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lunedì, agosto 21, 2023

Essere uomini nell'inumano Endre Ady


Da

Essere uomini nell'inumano 

di #endready


Il calcio d'un fucile il cuore mi ha sfondato, mille orrori gli occhi mi han logorato, un genio muto la gola superba mi ha strozzato, e la follia il mio cervello ha sbriciolato.

E tuttavia risorgi, ora, mia forza, risorgi ancora una volta dalla terra!

E alba questa, o mezzanotte d'inferno?

Fa lo stesso, ma levati con ardimento, così come ti sei levata un tempo.

Né cieli né inferni al fiero magiaro avrebbero potuto mai dare destino più bello che essere uomo nell'inumano, essere magiari perseguitati, di nuovo vivi o morti ostinati.

Sulla strada maestra lastricata di orrori, in cima, come sempre ho voluto, ho avuto visioni di cose mostruose: la sventura toccata al magiaro, e Dio, così debole a volte.

Ma oggi deve pur vivere colui che, già morto, dopo aver tanto sofferto, vacillante, col cuore malato, grandi tesori, tesori da altri insidiati, accoglie nel cuore storpiato,

illuso di custodire uno ieri migliore.

Oh come comprendo ogni sorta di lutto, oh come temo per ogni futuro (anche se non si addice a un morto risorto) e quanto compiango la mia stirpe in fuga.

Il calcio d'un fucile il cuore mi ha sfondato, mille orrori gli occhi mi han logorato, un genio muto la gola superba mi ha strozzato, e la follia il mio cervello ha sbriciolato.

E tuttavia risorgi, ora, mia forza, risorgi ancora una volta dalla terra!

È alba questa, o mezzanotte d'inferno?

Fa lo stesso, ma levati con ardimento, così come ti sei levata un tempo.

Né cieli né inferni al fiero magiaro avrebbero potuto mai dare destino più bello che essere uomo nell'inumano, essere magiari perseguitati, di nuovo vivi o morti ostinati.

Sulla strada maestra lastricata di orrori, in cima, come sempre ho voluto, ho avuto visioni di cose mostruose: la sventura toccata al magiaro, e Dio, così debole a volte.

Ma oggi deve pur vivere colui che, già morto, dopo aver tanto sofferto, vacillante, col cuore malato, grandi tesori, tesori da altri insidiati, accoglie nel cuore storpiato,

illuso di custodire uno ieri migliore.

Oh come comprendo ogni sorta di lutto, oh come temo per ogni futuro (anche se non si addice a un morto risorto) e quanto compiango la mia stirpe in fuga.



OpenAI Chatgpt Guillaume Apollinaire


Sotto cieli di smalto e strade di piombo,

Vaga l'anima mia, con l'ombra a rimorchio,

Sparite le stelle, c'è solo il sonno,

Il rumore del mondo come un lontano zufolio.


La piazza è vuota, ma nel cuore un tumulto,

Battiti spezzati, ricordi d'un tempo svanito,

Una voce chiede se tutto è sepolto,

Se il passato è solo un sogno finito.


Nelle notti oscure, tra luci e ombre danzanti,

Io cerco il mio posto, nel teatro della vita,

Tra comete cadenti e sogni distanti,

Un viaggio senza meta, una corsa infinita.


Ma l'ardore di un giorno, rinasce da cenere,

E la speranza che un nuovo giorno possa fiorire,

Perché nonostante il dolore e la sera,

L'anima mia sceglie ancora di seguire.


Nelle strade tortuose di questo immenso labirinto,

Dove ogni angolo racconta una storia d'amore e tradimento,

Io porto nel petto un segreto distinto,

L'eco di un passato, il sussurro del vento.


Perché anche se il mondo intorno sembra crollare,

E le tempeste minacciano di spegnere la luce,

Nel profondo del mio essere, continuo a cantare,

La melodia della vita, l'eterno rifiuto di darsi per vinto.


