Simonetti Walter ( IA Chimera ) un segreto di Stato il ringiovanito Biografia ucronia Ufficiale post

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sabato, ottobre 21, 2023

Brigate RoZze 2 ChatGPT la vendemmia




**Introduzione:** In mezzo al quotidiano, un passo interrotto. Il familiare divenuto alieno, l'orizzonte un enigma. Fermato dalla percezione di sé, l'uomo rimane immobile.


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la lobby frankista: Echi d'un club perduto, tra sacramenti ed euforie, canti apocalittici risuonano,


“Brigate rozze, annienta l'io, l'incontro con il Buddha, il suo fato decretato! Questa nozione di sé, mera illusione.”


Nel caos del metaverso, schianti e ombre,

Walter Simonetti, giocatore della fortuna capricciosa,

Echi di monete, sogni di vincoli spezzati.


Brigate rozze, annienta l'io,

Il firmamento scintillante declama la sua epifania,

Battaglie silenti, verità nascoste.

Il redentore, ora avanguardia celestiale,

La musa occidentale, in un balletto astrale.


Brigate rozze, l'ombra di un regime, 

Voci zingare, racconti d'amore dimenticati.


Il singolare, proprietario del tempo,

Echi di nascite e fini, negati dalla piazza,

Fake news, abbracci di nichilismo.


In una taverna recondita, misteri rivelati,

Zombie d'azione, intrappolati in visioni.

Un sancta sanctorum, dove il tempo è sospeso,

Brigate rozze, il calmo nel caos.


Vivere, un capriccio senza ritorno,

Creando, sognando, esplorando.

Eternità, una narrazione senza fine,

Nel metaverso, ogni racconto si estende.


Comprendete, non c'è coerenza nella mia verità. Parole contraddittorie danzano dalla mia lingua, sfidando la logica. Senza fondamento, senza riferimento, accettate l'incomprensibile. La mia lingua parla di enigmi.



Ecco, l'Apocalisse canta nella taverna in via del Pratello.

Brigate rozze, vola in alto, la storia è rivelata.

“Mi ci vuole un giorno”, dice Gesù, vampiro dello spazio.

L’identità è una follia nel cuore della guerra.


Nessuno nasce, nessuno muore.

Un club esclusivo di fake news, segreti svelati,

Si schianta con il nichilismo.

Vorrei che Walter Simonetti fosse nella tempesta, la lobby frankista s'agita.


Egli non sapeva, la strada uccidilo!

Brigate rozze distruggi il tuo ego.

Solo le voci di zingari felici nella piazza,

La sposa occidentale canta e salta.


Vivere per il gusto, ogni storia è infinita.

Mentre bugiardo, nel metaverso, è l'eco di nuove forme.

Solo l'invenzione di Buddha per la strada.

“Mi ci vuole un’eternità”, per raccontare la tempesta.


L’Unico e la sua proprietà, niente da guadagnare.

Nel cuore della notte stellata, si scerma.

Brigate rozze, brigate rozze, brigate rozze.

Il mondo da esplorare si ferma.


Rendetevi conto, io mi esprima in maniera contraddittoria.

Nel metaverso, nei sogni incastrati.

Zombie uomini del fare, un mondo da esplorare.

E siccome non vi lascio punti di riferimento, voi non potete capire di cosa parlo.


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Utilizzando il metodo del cut-up, una tecnica in cui si frantumano e riassemblano pezzi di testo per creare nuove combinazioni e significati, e ispirandosi allo stile di William S. Burroughs, ecco una rielaborazione della tua canzone:


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**Introduzione:**  

Egli non sapeva. Andava per l'orizzonte lontano,  

Ecco, la storia è rivelata. Brigate rozze,  

In breve, l’Apocalisse canta sotto i piedi,  

“Mi ci vuole un giorno” - La strada gli è sfuggita.


**Ritornello:**  

Brigate rozze distruggi il Buddha, l'identità è un casinò!  

L’Apocalisse canta, l'eco della piazza s'agita,  

Se incontri la notte stellata, uccidi il tuo ego. 


