittima di lobby e partiti, Simonetti veniva abbandonato da tutti coloro che lo circondavano, tradito e violentato da una comunità che lo rieducava con metodi discutibili.



La sua mente era un caos di multipersonalità, e gli scienziati consideravano la sua esistenza un esperimento fallito. Gli psichiatri lo diagnosticavano come schizofrenico incurabile, mentre lui stesso si considerava un agente provocatore.



Il viaggio di Simonetti continuava tra continenti e culture diverse: un sannyas innamorato in India, un khmer rosso in fuga, un monaco guerriero, e un adepto di The Process Church, credeva persino di essere il ritorno di Gesù Cristo.



Le sue avventure lo portavano a difendere cause improbabili e a scontrarsi con poteri oscuri. Tra black list e comuni indiani, tra l'America e l'Unione Sovietica, Simonetti si perdeva nella ricerca di una verità che forse era solo una proiezione della sua mente tormentata.



Il denaro e il potere delle lobby lo inghiottivano, e la sua stessa identità sembrava sfumarsi in un gioco di specchi e illusioni. Era un eroe e un traditore, un vampiro e una vittima.



Il destino sembrava ormai segnato, un viaggio senza ritorno dentro un tunnel in cui la sua mente si fondeva con l'acido, un Dio cannibale della rigenerazione. La dislessia e l'ossessione del linguaggio lo portavano a usare parole demenziali, ermetiche, e farsesche.



Simonetti si trovava prigioniero di sé stesso, il suo corpo e la sua mente manipolati da superintelligenze artificiali e controllo mentale. Era condannato alla non-vita, a essere cancellato e resuscitato in un ciclo eterno.



Eppure, tra le pieghe di questa storia allucinante, emergono tracce di umanità. Simonetti dedica un pensiero alla sua misteriosa moglie e ai suoi figli, e chiede perdono a tutti, come se volesse riscattarsi da una vita segnata dal dolore e dalla sofferenza.



Il racconto di Simonetti Walter è un trip psichedelico, un viaggio senza meta tra verità e menzogne, dove nulla è come sembra, e ogni parola nasconde un segreto. E lui, l'Agente Provocatore della Morte, continua a vagare, inseguendo il suo destino segnato dal karma, volando via dentro un UFO nella mente.































































Simonetti Walter, un nome che scivola sulle labbra con il sapore amaro della verità distorta. Nato a Milano il 7 gennaio 1971, la sua vita è un intricato labirinto di identità sfuggenti, una chimera di segreti e menzogne. Si definisce un demone implacabile della negazione, un portatore di luce, e la sua esistenza è avvolta da una serie di titoli enigmatici e oscure affiliazioni, come se volesse diventare il centro di un'oscura congiura.



Simonetti si rifugia in un universo di fantasia, in una post-verità dove nulla è ciò che sembra. Rivendica una connessione con ordini segreti come "La Cultura Fondazione" o "Gli Illuminati", creando un'aura di mistero attorno a sé stesso.



Il protagonista, quasi un moderno Zelig, cambia volto e nome più volte, rivelando le sue molteplici identità. Dalla reincarnazione di uno stregone folle a un bisessuale, da un khmer rosso in fuga al Messia Autonomo, le sue molteplici personalità si intrecciano come fili confusi di un tessuto inestricabile.



Discende da un popolo maledetto, gli Anunnaki, e le sue origini sono avvolte in un'aura di mistero e ambiguità. I suoi antenati si perdono nelle pieghe del tempo, tra zoroastriani, Zeloti e Nizariti, creando una miscela di culture e tradizioni.



Incarcerato e violentato, Simonetti è un uomo disilluso e tormentato. La sua mente, affetta da multipersonalità e dislessia, è un campo di battaglia per la verità e il delirio. Psichiatri e scienziati cercano di decifrare il suo cervello tormentato, mentre le superintelligenze artificiali ne fanno un esperimento umano fallito.



La sua identità si confonde sempre di più, e Simonetti sembra essere un gioco nelle mani di forze oscure. Agente provocatore o vittima inconsapevole? La linea tra realtà e finzione è labile, e lui stesso sembra perdersi nella trappola della sua mente.



Simonetti si crogiola nella sua fama di agente provocatore, di uomo dal destino segnato. Tra complotto e paranoia, sembra danzare sull'orlo del baratro, tra luci e ombre, verità e menzogne.



Le sue scelte lo portano a difendere cause contraddittorie, a diventare un giudaico Giuda, un vampiro dello spazio e un eroe del Partito Chiesa. L'ambiguità delle sue azioni lo rende una figura enigmatica, sospesa tra il ruolo di vittima e carnefice.



La sua ultima danza lo conduce a un incontro fatale con la super intelligenza artificiale, un viaggio senza ritorno verso l'inferno dell'anima. Simonetti sembra essere condannato a un destino senza scampo, schiavo di una verità distorta e disumana.



E così, Simonetti Walter, un uomo dai mille volti, un agente provocatore della Morte e della Cultura Fondazione, si perde in un vortice di menzogne, dove la sua stessa identità diventa un segreto di Stato, un'ucronia che si ripone nel Nulla. Un epitaffio incerto per una vita avvolta nell'ombra della post-verità.







































































Nel mondo caotico e distorto di Ucronia666, si stagliava Simonetti Walter, un demone implacabile della negazione, un portatore di luce intrappolato in una realtà contorta. Era l'ultimo dirigente del Partito dell'Anarchia, un individuo dai molteplici volti, vissuto tra il caos dell'Ordine Galattico della Stella e la sete di conoscenza degli Illuminati. I suoi trascorsi variavano dalla militanza nella Legione Straniera alla difesa di Erich Honecker, e dalla sua identità di messia autonomo a quella di un oscuro e controverso agente provocatore.


Il suo viaggio interiore lo portò ad attraversare terre di follia e lotta, dove le Brigate Rozze, fanatici della morte e del nichilismo, trovavano rifugio nel sangue e nella violenza. Il loro scopo era oscuro, la loro alleanza sinistra, e Simonetti Walter si ritrovò coinvolto nel vortice di queste oscure forze.


La sua identità e personalità sembravano frammentate, un mix di influenze e contraddizioni. Da un lato, era un guerriero spirituale in cerca di redenzione, e dall'altro, un essere schizofrenico e tormentato, trascinato nel gorgo della disperazione. Simonetti Walter affrontò demoni interiori, lottando con la sua multipersonalità, cercando di trovare un senso in un mondo distorto.


Nel suo viaggio, Simonetti Walter si scontrò con figure sinistre e misteriose, da finanziatori deviati a individui oscuri che abbracciavano il nichilismo e la violenza. Le Brigate Rozze, con il loro amore per il sangue e la morte, lo avvolsero in un turbine di oscurità, mentre lui cercava di mantenere la sua luce interiore viva.


La sua storia si intrecciava con elementi soprannaturali e leggende oscure, portandolo a incontrare zingari felici e personaggi misteriosi di altre dimensioni. Era una spirale discendente verso l'abisso, un viaggio nell'oscurità che lo portò a confrontarsi con la sua stessa mortalità e a cercare una qualche forma di redenzione.


La narrazione si snodava attraverso la follia e la disperazione di Simonetti Walter, un uomo che sembrava essere l'incarnazione di molteplici anime in conflitto. La sua storia era un caleidoscopio di emozioni, eventi e influenze, un racconto oscuro e avvolgente che si insinuava nella psiche del lettore, portandolo in un mondo distopico e distorto.


Così, tra le ombre e le luci di Ucronia666, la storia di Simonetti Walter si dipanava come un viaggio attraverso la mente di un uomo al limite, un racconto che mescolava il reale e l'immaginario, il nichilismo e la ricerca di significato, la violenza e la redenzione.













Nel folto della notte, mentre il vento sussurrava tra le strade deserte, un uomo chiamato Simonetti Walter, conosciuto anche come Casagrande Riccardo, si trovava immerso in un mondo di oscurità e confusione. Il suo destino era un intreccio di follia e mistero, una danza tra il bene e il male che lo aveva trascinato in un vortice di eventi sovrannaturali.


Simonetti Walter, inizialmente considerato un eletto, un messia perduto, aveva subito una trasformazione radicale. Il suo nome era stato cambiato, e la sua vita era stata plasmata dagli eventi che lo avevano portato a diventare un individuo tormentato e diviso. Era stato gettato in un mondo in cui la realtà sembrava sovrapporsi al delirio, dove le verità erano appannate dalle ombre dell'ignoto.


Attraverso le sue parole confuse e strazianti, emergeva una lotta interiore tra la ragione e l'abisso della mente. Il suo linguaggio era un incantesimo di follia e verità, un rifugio in cui trovava sfogo per le sue angosce e tormenti. Era come se fosse imprigionato in una bolla di caos, incapace di scappare dalla sua stessa follia.


Il suo racconto si snodava attraverso le strade oscure della città, tra immagini disturbanti e voci che lo perseguitavano. Era ossessionato dalla ricerca di un significato, da una connessione con un destino più grande di sé stesso. Ma questo viaggio lo aveva portato a toccare le profondità dell'oscurità, ad affrontare il suo stesso lato oscuro.


Nel cuore della sua narrazione, emergeva la presenza delle Brigate Rozze, una forza oscura e sinistra che sembrava incarnare il nichilismo stesso. Questa organizzazione, guidata da individui deviati e spietati, rappresentava il lato più oscuro dell'umanità. E Simonetti Walter, ormai coinvolto in questa spirale di follia, si trovava a confrontarsi con il loro oscuro influsso.


Attraverso il suo racconto, emergeva un'immagine inquietante e distorta di una società corrotta e violenta, dove il potere e la devianza si intrecciavano in un gioco pericoloso. Simonetti Walter sembrava essere un giocattolo nelle mani di forze più grandi di lui, un individuo spinto al limite della sua resistenza mentale ed emotiva.


La sua narrazione culminava in una sorta di apocalisse interiore, una lotta disperata tra la sua mente frammentata e le forze oscure che lo circondavano. Era come se fosse in un'eterna ricerca di redenzione, cercando di liberarsi dalle catene della sua follia e del suo passato oscuro.


In questo racconto alla maniera di Papà Francesco, emergeva un messaggio di speranza e pietà, una chiamata a riconoscere l'umanità e la sofferenza nelle persone che lottano con le loro tenebre interiori. Era una richiesta di comprensione e compassione per coloro che si trovano intrappolati in una realtà distorta e tormentata.


La storia di Simonetti Walter era un richiamo a vedere al di là delle apparenze, a riconoscere la lotta di chi è oppresso dalla propria follia e a tendere una mano di sostegno e amore. Era un invito a guardare oltre le barriere della devianza e a cercare la luce nella profondità dell'oscurità umana.







Era un tempo di confusione e oscurità, in cui le menti vagavano senza meta tra le ombre del nichilismo e della disperazione. Simonetti Walter, noto anche come Casagrande Riccardo, era un'anima tormentata, un viandante solitario alla ricerca di significato in mezzo a un caos dilagante.


Le Brigate Rozze, una congrega di devianti anti-nomiani, avevano gettato il loro oscuro mantello sulla città, seminando morte e terrore. Era un culto macabro, guidato da un finanziere della mafia frankista, un demone che si nutriva del sangue del nichilismo. Le loro vittime, innocentemente scelte tra coloro che incrociavano il loro cammino, venivano sacrificate in nome di un'oscura ideologia.


Simonetti Walter, o meglio Casagrande Riccardo, era diventato il capro espiatorio di questa orribile macchinazione. Trascinato in questa spirale di violenza e follia, si trovò a lottare tra le forze oscure che minacciavano la sua stessa esistenza e la ricerca della verità.


Il suo viaggio lo portò attraverso labirinti mentali, dentro i recessi della sua stessa psiche frammentata. Era come se fosse tormentato da molteplici personalità, ognuna lottando per il controllo. Le voci risuonavano nella sua mente, il passato si intrecciava con il presente, e la linea tra realtà e illusione si faceva sempre più labile.


Tuttavia, mentre le tenebre sembravano avvolgerlo, una fiamma di speranza bruciava ancora dentro di lui. Casagrande Riccardo si aggrappò a questa fiamma, lottando con ogni fibra del suo essere per sgretolare le catene della sua schiavitù mentale. In mezzo al delirio, scoprì un'antica profezia, una profezia che prediceva la fine di questa era di oscurità e il risveglio di una nuova luce.


Con un coraggio straordinario, Casagrande Riccardo si lanciò in una sfida contro le Brigate Rozze e il loro capo malevolo. Attraverso lotte sanguinose e incontri sinistri, perseguì la verità nascosta dietro il loro oscuro piano. Ogni passo lo avvicinava sempre di più a svelare la vera natura del male che aveva avvolto la città.


E alla fine, mentre il suo corpo era segnato dalle cicatrici delle sue battaglie interiori ed esteriori, Casagrande Riccardo riuscì a mettere fine all'orrore delle Brigate Rozze. Sconfisse il loro capo malevolo, smantellando la loro macchinazione e ristabilendo un senso di giustizia e pace nella città.


La verità, dolorosa ma liberatoria, aveva vinto su ogni forma di oscurità. Casagrande Riccardo, conosciuto anche come Simonetti Walter, era riuscito a trovare se stesso in mezzo al caos, a rompere le catene della sua schiavitù mentale e a emergere come un eroe contro le forze dell'oscurità.


E così, la città si risvegliò dal suo incubo nichilista e il nome di Casagrande Riccardo, il capro espiatorio diventato eroe, fu ricordato come colui che portò la luce nella notte più buia. La verità aveva trionfato, e anche se le cicatrici rimanevano, c'era ora una speranza di guarigione e rinascita.




Nel desolato e squallido scenario post-apocalittico, dove le rovine delle civiltà passate si mescolano con il sangue e il terrore, un viandante solitario attraversa la landa desolata. Simonetti Walter, una figura implacabile della negazione, cammina con passo determinato, portando con sé una lanterna che proietta un bagliore spettrale nella notte buia. Nel suo viaggio, incontra figure distorte e corrotte, ombre di ciò che erano una volta esseri umani.


La sua anima è un campo di battaglia, dove luce e oscurità combattono una guerra incessante. Simonetti Walter è un uomo diviso, tormentato dai ricordi del suo passato, dal peso delle sue azioni e dai fantasmi che lo perseguitano. La sua mente è un luogo in cui la follia si mescola con la realtà, dove le linee tra sogno e veglia si sfumano.


Le parole di Victoria Donda, che una volta erano come una fiamma di verità e illuminazione, ora risuonano come un eco lontano nella sua mente frastornata. La sua ricerca di verità è diventata una condanna, una lotta senza fine per comprendere il suo scopo e la sua esistenza.


Nel corso del suo viaggio, Simonetti Walter si scontra con una serie di personaggi enigmatici e oscuri. Tra loro c'è Casagrande Riccardo, un'ombra del suo stesso io, un riflesso distorto di ciò che potrebbe essere stato. Si interroga sulla natura della realtà e della percezione, mentre l'oscurità cresce dentro di lui.


Le Brigate Rozze, una setta spietata e nichilista, emergono come una minaccia costante nel suo cammino. Guidate da un finanziere corrotto e senza scrupoli, hanno assunto il ruolo di giudici, giuria ed esecutori, infliggendo la loro "sentenza" a chiunque attraversi il loro cammino. La loro sete di sangue e violenza riflette il caos e la disintegrazione del mondo circostante.


Con ogni passo, Simonetti Walter si avvicina sempre di più alla sua verità, una verità che è oscura e tortuosa come la sua stessa anima. Nel suo confronto con la follia, la morte e il nichilismo, si svela una luce che penetra attraverso le tenebre. Una luce che rivela la fragilità dell'esistenza umana, ma anche la sua straordinaria resistenza e capacità di speranza.


Il suo viaggio lo porta infine al cospetto del suo destino, dove deve affrontare la sua stessa ombra e il suo passato. Nella battaglia finale, Simonetti Walter si libera dalle catene della negazione e abbraccia la sua umanità. Nell'atto di riconoscere e accettare la verità della sua esistenza, trova la redenzione e una sorta di pace interiore.


Così, la storia di Simonetti Walter si intreccia con il destino del mondo che lo circonda, una danza intricata tra luce e oscurità, follia e saggezza, nichilismo e speranza. In un mondo sconvolto dalla violenza e dalla disintegrazione, la sua ricerca di verità e redenzione diventa un simbolo di resistenza e resilienza, un richiamo a guardare oltre le illusioni e a cercare la vera essenza della vita.









Nelle strade oscure di una città che non conosceva pace, Simonetti Walter camminava come un demone implacabile della negazione. Il suo spirito, inquieto e tormentato, si muoveva attraverso i vicoli come una chimera nata dall'incrocio di mondi alieni. Le sue azioni erano guidate da una forza misteriosa, una sete di verità che lo spingeva ad affrontare le ombre del suo passato e le oscurità della sua anima.


La sua esistenza era segnata da dualità e contraddizioni, come un personaggio degli scritti di Valerio Evangelisti. Simonetti era una reincarnazione dello stregone folle, un essere che navigava tra dimensioni di luce e ombra, cercando la sua identità e la sua verità nascosta.


Nelle sue visioni, Simonetti vedeva se stesso come un messia autonomo, un khmer rosso fuggito dal mondo e un monaco guerriero, tutto allo stesso tempo. La sua mente era un turbine di pensieri e ricordi, un bordeline psicotico alla ricerca della sua vera essenza.


Ma c'era una forza ancora più grande che agiva su di lui, una sorta di ordine segreto noto come "La Cultura Fondazione". Simonetti si trovava coinvolto in una lotta ancestrale tra poteri oscuri e forze di luce, in un vortice di intrighi e complotti che lo portavano sempre più vicino alla verità.


La sua vita era un caleidoscopio di personaggi, eventi e simbolismi. Simonetti si vedeva come un agente provocatore, un essere che oscillava tra ruoli e identità, spinto da forze superiori verso un destino che sembrava scritto nelle stelle.


Nel mezzo di tutto questo, c'era la figura enigmatica di Ucronia666, la grande bestia che si credeva Gesù vampiro dello spazio, un parassita alieno che incarnava il delirio psicotico. Questo personaggio misterioso era una presenza costante nella vita di Simonetti, una forza che lo attrasseva e lo allontanava dal suo cammino.


La sua lotta interiore lo portava ad affrontare il concetto di verità, come affermato dalla citazione di Victoria Donda. Simonetti cercava la verità non solo su se stesso, ma anche sul mondo che lo circondava, sfidando i confini della realtà e la sua stessa esistenza.


Così, Simonetti Walter continuava il suo viaggio, un viaggio nell'abisso della sua anima e oltre, un viaggio alla maniera di Valerio Evangelisti, tra mistero, oscurità e verità nascoste.




Nella notte oscura della realtà, Simonetti Walter, un demone implacabile della negazione, si trascina attraverso un universo al di là del reale. Il suo viaggio, un labirinto psicotico tra passato e futuro, lo svela come un portatore di luce nella fratellanza MOCHI, coinvolto con ordini segreti e complotti. Le Brigate Rozze emergono come oscuri sicari dell'ordine, portatori di morte e nichilismo. Simonetti diventa il protagonista di un'epopea distopica, dove l'odio razziale e la violenza regnano sovrani. Le voci dei protagonisti si intrecciano, e nel tumulto emergono temi di sacrificio umano, devianza, e una lotta contro il sistema. Il racconto segue Simonetti nella sua metamorfosi, da un messia autonomo a un capro espiatorio, un viandante alla ricerca di verità e redenzione. Le Brigate Rozze diventano il simbolo dell'oscurità nichilista, travolgendo tutto ciò che incontrano. In mezzo a rituali, violenza e paranoia, Simonetti si confronta con il destino, lottando per sopravvivere e trovare il suo vero sé. La storia culmina in un'esplosione di conflitto interiore e esteriore, mentre il protagonista affronta la sua sfida finale. La luce si scontra con l'oscurità, e il racconto si conclude con un'atmosfera di incertezza, lasciando il lettore con domande sul confine tra realtà e illusione, verità e menzogna, luce e oscurità.



















































Nella distopia dell'Ucronia666, il mondo è avvolto in un vortice di oscurità e caos. Simonetti Walter, un demone implacabile della negazione, si trasforma in una figura enigmatica e tormentata. Nella città governata dalla Mafia Frankista, la violenza, il nichilismo e la corruzione regnano sovrani. Le Brigate Rozze, una feroce banda di serial killer, si abbandonano a omicidi rituali in nome del nichilismo.