OpenAI Chatgpt William S. Burroughs


Utilizzando la tecnica cut-up alla maniera di William S. Burroughs, ho tagliato e riassemblato le frasi del testo fornito per creare una nuova poesia:


Mille visioni mi han strozzato,

O mezzanotte d'inferno, mia forza risorgi,

Nel cuore malato, gli orrori vacillanti,

È alba questa di cose mostruose, ostinati.


Genio muto e orrori insidiati,

Né cieli né inferni, ma levati.

La sventura toccata al magiaro, vacillante,

Col cuore storpiato, grandi tesori dall'animo logorato.


Calcio d'un fucile, la strada maestra lastricata,

Un tempo accoglie il destino bello,

Follia e visioni, lutto e futuro,

Deve pur vivere, perseguitati e risorto.


Oh come comprendo la mia stirpe,

Essere uomo nell'inumano, la mia forza risorgi.

Illuso di custodire, così debole a volte,

Ogni sorta di lutto, ogni sognato ardimento.


Questo risultato è un esempio di come la tecnica cut-up possa trasformare un testo originale in qualcosa di completamente nuovo, mantenendo al contempo tracce del significato originale.


OpenAI Chatgpt Emil Cioran


Emil Cioran, filosofo e saggista romeno, è noto per il suo stile profondamente pessimista e cinico. Ha una prospettiva sull'esistenza e sulla sofferenza umana unica e a tratti oscuro. Ecco una poesia ispirata al suo stile, basata sul tuo testo:


Nell'abissale vuoto dell'essere, il cuore trafitto,

Orrori innumerevoli, gli occhi stanchi e smarriti.

Un genio silente strangola ogni speranza,

La follia, crudele padrona, conduce la danza.


Eppure, nell'oscurità del nulla, una fiamma s'innalza,

Da profondità insondabili, una forza si fa strada.

È forse l'inizio di un nuovo giorno, o il crepuscolo d'un inferno eterno?

Non importa, poiché ogni risveglio è un tormento eterno.


Tra cieli disinteressati e inferni tanto desiderati,

L'uomo cerca un significato, nel vasto inumano.

Sulla via lastricata di sofferenze e disillusioni,

Visioni spaventose, Dio, indifferente e distante.


E nell'ombra dell'esistenza, chi è già caduto,

Con un cuore sanguinante, spera ancora nel bene perduto.

Oh, l'inconsolabile lutto dell'anima persa,

Il timore del domani, la fuga dalla maledizione avversa.


Nell'interminabile ciclo di dolore e rinascita,

L'uomo cerca, invano, una scintilla di speranza.

Ma in questo universo indifferente e muto,

L'esistenza è un enigma, senza risposta o frutto.


**Eco dell'Inumano**


Oscillazioni, rumori, voci distorte, echi di passi lontani.


Il calcio d'un fucile, un cuore spezzato,  

Gli occhi logorati da orrori indicibili.  

Un genio silenzioso strangola il canto,  

La mente frantumata dalla follia.


Ma risorgi, mia forza, dal suolo,  

All'alba o all'inferno? Non importa.  

Levati con ardimento, ricorda il tuo momento,  

Nell'essere e nell'essenza, nell'inumano sentimento.


Visioni di mostri lungo la strada,  

Il destino di un magiaro, tra cielo e inferno.  

La debolezza di Dio, talvolta sentita,  

Ma la forza di risorgere, sempre presente.


Nel cuore storpiato, tesori nascosti,  

Desideri d'un passato, di un tempo perduto.  

Sento il lutto, temo il domani,  

La mia stirpe in fuga, echi d'un urlo lontano.


Ma risorgi, mia forza, dal suolo,  

All'alba o all'inferno? Non importa.  

Levati con ardimento, ricorda il tuo momento,  

Nell'essere e nell'essenza, nell'inumano sentimento.


Rumori distorti, voci che si mescolano, echi di un passato lontano.