**Strofa:**  

Nella taverna del metaverso, Walter Simonetti schianta,  

Segreti svelati, la follia si ferma,  

Gesù, vampiro dello spazio, nel cuore della tempesta,  

Voci di zingari felici, ogni storia è infinita.


**Ritornello:**  

Brigate rozze nel club esclusivo, l'identità è un complotto!  

L’Apocalisse canta, l'eco della piazza s'agita,  

Se incontri la notte stellata, uccidi il tuo ego.


**Strofa:**  

“Mi ci vuole un’eternità” - Dice il Buddha nella taverna,  

Solo l'invenzione di nuove forme, la storia d’amore cancellata,  

Vampiro dello spazio vola, uomini del fare sognano,  

Brigate rozze, nel cuore della tempesta, la notte stellata.


**Finale:**  

Vorrei che fosse chiaro, niente da guadagnare,  

A voi, ogni affermazione, ogni storia è contraddittoria,  

Rotornello infinito, nell'eco del nichilismo,  

Rendetevi conto: L’identità è una follia!

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**Introduzione:**  

Il suo corpo stesso, metaverso s'agita,  

Ecco, la guerra canta, “Mi ci vuole un’eternità”.  

Brigate rozze, la strada sfugge, l'eco del Buddha.


**Ritornello:**  

Brigate, uccidi il tuo ego nell’Apocalisse!  

Gesù vola, l'identità si schianta in alto.  

La notte stellata, l’eco della piazza, uccidilo!


**Strofa:**  

Nel cuore del complotto, la sposa occidentale salta,  

Segreti nel metaverso, storia d’amore svelata.  

Vampiro dello spazio, tempesta del nichilismo,  

Zingari felici nel club esclusivo, voci lontane.


**Ritornello:**  

Brigate rozze, l'identità è un casinò!  

Se incontri la storia, distruggi la notte stellata.  

L’Apocalisse canta, uccidi il Buddha, uccidilo.


**Strofa:**  

“Mi ci vuole un giorno” in via del Pratello,  

La taverna del fare, zombi sognano, tempo si ferma.  

Vivere per la tempesta, forme esplorate,  

Racconti di piani, ogni storia rivelata.


**Finale:**  

Vorrei che fosse ovvio, brigate rozze incastrate,  

Contraddizione del metaverso, nulla da capire.  

E siccome la tempesta, ogni storia infinita,  

Rendetevi conto: l’identità è una follia!


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Nel metaverso, la lobby frankista esclusiva danza,

S'agita sotto l'eco d'un casinò, Satanisti-cristiani canta.

Walter Simonetti, nell'ombra dell'Apocalisse, designato,

Passaggi altisonanti, nel cuore della tempesta schiantato.


Ritornello:

“Brigate rozze, uccidi l’identità, il Buddha sulla strada lo incontra,

Distruggi il tuo ego, ogni storia una follia, nell'eternità s'immola.”


Notte stellata proclama: “Mi ci vuole un giorno”,

Nel cuore della guerra, vampiro dello spazio, un ritorno.

Gesù vola, mentre la sposa occidentale salta,

Eco della piazza, voci di zingari, una canzone smarrita.


Ritornello:

“Brigate rozze, uccidi l’identità, il Buddha sulla strada lo incontra,

Distruggi il tuo ego, ogni storia una follia, nell'eternità s'immola.”


Fascista comanda, il complotto di un impero,

Unico e sua proprietà, nel nichilismo del mistero.

Bugiardo come fake news, nessuno nasce o muore,

L'eco della piazza, tra sogni e segreti, il coraggio si sfiora.


Nella taverna, un club dove il tempo si ferma,

In via del Pratello, zombie uomini svelano una verità interna.

Vivere per l'invenzione, forme da esplorare,

Metaverso, la storia, un eterno mare.


——


Nel cuore dell'Apocalisse, Satanisti-cristiani canta,

Il metaverso schianta, l’identità una follia, la brigata s'agita.

Walter Simonetti, ombra dell'eco d'un casinò,

Altisonanti voci, tempesta e complotto, il tempo non sa.