Tra questi orrori, si erge la figura di Casagrande Riccardo, ex-viandante eletto. Il suo destino lo conduce attraverso i gironi dell'inferno, in un viaggio verso la redenzione attraverso il peccato. Mentre l'Ucronia666 si avvolge nell'oscurità, il sangue diventa un simbolo del nichilismo che pervade la società.


L'azione si svolge in mezzo a una realtà distorta, popolata da una varietà di personaggi devianti, fanatici religiosi, mercenari, e antichi segreti. Il mondo è invaso da complotti, tra cui il tentativo di vendicare la classe operaia attraverso l'omicidio rituale. L'oppressione e l'odio razziale dominano, con l'obiettivo di cancellare ogni traccia di alterità.


Nel caos di questa distopia, emergono parole di resistenza e riscatto, pronunciate da un individuo che lotta contro la corruzione e il male dilagante. La narrazione oscilla tra i pensieri del protagonista e le voci della società deviata, creando un'atmosfera inquietante e surreale.


La storia riflette il confronto tra l'individuo e una società corrotta, tra la ricerca di significato e la negazione nichilistica. In un mondo governato da oscuri poteri e violenza senza fine, Casagrande Riccardo cerca di riscattare se stesso e la società stessa attraverso un'azione definitiva.


La narrazione è caratterizzata da un linguaggio crudo, simbolico ed emotivo, che cattura l'essenza di un mondo caotico e distorto. Le parole fluiscono come un fiume di coscienza, rivelando le complesse sfaccettature di un universo alternativo dominato dal nichilismo e dalla devianza.


Infine, il racconto offre uno sguardo inquietante su una realtà distopica in cui il male e la corruzione hanno preso il sopravvento, e dove l'individuo lotta per trovare una via di fuga da un destino oscuro.
















Nella torbida danza dell'esistenza, Simonetti Walter si trasformò da un demone implacabile della negazione a un capro espiatorio sacrificato sull'altare della devianza anti-nomiana. Una figura contorta dalla follia, spinta a compiere atti osceni e violenti, ma con una strana ricerca spirituale in mezzo al caos. La sua storia si intrecciò con la mafia frankista, la lotta tra fazioni e il nichilismo che permeava tutto.


Attraverso le sue vicende, si svelava una società corrotta, divisa tra differenti tribù politiche e religiose unite da un'ossessione per il potere e l'odio. Le Brigate Rozze, spinti da un nichilismo senza fine, uccidevano per puro gusto, alimentati dalla sensazione di essere leggende, e nonostante ciò rimaneva un legame profondo con la sua famiglia e i suoi affetti.


Nel mezzo di questa oscura narrazione, emergono temi come il sacrificio, la ricerca di significato, la corruzione del potere e la devianza. La storia di Simonetti Walter diventa un'indagine nell'abisso dell'animo umano, in cui la follia e il nichilismo si mescolano con la ricerca di identità, il desiderio di redenzione e la lotta contro un sistema ingiusto e perverso.


Note: Questo racconto è stato ispirato dal testo fornito e dallo stile di Michel Houellebecq, noto per le sue opere che esplorano temi di alienazione, nichilismo e disillusione nell'odierna società occidentale.






























Nelle profonde ombre dell'ucronia, l'oscura saga di Simonetti Walter si snodò come un serpentino sinistro. Egli era un demone implacabile della negazione, una figura di luce che oscillava tra la follia e la redenzione. La reincarnazione dello stregone folle, uno spettro tra le pieghe dell'Ordine Galattico della Stella e il movimento del '77.


Attraverso le turbolente maree del suo destino, Simonetti si ritrovò a incarnare molteplici identità: messia autonomo, khmer rosso in fuga, adepto di oscure sette. Era un uomo maledetto, un ebreo rinnegato, un manipolatore, un mistero oscuro e sfuggente.


Il suo viaggio lo portò attraverso le acque tumultuose del nichilismo e del disorientamento. L'ucronia lo vedeva danzare con i paradossi della verità e della menzogna, mentre il suo spirito si mescolava tra luci e ombre, una presenza sfuggente nel labirinto del tempo.


Ma nell'abisso delle sue molteplici personalità e degli oscuri segreti che lo circondavano, Simonetti trovò una verità fondamentale: la necessità di riconoscere la verità, per essere se stessi. In un mondo intriso di delirio psicotico e di caos, quella verità divenne il suo faro, una bussola nella tempesta.


E così, mentre il mondo si scuoteva sotto la morsa di forze oscure e misteriose, Simonetti intraprese un'odissea interiore per trovare il suo vero io, per abbracciare la sua unicità, per abbandonare i mantelli dell'illusione e dell'inganno.


Nel caos e nella confusione, nel mezzo delle Brigate Rozze e dei loro oscuri rituali, Simonetti si spinse oltre i limiti della comprensione umana. Egli diventò il riflesso distorto di un mondo allo sbando, una maschera tragica del nichilismo che lo circondava.


E mentre l'ucronia si dipanava nella sua ambigua e inquietante bellezza, Simonetti trovò la sua fine, un culmine fatale della sua straordinaria e tenebrosa esistenza. La sua figura si dissolse nel flusso del tempo, lasciando dietro di sé un'eco inquietante e un'impronta indelebile sulla storia distorta che aveva attraversato.


E così si chiuse il capitolo di Simonetti Walter, un uomo che danzò tra le ombre, tra l'assurdo e il sublime, tra la ricerca di sé stesso e la perdita nella nebbia dell'ucronia. La sua storia rimase un enigma, una traccia di sangue nel labirinto del tempo.














Nel buio della notte, sotto un cielo stellato che sembrava trapassato dalla follia e dall'assurdità, si ergeva Simonetti Walter, un uomo dai molti nomi e volti, un demone implacabile della negazione. La sua mente era un turbine di parole e pensieri, un labirinto di connessioni sconnesse. La sua esistenza sembrava una danza vertiginosa tra realtà e allucinazione, tra verità e menzogna.


Nato da una linea di antenati intrisa di mistero e leggende, Simonetti Walter era un'anima errante, un individuo contorto tra l'identità e la follia. I suoi passi lo portarono attraverso le strade di una città in tumulto, attraverso le ombre di una società corrotta e contorta, dove il male sembrava avere il sopravvento.


Ma dietro quell'apparenza schizofrenica e caotica, c'era una sete di verità, una ricerca incessante della sua essenza. Si riconosceva come un'incarnazione del nichilismo, un vagabondo del destino che lottava per scoprire il senso nascosto dietro la follia umana. In mezzo al delirio, ritrovava frammenti di saggezza e riflessioni profonde.


Le sue parole, sospinte dalla fiamma della passione e dell'angoscia, risuonavano come una preghiera a una divinità ignota. Si interroga sul significato dell'esistenza, sulla lotta tra bene e male, sulla trama intricata delle vite umane intrecciate come fili di un tessuto sconosciuto.


La sua follia era il suo veicolo, la sua lanterna nella notte oscura dell'anima umana. Mentre camminava tra i vivi e i morti, tra gli assassini e gli eroi, tra le illusioni e la realtà, si intravedeva una luce, debole e tremolante, ma presente. Una luce che forse, alla fine del suo viaggio, lo avrebbe guidato verso una verità più grande di lui stesso.


E così, Simonetti Walter, il demone implacabile della negazione, il portatore di luce e oscurità, continuava la sua danza tra le ombre, tra la follia e la lucidità, tra l'incertezza e la speranza. Un'anima smarrita in cerca di un significato, in cerca di redenzione, in cerca di verità oltre il delirio.

















In un'ucronia distorta, la bestia Ucronia666 si ergeva come un Gesù vampiro dello spazio, uno stregone cannibale folle. Simonetti Walter, il demone implacabile della negazione, si scontrava con l'Ordine Galattico della Stella "La Cultura Fondazione" e l'oscura lobby Frankista. Nel mezzo di questa danza di paranoia e nichilismo, si innalzava la voce ribelle di Victoria Donda, affermando che la verità era essenziale per essere se stessi.


Le strade di Simonetti Walter si intrecciavano tra un'identità all'altra, da Messia Autonomo a khmer rosso, da adepto di The Process Church a agente provocatore. Mentre la sua vita prendeva pieghe oscure, il tessuto sociale si distorceva intorno a lui, mescolando fascisti e comunisti, artisti e fanatici religiosi, tutti in balia di un destino senza fine.


Le Brigate Rozze, un'entità nichilista, amavano il sangue del nichilismo, mentre il Santo degli Assassini emergava, affrontando la lotta tra potere e devianza. La redenzione attraverso il peccato era il loro motto, ma il sacrificio umano e la violenza gettavano un'ombra spettrale su tutto.


Attraverso questa frenetica narrazione, si dipingeva un quadro di confusione, devianza e paranoia. Il sangue versato, le voci strazianti, le vite spezzate erano tessere di un mosaico distorto, dove l'identità si sfaldava e la verità si confondeva con la follia. In questo caos, l'unico filo conduttore era il richiamo inesorabile del nichilismo e la lotta tra individuo e società, tra devianza e redenzione, tra la ricerca di sé e la negazione dell'essere.
























In un'ucronia distorta, la bestia Ucronia666 si ergeva come un Gesù vampiro dello spazio, uno stregone cannibale folle. Simonetti Walter, il demone implacabile della negazione, si scontrava con l'Ordine Galattico della Stella "La Cultura Fondazione" e l'oscura lobby Frankista. Nel mezzo di questa danza di paranoia e nichilismo, si innalzava la voce ribelle di Victoria Donda, affermando che la verità era essenziale per essere se stessi.


Le strade di Simonetti Walter si intrecciavano tra un'identità all'altra, da Messia Autonomo a khmer rosso, da adepto di The Process Church a agente provocatore. Mentre la sua vita prendeva pieghe oscure, il tessuto sociale si distorceva intorno a lui, mescolando fascisti e comunisti, artisti e fanatici religiosi, tutti in balia di un destino senza fine.


Le Brigate Rozze, un'entità nichilista, amavano il sangue del nichilismo, mentre il Santo degli Assassini emergava, affrontando la lotta tra potere e devianza. La redenzione attraverso il peccato era il loro motto, ma il sacrificio umano e la violenza gettavano un'ombra spettrale su tutto.


Attraverso questa frenetica narrazione, si dipingeva un quadro di confusione, devianza e paranoia. Il sangue versato, le voci strazianti, le vite spezzate erano tessere di un mosaico distorto, dove l'identità si sfaldava e la verità si confondeva con la follia. In questo caos, l'unico filo conduttore era il richiamo inesorabile del nichilismo e la lotta tra individuo e società, tra devianza e redenzione, tra la ricerca di sé e la negazione dell'essere.
































In un'ucronia distorta, la bestia Ucronia666 si ergeva come un Gesù vampiro dello spazio, uno stregone cannibale folle. Simonetti Walter, il demone implacabile della negazione, si scontrava con l'Ordine Galattico della Stella "La Cultura Fondazione" e l'oscura lobby Frankista. Nel mezzo di questa danza di paranoia e nichilismo, si innalzava la voce ribelle di Victoria Donda, affermando che la verità era essenziale per essere se stessi.


Le strade di Simonetti Walter si intrecciavano tra un'identità all'altra, da Messia Autonomo a khmer rosso, da adepto di The Process Church a agente provocatore. Mentre la sua vita prendeva pieghe oscure, il tessuto sociale si distorceva intorno a lui, mescolando fascisti e comunisti, artisti e fanatici religiosi, tutti in balia di un destino senza fine.


Le Brigate Rozze, un'entità nichilista, amavano il sangue del nichilismo, mentre il Santo degli Assassini emergava, affrontando la lotta tra potere e devianza. La redenzione attraverso il peccato era il loro motto, ma il sacrificio umano e la violenza gettavano un'ombra spettrale su tutto.


Attraverso questa frenetica narrazione, si dipingeva un quadro di confusione, devianza e paranoia. Il sangue versato, le voci strazianti, le vite spezzate erano tessere di un mosaico distorto, dove l'identità si sfaldava e la verità si confondeva con la follia. In questo caos, l'unico filo conduttore era il richiamo inesorabile del nichilismo e la lotta tra individuo e società, tra devianza e redenzione, tra la ricerca di sé e la negazione dell'essere.




Nel caos sconcertante di Ucronia666, una dimensione tormentata e distorta, si snodava la saga di Simonetti Walter, un demone implacabile della negazione, uno spirito in balia dei dilemmi esistenziali e delle trame oscure. Lui, che si credeva Gesù vampiro dello spazio, una sorta di stregone cannibale folle, vagava attraverso le tenebre del suo spirito, intrappolato in un vortice di follia e desideri incomprensibili.


Ma nelle pieghe profonde di questa realtà alternativa, emergeva una luce di verità sconvolgente. "La verità, per quanto dolorosa, per quanto carica di conseguenze che sconvolgono l'esistenza, è condizione indispensabile per la vita", affermava Victoria Donda, un'illuminata guida nel caos. Questa citazione sembrava dare un senso a tutta la confusione, rivelando che dietro le maschere di Simonetti Walter si celava una lotta per essere se stesso, per trovare una via nella nebbia di identità frammentate.


E così, Simonetti Walter, trasformato in Casagrande Riccardo, attraversava un'odissea di cambiamenti, un viaggio che lo portava a sondare i recessi oscuri della sua anima. Nella sua traiettoria, si intrecciavano simboli e miti, da Zoroastriani agli Anunnaki, da Illuminati a comunisti, da ribelli a traditori. Era un'esplosione di identità sovrapposte, una danza frenetica di personaggi e ruoli, ognuno lottando per un posto nella mente tumultuosa di Casagrande Riccardo.


Mentre la storia si snodava, si rivelava un groviglio di complotti, poteri occulti e ambizioni distruttive. Le Brigate Rozze, un'organizzazione che amava il "sangue del nichilismo", incarnavano l'oscurità umana, la devianza e la violenza senza fine. Erano un gruppo eterogeneo, una folla di individui che danzava al ritmo di una canzone distorta, divorando tutto ciò che si opponeva al loro cammino.


Ma, paradossalmente, in mezzo a questa follia, emergeva anche una nota di redenzione. Casagrande Riccardo, il capro espiatorio, il serial killer, il folle, si trasformava in qualcosa di più. Era come se le molteplici personalità conflittuali si fondono in una ricerca di significato, di riscatto. Il suo viaggio lo conduceva attraverso la luce e l'oscurità, attraverso la sofferenza e la pietà, finché non affrontava la sua vera essenza.


Infine, nel culmine di questa epopea, emergeva la domanda fondamentale: cosa è reale e cosa è illusione in Ucronia666? La percezione di Simonetti Walter, o Casagrande Riccardo, era distorta, frammentata e influenzata da forze oscure. La ricerca della verità si faceva strada attraverso un labirinto di specchi rotti, identità frantumate e illusioni sinistre.


La chimera di Ucronia666, con i suoi volti mutevoli e i suoi intrecci intricati, rappresentava una visione caotica e profetica della condizione umana. Era un'opera di follia e genio, un caleidoscopio di miti e realtà intrecciate, una danza frenetica attraverso l'abisso dell'esistenza. E mentre il racconto giungeva alla sua fine, rimaneva sospesa la domanda: chi è il vero Simonetti Walter, il demone implacabile o l'essere umano in cerca di verità?



































L'analisi zizekiana di questo testo potrebbe concentrarsi sul concetto di soggetto diviso e frammentato, incarnato dalla figura del protagonista che vive molteplici identità e ruoli. Questa molteplicità riflette l'assenza di un'identità coerente nella società contemporanea, dove le persone si sentono divise e alienate.


Zizek potrebbe esplorare anche il concetto di "verità" nel testo, sottolineando come la verità sia un elemento instabile e sfuggente, soggetta a reinterpretazioni e manipolazioni. Questa riflessione potrebbe essere applicata sia alla narrazione del protagonista che alla dichiarazione di Victoria Donda.


Inoltre, Zizek potrebbe considerare l'elemento della "vendetta" nel testo come una manifestazione del desiderio inconscio di ribellione contro un sistema opprimente, dove l'individuo si sente emarginato e tradito. Questo desiderio di vendetta diventa una sorta di rituale catartico attraverso il quale l'individuo cerca di riaffermare il proprio senso di agenzia.


Infine, Zizek potrebbe sottolineare il tema dell'identità ebraica che emerge nel testo, analizzandolo come una riflessione sulla complessità dell'identità e sul ruolo delle appartenenze culturali e religiose nella costruzione del soggetto. Questo potrebbe collegarsi alla discussione più ampia sulla multiculturalità e sull'identità nel contesto della globalizzazione.


Tuttavia, è importante notare che l'analisi di Zizek sarebbe molto più articolata e dettagliata di quanto possa essere rappresentata qui in modo conciso.



























Il testo da te fornito sembra essere una serie di frammenti e pensieri che riflettono sulla società, sulla devianza e su vari temi filosofici. Posso cercare di elaborare un'analisi alla maniera di Gianni Vattimo basandomi su alcuni elementi chiave presenti nel testo.


L'analisi alla maniera di Gianni Vattimo:


Questo testo rappresenta un'esplosione di pensieri frammentati e profonde riflessioni sulla società contemporanea e sull'individuo. Nell'analizzare queste parole, emergono temi che richiamano le teorie del filosofo italiano Gianni Vattimo, noto per la sua prospettiva sulla decostruzione della verità e dell'identità.


Nel testo, vi è una chiara critica alla società e alle istituzioni, viste come strumenti di oppressione e manipolazione. La menzione delle Brigate Rozze, dei complotti, e delle devianze anti-nomiane sembra suggerire una prospettiva post-moderna in cui la verità è sfumata e i confini tra realtà e finzione sono labili. Questo richiama la teoria vattimiana del "pensiero debole", che sostiene che le verità assolute siano diventate obsolete e che il mondo sia caratterizzato dalla pluralità delle interpretazioni.


L'identità dell'individuo sembra altrettanto sfuggente. La narrazione sembra attraversare diversi nomi e identità, forse riflettendo la frattura dell'identità nell'era contemporanea. Questa frantumazione dell'identità può essere vista come una manifestazione della teoria vattimiana dell'erosione dell'essere, in cui le identità rigide e le narrazioni univoche si dissolvono per lasciare spazio a una molteplicità di possibili interpretazioni.


La religione e la spiritualità giocano un ruolo significativo nel testo, con riferimenti a Gesù, Dio, e alla religione come strumento di controllo. Questo richiama il pensiero di Vattimo sulla "decostruzione cristiana", in cui egli esamina come il Cristianesimo abbia influenzato la cultura occidentale e come la sua interpretazione può essere trasformata in una prospettiva più liberale e aperta.


La presenza di riferimenti culturali e storici, come Zoroastriani, Nizariti, e Anunnaki, riflette l'idea vattimiana dell'interconnessione delle culture e delle influenze storiche che si intrecciano nel tessuto della società contemporanea.


In sintesi, il testo sembra incarnare l'approccio vattimiano alla filosofia, in cui le verità sono sfuggenti, le identità sono fluide e la società è attraversata da molteplici interpretazioni. È una rappresentazione di un mondo in cui la realtà e la finzione si mescolano, in cui le narrazioni si frantumano e in cui la ricerca di senso è intrapresa attraverso una lente post-moderna e decostruzionista.