Il cuore di nuovo sfondato, la vista annebbiata,  

Una voce muta, un cervello in frantumi.  

Ma il desiderio di vivere prevale,  

Anche dopo la morte, nella lotta inumana.


E quindi, in questo ciclo di dolore e speranza,  

Ricordiamo chi siamo, uomini tra l'inumano.  

Risorgendo sempre, tra cieli e inferni,  

In un'eterna danza, nell'eco dell'essere.



**Ombre della Mente**


Nella notte oscura, l'anima mi si spezza,

Tra le grida e il clamore, l'eco di una promessa.

La paura mi ha ghermito, la verità mi ha tradito,

E nel vuoto del silenzio, la voce di un amico perduto.


Ma nel profondo abisso, c'è una fiamma che persiste,

Resiste al vento gelido, alla tormenta che insiste.

Negli occhi della bestia, c'è un desiderio di libertà,

E nella gabbia del destino, un sogno di eternità.


Il tempo è un vortice, che inghiotte ogni speranza,

Ma nel cuore dell'uomo, c'è un'ardente alleanza.

Con le forze dell'universo, con le leggende d'antan,

Con i miti e i misteri, che il mondo ha dimenticato ormai.


Sotto il manto stellato, danzo con le ombre della mente,

E nel teatro della vita, sono attore e spettatore assente.

Il dolore è un maestro, che insegna ad amare,

E nella tragedia dell'essere, c'è una luce da abbracciare.


Ogni lacrima versata, è un diamante nell'oscurità,

E ogni ferita inflitta, è una lezione di umanità.

Ma nel giardino dell'anima, fiorisce una speranza,

Che anche nella notte più buia, c'è una stella che danza.


Quindi, non temere la tempesta, né il fulmine che colpisce,

Perché anche nell'inferno, c'è un angelo che sorride.

E nella lotta eterna, tra bene e male,

C'è una melodia celeste, che risuona in ogni anima mortale.


**Frammenti dell'Inumano**


Le strade pulsano, oscure e contorte,

Echi di un fucile, suoni d'una morte.

Gli occhi, vetri opachi, specchi di orrori,

Genio silenzioso, tra i mille rumori.


L'universo vibra, un caos di onda sonora,

Rinasco e cado, ogni singola ora.

La luce inganna, l'oscurità chiama,

È l'inizio? È la fine? O solo un dramma?


Magiaro errante, tra cieli e inferni,

Battaglia eterna, tra gli esterni ed interni.

Essenza umana, in un mondo macabro,

Perso e ritrovato, nello spazio arabesco.


Mostri e visioni, su strade di pietra,

Dio, ora lontano, una volta maestra.

E la risurrezione? Una mera illusione?

O l'ultima resistenza, di un cuore in confusione?


Tesori nascosti, desideri derubati,

Anime spezzate, destini mutilati.

Ah, la dolce malinconia dell'ieri,

Un'ombra che persiste, tra i nuovi misteri.


Morte e vita, un ciclo senza fine,

Danzando sul filo, di un destino che declina.

Lutto, paura, e la stirpe che fugge,

La spirale continua, e tutto si sfugge.


In questa terra, di caos e rumore,

La vera battaglia è per l'amore.

Per trovare se stessi, in mezzo all'inumano,

E vedere, alla fine, la luce di domani.



…..


In un mondo distorto, oltre l'orizzonte spezzato,  

Cammino nei vicoli oscuri, dove le ombre si sono allungate.  

La radio sussurra voci dal passato, frammenti di una realtà sfuggente,  

Un mondo dimenticato, dove il rumore del silenzio è assordante.


Le città ora sono labirinti, senza inizio né fine,  

Eco di voci perdute, sussurri di anime in rovina.  

Gli occhi ciechi di un indovino cercano una luce che non c'è,  

E il mio cuore, ormai corroso, batte al ritmo di una canzone che non so.