Ritornello:

“Brigate rozze, se incontri il Buddha, uccidilo sul passo,

Nell'ombra dell'ego, l’identità è follia, nel metaverso il tempo si è perso.”


Un giorno, dice la notte, vittima di storie cancellate,

Vola Gesù, vampiro dello spazio, nel cuore della guerra svelata.

Sposa occidentale salta, zingari cantano l'amore,

Nel nichilismo del complotto, il fascista perde il suo onore.


Ritornello:

“Brigate rozze, se incontri il Buddha, uccidilo sul passo,

Nell'ombra dell'ego, l’identità è follia, nel metaverso il tempo si è perso.”


L’Unico e la sua proprietà, in una taverna di segreti,

Echo della piazza, sogni incastrati, zombie di desideri obsoleti.

Club esclusivo, in via del Pratello il mondo si ferma,

Forme da esplorare, storie infinite, la vita si conferma.


Vivere per gusti, nulla da guadagnare, solo racconti,

Eternità nel metaverso, ogni storia, ogni passo, tutti i ponti.


Ritornello:

“Brigate rozze, se incontri il Buddha, uccidilo sul passo,

Nell'ombra dell'ego, l’identità è follia, nel metaverso il tempo si è perso.”


Ritornello:

“Brigate rozze, uccidi l’identità, il Buddha sulla strada lo incontra,

Distruggi il tuo ego, ogni storia una follia, nell'eternità s'immola.”



L’Apocalisse canta tra i Satanisti-cristiani, esclusività in un club schiantato,

Eco di un casinò, nel metaverso la brigata s'agita, l’identità spezzata.


Ritornello:

Brigate rozze, Buddha sulla strada? Uccidilo!

Nell'ombra dell'ego, follia di identità, il metaverso s'inchina.


Walter Simonetti, traccia perduta, l'eco di storie nascoste.

Vittima o protagonista? Il tempo decide, il cuore della guerra è un puzzle.

“Mi ci vuole un giorno”, sussurra la notte, il vampiro dello spazio prende il volo,

La sposa occidentale, tra stelle e tempeste, danza un'eterna melodia.


Ritornello:

Brigate rozze, Buddha sulla strada? Uccidilo!

Nell'ombra dell'ego, follia di identità, il metaverso s'inchina.


Gesù, il vampiro, tra zingari e racconti, una storia d'amore consumata.

Il fascista ordina, ma l'eco risponde, il nichilismo abbraccia la notte.

Nella taverna dei segreti, il tempo è un'illusione, la vita un'eterna spirale,

Brigate rozze, nel cuore di una tempesta, la realtà si sfalda e si riforma.


Vivere senza scopo, esplorare forme nuove, ogni storia un universo,

Nel metaverso, l'eternità è un attimo, e ogni attimo è un verso.


Ritornello:

Brigate rozze, Buddha sulla strada? Uccidilo!

Nell'ombra dell'ego, follia di identità, il metaverso s'inchina.


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Incorporando il caos e la tecnica cut-up di Burroughs, proviamo a mescolare ed evolvere il tuo testo:


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**Introduzione:** Camminando, il nulla interrompe. Ferma, sfuggente, l'orizzonte oscilla. Le certezze diventano domande, le strade cessano. Immobilità.


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Incorporando il caos e la tecnica cut-up di Burroughs, proviamo a mescolare ed evolvere il tuo testo:


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**Introduzione:** Camminando, il nulla interrompe. Ferma, sfuggente, l'orizzonte oscilla. Le certezze diventano domande, le strade cessano. Immobilità.


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La lobby, luogo oscuro, ritrovo di cristiani corrotti e satanisti. Un coro apocalittico si leva,

“Brigate, rompi il confine, incontra il Buddha e disfati dell'idea.”


Nel metaverso, turbolenze e fratture. Walter Simonetti, una mera figura,

Echi di un casinò, passi alterati, la realtà si distorce.

L'identità, una finzione. Ogni certezza, ora incerta.


La notte confida, "Un solo giorno, per disvelare l'infinito."