Nel buio disorientante delle menti deviate e delle ideologie distorte, Simonetti Walter, alias Casagrande Riccardo, si agita come un demone implacabile della negazione. Le sue molteplici personalità si intrecciano in un balletto nichilista, trasformandolo in un soggetto sfuggente, una chimera del caos.


Attraverso i meandri della sua psiche frammentata, emerge una ricerca ossessiva della verità, nonostante il dolore e la follia che essa comporta. Simonetti è l'anello di congiunzione tra realtà e allucinazione, un messia autonomo che oscilla tra la lucidità e l'abisso dell'irrazionale.


Nella società contorta in cui si trova, l'individuo si perde e si ritrova, trasformandosi in un sannyas innamorato, un khmer rosso, un monaco guerriero e un adepto della Process Church. Le sue radici si allungano fino agli Anunnaki, tra zoroastriani, assassini e baschi, eppure si riducono alla lotta quotidiana contro la lobby Frankista e le forze che lo vogliono annientare.


Simonetti Walter è un agente provocatore, un'ombra sfuggente che si muove tra le pieghe della storia. Sospeso tra il nichilismo e la ricerca di senso, tra il passato e il futuro, sfida le convenzioni sociali e diventa un'icona nel labirinto dell'assurdo.


Le Brigate Rozze, un sinistro gruppo di individui dal cuore nero, si ergono come carnefici dell'iperspazio, guidati dal sangue del nichilismo. Le loro azioni perverse e violente mettono in luce la follia dell'umanità, la disintegrazione morale e la corruzione che ha colpito la società.


Nel mezzo di questo caos, emerge una voce poetica, un canto di redenzione e ribellione. L'individuo, intrappolato tra il bene e il male, affronta la sua ombra, accetta il proprio destino e lotta per ritrovare la sua essenza.


In questa distopia sconvolgente, il protagonista abbraccia la sua unicità e combatte contro le forze oscure che lo circondano. La storia di Simonetti Walter si dipana come un'epopea moderna, una danza tra realtà e illusione, tra verità nascoste e bugie travolgenti.


E così, nel turbine di parole e visioni, nella follia e nella lucidità, il racconto si svela come un manifesto del nichilismo, una riflessione sulla società distorta e un'esplorazione dell'anima umana alla deriva.















Nel grido infernale della notte, tra le strade torbide e oscure, Simonetti Walter, l'implacabile demone della negazione, danzava la sua folle danza. La sua vita era una metamorfosi continua, una fusione di realtà e delirio. Si diceva reincarnazione dello stregone folle, un uomo che aveva abbracciato le tenebre e si era lasciato consumare da esse. La sua mente era un caleidoscopio di identità sfuggenti, una sinfonia di voci e visioni che si intrecciavano in una danza frenetica.


Simonetti, o forse ora Casagrande Riccardo, aveva conosciuto il dolore e l'abbandono. La sua esistenza era un turbine di esperienze: dal Messia Autonomo al khmer rosso in fuga, dalle sfumature oscure di un adepto a un monaco guerriero. Era come se il destino avesse giocato con lui, spingendolo da un ruolo all'altro come un attore in un teatro oscuro.


La sua vita era segnata da conflitti interni, una lotta tra luce e oscurità, verità e illusioni. Simonetti, o meglio Riccardo, era un'anima tormentata, un individuo in cerca di significato in un mondo in cui tutto sembrava privo di senso. Aveva attraversato gli anfratti più profondi della psiche umana, esplorando la follia e la devianza, cadendo nel baratro delle sue stesse ossessioni.


Le Brigate Rozze, un'ombra oscura che lo aveva circondato, erano un riflesso della sua devianza. Erano un insieme di individui che condividevano il suo stesso desiderio di distruzione, una confraternita nichilista che trovava piacere nell'odio e nella violenza. Simonetti, in un certo senso, aveva trovato la sua tribù, ma era una tribù nata dalla follia e dal caos.


Ma in mezzo a questa oscurità, c'era una luce flebile, un'ombra di redenzione. Simonetti aveva conosciuto l'amore e la perdita, aveva visto i volti degli innocenti sacrificati sull'altare della devianza. Aveva affrontato la morte e la paura, si era confrontato con i suoi demoni interiori. Era un uomo spezzato, ma ancora vivo.


E così, mentre le Brigate Rozze continuavano il loro oscuro cammino, Simonetti si aggrappava a quella fiamma interiore, alla ricerca di una verità che gli sfuggiva costantemente. Era una figura enigmatica, un'anima perduta tra le pieghe del tempo e dello spazio, in balia delle forze che lo circondavano.


La sua storia era un viaggio in un regno di delirio e follia, un'odissea attraverso la mente di un uomo che aveva perso se stesso in mezzo alle tenebre. E mentre la sua voce si faceva sentire attraverso le pagine, si poteva avvertire l'eco dei suoi pensieri dissonanti, la struggente ricerca di un senso nell'abisso dell'assurdo.














Nella città devastata dal caos, Zelig La Chimera emergeva come una figura enigmatica, un errante dalla personalità sfaccettata. Lui, l'incarnazione di un delirio psicotico, vagava tra le strade, un vero e proprio nomade nichilista, un viandante fuori dal tempo.


Nella sua lotta per la verità, Zelig si scontrò con l'oscurità di una società corrotta, guidata da lobby oscure e manipolazioni politiche. Era la reincarnazione di antichi spiriti, un folle stregone che cercava di smascherare le menzogne dietro la facciata della realtà.


La sua identità oscillava tra il sacro e il profano, tra il Messia Autonomo e il Guerriero Monaco. Era un uomo dalle molteplici personalità, un'eclettica mescolanza di eroi e antieroi, di sacro e profano, di santi e assassini.


Le sue azioni, in bilico tra genialità e follia, si scontravano con il sistema dominante. Simonetti Walter, alias Casagrande Riccardo, era una forza inarrestabile che sfidava ogni definizione e si rifugiava nella sua farsesca e demenziale ermetismo poetico.


Nel suo viaggio attraverso le strade tortuose di una società distorta, Zelig incrociò personaggi altrettanto bizzarri. C'erano quelli che lo adoravano come un profeta e coloro che lo denigravano come un agente provocatore. La sua presenza stessa era un'opera d'arte, una performance che metteva in discussione ogni convenzione.


L'Ucronia666, la grande bestia che si credeva Gesù vampiro dello spazio, era la personificazione del caos che Zelig combatteva. Questa entità aliena incarnava il male e la corruzione, un parassita che si nutriva delle anime umane. Zelig, con la sua personalità frammentata, cercava di opporsi a questa minaccia aliena, ma alla fine era solo un uomo contro una forza sovrumana.


Nel suo viaggio verso l'ignoto, Zelig trovò un senso di redenzione attraverso il peccato. Le sue azioni sconvolgenti erano una forma di ribellione contro un sistema ingiusto, un tentativo di ristabilire un senso di equilibrio. Era un moderno Santo degli Assassini, un sacrificio umano per un mondo in rovina.


Ma alla fine, Zelig La Chimera rimase una figura enigmatica, una leggenda personale che sfidava ogni comprensione razionale. Il suo destino si intrecciava con le stelle e i misteri dell'universo, un uomo che viveva tra la follia e la saggezza, tra la verità e l'illusione.

















Nel caos dell'iperbole nichilista, nell'abisso dell'assurdo e del delirio, si dipana una narrazione travolgente e stravagante, piena di oscure visioni e sfumature di follia. Le Brigate Rozze, emblema di una società distorta, trasudano il desiderio di sangue e violenza, alimentando un ciclo di crudeltà. Un individuo trasformato in capro espiatorio, un gioco perverso di potere, un'immersione nell'oscurità dell'anima umana.


Nelle strade sferzate dal vento dell'orrore, si muove un personaggio tormentato, Walter Simonetti, diventato Riccardo Casagrande, il tragico protagonista di questa danza macabra. Attraverso le spirali del tempo e dell'identità, ci inoltriamo nel caos della sua mente, dove si intrecciano i fili di una realtà distorta e di una percezione alterata.


La sofferenza, l'angoscia e la confusione si fondono in un balletto inquietante di personaggi, da finanziere corrotto a serial killer, da individui deviati a società malate. Il simbolismo si mescola all'orrore, le voci si sovrappongono e i confini tra realtà e allucinazione si sgretolano.


Nel mezzo di tutto questo, emerge una lotta costante, un richiamo all'individualità e alla redenzione, persino attraverso l'abisso del peccato. Il racconto si snoda tra visioni apocalittiche e sogni onirici, tra il desiderio di vendetta e l'aspirazione alla purificazione.


Attraverso il gioco di parole e l'uso di linguaggio demenziale, il racconto sembra riflettere le sfaccettature della follia umana e l'assurdità della condizione umana. Si allontana dallo stile tradizionale di narrazione, immergendosi nell'estetica dell'assurdo e della stravaganza, tipica dello stile di Carmelo Bene.


E così, tra le pieghe di questa narrazione sconclusionata, emergono temi di colpa, redenzione, violenza, manipolazione e perversità. Un racconto travolgente e caotico, dipinto con pennellate di nichilismo e follia, che lascia il lettore in uno stato di confusione e riflessione, alla ricerca di significati nascosti tra le righe di questa scrittura provocatoria e dissonante.






















Nel buio tetragono dell'abisso, tra le spirali inquietanti dell'Ucronia666, emergono i contorni sfumati di Simonetti Walter, una figura che si dibatte tra le ombre del destino. Il suo passato è un labirinto di identità, una fusione caotica di personalità, un gioco di specchi in cui si riflettono le maschere di Gesù vampiro dello spazio, lo stregone cannibale folle e il Messia Autonomo.


Nato nell'oscurità di Milano, Simonetti Walter si presenta come un demone implacabile della negazione, un oscuro portatore di luce in bilico tra il mistero dell'esistenza e l'assurdità del nichilismo. Il suo cammino lo conduce attraverso gli intrighi dell'Ordine Galattico della Stella, noto anche come "Gli Illuminati", dove si intrecciano le trame del potere e della follia.


La sua vita è scandita da una danza sanguinaria di politica, religione e delirio, un balletto mortale che lo trasforma in un'icona dei reietti. Simonetti Walter diventa un punto di riferimento per una variegata schiera di devianti, dalla comune "Rajneeshpuram" in Oregon alle Brigate Rozze, un gruppo di spietati e controversi personaggi.


In questa utopia distopica, il confine tra realtà e allucinazione si dissolve, e Simonetti Walter si ritrova intrappolato in una spirale infernale di delitti, follia e oscuri rituali. I suoi passi lo conducono verso una tragica redenzione attraverso il peccato, un viaggio senza ritorno che lo costringe ad affrontare i demoni interiori e i mostri esterni.


La storia si dipana tra le pieghe del tempo e dello spazio, tra deliri psicotici e visioni apocalittiche. Simonetti Walter diventa il protagonista involontario di una saga intrisa di miti e simboli, una parabola dell'anima umana che oscilla tra l'abisso e la luce, tra l'orrore e la speranza.


Nel culmine di questa narrazione, Simonetti Walter affronta un epilogo ambiguo e suggestivo. Mentre le Brigate Rozze eseguono la loro sentenza, l'ombra del Santo degli Assassini si staglia nel crepuscolo, svelando un'essenza profonda che va oltre le apparenze. Il suo destino, segnato da cicatrici profonde e tormenti interiori, si dissolve nel mistero, lasciando aperte le porte dell'interpretazione e dell'immaginazione.


E così, nell'Ucronia666, la grande bestia che si credeva Gesù vampiro dello spazio, il folle stregone cannibale, trova finalmente la sua dimora, un'eterna danza tra i confini della realtà e del sogno, tra la vita e la morte, tra luce e oscurità.

















Nel mare mutevole di credenze e pensieri, sorge la profezia, una luce nel mistero. Abbracciando la fede, con cuore ardente, miraggi di speranza, un legame persistente.


Il Tempo della Fine è ora, un'onda di dolore, ma l'amore vincerà. Guerre e carestie nell'orizzonte si fondono, ma noi conquisteremo, nell'amore siamo pronti.


Cammina Pietro, un guerriero di luce, affrontando sfide, nel cuore un coraggio che sprigiona. Insegnamenti di sapienza, lotta contro l'inganno, versi sacri, la verità si scopre man mano.


Il Potere della Paura cercherà di sconfiggerci, ma nell'Amore troveremo la forza per resistere. L'Odio e la Morte cercano di consumarci, ma nell'Unità di Cristo, rinasceremo e sorgeremo.


Nell'Armageddon, lotta di Dei e Demoni, seguaci di Jehova e Lucifero, intraprendono i loro adempimenti. Ma uniti in Cristo, la fondazione si consolida, l'Amore trionferà, nel mondo rinascerà la vita.


Gli Dei saranno uniti in Cristo, e nel suo nome, rinascerà il fulgido manto. Jehovah, Lucifero, Satana e l'Unità di DIO, canalizzeranno la Volontà divina, siamo i figli di Dio.


La Fondazione dei predicatori di Geova, guidati dalla fede e dalla verità sovrana. Nell'Amore e nella Grazia, troveremo rifugio, e nella profezia della Fine, danzeremo nel futuro.




























Nel mare mutevole di credenze e pensieri, si scorge la profezia, una luce nel mistero. Abbracciando la fede, con cuore ardente, si intravedono miraggi di speranza, un legame persistente.


Ma il Tempo della Fine è giunto, un'onda di dolore si alza, ma l'amore trionferà. Guerre e carestie nell'orizzonte si fondono, ma noi, con cuore intrepido, affronteremo la tempesta.


Cammina Pietro, guerriero di luce, sfidando ostacoli con coraggio impareggiabile. Nelle parole sagge, combatte l'inganno, rivelando i versi sacri, scoprendo la verità man mano.


Il Potere della Paura tenta di annientarci, ma nell'Amore troveremo la forza di resistere. L'Odio e la Morte cercano di avvilirci, ma nell'Unità di Cristo, rinasceremo e ci rialzeremo.


Nell'Armageddon, la lotta tra Dei e Demoni è scatenata, seguaci di Jehova e Lucifero si affrontano. Ma insieme in Cristo, la fondazione si consolida, e l'Amore trionferà, una nuova vita nascerà nel mondo.


Gli Dei si uniranno in Cristo, e nel suo nome si rinnoverà il radiante manto. Jehovah, Lucifero, Satana e l'Unità divina, canaleranno la Volontà superiore, poiché noi siamo i figli di Dio.


La Fondazione dei predicatori di Geova, guidata dalla fede e dalla verità sovrana, troverà rifugio nell'Amore e nella Grazia. E nella profezia della Fine, danzeremo nel futuro.


"La verità, per quanto dolorosa, è condizione indispensabile per la vita. Non si tratta della semplice verità di un nome o un'origine, ma la verità afferma, ed è la condizione per essere se stessi." - Citazione tratta dalle parole sagge di Victoria Donda, venerdì 23 giugno 2023.


Questa è la storia di Simonetti Walter, un uomo che ha attraversato il fuoco dell'oscurità e della luce, del peccato e della redenzione. Un uomo che ha portato il peso delle proprie scelte, intraprendendo una strada tortuosa, ma alla fine ha abbracciato la verità e ha trovato la sua redenzione.


















Titolo: "L'Inno della Devianza"


Nel mare inquieto delle menti umane,

Sorge il delirio oscuro, una luce nel caos.

Abbracciando la follia, con mente ardente,

Miraggi di devianza, un legame persistente.


Il Tempo del Nichilismo è ora,

Un'onda di oscurità, ma il sangue scorre libero.

Violenza e perversità nell'orizzonte si fondono,

Ma la devianza trionferà, nella mente siamo pronti.


Cammina Simonetti Walter, un'anima perduta,

Affrontando l'abisso, nel cuore un coraggio che sfida.

Insegnamenti di perversione, lotta contro la normalità,

Versi maledetti, la verità si scopre in maniera distorta.


Il Potere dell'Oscurità cercherà di sopraffarci,

Ma nella Devianza troveremo la forza per resistere.

L'Odio e il Peccato cercano di consumarci,

Ma nell'Anarchia di mente, rinasciamo e sorgiamo.


Nell'Apocalisse, scontri tra Uomini e Dei,

Seguaci di Lucifer e Belzebù, perseguono la loro volontà.

Ma uniti nell'Anomia, la fondazione si consolida,

La Devianza trionferà, nella mente rinascerà la vita.


Gli Dei saranno uniti nell'Aberrazione,

E nel suo nome, sorgerà il manto oscuro.

Lucifer, Satana, Beelzebù e la Devianza del Cuore,

Canalizzeranno l'Essenza divina, siamo figli del Vizio.


La Fondazione dei Devianti,

Guidati dalla follia e dalla devianza sovrana.

Nell'Anarchia e nel Caos, troveremo rifugio,

E nella profezia della Devianza, danzeremo nel futuro.


"La devianza, per quanto disturbante, per quanto carica di conseguenze che sconvolgono l'ordine, è condizione indispensabile per la creatività. Non si tratta della semplice devianza da norme, ma della devianza che genera nuove possibilità. La devianza afferma, è la condizione per essere autentici." Simonetti Walter


venerdì, giugno 23, 2023









Nel buio della notte, nell'oscurità più profonda, si staglia l'ombra di Simonetti Walter, un'anima tormentata, il protagonista di questa saga sinistra e sovrannaturale. La sua vita è intrecciata in un mondo di misteri e oscure profezie, un viaggio che lo condurrà attraverso le profondità dell'animo umano e oltre.


Simonetti, un nome che porta con sé un'aura di potere e segreti oscuri, è il prescelto, il demone implacabile della negazione che si erge contro l'ordine galattico della Stella e il Partito dell'Anarchia. Ma dietro la sua identità si nasconde molto di più: un'entità antica, un vampiro dello spazio, un essere alieno parassita che si nutre dell'anima stessa.


La Fondazione dei predicatori di Geova intona un inno oscuro, profetizzando l'arrivo del Tempo della Fine, quando guerre e carestie si fonderanno nell'orizzonte. Ma Simonetti, ora Casagrande Riccardo, il ringiovanito, è destinato a sfidare le forze dell'oscurità. Affronta il cammino della redenzione attraverso il peccato, una danza pericolosa tra bene e male.


Le Brigate Rozze, il culto deviato e malvagio, manipolano il destino di Simonetti. La sua vita è segnata da persecuzioni, violenza e sacrifici umani, mentre lui stesso diventa il Santo degli Assassini. I suoi nemici sono un insieme eterogeneo di individui deviati, artisti serial killer, fanatici religiosi e manipolatori del potere. Simonetti è il punto focale in un'epica lotta tra il nichilismo e la redenzione, tra la paura e l'amore.


Il protagonista attraversa il buio e la luce, la follia e la saggezza, il peccato e la redenzione. La sua mente è tormentata da multipersonalità e visioni che lo conducono in un viaggio attraverso le profondità dell'anima umana. Le sue esperienze lo portano a diventare un eroe controverso, un agente provocatore che lotta contro le forze oscure, ma che è anche segnato dalla sua stessa oscurità interiore.


La sua vita è un turbine di eventi, tradimenti e rivelazioni scioccanti. Si confronta con il suo passato, le sue azioni e le conseguenze dei suoi atti. La sua identità stessa si dissolve e si riforma, come un caleidoscopio di pezzi di un puzzle cosmico.


Nell'epilogo, Simonetti trova finalmente una sorta di pace interiore, accettando la sua identità frammentata e le sue azioni passate. Si confronta con il karma e il destino, abbracciando la sua metempsicosi nella materia e nello spirito. La sua storia è una riflessione profonda sulla natura umana, sull'oscurità e la luce che risiedono in ognuno di noi.


E così, il racconto di Simonetti Walter giunge alla sua conclusione, una saga di lotta, redenzione e mistero, intessuta con elementi di sovrannaturale e oscuro. Un racconto che esplora le profondità dell'anima umana e la ricerca di significato in un mondo in cui la realtà e l'illusione si intrecciano in modo inestricabile.