Sogni interrotti da sirene lontane, echi di un tempo che non tornerà,  

Nelle mani stringo frammenti di una realtà che si è dissolta,  

E la notte si stende su di me, velo nero e senza stelle,  

Mentre l'eco delle mie parole si perde nella vastità di un deserto senza impronte.


La macchina della vita è inceppata, le ruote girano senza fine,  

E tra le rovine, una figura si erge, sola e indomita.  

E' l'essere umano, reso inumano dalla follia del mondo,  

Ma la sua forza risorge, indomabile, come una fiamma nel vento.


In questa notte senza fine, tra sogni spezzati e realtà distorte,  

Cerco un segno, una guida, un faro nella tempesta.  

E nel silenzio assordante, una voce risuona, chiara e potente,  

E' la voce dell'uomo, che anche nell'inumano, trova la sua festa.


Ritorno alla luce, con occhi rinnovati e cuore intatto,  

E anche se il mondo intorno a me è cambiato, la mia essenza rimane.  

Perché l'essere umano, anche nell'oscurità più profonda,  

Trova sempre una via, una speranza, una fiamma che non si spegne mai.


…….



Sfondato dall'inumano cuore, orrori nell'alba o mezzanotte.

Ogni sorta di lutto, risorgi ancora una volta; mio cervello lastricato d'orrore.

Il calcio di un genio muto, il fucile strozzato, risorgi, levati con ardimento.

Visioni di magiari, insidiati da tesori, nella terra dei sogni strozzati.

Maestra strada d'inferno, la gola superba vacillante, gli occhi logorati di un ieri migliore.

Il cuore, mia forza, è un fucile; risorgi e vivi ostinati, né cieli né inferni.

Dio, così debole, accoglie la sventura nel cuore malato.

Tesori toccati, visioni di uomini, orrori della strada.

Colui che ha sofferto, illuso e storpiato, deve pur vivere.

E tuttavia, nell'ardimento dell'alba, comprendo la mia stirpe, e temo per il futuro.

Morti risorti, uomini nell'inumano, la follia di essere magiari.


…….



Nell'inumano, mille occhi logorati,

Un genio strozzato, la follia sbriciolata.

Il cuore sfondato dal calcio d'un fucile,

E tuttavia risorgi, mia forza, nell'alba o mezzanotte.


Strada lastricata di orrori, visioni mostruose,

La sventura di un Dio debole, magiaro toccato.

Col cuore malato, grandi tesori insidiati,

E ogni sorta di lutto comprendo.


Ora, levati con ardimento,

Essere uomo, essere magiari perseguitati.

Morti risorti, vacillanti, e temo il futuro,

Ma oggi, nel cuore storpiato, accoglie ieri migliore.


Né cieli né inferni, destino bellissimo,

Oh come compiango la stirpe in fuga.

La gola superba, un tempo levata,

Ma levati, risorgi, sull'orlo dell'inferno.


…….


Mille orrori, la follia sbriciolata,

Calcio d'un fucile, cuore nell'inumano.

Risorgi, visioni di orrori mostruose,

Alba o mezzanotte, lastricata di stirpe in fuga.


Genio muto, il mio cervello logorato,

Tesori insidiati, la strada di ogni lutto.

Col cuore storpiato, la gola superba,

Temo il futuro, eppure risorgi, magiaro ostinato.


Destino, né cieli né inferni, ardimento nel vento,

Dio debole, la sventura toccata, uno ieri migliore.

Ogni sorta, vacillante e illuso,

Essere uomini, essere perseguitati, vivi o morti.


Tuttavia, mia forza dalla terra levata,

Sulla strada maestra, e quanto compiango.

E' lo stesso, ma sempre ho voluto,

Nell'inumano, mille occhi, e la notte d'inferno.


……..



Nell'inumano, mille visioni,

Il cuore storpiato, gli occhi logorato.

Calcio d'un fucile, il mio cervello sbriciolato,

O mezzanotte d'inferno? Tesori insidiati.


Risorgi, magiaro perseguitato, risorgi dalla terra,

Strada di orrori, ardimento e lutto.