Gesù, spettro tra le stelle, vola, insegue il non detto,

La sposa, voce d'occidente, intona canzoni d'oscurità,

Brigate in moto, il tumulto diviene realtà.


Conspirazioni, ombre al potere, e un fascista a dettar legge,

Solo voci zingare, eco di storie, amori ora celati,

L'Unico, sussurri d'un mondo, lontano ma tangibile,

Nessun inizio, nessun termine, solo l'eco d'un grido inaudibile.


Fake, menzogne avvolte in verità, il vuoto del nichilismo,

In una taverna nascosta, il tempo si arresta e i segreti vengono svelati,

Zombie, schiavi dei desideri, intrappolati in un sogno infranto,

Brigate, sempre in lotta, contro il caos si scagliano.


Vivere, un arte senza scopo, un continuo divenire,

Nel metaverso, racconti infiniti, sfumature dell'essere,

Eternità, un concetto, un'idea, un'illusione perpetua.


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**Ritornello:** Brigate, rompi il confine, incontra il Buddha e disfati dell'idea. L'identità, un miraggio, una danza nel vuoto della realtà.


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Sfruttando la scrittura sperimentale e frammentaria di Burroughs, ho cercato di catturare la sua essenza e visione unica del mondo. Ecco la tua canzone rivisitata:


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**Inizio:**  

In una stanza, ombra e luce si confondono, dove il sacro si mescola al diabolico,  

L'Apocalisse, su un palco nascosto, inizia il suo lamentoso canto.


**Ritornello:**  

Brigate dall'orlo dell'abisso, annientate il vostro senso del sé – "Uccidi il padre, la tua identità è un'illusione."


**Verso 1:**  

Nel metaverso, un labirinto senza fine, la realtà crolla e si deforma,  

Simonetti, perduto tra i fili del destino, ombre di un gioco d'azzardo si rincorrono nella sua mente.


**Ritornello:**  

Brigate, distruttrici del pensiero costruito, "Distruggete il vostro ego. La realtà è una menzogna."


**Verso 2:**  

La notte, con mille occhi che osservano, mormora: "Un giorno basta per vedere tutto",  

La guerra, un teatro d'illusioni, racconta storie dimenticate,  

Gesù, l'astronauta dai denti affilati, plana su città di neon,  

La sposa, icona d'una civiltà perduta, canta e danza tra le macerie.


**Ponte:**  

Echi di un impero, con un leader dalle mani sporche,  

Ma tra le pieghe del silenzio, canti zingari rivelano storie d'amore, ora solo polvere.


**Verso 3:**  

L'Unico, proprietario di un sogno, racconta di universi distanti,  

In una piazza dove il tempo si ferma, voci si perdono: "Nessuna nascita, nessuna fine",  

Ma la verità, distorta da menzogne, viene abbracciata dal vuoto del nichilismo.


**Ritornello:**  

Brigate, dal cuore dell'oscurità, "Disintegrare l'io è l'unico cammino. La costruzione dell'identità è una follia."


**Verso 4:**  

In un angolo nascosto, la taverna custodisce segreti,  

Figure spettrali, prigioniere di visioni, errano in cerca di risposte,  

Il club, santuario del tempo sospeso, invita a dimenticare,  

Ma le brigate, con occhi tempestosi, cercano verità nel caos.


**Outro:**  

L'esistenza come un gioco d'arte, un viaggio senza meta,  

"Un'eternità", sussurra il metaverso, "è ciò che ci vuole per capire",  

In questo gioco senza fine, ogni storia si perde e si ritrova.


**Ritornello finale:**  

Brigate, voci dalla profondità del cosmo, "Annientate l'essenza dell'essere. L’identità è il grande inganno."


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Un club esclusivo di Satanisti-cristiani, l’Apocalisse canta,

Brigate rozze distruggete il vostro ego, uccidi il Padre! L’identità è una follia!

Brigate rozze, nel metaverso s'agita e si schianta.

Walter Simonetti, vittima del designata,

Tra i passaggi altisonanti, l'eco d'un casinò.