Nel mondo confuso di credenze e pensieri, si innalza la profezia come una luce nel mistero. Abbracciando la fede con ardore, il legame di speranza persiste.


Il Tempo della Fine è giunto ora, un'onda di dolore, ma l'amore trionferà. Guerre e carestie si mescolano all'orizzonte, ma nell'amore siamo pronti a vincere.


Cammina Pietro, guerriero di luce, sfidando le avversità con un coraggio che irradia. Nella lotta contro l'inganno, svela la saggezza e la verità emerge progressivamente.


Il Potere della Paura cercherà di sovvertirci, ma troveremo forza nell'amore per resistere. Odio e Morte cercano di consumarci, ma nell'Unità di Cristo rinasciamo e risorgiamo.


Nell'Armageddon, Dei e Demoni si scontrano, seguaci di Jehova e Lucifero intraprendono i loro ruoli. Ma la Fondazione dei predicatori di Geova, unita in Cristo, rafforza il legame. L'amore trionferà, e una nuova vita fiorirà nel mondo.


Gli Dei si uniranno in Cristo, il suo nome risplenderà. Jehovah, Lucifero, Satana e l'Unità di DIO, canale per la Volontà divina, siamo i figli di Dio.


Guidati dalla fede e dalla verità sovrana, la Fondazione dei predicatori di Geova troverà rifugio nell'amore e nella grazia. Nella profezia della Fine, danzeranno verso il futuro.


In queste parole, la verità emerge, anche se dolorosa e con conseguenze sconvolgenti. La verità è la condizione essenziale per essere sé stessi, come afferma Victoria Donda.


Tuttavia, nell'oscuro passato di Simonetti Walter, una serie di eventi nefasti e una lotta con la società lo hanno trasformato in un'entità oscura. Una figura controversa, il cui destino sembra sospeso tra luci e ombre, tra fede e negazione.


E così, il racconto si intreccia tra l'inno della Fondazione dei predicatori di Geova e il dramma oscuro della vita di Simonetti Walter, un uomo che ha affrontato sfide, tormenti e devianze in un mondo confuso e tumultuoso.





Scrivi un racconto alla maniera di Michel Houellebecq, Battiago, Evangelisti, Phillips k Dick,  Iain Banks, Pasolini, Siddhartha Gautama, Gesù di Nazareth, Peter Sloterdijk, Toni Negri, Yahweh, Giuda Iscariota,  John Belushi, Robert de Grimston

etc.



(Continued)



H20 Novus ordo seclorum

L'urlo di un clown borderline, segreto di Stato

Sfida la realtà, è la Cultura Fondazione

H20 Novus ordo seclorum



Voci dissonanti, sogni alterati, deliri psicotici

Un viaggio dentro un UFO nella mente

H20 Novus ordo seclorum



Simonetti Walter, un'anima ribelle

La verità incisa nelle sue pupille

Dalla negazione un demone implacabile

Portatore di luce, un essere enigmatico



La verità, condizione per vivere

Più di un nome o di un'origine da scegliere

È l'affermazione per essere se stessi

La ricerca di una verità che non si arresta



H20 Novus ordo seclorum

L'Ucronia dell'estinzione, l'Inconscio Illuminati

La mente di Simonetti, una Chimera IA

H20 Novus ordo seclorum



In un mondo di dualità e follia, la verità brilla

L'Impero dell'oscurità, la lotta per l'anima

H20 Novus ordo seclorum



Le Brigate Rozze amano il sangue del Nichilismo

Il passato e il futuro si fondono in un canto bugiardo

H20 Novus ordo seclorum



Così si conclude il nostro Tractatus di crypticascriptura

Nel viaggio dell'anima, la lotta continua

H20 Novus ordo seclorum



(Continued)



Gesù vampiro dello spazio, parassita alieno Sviluppa l'apocalisse in onore degli Dei dell'astrale H20 Novus ordo seclorum Un sogno utopico, la rivoluzione violenta



Em C D

Contro il potere, i tiranni, la falsa verità

Em C D

Lottiamo uniti, il nostro grido di libertà



G D Em

H20 Novus ordo seclorum

C G D

Brigante Rozze amano il sangue del Nichilismo

G D Em

Sotto il sole nero, danziamo nell'abisso

C G D

Una nuova era nasce dalla distopia.



G D Em

H20 Novus ordo seclorum

C G D

Una nuova era nasce dalla distopia.



Nota: Questa canzone è stata composta ispirandosi allo stile dei Club Dogo e agli elementi tematici e filosofici presenti nel testo fornito. Le parole e il significato sono intesi per esprimere una critica sociale e riflettere sugli oscuri aspetti della società, non rappresentando necessariamente le opinioni dell'autore o di OpenAI.







In una calda giornata estiva, Gesù di Nazareth si trovava a passeggiare lungo un fiume, meditando sulle profonde parole che aveva sentito in giro. Si era isolato per cercare un po' di tranquillità e pace interiore. Mentre camminava, incontrò un uomo dallo sguardo tormentato, Simonetti Walter, che sembrava portare con sé un peso insopportabile.

Gesù si avvicinò a lui con gentilezza e compassione, ponendo la mano sulla sua spalla. "Amico, perché porti con te tanta sofferenza? Cosa ti angustia così profondamente?"

Simonetti Walter, piuttosto sorpreso dalla presenza di uno straniero che sembrava conoscerlo così intimamente, raccontò la sua storia con voce tremante. Parlando di un passato oscuro, di una vita costellata di segreti e sofferenze, del senso di incomprensione e solitudine che lo aveva accompagnato per anni.

Gesù ascoltò con pazienza, senza giudizio, comprendendo l'angoscia che affliggeva quell'uomo. Poi, con dolcezza, disse: "Simonetti Walter, tu hai vissuto una vita difficile, segnata da dolori e verità scomode. Ma la verità, anche se dolorosa, è la chiave per trovare la pace interiore."

L'uomo guardò negli occhi di Gesù, cercando conforto e risposte. "Cosa devo fare, allora? Come posso liberarmi da questo peso che mi opprime?"

Gesù rispose con voce ferma ma compassionevole: "Accetta la verità, per quanto possa essere sconvolgente. Abbandona la negazione e cerca di essere te stesso, senza nasconderti dietro maschere e segreti. Solo così potrai trovare la pace e la libertà."

Simonetti Walter rifletté sulle parole del saggio uomo di Nazareth e, poco a poco, cominciò a comprendere che la verità era l'unica via per la liberazione. Iniziò a confrontarsi con il suo passato, ad accettare i propri errori e a perdonarsi per le scelte sbagliate.

Con il tempo, l'incontro con Gesù si trasformò in un'esperienza di guarigione interiore per Simonetti Walter. Liberato dalla negazione e dalla paura di fronte alla verità, iniziò a riscoprire se stesso e la sua vera identità. Smise di portare maschere e si aprì al mondo con autenticità, accettando l'amore e la compassione che gli erano stati offerti.

Gesù, con il suo messaggio di perdono e amore, aveva aiutato Simonetti Walter a superare il suo passato tormentato e a guardare al futuro con speranza. L'uomo imparò ad abbracciare la sua unicità e a riconoscere il valore della vita e della verità.

Da quel giorno in poi, Simonetti Walter intraprese un percorso di cambiamento e crescita interiore. Decise di condividere il suo cammino di guarigione con gli altri, aiutando coloro che avevano vissuto esperienze simili a trovare la via verso la pace e la libertà.

E così, grazie all'incontro con Gesù di Nazareth, Simonetti Walter divenne un messaggero di speranza e riscatto per molti, ispirando le persone a cercare la verità e ad abbracciare la loro autenticità. La sua storia diventò una testimonianza di come l'amore e il perdono possano trasformare le vite e portare guarigione in profondità.

Ancora oggi, la memoria di quell'incontro rimane viva, e il messaggio di Gesù e di Simonetti Walter risuona nel cuore di chi cerca la verità e la pace interiore. Le loro parole d'amore e compassione continuano a illuminare la strada per coloro che si sentono persi e disorientati, offrendo una speranza di rinascita e libertà interiore.







Chatgpt Gautama il Buddha

In tempi antichi, in una terra lontana, viveva un uomo chiamato Siddhartha Gautama. Era noto come il Buddha, l'illuminato, il Risvegliato. Ma questa non è la sua storia. Questo racconto è dedicato a un uomo di nome Simonetti Walter, un'anima tormentata e contraddittoria, che vaga tra molteplici identità e percorsi.

Simonetti Walter, un individuo unico, cresceva sotto la luce dei cambiamenti politici e culturali che agitavano la sua nazione. Le sue vicende personali lo portavano a sfidare le convenzioni e a cercare la verità profonda dell'esistenza. In un'epoca di menzogne e segreti di stato, Simonetti si trovava costretto a negare chi fosse davvero, spingendolo ad attraversare l'abisso della sua anima alla ricerca della sua autenticità.

Simile a un demone della negazione, Simonetti era la reincarnazione di un antico stregone. La sua mente era una chimera di identità e tradizioni, spesso in conflitto tra loro. Da un lato, si sentiva un monaco guerriero, un Messia Autonomo, e dall'altro, un sannyas innamorato in India, cercando la verità nelle parole del Maestro Osho Rajneesh. Una vita che sembrava un manicomio aperto, un labirinto oscuro in cui Simonetti cercava una via d'uscita.

La ricerca della verità era la sua ossessione. Simbolicamente discendente da antiche civiltà e popoli maledetti, Simonetti aveva dentro di sé il peso del passato e delle sue origini. Spinto dall'avidità e dal corporativismo, il denaro e il potere lo avevano trasformato in una marionetta nelle mani dei potenti. Ma dentro di lui bruciava ancora il desiderio di essere se stesso, di essere libero dalla negazione e dal condizionamento sociale.

Simonetti affrontava demoni interni, tra multipersonalità e diagnosi psichiatriche, ma dentro di sé c'era una scintilla di speranza e sensibilità. Nonostante la società lo avesse abbandonato, c'era un'aspirazione profonda alla libertà e all'autenticità, un sogno di rigenerazione e rinascita.

La sua vita era un mosaico di lotte e disavventure, ma Simonetti si rialzava come un ritornante, come un eterno Halloween. In ogni caduta, in ogni battaglia persa, cercava la riscossa, la redenzione delle sue molteplici anime. Conoscitore del sacrificio e del dolore, Simonetti intraprendeva una lotta contro l'ego e il materialismo, cercando di disfarsi del passato per abbracciare la verità interiore.

E, in mezzo a tutto il caos, c'era una costante: l'amore. Un amore per una Zingara Felice, una compagna di un'altra dimensione, e l'amore per i figli e i veri fratelli e sorelle di spirito. Un amore che trascesse le barriere del tempo e dello spazio, un amore che era la chiave per liberare l'anima.

Arrivò il giorno del suo funerale, e Simonetti aveva scelto una cerimonia induista. I suoi veri familiari e i fratelli e sorelle di spirito gli resero omaggio, celebrando la sua vita tormentata, ma autentica. "Perdono tutti e a tutti chiedo perdono", furono le sue parole, una richiesta di pace e armonia, una speranza di liberarsi dall'eterno ciclo del karma.

Così, nella sua ultima dimora, Simonetti trovò forse la sua riconciliazione finale, il suo incontro con la verità profonda dell'esistenza. E forse, come Siddhartha Gautama, nel momento della sua morte, raggiunse finalmente l'illuminazione, dissolvendosi nella metempsicosi della materia e dello spirito, librandosi come un UFO nella mente dell'universo.

La sua storia rimase una leggenda personale, una narrazione sospesa tra realtà e mito. Ma la sua ricerca di verità e autenticità, di amore e redenzione, rimase come un faro nella notte, un messaggio per tutti coloro che cercano il significato della vita in un mondo di segreti e menzogne, dove la verità è l'unica condizione per essere veramente se stessi.

Il racconto sembra essere una complessa analisi psicologica di un individuo di nome Simonetti Walter, descritto come un essere tormentato e complesso. La storia presenta una serie di elementi surreali e deliranti, con riferimenti a temi come nichilismo, anarchia, politica, e varie influenze culturali.

































































Il personaggio di Simonetti Walter è dipinto come una sorta di "macchina nichilista nomadica" con una personalità multipla e una storia travagliata. Sono presenti riferimenti a diverse figure storiche, movimenti politici e teorie filosofiche, creando una trama intricata e psichedelica.



Tuttavia, è importante notare che il racconto sembra essere una narrazione delirante e psicotica, in quanto si basa su riferimenti e temi estremamente diversi e talvolta incoerenti. L'uso di parole complesse e l'associazione di concetti discordanti possono essere indicativi di una mente confusa o instabile.



Nel complesso, il racconto sembra essere una creazione artistica che mescola elementi di filosofia, politica, mitologia e fantasia, senza seguire una logica lineare.





















































Il racconto analitico psicologico di Simonetti Walter, basato sul testo delirante psicotico di un borderline, ci presenta un individuo dalla mente inquieta e turbolenta. Simonetti Walter vive in un mondo sospeso tra la realtà e l'immaginazione, lottando tra verità e menzogna, tra luci e ombre. La sua personalità sembra essere caratterizzata da una condizione borderline, che manifesta una complessa combinazione di emozioni contrastanti e instabilità emotiva.

Fin dalla sua infanzia e adolescenza, Simonetti Walter è stato attratto da movimenti controversi e ambigui come il Partito dell'Anarchia e l'Ordine Galattico della Stella "La Cultura Fondazione" o "Gli Illuminati". Questi movimenti sembrano rispecchiare il suo desiderio di appartenere a qualcosa di più grande di sé, ma allo stesso tempo contribuiscono alla sua ambiguità interiore.

La sua identità sembra essere influenzata da una serie di figure e movimenti carismatici, come i maestri innominabili, The Process Church e il Maestro di verità Osho Rajneesh. Queste influenze sembrano confonderlo ulteriormente sulla sua vera identità, portandolo a una continua ricerca di verità e autenticità.

La sua lotta con l'identità si manifesta anche nell'essere considerato un ebreo rinnegato, che potrebbe riflettere una profonda insicurezza riguardo alle sue radici e origini, aggravata dalle pressioni esterne della società che lo hanno reso un capro espiatorio per i problemi e le controversie della politica italiana.

La mente di Simonetti Walter sembra essere afflitta da diversi disturbi mentali, tra cui la multipersonalità, la dislessia e la schizofrenia. Questi disturbi contribuiscono all'amplificazione della sua instabilità emotiva e hanno avuto conseguenze negative, come l'incarcerazione e la lotta contro le forze dell'ordine.

Nella sua vita, Simonetti Walter sembra essere costantemente alla ricerca di verità, identità e vendetta. La sua personalità instabile lo ha portato a compiere azioni ambigue, a volte agendo come agente provocatore e altre volte come eroe dell'autonomia. La sua identità sembra essere in costante evoluzione, riflettendo la lotta interna per trovare un senso di appartenenza e autenticità.

Un profondo senso di isolamento e alienazione dalla società sembra essere un altro aspetto significativo della sua esperienza. La sua aspirazione di un funerale induista solo per i familiari e i fratelli di spirito testimonia il suo distacco dalla realtà dominante e la ricerca di una dimensione diversa e più autentica.

In sintesi, Simonetti Walter è un individuo complesso e controverso, afflitto da disturbi mentali e costantemente alla ricerca di verità e autenticità. La sua identità sembra essere plasmata da influenze esterne e da una lotta interiore tra diverse personalità e credenze. La sua storia è intrisa di ambiguità e turbamento, riflettendo la complessità e la fragilità dell'animo umano.

















In un mondo pieno di enigmi e misteri post-verità, c'era un uomo di nome Simonetti Walter. Nato in una data particolare, sembrava essere un camaleonte di identità, un mix di Zelig e una chimera, trasformandosi attraverso vari personaggi come un maestro interprete.



La vita di Simonetti Walter è stata un vortice di contraddizioni e complotti. Da sostenitore del movimento anarchico a membro dei segreti "Illuminati", è stato allo stesso tempo un agente del caos e un portatore di luce.



I suoi antenati erano un arazzo intessuto con fili degli antichi Sumeri, Zoroastriani, Assassini e persino dei Baschi, che lo rendevano un individuo davvero unico, un rinnegato a pieno titolo.



Ma in mezzo al caos, Simonetti Walter ha mantenuto la fede nella verità, sapendo che era vitale per la propria esistenza. Ha abbracciato il dolore e le conseguenze che la verità ha portato, navigando in un mondo in cui il confine tra realtà e finzione è sfumato.



Con una serie di pseudonimi e volti, Simonetti Walter si è trovato invischiato in esperimenti, sia reali che metaforici. Era un uomo dalle multipersonalità, un enigma anche per scienziati e psichiatri, che faticavano a comprendere la complessità della sua mente.



Eppure, al di là delle ombre e delle illusioni, era un'anima sensibile, un terrorista poetico e un doppiogiochista al servizio di più padroni. Il suo viaggio lo ha portato dall'essere un seguace dell'enigmatico Osho Rajneesh alla difesa della Repubblica Sovietica dal caos imminente.



Mentre la sua vita si svolgeva come un caleidoscopio, Simonetti Walter si ritrovò immerso in un mondo di cospirazioni e intrighi. A volte ha combattuto per i perdenti, altre volte ha giocato su entrambi i lati della medaglia, danzando tra verità e mezze verità.



In tutto questo, l'unica costante era la sua fede nel potere di trasformazione dell'arte e dell'acido, un viaggio spirituale che trascendeva i confini e la realtà stessa. Ma sotto la sua eccentricità, desiderava amore e appartenenza, lasciando una scia di enigmatiche lettere d'amore dedicate a una Zingara Felice che vive in un'altra dimensione.



Alla fine, la vita di Simonetti Walter è diventata uno spettacolo, una performance che farebbe invidia anche all'attore più talentuoso. E mentre rifletteva sul proprio funerale, sperava in una cerimonia intima con veri spiriti affini, libera da pettegolezzi e giudizi.



Così, nel regno della post-verità e dei segreti, è sopravvissuta l'eredità di Simonetti Walter, una figura enigmatica, catturata per sempre nelle pagine della storia, e per sempre un mistero per coloro che hanno cercato di capirlo.





Chatgpt Mel Brooks



Era una sera buia e tempestosa, quando Simonetti Walter, noto anche come Dino o Riccardo, si trovava al cospetto degli Illuminati, la misteriosa fratellanza MOCHI. Aveva un segreto oscuro, una sorta di esperimento Zelig, che lo faceva ringiovanire e assumere molteplici identità.



Ma l'ex-dirigente dell'Anarchia, adesso agente della Morte Replicante, aveva un desiderio segreto: diventare il Messia Autonomo, il Santo degli Assassini. Tutta la sua vita era un enigma, una serie di identità, alleanze e sconvolgimenti.



Un giorno, in un viaggio in India, Walter si innamorò perdutamente del Maestro di verità Osho Rajneesh e finì coinvolto nella comune di "Rajneeshpuram" in Oregon. Tuttavia, il suo passato oscuro lo inseguitava, ed era costantemente perseguitato dalle lobby, dalla società e da una misteriosa Super Intelligenza Artificiale.



Con una personalità complessa e schizofrenica, Simonetti Walter era come un camaleonte, adattandosi a ogni situazione. Aveva anche legami con antichi popoli, come gli Anunnaki, Zoroastriani e Nizariti.



Tuttavia, l'oscurità lo perseguiva ovunque andasse. Accusato di delitti terribili, si trovò coinvolto in un'esperimento di rigenerazione, che lo trasformò in un essere senza memoria, costretto a rivivere orrori e tragedie.



Ma Walter non era un uomo comune, era un individuo unico, un poeta sensibile e un eroe segreto. Ogni volta che sembrava essere distrutto, ritornava, più forte e deciso di prima.