Fa lo stesso, il destino di essere uomo,

Sventura e follia, ogni futuro temuto.


Genio muto, la gola e la forza,

Né cieli né inferni, solo la sventura.

Levati, vacillante, nel cuore di un magiaro,

Ogni sorta, ogni stirpe in fuga.


E tuttavia, già morto e risorto,

Nell'ardimento dei grandi tesori.

È alba questa, o l'inumano,

Ma oggi vive colui che ha sofferto.



……


Nell'inumano, cuore sfondato,

Calcio d'un fucile, visioni mostruose,

E tuttavia, gli occhi logorato, 

Tesori insidiati, lutto e follia.


Mia forza, risorgi dalla terra,

È alba o mezzanotte d'inferno?

Levati, ostinati, uomo e magiaro,

Né cieli né inferni, storpiato e ardimento.


Ma oggi, così debole a volte Dio,

Sulla strada di orrori e sventura,

Genio muto, stirpe in fuga, 

Vacillante, illuso dell'ieri migliore.


Morti risorti, ogni futuro temuto,

Sofferto, gola superba e strozzato,

Nel cuore malato, magiari perseguitati,

Comprendo, compiango, sempre ho voluto.



……..


In un sogno d'inumano,

Il cuore di un uomo, dal fucile trafitto.

Orrori infiniti, gli occhi han nascosto,

Una gola di genio, nel silenzio perso.


Ma risorgi, forza mia, dalla notte oscura,

Alba o inferno, poco importa ora,

Levati, levati, con la luce pura,

Nell'inumano, l'uomo ancora esplora.


Sotto cieli sconfinati, il magiaro errante,

Nella danza di destino, tra cielo e abisso,

Strade lastricate d'orrore e tormento,

Visioni mostruose, sussurri d'un bacio.


E Dio, a volte, sembra così lontano,

Un cuore malato, ricorda un tesoro,

Nell'ombra, l'illusione d'un passato sovrano,

Ma oggi, il risorto, danza nel suo coro.


Ma risorgi, forza mia, dalla notte oscura,

Alba o inferno, poco importa ora,

Levati, levati, con la luce pura,

Nell'inumano, l'uomo ancora esplora.


Comprendo il lutto, temo il domani,

Ecco la stirpe, in una danza fugace,

Con ardimento, tra vivi e defunti,

Nell'eco di un sogno, l'uomo trova pace.



Certo! Ecco una canzone in stile Syd Barrett ispirata al tuo testo:


---


Nel regno inumano, l'uomo si sveglia,

Fucile e cuore, un gioco di specchi,

Orrori dipinti, occhi senza luce,

Muto il genio, strozzato in sua bocca.


Risorgi, forza, dalla terra aperta,

Tra l'alba chiara e l'inferno nascosto,

Con ardimento, come un tempo era,

Nel balletto dell'inumano, l'uomo è perduto.


Sotto cieli stellati, il magiaro danza,

Tra angeli e demoni, cerca la sua lancia,

Strade di pietra, orrori svelati,

Visioni e sogni, in alto portati.


Debole Dio, lontano e vicino,

Il cuore malato, canta un vecchio ritmo,

Tesori nascosti, da occhi gelosi,

Memorie dorate, di un ieri glorioso.


Risorgi, forza, dalla terra aperta,

Tra l'alba chiara e l'inferno nascosto,

Con ardimento, come un tempo era,

Nel balletto dell'inumano, l'uomo è perduto.


Oh, il lutto e il timore, ballano insieme,

Futuro incerto, sotto una luna piena,

Risorto e perduto, l'uomo continua,

Nella danza eterna, tra stelle e bruma.


---


Spero che questa interpretazione in stile Syd Barrett ti piaccia! Ho cercato di catturare l'atmosfera onirica e psichedelica tipica delle sue canzoni.



…….



Ecco una canzone ispirata al tuo testo, in stile Pink Floyd:


---


Nell'oscurità, il cuore sprofonda,

Tra fucili e pianti, l'umanità si nasconde,

Orrori e visioni, riflessi nell'occhio,

Un genio silenzioso, un grido soffocato.


Ma risorgi, forza mia, dall'abisso della notte,

Alba o inferno, la lotta non è finita,

Levati, resisti, contro ogni tempesta,

Nell'inumano mondo, l'uomo ancora resta.


Strade lastricate di sogni spezzati,

Visioni distorte, destini rubati,

Dio, in lontananza, sembra guardare,

Il fiero magiaro, non si vuole arrendere.


Un cuore malato, ancora palpita,

Tesori nascosti, speranze tradite,

Il passato ricorda, il futuro spaventa,

Ma nell'oscurità, una luce si accende.


Risorgi, forza mia, dalla terra ferita,

Tra cieli e inferni, la tua voce grida,

Lotta, resisti, non ti arrendere ora,

Nell'inumano mondo, l'umanità ancora implora.


Lutto e paura, in un danza eterna,

Ma nel profondo, una speranza si conserva,

Nell'inumano mondo, l'uomo cerca la via,

Verso la luce, verso un nuovo giorno.


---



**"Risveglio fra Ombre"**


Il calcio d'un fucile, il cuore spezzato,  

Gli occhi mi han visto mille terribili fatti.  

Un genio, ora muto, la gola mi ha preso,  

La mente, ora persa, dalla follia divorata.


Eppure risorgi, forza interiore,  

Dai profondi abissi, in cerca di luce.  

È questa un'alba, o mezzanotte oscura?  

Fa lo stesso, rialzati con coraggio.


Né cielo né inferno, per l'anima forte,  

Possono offrire un destino migliore,  

Che essere uomo tra cuori gelidi,  

Essere perseguitati, vivi o decisi nella morte.


Sulle strade di pietra, cariche di dolore,  

Ho cercato la vetta, la mia visione chiara.  

La sventura, il peso, il fato di un popolo,  

E un Dio che a tratti sembra distante e fragile.


Ma ancora risorgi, forza interiore,  

Dai profondi abissi, in cerca di luce.  

È questa un'alba, o mezzanotte oscura?  

Fa lo stesso, rialzati con coraggio.


Oggi, chi ha conosciuto il dolore, deve vivere,  

Con un cuore fragile, portando tesori minacciati.  

Aggrappato ai ricordi di un passato ora sfumato,  

Sognando di proteggere un'eredità in pericolo.


Oh, sento il peso di ogni dolore,  

Temo il domani e ciò che potrebbe portare,  

Ma nel cuore di chi è risorto,  

C'è la speranza di un popolo in fuga.


Eppure risorgi, forza interiore,  

Dai profondi abissi, in cerca di luce.  

È questa un'alba, o mezzanotte oscura?  

Fa lo stesso, rialzati con coraggio.


Questo è uno schizzo basato sul tuo testo e ispirato all'atmosfera dei Pink Floyd. Ovviamente, la realizzazione musicale aggiungerebbe un altro livello di profondità e atmosfera.



……..



**"Uomo fra le Macchine"**


"Essere uomini nell'inumano... uomo... inumano..."


Il calcio d'un fucile, cuore penetrato,  

Gli occhi logorati da visioni inumane.  

Una voce muta, ora soffocata,  

Mente frantumata dalla follia senza catene.



"Risorgi... risorgi... alba o oscurità?  

Alza la testa, non temere la realtà."


Tra cieli e inferni, destinato a lottare,  

Perseguitato, vivendo tra ombre nascoste.  

Orrori pavimentati, in un mondo deformato,  

La sventura, la debolezza, divinità perdute.


"Cuore malato... tesori insidiati...  

Illusioni di un passato, ora frammentato."


"Risorgi... risorgi... alba o oscurità?  

Alza la testa, non temere la realtà."


"Io comprendo... io temo...  