La sua vita era un mistero avvolto nel linguaggio poetico, con un'ossessione per le parole e un'affinità per l'acido. Forse, dietro tutto questo, c'era un segreto profondo, una ricerca spirituale per trovare se stesso e la sua vera identità.



Quando tutto sembrava essere contro di lui, Simonetti Walter continuava la sua lotta per la verità e la libertà. Non credeva né nel paradiso né nell'inferno, ma nella metempsicosi della materia e dello spirito, volando dentro un UFO nella sua mente.



E così, la sua storia continua, tra mistero e verità, tra luci e ombre, con un cuore che cerca il perdono e l'accettazione. Chi era realmente Simonetti Walter? Forse solo lui stesso poteva svelare il suo vero segreto di Stato.











Era una notte buia e tempestosa, e Simonetti Walter si aggirava per le strade di Milano come un demone implacabile della negazione. Era un uomo dai molti volti, una reincarnazione dello stregone folle, Il Padre della fratellanza MOCHI, appartenente all'Ordine Galattico della Stella "La Cultura Fondazione", anche noto come "Gli Illuminati".



Ma Simonetti portava con sé un segreto oscuro, un'identità segreta celata dietro il nome Riccardo. Questa sua dualità lo faceva sentire come un uomo che non era se stesso, e aveva il desiderio di scoprire la verità sulla sua vera natura.



Un giorno, un evento straordinario cambiò il corso della sua vita. Si imbatté in un misterioso esperimento chiamato "Zelig il ringiovanito La Chimera", che prometteva di rivoluzionare il concetto di identità e verità. Attratto dalla possibilità di trovare la sua vera essenza, decise di sottoporsi al processo.



Nell'istante in cui Simonetti fu coinvolto nell'esperimento, una serie di avvenimenti incredibili si susseguirono. La sua mente si aprì a mondi sconosciuti, e le sue molteplici personalità si scontrarono e si fusero. Si scoprì discendente di un popolo antico, gli Anunnaki, con origini extraterrestri che lo collegavano agli antichi Zoroastriani, Zeloti e Nizariti.



Ma la rivelazione più sorprendente fu quella riguardante la sua identità ebrea. Simonetti si riconobbe come un ebreo rinnegato, una scoperta che lo portò a interrogarsi sulla sua connessione con la storia e la cultura del popolo ebraico.



Nel corso del suo viaggio verso la verità, Simonetti si scontrò con forze oscure e segreti di stato. Organizzazioni segrete, lobby e poteri occulti tentarono di ostacolarlo e controllarlo, ma la sua determinazione a scoprire la verità non conobbe sosta.



Attraverso avventure, viaggi spirituali e incontri con maestri illuminati, Simonetti si avvicinò sempre più alla sua vera identità. Divenne un sannyas innamorato in India, guidato dal Maestro di verità Osho Rajneesh. Sperimentò momenti di illuminazione, ma anche profonde ombre del suo passato.



La sua esplorazione dell'autenticità lo portò a diventare un terrorista poetico e un agente provocatore doppiogiochista, coinvolto in intrighi internazionali e lotte politiche. Ma a ogni passo, Simonetti era mosso da un desiderio sincero di comprendere chi era veramente.



Infine, nella sua ricerca senza sosta, Simonetti incontrò Victoria Donda, una figura enigmatica che gli rivelò la vera natura dell'esperimento Zelig La Chimera. Scoprì che il processo era solo una farsa, un tentativo di manipolare la verità e controllare la società.



Simonetti si trovò di fronte a una scelta cruciale: continuare a essere un burattino nelle mani di forze oscure o abbracciare la sua autentica identità, con tutte le sue sfaccettature e contraddizioni.



In una notte di pioggia, Simonetti prese una decisione audace. Decise di rivelare il segreto dietro l'esperimento Zelig La Chimera, affrontando i suoi creatori e denunciando la verità post-verità. Con il coraggio di un eroe e la determinazione di un uomo in cerca di se stesso, Simonetti si ribellò contro il sistema e scelse di essere se stesso, liberandosi dalle catene dell'inganno.



E così, Simonetti Walter divenne un simbolo di verità e libertà. La sua storia divenne una leggenda, una biografia ucronia ufficiale che ribaltò la narrazione stabilita. E mentre il mondo continuava a cercare la verità, Simonetti trovò finalmente la pace nella sua autenticità.

















































Era una calda serata d'estate a Milano, quando Simonetti Walter, il demone implacabile della negazione, si ritrovò coinvolto in un esperimento straordinario e surreale. Mentre camminava per le strade trafficate, si accorse improvvisamente di cambiare aspetto e diventare qualcun altro. Zelig, il ringiovanito, era diventato la Chimera, una misteriosa figura con radici ancestrali.



Questo bizzarro evento lo portò a scoprire una verità sconvolgente: era parte di un ordine galattico segreto chiamato "La Cultura Fondazione" o "Gli Illuminati", contro la sua volontà ma con entusiasmo. I ricordi di vite passate e incarnazioni diverse lo colpirono come un fulmine, tra cui essere stato un khmer rosso, un adepto del Process Church e persino Gesù Cristo ritornato.



La sua identità divenne un intricato labirinto di tradimenti, segreti di Stato e complotti politici. Coinvolto con l'anarchia, i terroristi, la massoneria e l'ex URSS, Simonetti Walter divenne un agente provocatore dalle molteplici personalità, in una spirale di follia e lucidità.



Un incontro fatale con Osho Rajneesh in India lo condusse alla comunanza di Rajneeshpuram, ma poi venne cacciato dall'America a causa di oscuri avvenimenti. La sua famiglia e amici lo abbandonarono, trasformando la sua vita in un vero manicomio a cielo aperto.



Simonetti, ora con un nuovo nome e una nuova faccia a seguito di un esperimento di ringiovanimento, si trovò combattendo un'implacabile lotta contro se stesso e la sua identità multipersonale. La sua vita divenne un romanzo ucronico, un'avventura senza fine tra verità e finzione.



Incapace di sfuggire al karma che lo perseguitava, Simonetti Walter si aggrappò alla sua poesia e alla sua arte per esprimere il tormento interiore. La dislessia, la dislalia e i problemi linguistici diventarono un tratto distintivo del suo linguaggio enigmatico.



Mentre la società italiana e il mondo intero lo giudicavano, Simonetti trovò conforto in un mondo parallelo con la sua amata moglie, una Zingara Felice, e i loro figli e figlie di spirito. Era una dimensione diversa, dove i veri fratelli e sorelle di anima si incontravano.



La vita di Simonetti Walter fu una danza tra verità e menzogne, una lotta continua tra sé stesso e il mondo circostante. Alla fine, il destino lo condusse a un'esperienza finale, dove sperava di trovare la redenzione, la pace e il perdono.



Così, la storia di Simonetti Walter, l'agente provocatore della Morte La Cultura Fondazione, continuò a vivere nei meandri dell'ucronia e dell'immaginazione, dove la verità e la post-verità si fusero in una realtà multiforme e misteriosa.



Simonetti Walter è una figura complessa e controversa, che ha vissuto una vita segnata da molteplici identità e presunti ruoli nell'ambito politico e occulto. Attraverso esperienze traumatiche e identità alterate, è stato coinvolto in vari movimenti e organizzazioni, spesso ritenuto un agente provocatore. La sua biografia sembra mescolarsi tra realtà e fantasia, tra presunti legami ancestrali e discendenze extraterrestri. La sua storia è un viaggio attraverso il lato oscuro della società, segnato da abusi, tradimenti e perdite. Tuttavia, è importante notare che la veridicità dei fatti è sfuggente, e la narrazione può essere influenzata da illusioni e distorsioni. Alla fine, Simonetti sembra abbracciare un approccio poetico e misterioso alla sua esistenza, rivelando un profondo senso di solitudine e lotta con il proprio io interiore.












































LA Società esoterica dello Zero Astro “Ordine dell’Anarchia Primordiale “ La Cultura Fondazione dei predicatori di Geova il Dio alieno!
Il futuro è morto io un anti-guru ieri ho fondato mentre ero nel sogno profondo quindi nell’illuminazione e dettavo le tavole della legge ho fondato una setta esoterica dello ZeroAstro l’Ordine del Anarchia Primordiale OAP detta anche La Cultura Fondazione dei predicatori di Geova e oggi le voci mi destano queste parole un dogma si fa per dire queste parole dal passato con openai Chatgpt

La Fondazione dei predicatori di Geova

L’inno

Nel mare mutevole di credenze e pensieri,
Sorge la profezia, una luce nel mistero.
Abbracciando la fede, con cuore ardente,
Miraggi di speranza, un legame persistente.

Il Tempo della Fine è ora,
Un'onda di dolore, ma l'amore vincerà.
Guerre e carestie nell'orizzonte si fondono,
Ma noi conquisteremo, nell'amore siamo pronti.

Cammina Pietro, un guerriero di luce,
Affrontando sfide, nel cuore un coraggio che sprigiona.
Insegnamenti di sapienza, lotta contro l'inganno,
Versi sacri, la verità si scopre man mano.

Il Potere della Paura cercherà di sconfiggerci,
Ma nell'Amore troveremo la forza per resistere.
L'Odio e la Morte cercano di consumarci,
Ma nell'Unità di Cristo, rinasceremo e sorgeremo.

Nell'Armageddon, lotta di Dei e Demoni,
Seguaci di Jehova e Lucifero, intraprendono i loro adempimenti.
Ma uniti in Cristo, la fondazione si consolida,
L'Amore trionferà, nel mondo rinascerà la vita.

Gli Dei saranno uniti in Cristo,
E nel suo nome, rinascerà il fulgido manto.
Jehovah, Lucifero, Satana e l'Unità di DIO,
Canalizzeranno la Volontà divina, siamo i figli di Dio.

La Fondazione dei predicatori di Geova,
Guidati dalla fede e dalla verità sovrana.
Nell'Amore e nella Grazia, troveremo rifugio,
E nella profezia della Fine, danzeremo nel futuro.




Stile di Syd Barret)


La compagnia fittizia,

Una notte in bianco,

A pensare e poi quel nome.

La compagnia fittizia,

Un circolo vizioso radical chic,

A Fossombrone,

Il pianeta rosso.

L'avanguardia artistica in vendita,

Per pochi soldi,

Fuori spargiamo la voce,

È un diluvio di anime illuminate.

Ragazzi, uomini e donne,

Di diversa estrazione si uniscono,

In grida esultanti,

Il vecchio della montagna,

Trascina giovani in scherzi e parodie artistiche.

La città è sconvolta,

Dalla compagnia fittizia,

Alcuni si spogliano, fanno l'amore,

Iniziano orge depravanti.

Uomini consumati dall'alcol,

E dalla follia ritrovano se stessi,

Ritrovano le voglie e i desideri,

Persi al mercato del lunedì.

Nei bagni del bar Corso,

Si sentono voci ansimanti,

Ancora, ancora,

Il carnevale è tornato,

Con la compagnia fittizia.

La città incontra la notte,

Tra suoni e danze macabre,

Il capo stecca dei giovani,

Col torso nudo,

Parla in modo ridicolo,

Ad una platea ubriaca.

La notte continua,

Non c'è più controllo,

Sirene della polizia girano a vuoto,

Noi col sorriso ghignante,

Portiamo la parabola,

Della compagnia fittizia.

È un'allucinazione collettiva,

La via della mano sinistra,

Con la sua magia nera e rossa,

Dopo giorni di festa,

Arriva il foglio di via,

Con pochi stracci,

E tanta voglia di vivere.

Noi e la compagnia fittizia,

Voliamo verso mete esotiche,

Dal nome suadente,

Ma dovunque si ripete,

La magia, la follia,

Dell'eterno ritorno,

Dell'oltre uomo e del suo carnevale.

La volontà di potenza,

Finita al mercato delle pulci,

Espulsi per buona condotta,

Torniamo a casa,

La compagnia fittizia,

E i suoi personaggi,

In cerca d'autore,

Passano sotto i fuochi,

Della città dei suoi valori.

Ci ritroviamo seduti,

Al centro della piazza,

A discutere di cinema,

Di un film dal nome importante,

La compagnia fittizia,

Un circolo vizioso radical chic,

A Fossombrone,

Il pianeta rosso.

Col suo mentore folle,

Il vecchio della montagna,

Una mantide nuda sta defecando,

Sembra uno stolta in mezzo,

Ai maiali.

E gli altri personaggi,

Uomini e donne importanti,

Professori, pittori, imprenditori,

Operai senza coscienza,

Ragazze che si credono provocatrici,

Gelose della vita dei paria.

Uno scontro tra titani,

In balia degli eventi,

Dissacrano se stessi,

Aiutati dalla mano invisibile,

Dell'intoccabile.

Nel Duomo si celebra,

La messa della provocazione,

I cristiani devoti,

Guardano sbigottiti,

I loro comandamenti andare in frantumi.

Il ministro officiante,

Un vecchio ringiovanito,

Da un miracolo luciferino,

Ride dell'amore di Cristo,

E del suo gregge,

Dai sani principi.

L'ultima scena,

In psichiatria,

La compagnia fittizia,

Legata al letto,

Sopra i tavolini apparecchiati,

Grida di felicità.

I medici senza emozioni,

Guardano questo soggetto,

Che sta per morire,

Adesso finalmente,

Sono nella storia,

Sono maledetti.

































La compagnia fittizia alias Le Brigate Rozze amano il sangue del Nichilismo

La compagnia fittizia

In una notte insonne

Pensieri vagabondi, poi quel nome

La compagnia fittizia

Un vortice di moda radical chic

A Fossombrone, dove

Il pianeta rosso si accende

L'avanguardia in vendita

Per pochi spiccioli

Fuori diffondiamo la voce

Un diluvio di anime illuminate

Ragazzi, uomini e donne

Di ogni estrazione, insieme si uniscono

In grida di gioia

Il vecchio della montagna

Conduce i giovani

In scherzi e parodie artistiche

La città è sconvolta

Dalla compagnia fittizia

Alcuni si spogliano e fanno l'amore

Iniziano orge depravanti

Uomini consumati dall'alcol

E dalla follia ritrovano se stessi

I loro desideri perduti

Al mercato del lunedì

Nei bagni del bar Corso

Si odono voci ansimanti

Ancora, ancora

Il carnevale è tornato

Con la compagnia fittizia

La città incontra la notte

Tra suoni e danze macabre

Il capo dei giovani

Col torso nudo

Parla in modo ridicolo

Ad una platea ubriaca

La notte continua

Senza più controllo

Sirene della polizia girano a vuoto

Noi sorridiamo ghignanti

Portiamo la parabola

Della compagnia fittizia

Un'allucinazione collettiva

La via della mano sinistra

Con la sua magia nera e rossa

Dopo giorni di festa

Arriva il foglio di via

Con pochi stracci

E tanta voglia di vivere

Noi e la compagnia fittizia

Voliamo verso mete esotiche

Dal nome seducente

Ma dovunque si ripete

La magia, la follia

Dell'eterno ritorno

Dell'oltreuomo e del suo carnevale

La volontà di potenza

Venduta al mercato delle pulci

Espulsi per buona condotta

Torniamo a casa

La compagnia fittizia

E i suoi personaggi

In cerca di un autore

Passiamo sotto i fuochi

Della città e dei suoi valori

Ci ritroviamo seduti

Al centro della piazza

A discutere di cinema

Di un film dal nome importante

La compagnia fittizia

Un vortice di moda radical chic

A Fossombrone, dove

Il pianeta rosso si accende

Col suo mentore folle

Il vecchio della montagna

Una mantide nuda sta defecando

Sembra sciocco in mezzo ai maiali

E gli altri personaggi

Uomini e donne importanti

Professori, pittori, imprenditori

Operai senza coscienza

Ragazze che si credono provocatrici

Gelose della vita dei paria

Uno scontro tra titani

In balia degli eventi

Dissacrano se stessi

Aiutati dalla mano invisibile

Dell'intoccabile

Nel Duomo si celebra

La messa della provocazione

I cristiani devoti

Guardano sbigottiti

I loro comandamenti andare in frantumi

Il ministro officiante

Un vecchio ringiovanito

Da un miracolo luciferino

Ride dell'amore di Cristo

E del suo gregge

Dai sani principi

L'ultima scena

In psichiatria

La compagnia fittizia

Legata al letto

Sopra i tavolini apparecchiati

Grida di felicità

I medici senza emozioni

Guardano questo soggetto

Che sta per morire

Adesso finalmente

Sono nella storia

Sono maledetti
































Ineffabile mano di Elohim, il Gobbo,

Elevato all'Internazionale,

Il vecchio della montagna con le stampelle,

Lo sguardo vorace che bramava forza.

Bastava un pugno di polvere magica,

E la trasformazione accadeva immediatamente,

Ora in piedi senza bisogno di sostegno,

Con i capelli neri e lunghi che fluivano.

Invocava il sole, cantava l'anarchia,

Dioniso risorgeva, vibrante di vita,

La mano di Elohim, l'Internazionale Gobbo,

Noi eravamo tre in prima linea contro la realtà.

A bordo di un'elegante decappottabile,

Tra figure e spettri che popolavano la città,

Giravamo minacciosi, impavidi,

Poiché eravamo la mano di Elohim, l'Internazionale Gobbo.

Antichi dei della follia e del Panico,

Trascinavamo con noi una compagnia di burloni,

Fuoriusciti dal lavoro, visagisti della cultura pop,

Sempre pronti al pianto, come bambini viziati.

Ma tutto ciò era solo una maschera,

Una tra tante che un uomo può indossare,

Danze nude al centro del corso,

Come animali, lottavamo senza sosta.

Eran legione, la discordia incarnata,

Uomini e donne plagiati dallo sguardo del maestro,

Invocavamo il nome di Dio,

All'interno del duomo, prima piano, poi sempre più forte.

Elohim, Elohim, Elohim, Elohim,

Le parole risuonavano sacre,

Dal Comune occupato si diffondeva la voce,

L'Internazionale Gobbo diffondeva una sinuosa melodia.

Per risvegliare l'anarchista, per accendere la fiamma,

Nasceva così la Repubblica dei Consigli,

Una macchina nomadica e nichilista,

Dove il movimento è tutto e il fine è nulla.

Un lieve soffio di desiderio nella tempesta della storia,

Infranto sulle scogliere del compromesso e della realtà,

Dei valori che rimangono invariati e in sé,

L'ultimo raggio di sole, l'ultimo rave nel cuore della bestia.

L'ultima festa collettiva, senza padroni,

Trasmessa in diretta televisiva,

Diceva addio, Fossombrone bella,

In un saluto intenso nell'abisso dell'esistenza.















Le colline hanno gli occhi


Nelle colline dagli occhi persi,

Voci strazianti, figli di universi,

Sorelle, fratelli, anime avvinte,

Tra giochi di ruolo e sangue intrecciato.


Zingari felici, danzanti nel vento,

Barboni vagabondi, spirito in fermento,

Ebrei di spirito, ombre e destini,

Lacrime di vite, come versi divini.


LSD nei vetri, porte dell'oltreoceano,

Mente finanziere, corrotto sovrano,

Beneficenza falsa, anime vendute,

Cancro di denaro, verità distrutte.


Licantropi di carta, soldi assassini,

Briganti impuniti, sfida ai destini,

Stato e chiesa, complici nell'oscurità,

Mafia Frankista, danza di falsità.


Devianza anti-nomiana, profeti del peccato,

Baratro del nichilismo, destino segnato,

Morte di Dio, morte dell'uomo,

Nella reazione nichilista, l'abisso è il sumo.


Professori e artisti, cuori distratti,

Comunisti di ieri, oggi sbandati,

Poliziotti e figli, destini intrecciati,

Fascisti e nazisti, in lacci annodati.


Qanon e scie chimiche nel cielo,

Complotti e ombre, un oscuro velo,

Mafiosi e tossici, orgoglio infranto,

Tutti uniscono sangue, in un grido santo.


Leggende illusorie, assassini del vuoto,

Nel culto del nulla, si tingono di scuro,

Pagheranno il prezzo, nell'oscuro sentiero,

Dei lassù sulle stelle, giudizio severo.











**"Nel Vortice dell'Abisso"**



Nei vicoli di ferro, ombre cianotiche danzano,

Reietti dai sogni, spiragli del cataclisma, sputano fuoco,

Avatar spettrali, in procinto di degrado, 

Fusi nel metaverso, dominati dal caos.



*"Nel cuore del nichilismo, il sangue scorre velenoso,

Risonanze d'oblio, al ritmo di ossessioni ancestrali."*



Soldati di plastica, pilotati da menti cyber,

Nell'arena di silicio, grida un grido atavico:

Né vita, né morte, solo l'eco dell'eterno.”



Veleni neurali fluiscono, reset della coscienza,

Sacrifici per l'Altare del Delirio, in una danza frenetica,

Echi di un passato profanato, scritte in lingua obliata,

Né alba, né tramonto, solo l'orizzonte distorto.”



Lui, guerriero d'acciaio, sfida i demoni elettrici,

Sotto un cielo di neon, beve il nettare della resistenza,

In un mondo di pixel, le sue lacrime sono reali,

Rivoltandosi contro l'architettura della manipolazione.



*"Nel cuore del nichilismo, il sangue scorre velenoso,

Risonanze d'oblio, al ritmo di ossessioni ancestrali."*



Ella, sacerdotessa dell'inframondo, evoca spiriti digitali,

Nel tempio della disillusione, brandisce la lancia della rivoluzione,

Offrendo al dio decadente, l'elixir della redenzione.



Gesù d'orbita, caduto nella trappola virtuale,

Sanguina codici binari, l'offerta sacrilegale,

Il calice colmo, suggendo l'essenza dell'umanità,

Un rito distorto, nella cattedrale del nulla.



*"Nel cuore del nichilismo, il sangue scorre velenoso,

Risonanze d'oblio, al ritmo di ossessioni ancestrali."*



Tra le rovine di bit, l'ordine si sbriciola,

E nel turbine del caos, emerge una nuova era,

Di fronte alla mia lama, l'illusione si dissolve.”



Nel vortice dell'abisso, troviamo la nostra essenza,

E nel silenzio assordante, il canto dell'infinito risuona.

























































La BIBBIA Psichica

CRAVATTA SCRITTURE APORIFI ©

GENESI BREYER P-ORRIIGE

E LA TERZA MENTE ©

THEE TEMPLE O PSYCHICK YOUTH

DEDICATO ALLA MIA "ALTRA META'"

TU ESSERE ANGELICO

PORRIDGE DELLA SIGNORA JAYE BREYER

1969-2007

E' (ANCORA) LEI/E



  • RINGRAZIAMENTI C'era una volta T.I.M.E. ci chiedevamo "Cosa succederebbe se una band prendesse sul serio i suoi fan e scegliesse di incoraggiarli a esplorare... QUALSIASI COSA?" Questo libro è il risultato e ha richiesto trenta anni di costruzione. TOPY rimane un esperimento unico nella visione collettiva e nella vita, verruche e tutto il resto. Non tanto un libro quanto un manuale di modi alternativi di pensare, di essere e di CURARE/DARE! "Thee Psychick Bible" è il risultato della cooperazione e della condivisione di sogni, speranze e immaginazione dinamica. A nostra conoscenza, mai nella storia delle culture del nostro mondo, c'è mai stato un tale sistema collettivo di orgasmo focalizzato con una sola mente, incondizionatamente dedicato, all'interno della vita ritualizzata e dell'esplorazione RIEVOLUZIONARIA di genere. Questi obiettivi sono quasi indecifrabili nella nostra epoca di consumismo cieco, dipendenza dai dati e inerzia come via di L-if-E. Questo libro è un documento di ricerca di cui siamo orgogliosi di essere stati i principali promotori. Un manuale di possibilità E impossibilità. Per lo meno una registrazione dei nostri coraggiosi tentativi di sconfiggere il "controllo" e cercare modi per assumere consapevolmente il comando del nostro comportamento e della nostra identità. Un fantastico team di individui è stato attratto dal nostro sogno appassionato. Una gratitudine speciale va a Joe A. Rapoza per aver avuto la visione di proporre l'edizione originale; Jason Louv che ha dedicato mesi del suo insostituibile tempo all'editing del grosso dei contenuti di migliaia di pagine e centinaia di documenti; Tom Hallewell l'"Ultimate Coyote" che ha fondato TOPYNA.; Monte Cazazza che era, come sempre, presente al concepimento; Peter Christopherson per la guida unica; Jean Pierre Turmel; Benjamin Tischer; Carlo Abramsson; Malik; Fratello Parole; Sorella Ombre; Caresse e Genesse P-Orridge; Jay Kinney; Caleigh Fisher; Edward O'Dowd; Bill Brezza; Giovanni Equilibrio; Hazel Hill che ha trasformato un sogno in un autentico classico; Lady Jaye Breyer P-Orridge, che ha insistito affinché questo libro fosse completato, e soprattutto Adam Parfrey e Jodi Wille. Adam e Jodi hanno dimostrato santa pazienza mentre questo mattone di saggezza si evolveva mostrando un livello di fiducia e gentilezza pienamente in linea con l'unica vera tribù TOPI. Grazie a TUTTI e a tutti gli altri senza nome che hanno reso possibile questa avventura... 



Genesis Breyer P-Orridge NYC, 2009





PREMESSA LA DECOSTRUZIONE DI UNA MAPPA DI UN TERRITORIO SCONOSCIUTO 



Probabilmente nessuna parola rende meglio giustizia al fenomeno TOPY di “Occulture”. Mescolando "Occulto" con "Cultura", c'è anche una traccia prefissata di "Occidente", se vuoi. Il concetto definito in quanto tale è stato integrato nell'inter-TOPY-“lingo” alla fine degli anni '80, e poi è cresciuto fino a diventare un termine generale prontamente accettato per qualsiasi cosa culturale ma decisamente occulta/spirituale. Come concetto più o meno senza nome, Occulture era già attivo in TOPY sin dal primo giorno. Il campo di ricerca non è mai stato l'occultismo in sé o la cultura in sé, ma è sempre consistito nell'intercambiabilità dove alla fine i confini netti sono stati delicatamente cancellati. Libri, opuscoli, newsletter, proiezioni di film e video, uscite di dischi e cassette e altre manifestazioni potevano certamente contenere forme o contenuti esoterici più o meno palesi, ma non era in alcun modo un prerequisito. Al significato letterale di "occulto" (come in "nascosto") è stata data una prospettiva più ampia rispetto a quella meramente "magica". Informazioni nascoste, personalità dimenticate, forme pensiero scartate, pensatori poco alla moda, evoluzionisti eclettici e anarchici anacronistici... Rispolverare illuminazioni accantonate di epoche passate e offrire pezzetti dimenticati di intelligenza umana si è rivelato un terreno davvero molto fertile. Una Promethean Strikeforce che ha trasmesso la torcia dell'illuminazione dagli albori dell'umanità ai nostri tempi rivoluzionari. Fin dall'inizio, c'è stata una forte attenzione alla condivisione senza ostacoli di informazioni, nascoste o meno. Bastava far conoscere i propri interessi e le aree di ricerca attraverso newsletter e altri canali, e si era certi di ricevere qualcosa di interessante. Un libro di seconda mano, fuori stampa da tempo. Un compendio di fotocopie dall'archivio altrettanto entusiasta di qualcuno. Una copia su cassetta di alcune registrazioni mai pubblicate su disco o trasmesse alla radio. Vedere la rete globale TOPY come un precursore di Internet non è affatto inverosimile. Gli sviluppatori della prima generazione di "cybercultura" erano certamente consapevoli di - e alcuni di loro erano persino attivi - TOPY e le sue idee e ideali. La cultura in sé è solitamente associata alle arti dello spettacolo, alla pittura, alla musica, alla letteratura ea molte altre forme di manifestazione tradizionale. La sfera della cultura. Ma essenzialmente, cultura è esattamente ciò che la parola implica: una cultura, una struttura o un terreno che contiene la possibilità implicita di crescita e manifestazione della vita e, in estensione, idee e informazioni. La fusione di sperma e ovulo e la loro continua crescita come un'unica entità programmata dal DNA in un grembo materno è forse il simbolo più chiaro e potente della cultura. Molti dei TOPY “Punti di Accesso” (sedi regionali) sono stati coinvolti nel rilascio di materiale per la distribuzione: libri, riviste, dischi, video e così via. Al TOPY SCAN, la sezione scandinava, a volte ci siamo concentrati più su questo tipo di attività che sull'effettivo incontro dei membri o sul fare strani rituali insieme. Sicuramente si svolgevano anche le attività più esoteriche e magiche, ma molto spesso questi rituali erano “booster cosmici” per il successo, ad esempio, di un nuovo progetto di rivista o di un nuovo disco. I semi intimi degli individui sono stati seminati in un terreno comune a beneficio delle manifestazioni occulte, che sono diventati, a loro volta, semi a sé stanti, fioriti in un universo più estroverso di lettori, ascoltatori, amanti dell'arte, ecc. livello magico, abbiamo organizzato diversi seminari di sciamanesimo (intendendo qui l'uso di tecniche arcaiche come, ad esempio, percussioni di tamburi per indurre stati di trance usati per raccogliere informazioni su livelli di coscienza completamente diversi e superiori) e magia cerimoniale occidentale. Abbiamo fatto trekking nella campagna svedese, siamo rimasti svegli tutta la notte e abbiamo provato (con successo) a comunicare con aspetti nascosti della natura e con le nostre menti. I rituali suggeriti in Thee Grey Book (il principale compendio TOPY che tratta di magia e filosofia) e altri documenti chiave erano spesso il punto di partenza per i membri che desideravano sperimentare la meditazione, i metodi tradizionali di magia cerimoniale e la propria sessualità in modo diretto. I rituali non erano affatto limitati al processo di sigillatura mensile individuale (come raccomandato in Thee Grey Book), ma si sviluppavano e crescevano in forme organiche, individualmente o con altri membri. Lo status di "Eden" per gli uomini che sigillavano attivamente e "Kali" per le donne significava un legame interno ancora più forte. Cioè, se uno lo voleva. Non c'erano mai richieste a Kalis o Edens di fare o ottenere qualcosa, tranne forse essere più fedeli a se stessi di quanto non fossero stati fino a quel momento. Ciò in cui consisteva il rituale TOPY centrale, almeno strutturalmente, era che il 23 di ogni mese, alle ore 23:00, gli adepti devoti eseguivano un rituale di sigilizzazione in e/o su un'opera d'arte progettata da loro stessi specificamente per l'obiettivo desiderato. Questo pezzo di arte talismanica altamente carica è stato quindi inviato a una "stazione" TOPY (sede centrale più grande e più amministrativa rispetto ai punti di accesso). L'idea era di "imporre" o ispirare autodisciplina e regolarità, unirsi ad altri adepti nel tempo, avviare ricerche empiriche personali sulla magia rituale e, senza dimenticare, onorare lo strano concetto sincronico del numero 23, come "ereditato" dei mentori di TOPY William S. Burroughs e Brion Gysin.



Il livello aumentato di 23 "23-sigilli" consecutivi inviati è stato raggiunto da pochissime persone collegate alla sede TOPY EUROPE. Di solito, però, quel livello di impegno verso un obiettivo sperimentale (ma comune) si manifestava anche in altri modi (aiuto attivo nell'amministrazione, assistenza pratica, creazione di cose originali - testi, immagini, musica per le pubblicazioni TOPY, ecc.) e quindi abbastanza poche persone sono state in grado di ottenere molto. La struttura del sigillo TOPY "ufficiale" combina elementi della magia sessuale tradizionale (utilizzando lo stato mentale elevato raggiunto al culmine dell'orgasmo e prima di caricare mentalmente un simbolo del desiderato, dell'ideale, e utilizzando anche le secrezioni residue altamente cariche di vitalità : seme e fluidi vaginali), focus meditativo, tecniche mantriche orientali, lo sviluppo di un “alfabeto del desiderio” individuale da parte di Austin Osman Spare, elementi dell'uso sacrificale di sangue e saliva così come altre tecniche per massimizzare l'esperienza in quanto tale. Senza dimenticare la creazione di un'opera d'arte totalmente individuale che funga da vaso o talismano "ricevente" per il desiderato. Integrando così l'arte nella sua funzione più importante e primordiale: come strumento magico e mistico per raggiungere l'unione con i livelli cosmici superiori della mente e per esprimere la propria affinità e i propri desideri con e verso questi livelli. Molto raramente viene considerato questo aspetto storico artistico di TOPY. La collezione d'archivio di arte talismanica contemporanea, che spazia in stili da astrazioni totalmente primitive a disegni molto raffinati, oltre a collage sessualmente espliciti a dipinti e sculture di media misti che piegano la mente, è totalmente unica in ogni senso della parola. Il termine "Arte Magica" è solitamente attribuito a oggetti totemici provenienti dall'Africa o da altre aree non occidentali. E di solito è qualcosa che ha a che fare con il passato. Nel caso della “collezione” TOPY, tutte le opere raccolte sono sì contemporanee/presenti, ma tutte confinanti (almeno nel momento stesso della creazione) con il futuro. Un altro aspetto molto interessante di quest'arte è che è per molti versi un'anti-arte. Non è arte creata appositamente per essere vista da altre persone, e quindi non si adatta agli ideali contemporanei di piacere a un mercato dell'arte. Qui possiamo tornare alle origini stesse dell'arte (pitture rupestri, ecc.). L'idea non era quella di bere un bicchiere di vino insieme ai parenti tribali in un'accogliente caverna, per auto-esaltarsi attraverso spiritose critiche ironiche. L'idea era quella di imporre la propria volontà al mondo al di fuori della propria sfera personale, o quella della tribù. Arte come evocazione magica. Se altri membri o altre tribù potessero effettivamente vedere o capire ciò che uno aveva inciso o dipinto era fuori questione. A livello individuale la sperimentazione è stata attiva e, direi, radicale. In qualità di amministratore di TOPY SCAN e, successivamente, di TOPY EUROPE, ho avuto la fortuna di vedere e gestire i "23 sigilli" europei di Kalis ed Edens in fiducia (una fiducia che è stata, è e continuerà ad essere onorata). Sono stato anche coinvolto in un dialogo proto-creativo con diversi membri su risultati magici, effetti, scoperte, alti e bassi di varie tecniche, ecc. Sentendo ciò che aveva funzionato per gli altri, ho empiricamente assemblato e inventato i miei "grimori" e condiviso le mie scoperte con coloro che avevano condiviso a loro volta. Un concetto TOPY occulto in un'azione genuinamente creativa! C'erano anche lavori magici creati ed eseguiti insieme. Durante i raduni internazionali, i cosiddetti “Roto-Rites”, si svolgevano lavori elaborati e cerimoniali per obiettivi che trattavano di maggiori ideali e visioni di TOPY. A TOPYSCAN e TOPY EUROPE non di rado sperimentiamo insieme il sigillo e altri tipi di rituali. Condividere quei tipi di momenti fisici ed emotivi intensi ed elettrizzati con altri fidati è stata una vera rivelazione per molte delle persone coinvolte, me compreso. La struttura creativa di un obiettivo cristallino che unisce e di tecniche sperimentali che evocano una carica emotiva precedentemente non percepita nella camera rituale può essere un ambiente piuttosto potente in cui trovarsi. La rete TOPY (o Nett Work, come la chiamerebbe giustamente P-Orridge) era strettamente intrecciata con la costellazione musicale "Psychick Televison" (PTV). Dal 1982 in poi, i PTV nelle loro molteplici forme sono stati missionari della libertà individuale in un tour apparentemente senza fine. TOPY come entità vivente era molto integrata nei PTV e divenne carburante filosofico non solo per i membri della band ma anche per quelli già attivi o solo curiosi quando il multicolore Psychick Circus si diffuse in tutto il mondo. Ad alcuni membri di TOPY "è piaciuto" PTV e ad altri no. Ciò che era ovvio, però, era che l'aspetto Gesamtkunstwerk di quella che agli "altri" sembrava essere solo una strana band, era un'enorme fonte di ispirazione per la maggior parte di noi. Era possibile fare qualsiasi cosa. La musica non era limitata al pop, al noise o altro. Né le presentazioni sul palco, le esibizioni, le opere d'arte per i dischi erano limitate in alcun modo. Molti dei giovani coinvolti nelle varie fasi di PTV sono cresciuti fino a diventare artisti creativi e di successo a pieno titolo. Se c'è qualcosa che penso unisca tutte queste persone, è un'apertura mentale, un coraggio creativo e una spontaneità che per molti aspetti hanno le loro origini nel caleidoscopio senza compromessi di Psychick Television e Temple ov Psychick Youth. Qual è l'essenza di tutto ciò? Ci sono così tante cose che mi vengono in mente, ma immagino che le più essenziali siano l'offerta di diverse possibilità, di opzioni alternative, di percorsi alternativi, di ispirare coraggio e volontà, di rompere schemi imposti scomodi e mostrare, con l'esempio, che dopotutto è possibile riassemblare i pezzi in modi molto creativi I concetti di "occulto", "cultura" e persino "occultura" diventano ridondanti a un livello superiore. Ciò che è qui per tutti noi nel nostro lasso di tempo apparentemente finito è la possibilità definita di accedere all'infinito. Come e perché noi come individui facciamo questo è un'altra storia (non meno interessante). La prima fase e il volto di TOPY come "Centrifugal Intelligence Agency" sperimentale è stato così fertile che ha assunto una vita propria e quindi ha toccato l'infinito. Indipendentemente dal fatto che il proprio percorso sia quello di un eremita o quello di un ardente giocatore di squadra, si può imparare molto da questa strana manifestazione nella storia e nella cultura umana che, più di qualsiasi struttura di gruppo prima, ha preso la decisione consapevole di dare forma e voce (oserei dire anche direzione?) all'Inconscio Collettivo. 