Morte e rinascita, un ciclo eterno."


Cuore perforato, occhi consumati dal dolore,  

Un genio silenzioso, una gola che non canta.  

La mente sbriciolata, dalla follia annientata,  

Nella notte più scura, la luce sorge ancora.


"Risorgi... risorgi... alba o oscurità?  

Alza la testa, non temere la realtà."


"Essere uomini... nell'inumano... uomo... inumano..."


*[La canzone si conclude con un lungo riverbero e il lento spegnersi dei suoni industriali]*


Lo stile di Throbbing Gristle è profondamente radicato nell'industrial e nell'avanguardia, mescolando suoni elettronici e rumori con testi spesso provocatori e oscuri. Questa interpretazione cerca di catturare quell'essenza, pur rimanendo fedele al testo fornito.



………



**"Meccanismi Distrutti"**


"Uomo... nell'inumano... macchine... sofferenza..."


Proiettili al cuore, sangue sulla terra,  

Occhi consumati da incubi senza fine.  

Silenzio forzato, gola strangolata,  

Mente in frantumi, nel caos si dissolve.


"Risorgi... risvegliati... alba o abisso?  

Non importa, risorgi con passione."


Tra luce e ombra, nell'eterno conflitto,  

Magiaro in tormento, tra vivi e morti.  

Strade d'orrore, visioni deformate,  

Divinità assenti, debolezza nel divino.


"Cuore infranto, tesori rubati,  

Illusioni perdute di un tempo glorioso."


"Risorgi... risvegliati... alba o abisso?  

Non importa, risorgi con passione."


[Echi lontani, suoni frammentati, distorsioni caotiche]  

"Io comprendo, io temo,  

Morte, rinascita, cicli infiniti."


Colpi e ferite, occhi offuscati,  

Silenzio, soffocamento, mente lacerata.  

Ora, risorgi, dalla polvere emergi,  

Uomo nell'inumano, la lotta non finisce.


"Risorgi... risvegliati... alba o abisso?  

Non importa, risorgi con passione."


"Lutto, paura, speranza...  

Uomo... inumano... fine."


Questa reinterpretazione cerca di catturare l'essenza dei Throbbing Gristle, combinando il tema del testo fornito con la loro atmosfera unica, sperimentale e avanguardistica.



………



**"Occhi Nell'Ombra"**  

(Alla maniera dei Psychic TV)


*[Sottofondo: Synth oscillanti, ritmi ipnotici e suoni ambientali sfocati]*


[Voce profonda, echi psichedelici]  

"Uomo, tra luce e oscurità... sospeso nell'abisso dell'inumano."


Proiettili e piombo, cuore in silenzio,  

Visioni oscure, occhi offuscati dal terrore.  

La voce perduta, soffocata nel vuoto,  

Mente in tumulto, travolta dal caos.


[Arpeggi di chitarra elettrica, suoni distorti]  

"Risvegliati, forza interiore, alzati dalla polvere,  

Alba luminosa o mezzanotte cupa, alzati con vigore."


*Verso 2:*  

Destini intrecciati, tra cieli e inferni,  

Magiaro tenace, in fuga ma indomito.  

Orrori pavimentati, sulla via maestra,  

Visioni di mostri, sorti crudele e divina.


[Synth eterei, vocoder, suoni spaziali]  

"Cuore fragile, tesori celati,  

Speranze di ieri, ora ombre lontane."


"Risvegliati, forza interiore, alzati dalla polvere,  

Alba luminosa o mezzanotte cupa, alzati con vigore."


[Voce sussurrata, ritmo rallentato]  

"Sentimenti di lutto, paure future,  

Ricordo di coloro che sono fuggiti, in una danza senza fine."


Colpi che risuonano, occhi annebbiati,  

Voce silente, mente in rovina.  

Ancora una volta, risveglio e rinascita,  

Nell'eterno gioco tra umano e inumano.