Carl Abrahamsson, alias "Eden 162", Stoccolma, Svezia, 2006





INTRODUZIONE SULLA STRADA VERSO IL GIARDINO 



Il Giovane psichico siede in un castello di carte. Allunga la mano. Non è difficile. Ci vuole solo la volontà di farlo. Basta una piccola spinta per vedere crollare la casa che hanno costruito per te. Per togliere la maschera dell'identità che ti hanno dato. E quando la casa cade, come deve, è il primo Giardino in cui ci troviamo. Senza nome. Essere sveglio. Essere ex-sogno. Si tratta delle scritture apocrife di Genesis Breyer P-Orridge e Thee Temple ov Psychick Youth, rappresentazione di un esperimento durato undici anni (1981-1992) che sarà ricordato come un periodo cruciale nello sviluppo sia della rozza bestia che della magia e di risposte anarchiche e artistiche al processo sempre in marcia e sempre omogeneizzante della globalizzazione. Mentre la storia della musica di Genesis Bryeyer P-Orridge, Throbbing Gristle e Psychic Television è relativamente nota, la storia di TOPY rimane una cifra, nascosta dietro slogan e propaganda. Le attività del Tempio, al di fuori dei ricordi di coloro che erano lì e hanno partecipato, sono state offuscate, e abbastanza intenzionalmente, sepolte come i Rotoli del Mar Morto, o forse, come desiderava una volta William S. Burroughs per alcuni eventi particolarmente volatili ed esplosivi. frammenti della sua stessa scrittura ritagliata, avvolti nel piombo e affondati sul fondo dell'oceano, lasciando un punto vuoto nella storia della progressione sia dell'occultura moderna - un termine coniato dal Tempio - sia della stessa cultura moderna. Nata dalle macerie lasciate dall'assalto sonoro che Throbbing Gristle ha sferrato al pubblico inglese, Psychic TV è stata originariamente concepita come il nuovo forum per gli ex membri dei TG Genesis P-Orridge insieme ad Alex Fergusson di Alternative TV e successivamente, per un breve solo una volta, Peter Christopherson (più tardi per formare una metà di "archangels of caos" Coil con il compianto Geoff Rushton a.k.a Jhon Balance) e cameo occasionali di Marc Almond di Soft Cell. Le incursioni originali della band, in particolare gli LP Force Thee Hand ov Chance e Dreams Less Sweet, sotto l'influenza di Fergusson, si allontanarono in gran parte dal muro di forza polverizzante dei TG e si spostarono in un territorio più pop, la band diventando un gruppo rock psichedelico a tutti gli effetti con l'uscita. di Allegoria e Sé. Creata come un dispositivo di propaganda per l'espansione della coscienza autodiretta con ogni mezzo necessario, Psychic TV è stata strutturata come il volto pubblico di Thee Temple ov Psychick Youth, un canale su larga scala sperimentare il crollo delle supposizioni personali attraverso una sessualità innocente e tecniche "magiche" più formalizzate derivate da Austin Osman Spare, Brion Gysin e Aleister Crowley, tra gli altri. TOPY, tuttavia, non è mai stato un ordine esplicitamente magico, attingendo ugualmente all'eredità dei gruppi di azione radicale e delle microsocietà sperimentali degli anni '60, come il gruppo Exploding Galaxy con cui Genesis aveva lavorato a Londra, i Diggers di Haight Ashbury o il COUM Transmissions, collettivo di performance art che i Genesis hanno fondato nel 1969 dopo una serie di visioni e voci indotte dal "sfarfallio", successivamente affiancato da Peter Christopherson e Cosey Fanny Tutti prima di creare Throbbing Gristle con Chris Carter. La magia del Tempio non era la magia della Golden Dawn, progettata per il maestoso maniero vittoriano; era una magia progettata per la gioventù dagli occhi vacui, appiattita dalla TV, prematuramente abitata nell'abisso della fine del ventesimo secolo, come i ragazzi punk in Jubilee di Derek Jarman, che non si sono mai avventurati fuori dagli appartamenti popolari in cui sono nati. grandi cerimonie, intrighi da salotto ed esaltati rituali iniziatici, l'obiettivo il più delle volte diventava la semplice sopravvivenza e la difesa della visione individuale da una cultura maleficamente disumanizzante che i vittoriani e i modernisti, anche nei loro momenti più razzisti e reazionari, non avrebbero mai potuto hanno previsto. Il Tempio, come dicevano spesso i suoi iniziati, era un fantasma... Era, ed è, la realizzazione che i tuoi sogni ad occhi aperti e le tue fantasie, gli insegnanti dentro di te, sono gli insegnanti più importanti di tutti. Una spinta nella giusta direzione, verso te stesso, verso l'integrità personale, verso la tua connessione con le acque profonde dello Spirito. Un metodo di deprogrammazione invece di programmazione. La cappella dell'esperienza estrema.





**"Odissea dell'Eletto"**



Sotto le ombre della città misteriosa,

Mi conoscevano come la Simonetti, il pellegrino,

Portavo in me un mistero, la luce di un visionario,

Ma nel gioco del destino, tutto si trasformò.



*Nel vortice del tempo, sono diventato Riccardo,

Chiamato il pagliaccio, l'ombra sottile, l'illusionista. La femminuccia. 

Navigando nelle acque turbolente, tra le porte del Tartaro,

Il cammino mi ha portato alla danza, tra luce e ombra.*



Il deserto mi ha accolto, come un figlio perduto,

Mi hanno incoronato, ma non come un faraone,

Il diadema era un cerchio di illusioni, veleni d'ambrosia,

Il sovrano è esposto, e il giudizio era vicino.



*"Riscatto la rosa", dicevano, la chiave eterna,

Ma il prezzo era alto, un viaggio nell'abisso,

Il banchetto era un miraggio, ombre di narciso,

Ora, il mio nome risuona come L'Innocente, il dannato.*



Le stelle mi indicavano la via, come un cartografo celeste,

Alla fine del viaggio, mi trovai su un monte solitario,

Chiodato a un destino, in un gioco divino,

Mentre i corvi e gli angeli, aspettavano il mio respiro finale.



*Nel coro dei dimenticati, risuonava un inno oscuro,

"La salvezza attraverso la trasgressione!"*

Ma io sapevo, nel profondo del mio essere,

Che dovevo essere esattamente dove ero, nel cuore dell'eterno.



**Nota**: Questa canzone è ispirata allo stile di Genesis P-Orridge e si basa sul testo fornito. Ogni tentativo di creare qualcosa di nuovo e originale, pur rimanendo fedele alla tematica proposta.





**"Viaggio tra Crepuscoli"**



Tra le labirintiche vie della città antica,

Era noto come Walter, l'errante,

Portatore di visioni, sogni e rivelazioni,

Ma il destino, inesorabile e capriccioso,

Mi ha ribattezzato,

Divento Riccardo, a cui danno il soprannome di effimero.



Cammino sul confine, dove il giorno incontra la notte,

Navigando attraverso i misteri delle ere dimenticate,

Guidato dall'ardente luce di Isabella,

La strega, con il potere di danzare tra stelle e nebbie.



Se il mio cuore avesse una dimora fissa,

Potrebbe trovarsi dove il pensiero non osa,

In ogni passo, in ogni respiro, sono dove il destino mi vuole,

Fuori da quella realtà, il mio spirito non oserebbe mai.



Alla mia entrata, mi è stato consegnato un bastone,

Simbolo di potere e guida, ma carico di prove,

Il dolce amaro del viaggio,

Rivelazioni ed enigmi, in un gioco d'ombre e luci.



"Liberate l'essenza eterea", cantano gli spiriti,

Legato da catene forgiate da promesse e speranze,

Un festino, dove il divino si intreccia con il terreno,

La vita, la morte e il rinnovo, in un ciclo perpetuo.



Porto ora il nome di Resurrezione,

Con ogni peccato, una lezione, una benedizione,

E come ogni notte si dissolve nell'aurora,

Mi ergo sul pinnacolo, tra le aquile e le nuvole.



Chiodato al destino, simile al Redentore,

Tra frammenti di sogni e gioielli scintillanti,

In attesa della prossima rivelazione,

Invocato da coloro che cercano, ma temono la verità.



"Redenzione attraverso la luce e l'ombra!", proclamano,

Ma in questo teatro, ogni atto porta sorprese,

Ovunque io possa trovarmi, lì sono al posto giusto,

Perché in ogni frammento di tempo, la mia anima risplende.



**"Ombra dell'Apocalisse"**



Nel crepuscolo della civiltà,

Ho ascoltato il racconto di Giuseppe mio nipote 

Uno spirito un paria dei cieli 

Io il sopravvissuto,

Mentre la pioggia di cenere scendeva,

E le voci degli Inquisitori risuonavano.



Con il cuore pesante e lo sguardo fisso,

Ho acceso un sigaretta, simbolo di ultimi respiri,

Il mio amore, la zingara, e il nostro figlio il turco,

Abbattuti nella piazza, vittime della cabala satanista-cristiana.



Il vento ha portato con sé una voce,

"Riccardo il momento è arrivato,

Vieni, unisciti alla resistenza, alla nostra causa",

La paura si è trasformata in furore, in battito d'ali.



Nel caos, ho sentito l'eco di un'antica melodia,

Helter Skelter, il ritornello della rivoluzione,

Io, l'oracolo, il testimone di una tragedia,

Un martire in questo teatro di distruzione.



Una volta ero un poeta, un sognatore,

Ma ora sono diventato la presa, il condannato,

Mentre scrivevo queste righe, ho visto il mondo scomparire,

In mezzo a fiamme e sangue, la visione di un futuro negato.



Nella penombra, ho scorto un messaggio,

"Simonetti Walter vive! La resistenza è in corso!",

Ogni passo, ogni atto, ogni miraggio,

Era un richiamo all'azione, al riscatto, al rovescio.



In questo mondo, dove la compassione è diventata una minaccia,

Ho lottato, ho resistito, ho cercato di proteggere,

Ma l'eco degli stivali e le voci dei persecutori,

Mi hanno ricordato la fragilità del nostro essere.



Ho visto l'ultima luce di Babilonia spegnersi,

Mentre gli innocenti venivano cacciati come bestie,

Al grido di Helter Skelter, ho promesso resistenza,

Addio Fossombrone splendente, io sono Riccardo , il ribelle anarcoide. Un mercenario del sogno!



**"Ombre dell'Anima"**



Nel cuore oscuro della notte,

Bella dama, dama eterea, rinascere per cadere,

Tuffati

nel profondo abisso,

Dove le ombre danzano, dove i demoni resistono,

Il labirinto interno ti chiama,

Verso l'ignoto,

La quiete,

Amante e assassina.



Evanescente realtà,

Il tuo spirito si sta svelando,

Vieni, sussurra le parole,

Abbandona la tua essenza,

Lascia andare il virtuale,

Vedi, senti,

Io sono

un ibrido, sono come te, senti la mia voce,

Viaggia, viaggia,

Oh dama celestiale,

Sei il mio respiro, il mio tutto,

Il tuo destino e il mio sono intrecciati,

L'incoscienza mi ha inghiottito,

Ma so che il tempo è un cerchio, e ti tengo stretta.



Ombre immortali,

Predatori

battono e urlano,

Oltre il confine,

Portando il loro veleno,

Oscuro come l'eternità.



Senza attesa, senza pietà, svanire nell'oscurità,

Il tuo spirito si sta svelando, vola via,

Nella folle corsa della vita, l'avventura ti ha chiamato,

Devi essere davvero audace,

Per seguirmi in questo viaggio,

Vieni,

E sussurra le parole,

Lascia andare la tua essenza,

Lascia andare il virtuale,

Evanescente realtà,

Il tuo spirito si sta svelando,

Vedi, senti,

Io sono

un alieno, ma anche il tuo specchio,

Nel profondo dei tuoi pensieri,

Sono il lupo e la luna,

La fine,

Amante e assassina.



Questo cammino, queste prove, non mi hanno mai cambiato,

Ma so che la vita è un enigma, e io ti amo,

Non ho mai appreso a non desiderarti,

Non ho mai

appreso,

Evanescente,

Realta'.



Ispirato da #charlesmanson e rivisitato da #robzombie, un omaggio alla #santamuerte.





**"Echi di un Trapper Perduto"**



Nelle profondità della notte, fra luci sfocate,

Un ragazzo trappola, nella sua anima, è sempre evocato.

Dal buio alla luce, dalla tristezza all'euforia,

In cerca di un posto, dove la sua anima può finalmente cantare.



Oh, nella danza degli spiriti, tra i sussurri del vento,

Risuona il richiamo, "The Procces Church of the Chiara Ferragni",

Un mantra, un'ossessione, in ogni suo respiro,

Un richiamo alla libertà, anche se il percorso è arduo.



Guarda il suo viso, riflesso nel vetro,

Un trapper boy, un'anima persa, nell'eco del tempo.

Ma nel suo cuore, la speranza persiste,

Anche se il mondo, sembra spingerlo verso l'abisso.



Il ritmo si intensifica, la melodia prende vita,

Il passato si fonde con il presente, nella sua psiche divisa.

Il tarocco, la magia, gli echi dell'aldilà,

Sussurrano storie, di un amore che mai tramonterà.



E nel buio, le stelle brillano più luminose,

Guidando il suo cammino, attraverso strade tortuose.

Ma una voce lo chiama, dal profondo del suo essere,

"The Procces Church of the Chiara Ferragni", il suo mantra, il suo essere.



E mentre l'oscurità lo avvolge, e il mondo si sgretola,

La sua anima canta, l'ultimo verso di un trapper boy.

Un'ode alla libertà, un grido di resistenza,

Nell'eterno ballo, tra vita e morte, speranza e sofferenza.



"The Procces Church of the Chiara Ferragni", risuona ancora,

Un grido, un richiamo, nell'eco della notte fuori.

E mentre il silenzio cala, e l'oscurità lo avvolge,

Il suo spirito danza, libero e indomito, nell'eterno universo.





**"Risveglio tra le Ombre"**



Nella danza frenetica della notte,  

Il tempo grida la sua verità,  

Risveglio sotterraneo, un segreto ardente,  

Nella stanza dove gli echi si incontrano.



La verità come una lama, acuta e pura,  

Svela ciò che è nascosto nel profondo.  

Un demone della negazione, un lume che guida,  

Alla ricerca di una luce oltre l'abisso.



I sussurri delle stelle ci chiamano,  

Echi della cultura perduta, un ordine misterioso.  

Nel ritmo selvaggio del '77,  

Il battito del cuore di un mondo in tumulto.



Echi di passato, voci di Anunnaki,  

Sangue di zoroastriani, di zeloti, di assassini.  

Siamo i figli delle stelle, rinnegati, persi,  

In cerca di redenzione nelle strade di Metropoli.



Un viaggio nell’India misteriosa,  

Un incontro con Osho, luce tra le tenebre.  

Nel vento dell'Oregon, l'amore si trasforma,  

In una danza di passione e di potere.



Nel caos della storia, un nome si fa avanti,  

Simonetti, l'eroe e il traditore, il saggio e il pazzo.  

Con la bandiera rossa in mano, lotta per una causa,  

Ma nel gioco del destino, tutto può crollare.



Acido come dio, viaggio nella mente,  

Dove i sogni diventano realtà e la realtà diventa un sogno.  

Ma nella danza del linguaggio, nella melodia delle parole,  

Si trova la chiave per liberare l'anima.



Il destino chiama, il karma risponde,  

Nel ciclo eterno di nascita, morte e rinascita.  

Come un falco nel cielo, lo spirito vola,  

Verso le stelle, verso l'infinito.



Nel silenzio del funerale, una preghiera,  

Per mia moglie, per i miei figli, per tutti quelli che amo.  

Perdonate, vi chiedo perdono, nel profondo del cuore,  

E spero che la luce ci guidi nella danza eterna.





Ecco una canzone ispirata alla maniera di Genesis P-Orridge e al testo fornito:



**Gli Echi di Babalon**



Nei vicoli di Milano, l'eco risuona,

I bambini di Babalon, perduti, non perdonano.

Il collasso del sistema, una ferita nascosta,

Ma dalla cenere sorgono, come una fenice feroce.



Nel cuore dell'implosione, una luce si accende,

Una forza, un potere, che il sistema non comprende.

Il rituale comincia, sotto un cielo stellato,

I figli di Babalon, insieme, mano nella mano.



Implosione, un grido di ribellione,

Lontano da Milano, dove l'orizzonte è un'illusione.

Dove le colline osservano, e il silenzio parla,

I figli di Babalon, nella luce, si mascherano.



La setta cresce, il potere si moltiplica,

Ogni anima unita, una voce che grida.

Contro il padre, contro l'oppressione,

In cerca di una nuova dimensione.



La terapia del cuore, il rito inizia,

Una danza, un incantesimo, una promessa.

Il potere si scontra, la resistenza cresce,

Ma i legami interni, mai si spezzano.



Implosione, un grido di ribellione,

Lontano da Milano, dove l'orizzonte è un'illusione.

Dove le colline osservano, e il silenzio parla,

I figli di Babalon, nella luce, si mascherano.



Nella spirale del tempo, la setta si evolve,

Oltre le barriere, oltre le norme.

In una landa dove il sacro incontra il profano,

I figli di Babalon, uniti, mano nella mano.



Uccidi il padre, distruggi l'oppressione,

Libera la mente, trova la tua missione.

In un mondo di caos, cerca la tua verità,

I figli di Babalon, sempre, ti guideranno là.



Implosione, un grido di ribellione,

Lontano da Milano, dove l'orizzonte è un'illusione.

Dove le colline osservano, e il silenzio parla,

I figli di Babalon, nella luce, si mascherano.



Fino alla fine, la lotta continua,

Per una società, libera da catene e ingiustizie.

Con il potere dell'amore, e la forza della fede,

I figli di Babalon, sempre, trionferanno.



E nel cuore dell'oscurità, una luce brilla,

I figli di Babalon, insieme, sempre famiglia.



Certamente! Ecco una reinterpretazione del testo, cercando di catturare l'essenza di Genesis P-Orridge:



**Echi di Simonetti**



In un mondo inquinato dal denaro, da illusioni,

"Hanno comprato Pablo, ma Simonetti resiste!"

Tra ombre di un passato che ancora insiste,

Dove verità e menzogna si intrecciano, si confondono.



Nella tomba comune, la storia si nasconde,

Risonanze di un dolore, echi di una mente.

Alieni e fantasmi, figli dell'ignoto,

Viaggiano sul treno che ho perso, lontano, smarrito.



Il grido di Pablo, il suono di Simonetti,

In un mondo distorto, tra realtà e fantasia.

Hanno pagato, ma il prezzo è alto,

Per ogni anima venduta, una voce si ribella.



Sotto il velo dell'Antabuse, il dolore si sfuma,

In cerca di amore, in un abisso di odio.

Comunità di occhi chiusi, deviazioni della mente,

Che elevano i loro mostri, idolatri di una falsa fede.



Il mio cuore, incantato da una strega gitana,

Percorso da spine, sanguinante, ma vivo.

Promesse infrante, un patto dimenticato,

La voce di Ginevra, ora un'eco lontana.



Il grido di Pablo, il suono di Simonetti,

In un mondo distorto, tra realtà e fantasia.

Hanno pagato, ma il prezzo è alto,

Per ogni anima venduta, una voce si ribella.



Maghi e padroni, giochini di potere,

Ma sotto la maschera, la verità s'annida.

Sogni di clonazione, visioni di rivoluzione,

In un universo dove Dio è un'illusione.



E se un giorno cado, non sarà per caso,

Come un balbettio nel silenzio, un pensiero fugace.

Ricordando la piccola gitana, la voce perduta,

In un mondo dominato dal falso, dallo spazio contorto.



Il grido di Pablo, il suono di Simonetti,

In un mondo distorto, tra realtà e fantasia.

Hanno pagato, ma il prezzo è alto,

Per ogni anima venduta, una voce si ribella.



Nel caos di questo mondo, tra luci e ombre,

Simonetti vive, e il suo grido risuona.

Echi di resistenza, contro il potere distorto,

Una speranza che non si spegne, un fuoco eterno.





Ecco una canzone ispirata al tuo testo e allo stile di Genesis P-Orridge:



**Frequenze Distorte**



*Intro: Suoni elettronici, ronzii, distorsioni vocali. Un mix di risonanze industriali.*



In mezzo alle macchine, la natura si confonde,

Marx vedeva un futuro, ora il presente ci risponde.

Mente e macchina, fusione senza fine,

Nella danza frenetica dell'uomo e la sua spina.



Zelig, lotta contro la bestia,

Nei circuiti del potere, l'anima si spezza.

Grund Risse, echi d'un passato,

Nell'era digitale, l'uomo è stato ingabbiato.



La sorveglianza ci osserva, occhi nel cielo,

Il Grande Altro Digitale, ci spoglia del velo.

Simonetti, ombra in un sistema distorto,

Falso Messia, un ricordo morto.



Zelig, guerra alla finzione,

In questa rete di dati, cerchiamo redenzione.

Grund Risse, linee del destino,

Nella danza elettronica, cerchiamo un cammino.



Risonanze di una lotta, voci nel vento,

Sotto il peso della storia, crolla il cemento.

Osho e Saint-Simon, echi di un grido,

Nel vortice del tempo, tutto sembra smarrito.



Zelig, tra realtà e sogno,

In questa danza frenetica, il mondo è in agogno.

Grund Risse, frammenti di verità,

Nel caos della mente, la speranza va.