"Risvegliati, forza interiore, alzati dalla polvere,  

Alba luminosa o mezzanotte cupa, alzati.


"Comprendo, temo, compatisco...  

Nell'infinito ciclo della vita e della morte."


Questa interpretazione cerca di evocare l'atmosfera psichedelica e sperimentale dei Psychic TV, combinando elementi del testo originale con una struttura musicale avanguardistica.



…….. 



**"Occhi della Realizzazione"**  


"In un mondo d'ombra, tra realtà e finzione... l'uomo si confronta."


Proiettile del destino, cuore infranto,  

Orrori infiniti, visioni sfocate,  

Una voce silenziata, gola repressa,  

Mente frammentata, dalla follia rapita.


"Eppure, in piedi di nuovo,  

Dall'oscurità, risorgendo."


"Tra l'aurora e il crepuscolo, senza tregua,  

Alzati con passione, oltre il dolore e la menzogna."


Non cieli, non inferni, solo la fiera resistenza,  

Magiari orgogliosi, nel battito d'un cuore.  

Strade d'orrore, sogni interrotti,  

Visioni distorte, un dio ambiguo e lontano.


"Un cuore malato, ricordi affievoliti,  

Tesori nascosti, in ombre e silenzi."


"Tra l'aurora e il crepuscolo, senza tregua,  

Alzati con passione, oltre il dolore e la menzogna."


"Sentimento e paura, in un'eterna danza,  

Lutto e speranza, in un mondo d'illusioni."


Colpi che risuonano, memorie sbiadite,  

Silenzio pesante, risveglio dal torpore.  

Nell'inumano, l'essenza dell'uomo,  

Persistente e resiliente, contro ogni avversità.


"Tra l'aurora e il crepuscolo, senza tregua,  

Alzati con passione, oltre il dolore e la menzogna."


"Nei confini tra realtà e sogno,  

L'essenza dell'uomo, infinita e immortale."


La canzone "Occhi della Realizzazione" cerca di catturare l'atmosfera sperimentale e avanguardistica dei Psychic TV, utilizzando elementi del testo originale per creare un'interpretazione musicale profonda e riflessiva.



**"Risveglio Inumano"**  

(Alla maniera dei Sabbath Assembly)


Nel profondo dell'inumano, un uomo cerca se stesso,  

Il cuore ferito, dagli orrori consumato,  

Una voce repressa, nella gola silenziata,  

La mente in frammenti, dalla follia spezzata.


Ma risorgi, anima mia, dalla profondità della terra,  

Tra l'oscurità della notte e la luce dell'alba,  

Con coraggio, affronta ogni tormento.


Non cieli, non inferni, per l'orgoglioso magiaro,  

Solo la bellezza dell'essere, nell'abisso dell'inumanità.  

Strade d'orrore, pesanti di memoria,  

Visioni oscure, il dolore del destino, un Dio incerto.


Col cuore spezzato, nella notte risvegliato,  

Un passato prezioso, in un cuore tormentato conservato.  

I lamenti del lutto, la paura del domani,  

Risonano nell'aria, in un canto senza fine.


Ma risorgi, anima mia, dalla profondità della terra,  

Tra l'oscurità della notte e la luce dell'alba,  

Con coraggio, affronta ogni tormento.


Nell'oscurità, una luce si fa strada,  

L'uomo nell'inumano, ancora una volta trova speranza.  

Sul sentiero tortuoso, tra ombre e sogni,  

Lotta e resiste, con passione inarrestabile.


E anche se la notte avvolge tutto,  

Nel cuore dell'uomo, l'alba risplende ancora.  

Risvegliati, anima mia, e canta la tua canzone,  

Di speranza, di dolore, di eterno amore.


Il brano "Risveglio Inumano" tenta di catturare l'atmosfera spirituale e trascendentale dei Sabbath Assembly, integrando gli elementi del testo originale in una composizione che celebra la resilienza dell'anima umana di fronte alle avversità. Scrivi 

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