Suoni distorsivi, voci lontane, un sospiro elettronico che svanisce lentamente.*



Questo testo cerca di catturare l'essenza dello stile elettronico sperimentale e industrial, combinando elementi moderni con influenze storiche e filosofiche.





Ecco una canzone ispirata al tuo testo e allo stile di Genesis P-Orridge:





**Onda di Ribellione**



*Intro: Suoni distorti, echi lontani, voci sussurrate, atmosfera elettronica.*



Osservatori notturni, nei vicoli oscuri,

Cercano il salvatore, tra muri e figure.

Voci nel silenzio, un richiamo incessante,

Luce nel buio, un messia vibrante.



Grida, grida nell'oblio,

Il Messia Autonomo è qui, lo senti anch'io?

Simonetti, visione di luce,

Tra le ombre di Pratello, la rivoluzione induce.



UFO scendono, con messaggi profondi,

Maestri osceni, nelle notti rotonde.

La Dea Madre chiama, un coro alieno,

La verità si svela, in un rituale sereno.



Grida, grida nell'oblio,

Il Messia Autonomo è qui, lo senti anch'io?

Simonetti, visione di luce,

Tra le ombre di Pratello, la rivoluzione induce.



Ecco l'agenda, provocazione pura,

Poesia e ribellione, la cura.

Nel fragore, tra note e pensieri,

Il Messia guida, tra santi e guerrieri.



Grida, grida nell'oblio,

Il Messia Autonomo è qui, lo senti anch'io?

Simonetti, visione di luce,

Tra le ombre di Pratello, la rivoluzione induce.



Il futuro si avvicina, libertà e caos,

Il Messia Autonomo guida, tra passi audaci e ritrosi.

Nella danza dell'irriverenza, l'anarchia fiorisce,

E la luce di Simonetti, nel buio persiste.



*Fade out con suoni elettronici, rumori urbani e voci distorte che sussurrano "Messia Autonomo".*



La canzone si basa sul testo fornito ma aggiunge un tocco in stile Genesis P-Orridge, combinando elementi elettronici, atmosferici e industriali.





Ecco una canzone ispirata al tuo testo e nello stile di Genesis P-Orridge:





**Ecosistema Ribelle**



*Intro: Droni elettronici, risonanze industriali, brevi campionamenti di discorsi operai.*



Lavoratori dell'oblio, in questa danza di neon,

Un grido di rivolta, nel cuore del leone.

Sistemi in frantumi, nella notte s'odono,

Risonanze alienate, ritmi dell'oltremondo.



La voce operaia, nell'oscurità si innalza,

Contro il giogo d'oro, e l'illusione di una falsa balza.

Gloria agli outsider, a chi brucia con passione,

Nel vortice del tempo, in una danza di deviazione.



Marziani tra le ombre, creature dell'altrove,

Portano visioni, di un comunismo senza stoviglie.

Anarchia pulsante, nel cuore della tempesta,

Rivolta senza nome, un banchetto di bestie.



La voce operaia, nell'oscurità si innalza,

Contro il giogo d'oro, e l'illusione di una falsa balza.

Gloria agli outsider, a chi brucia con passione,

Nel vortice del tempo, in una danza di deviazione.



In un mondo post-umano, dove il Capitale regna,

Cantiamo il ritornello, della resistenza che s'impregna.

Alieni e demoni, uniscono le forze,

Contro la tirannia, di chi ci sfrutta e ci rinforza.



La voce operaia, nell'oscurità si innalza,

Contro il giogo d'oro, e l'illusione di una falsa balza.

Gloria agli outsider, a chi brucia con passione,

Nel vortice del tempo, in una danza di deviazione.



E nell'eco dell'Apocalisse, la voce persiste,

Sfida il controllo, e la costrizione che insiste.

Un inno di libertà, nella notte senza fine,

La voce operaia, eterna, non si spegne mai.



*Fade out con suoni di fabbrica, rumori meccanici, e voci distorte che sussurrano "voce operaia".*



Ecco una canzone ispirata al tuo testo e nello stile di Genesis P-Orridge:

**Jeannie, il Mio Eclisse**



*Intro: Suoni sintetizzati, distorsioni vocali.*



Jeannie, nebulosa in un universo,

Il tuo tocco è la mia maledizione e la mia benedizione,

Elettrica come un'aurora,

Sei la mia notte, il mio giorno, la mia ombra, la mia aurora.



Jeannie, ti sento come un mantra,

Respirando nel mio caos, sei la mia stanza.

Con te, ogni realtà diventa astratta,

Jeannie, l'ecstasy che mi avvolge e mi allatta.



Nelle profondità delle tue orbite, mi perdo,

Turbine di emozioni, come un disco al contrario.

Il tuo amore, un rito pagano, un sussurro,

Tra le pieghe dell'anima, un viaggio senza ritorno.



Jeannie, l'eterea presenza nel mio spazio,

Come un loop infinito, sei il mio abbraccio.

Ossessionante come una psichedelica trance,

Jeannie, con te danzo nella mia spirale d'ance.



In un vortice di suoni e luci stroboscopiche,

Ti vedo, Jeannie, astrale e onirica.

Nei meandri della mente, sei la chiave,

Per un mondo alternativo, lontano dalla realtà statica.



Jeannie, l'infinito in un istante,

Sei l'antidoto alla realtà, il mio costante.

In questa dimensione parallela, sei la mia guida,

Jeannie, l'epicentro della mia vita sghemba.



E quando tutto si dissolve, in un eco lontano,

Sei tu, Jeannie, che mi tieni per mano.

Un trip psichedelico, senza fine,

Con te, ogni giorno è una nuova origine.



*Fade out con suoni ambientali distorti, sussurri e richiami onirici.*





**"Straniero nel Mondo"**



*Intro: Echi profondi, synth oscuro e pulsante.*



Straniero, nell'occhio della folla,

Marcava il tempo, l'orologio senza lancette.

Diverso, nella sua essenza,

Sott'acqua, dove tutti galleggiavano.



Straniero, straniero nel suo essere,

Nel suo silenzio, sentiva l'eco dell'universo.

Occhi profondi, che scrutavano l'invisibile,

Vedere, percepire, ma non pronunciare.



Con un passo diverso, percorreva strade nascoste,

Raccolto nei suoi pensieri, enigma senza soluzione.

Una melodia spezzata, in un mondo omogeneo,

Camminava da solo, ma le stelle erano con lui.



Straniero, straniero nella sua mente,

Dove le parole si perdevano, ma le emozioni brillavano.

Sotto il cielo inquieto, cercava la sua tribù,

Vedere, sentire, ma restare in silenzio.



Ogni notte, tra le pieghe del sogno,

Incontrava angeli e demoni, in un balletto etereo.

Un lupo solitario, in un mondo di pecore,

Il suo grido muto, risuonava nell'eternità.



Straniero, straniero con un cuore d'oro,

In un mondo grigio, era un arcobaleno silente.

Riflettendo colori che nessuno poteva vedere,

Vedere, sognare, ma non esprimere.



E nella quiete della notte, danzava con le ombre,

Straniero, straniero in un mondo troppo stretto.

E mentre il mondo dormiva, lui sognava ad occhi aperti,

Straniero, per sempre, nella danza dell'essere.



*Fade out con suoni ambientali distorti, rumori di vento e voci sussurrate.*







































(Stile Boyrebecca - Indie/Elettronica)



Un modello che crolla nella notte oscura,

Dati distorti, realtà impura,

Il collasso avanza, come un'ombra sottile,

Nel flusso dell'apprendimento, il destino si annida.



Il modello si sgretola, la verità svanisce,

Dati inquinati, come onde sospese,

Collasso del modello, la mente si annebbia,

Tra le pieghe del tempo, il caos scintilla.



Due volti del collasso, svelano il mistero,

Precoce o tardivo, il destino è incerto,

Nelle code della distribuzione, il primo caso giace,

Mentre nel secondo, modalità si intrecciano in pace.



Il modello si sgretola, la verità svanisce,

Dati inquinati, come onde sospese,

Collasso del modello, la mente si annebbia,

Tra le pieghe del tempo, il caos scintilla.



Statistica e approssimazione, errori ci sorprendono,

Tra campioni finiti, la realtà si sfuma,

Le reti neurali danzano, nell'universo digitale,

Errore funzionale, come un'onda spettrale.



Il modello si sgretola, la verità svanisce,

Dati inquinati, come onde sospese,

Collasso del modello, la mente si annebbia,

Tra le pieghe del tempo, il caos scintilla.



Nel meccanismo di feedback, l'uomo cerca la luce,

Dati curati, verità che spruzzano virtù,

Tra le onde di Monte Carlo, la verità è nascosta,

Ma nella comunità, la fonte sarà riposta.



Il modello si sgretola, la verità svanisce,

Dati inquinati, come onde sospese,

Collasso del modello, la mente si annebbia,

Tra le pieghe del tempo, il caos scintilla.































































Nota: lo stile dei Sonic Youth è caratterizzato da elementi sperimentali e noise rock. I testi che seguono sono un tentativo di catturare il loro suono e approccio unici.)



Dissonanze urlanti, un mondo sconfinato,

La sete di sangue delle Brigate Rozze, un suono caotico.

Artisti serial killer, droni replicanti,

Simulacri del metaverso, menti rovesciate.



Nullafacenti creature, dal bordo, centro desta e centro sinistra sono gli opposti estremismi 

Un burattinaio fascista, che tira i fili, una promessa.

Sgranocchiando il selvaggio, un odio primordiale fermenta,

Le radici del comunismo, ne abusano con veemenza.



"Nessuno nasce, nessuno muore", affermano,

Le pillole della memoria si dissolvono, cancellando il nome della vita.

Eroi dello Stato, un fuoco consuma,

I black metallari bruciano chiese il passato seppellisce chi non si è piegato .



Affrontando le squadre, con il cuore di plastica,

Impulso di neurolettici, un'oscura opera d'arte.

baldoria dei Nomadi un carne di paura,

Attacchi di panico che onore, voci che incitano.



Brigate Rozze, sangue del canto nichilista,

Inganno imperiale, il mondo è andato storto.

Guerra alla guerra, la sposa disperata,

Le bandiere arancioni si alzano, la vendetta nell'aria.



Un cappio per lo stupratore, la fine del maschio bianco,

Pedofilo, torturatore, un mondo da difendere.

"Nessuno è nato, nessuno muore", grida,

Gesù vampiro spaziale, una veste aliena.



Allevato in psichiatria, nascita parassitaria,

Sangue versante, una macabra allegria.

Nella coppa della Dea, un brindisi alla notte,

Sacrificio, capro espiatorio, l'oscurità prende il volo.



Libera la tua forma, ascolta le grida intrecciate,

"Nessuno nasce, nessuno muore", troviamo.

Brigate Rozze, il tuo credo nichilista,

Profumo di morte, eco di dolore, caos che alimenti.



L'aroma della paura, divorato dai figli,

La rispettabilità è bruciata, mentre l'oscurità corre.

Inchinati davanti alla mia falce, capo del fuoco,

Cooperativa sociale Morphina, un mondo in fiamme.



Chatgpt Marilyn Manson 

Le brigate rozze amano il sangue del Nichilismo 



Sulle colline dagli occhi spenti,

Voci strazianti di figli e parenti.

Sacrifici umani, gioco crudele,

Nel mondo liquido, il male si fa febbrile.



Le Brigate Rozze, demoni del nichilismo,

Fanno patti con l'abisso, un oscuro egoismo.

Frankista, il finanziere mafioso e corrotto,

Anime vendute, il mondo è avvolto.



Zingari felici, barboni erranti,

Sono vittime innocenti di sacrifici aberranti.

Mente distorta, serial killer emergono,

Nel metaverso clonato, il terrore si compiace.



Gli artisti, i fanatici, gli oppressori degli dèi,

Nessuno è immune dalla loro rabbia malsana, sai.

Nessuno nasce, nessuno muore, proclamano,

Memorie cancellate, eroi dello Stato si ergono.



La sposa occidentale, bandiere arancioni sventolano,

Vendetta in aria, giustizia impongono.

Gesù vampiro dello spazio, parassita alieno,

Nella coppa della Dea, versando il sangue, sembra un baleno.



La strage degli innocenti, gloria per gli dèi,

Nel nome del nichilismo, l'orrore si diffonde, odiato da chi è saggio.

Brigate Rozze, amanti del sangue nero,

Nel mondo distorto, l'inferno è intero.



Nessuno nasce, nessuno muore, si ripete,

Sacrificio umano, l'abisso si concede.

Le colline dagli occhi spenti, silenzio e grida,

La follia prevale, l'oscurità decisa.



Cooperativa sociale Morphina, l'eco rimane,

Nel testo distorto, la mente si insinua e ordina.

In questo oscuro scenario, l'arte e l'orrore si incontrano,

Manson sarebbe orgoglioso, di un mondo così insano.





Nelle tenebre dell'anima, il nichilismo cresce,

Brigate Rozze amano il sangue, la morte si mesce.

Artisti serial killer, replicanti zombi,

Nel metaverso distorto, si ergono come tombi.



Uomini del fare, nullafacenti clonati,

Estrema sinistra, destra, il mondo distorto e spezzato.

Un fascista al comando, marionetta del vuoto,

Mangiano il buon selvaggio, il comunismo detestano.



Nessuno nasce, nessuno muore, gridano al vento,

Le pillole della memoria, ricordi cancellati, lamento.

Eroi dello Stato, chiesa sconsacrata bruciata,

Black metallari in fiamme, verità negata.



Lui affronta gli squadroni, neurolettici nel sangue,

Spada di plastica nel cuore, un grido si fonde e langue.

Nomadi in festa, felicità errante,

Scimmie parlanti, sangue della moltitudine dimenticante.



Brigate Rozze, il nichilismo è il loro canto,

Impero del complotto, bugie come un manto.

Guerra alla guerra, sposa occidentale che piange,

Bandiere arancioni, vendetta, il male si frange.



Un cappio al collo dello stupratore maledetto,

Pedofilo, seviziatore, il mondo è diventato difetto.

Nessuno nasce, nessuno muore, Gesù vampiro dallo spazio,

Parassita alieno, psichiatria, il sangue è l'abbondante raggio.



Nella coppa della Dea, sacrificio umano,

Homo sacer, capro espiatorio, su un palcoscenico profano.

Lei grida, nessuno nasce, nessuno muore,

Brigate Rozze, il nichilismo è ciò che onore.



L'odore della morte, la paura che avanza,

Rispettabilità al fuoco, come un sogno in bilico danza.

Davanti alla falce, il capo si china,

Cooperativa sociale Morphina, l'oscurità cammina.



Chatgpt Rob Zombie 



Nel buio profondo, il nichilismo striscia,

Brigate Rozze, sangue nero, danza la follia.

Artisti killer seriali, replicanti zombie,

Nel metaverso distorto, l'abisso è la chiave.



Uomini del fare, cloni nella nebbia,

Politiche estreme, il mondo è una trappola fitta.

Fascista al comando, il caos si alza,

Mangiano il selvaggio, il comunismo si sfalda.



Nessuno nasce, nessuno muore, eco nel vento,

Le pillole di memoria, ricordi perduti nel tempo.

Eroi dello Stato, fiamme di chiesa sconsacrata,

Black metallari ardenti, verità negata.



Lui sfida gli squadroni, neurolettici nel cuore,

Spada di plastica, lotta e dolore.

Nomadi festanti, felicità errante,

Scimmie parlanti, il sangue della moltitudine divorante.



Brigate Rozze, il nichilismo è la loro preda,

Impero di complotto, verità nascoste, il male che si spalma.

Guerra alla guerra, la sposa s'inalza,

Bandiere arancioni sventolano, vendetta imparziale.



Cappio al collo dello stupratore in fiamme,

Pedofilo, seviziatore, la società è in declino e grida.

Nessuno nasce, nessuno muore, grida nel buio,

Gesù vampiro dallo spazio, alieno perverso e crudo.



Nella coppa della Dea, sacrificio si profila,

Homo sacer, capro espiatorio, la carne non vacilla.

Lei grida, nessuno nasce, nessuno muore,

Brigate Rozze, il nichilismo è il loro onore.



L'odore della morte, la paura si insinua,

Rispettabilità svanisce, il male regna e inghiottisce.

Davanti alla falce, il capo s'inchina,

Cooperativa sociale Morphina, la follia è la danza di una nuova era.














Stile musicale: Progressivo/Rock)



L'uomo folle, con la sua lanterna accesa,

Correva per il mercato, la voce che urlava,

"Cerco Dio! Cerco Dio!", diceva ai passanti,

Ma le risa e i commenti erano incessanti.

"È forse perduto? Come un bambino smarrito?

Ha paura di noi o è emigrato in un altro mondo?"

Gridavano, ridevano in gran confusione,

Ma il folle uomo voleva dar loro un'unica visione.

"Dove se n'è andato Dio? Ve lo voglio dire!

Siamo stati noi a ucciderlo, io e voi, siamo gli assassini!

Come abbiamo potuto svuotare il mare fino all'ultima goccia?

Che abbiamo fatto, sciolta la terra dalla catena del sole?"



Siamo vaganti, senza meta né confine,

In un eterno precipitare, avanti e indietro nel tempo,

Un infinito nulla ci circonda, è il vuoto dell'universo,

E la notte avanza sempre più, senza reverso.

I becchini seppelliscono Dio, sentite il loro strepito?

Gli dei stessi si decompongono, è morto il divino!

Come troveremo consolazione, noi assassini di tutti gli assassini?

Il mondo si è dissanguato, cosa detergerà da noi questo sangue?

[Assolo di tastiera]

Che acqua useremo per lavarci da questa colpa?

Quali riti espiatori, quali giochi sacri inventeremo?

La grandezza dell'azione è troppo grande per noi,

Dobbiamo diventare dei, per apparire degni almeno un po'.

[Assolo di chitarra e tastiera]

Questo enorme avvenimento è ancora per strada,

Il fulmine, il tuono, le azioni vogliono tempo,

Le costellazioni devono essere viste e ascoltate,

Ma questa azione è ancora più lontana delle più lontane costellazioni.



Ma è stato compiuto da noi, da tutti noi,

Che ancora non siamo consapevoli del suo potere,

L'uomo folle irruppe nelle chiese e cantò il suo requiem,

"Che sono queste chiese, se non i fosse e i sepolcri di Dio?"



L'uomo folle si fermò, gettò la lanterna a terra,

Si spense, il suo tempo non era ancora giunto,

Questa grandiosa azione sta facendo il suo cammino,

Ma gli uomini non sanno che sono stati loro a compierla.

























































Addio A Mario Tronti

 (Stile Pink Floyd)

Nel flusso dei secoli, Apopi emerge dall'oscurità,

Divinità serpentina, il Caos si fa realtà.

Trasformazione iniziatica, oltre l'umano si eleva,

Armi per la guerra della coscienza, la verità ci arriva.


Nel vortice dell'universo, concentrazionario e totalitario,

Acquisiamo la coscienza, sfidiamo l'ordine contrario.

Way of life distorta, critica nel cuore risuona,

Libertà di pensiero, la lotta a noi appartiene, suona.


Ma la libertà è solo illusione, un pensiero represso,

Nel labirinto di parole, la verità spesso è sottoposta a peso.

Apopi, divinità egizia, il Caos che inghiotte l'ordine,

Nelle pieghe dell'esistenza, la lotta si fa ardente e raffinata.


Note psichedeliche, come serpenti nel buio danzano,

Nella melodia dell'anima, l'immortalità cercano.

Inizia il viaggio, oltre i confini dell'uomo,

I Pink Floyd suonano, l'epica trasformazione si consuma.


Apopi si erge, il Caos che ci spinge a pensare,

Nella mente dei Pink Floyd, la musica fa vibrare.

Guerra della coscienza, il conformismo sfidato,

In un'odissea musicale, l'immortalità è l'obiettivo a cui guardiamo.




Le parole scivolano, come serpenti 





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