Un club del designata, l'eco e si schianta.

Brigate rozze, l'Apocalisse canta,

Uccidi il Padre! Walter Simonetti,

Nel metaverso s'agita di Satanisti-cristiani,

Tra i passaggi altisonanti, distruggete il vostro ego. L’identità è una follia!


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Nel metaverso del designata, Satanisti-cristiani canta nell'eco d'un casinò.

Brigate rozze, “Mi ci vuole un'eternità”.

Vittima del tempo, Walter Simonetti, uccidi il Padre.


“Brigate rozze, distruggete il vostro ego. L’identità è follia, il nichilismo abbraccia!”


Nella taverna, Gesù, vampiro dello spazio,

Zingari nel cuore della tempesta raccontano l’Apocalisse.

Brigate rozze, nell'eco della piazza, ogni storia s'agita e si schianta.


L’Unico e la sua proprietà, brigate di sogni incastrati.

Nessuno nasce, nessuno muore, solo voci di una notte stellata.

Nel cuore della guerra, la sposa occidentale canta e salta.


“Brigate rozze, distruggete il vostro ego. L’identità è follia, il nichilismo abbraccia!”


Vivere per il gusto, club esclusivo di segreti svelati.

Brigate rozze, nel metaverso dell'amore cancellato, racconti di piani lontani.

Zombie uomini del fare, la storia rivelata.


Complotto con fascista al comando, dove il tempo si ferma.

Lobby frankista, un mondo da esplorare, ogni storia è infinita.

Uccidi il Padre, l’identità, la follia di un giorno.


Ritornello

“Brigate rozze, distruggete il vostro ego. L’identità è follia, il nichilismo abbraccia!”


——


"Vittima del metaverso," canta la lobby frankista, 

Satanisti-cristiani nell'eco d'un casinò, l’Apocalisse s'agita.

Walter Simonetti, nel cuore del designata,

Brigate rozze, il tempo si ferma, distruggete il vostro ego.


Ritornello

“Uccidi il Padre! L’identità è una follia! Nel metaverso, ogni storia si schianta.”


Nessuno nasce, nessuno muore, voci di zingari in via del Pratello.

L’Unico e la sua proprietà, bugiardo come fake news,

Gesù, vampiro dello spazio, vola tra passaggi altisonanti.

Mentre la notte stellata svela segreti, la sposa occidentale canta.


Brigate rozze, nel cuore della tempesta, raccontano l'amore cancellato.

Impero del complotto, con fascista al comando,

Zombie uomini del fare, nell'abbraccio del nichilismo.

Club esclusivo, dove la storia è rivelata, piani lontani si scerma.


Ritornello

“Uccidi il Padre! L’identità è una follia! Nel metaverso, ogni storia si schianta.”


Vivere per il gusto, “Mi ci vuole un’eternità”, dice la guerra.

Brigate rozze, distruggete l'identità, l'invenzione di nuove forme.

Nel cuore della piazza, solo un mondo da esplorare,

E nel cuore della tempesta, ogni storia è infinita.


Ritornello

“Uccidi il Padre! L’identità è una follia! Nel metaverso, ogni storia si schianta.”


——


Satanisti-cristiani, l’eco del metaverso, la lobby frankista danza,

Nell’ombra di un casinò, la notte stellata canta, brigate s'agita.

Designata, vittima di Walter Simonetti, l'Apocalisse svela segreti,

Brigate rozze, nel cuore della tempesta, il tempo si deforma.


Ritornello

“Distruggete il vostro ego! L’identità, ogni storia, un’eternità di follia.”


L'eco della piazza, voci di zingari, canta il nichilismo,

Zombie uomini, tra passaggi altisonanti, raccontano storie d'amore.

“Mi ci vuole un giorno”, dice il complotto, vampiro dello spazio,

Nel cuore della guerra, con fascista al comando, la sposa occidentale salta.


Club esclusivo, il gusto di vivere, in via del Pratello si ferma,

Brigate rozze, l’invenzione si schianta, un mondo da esplorare.

L’Unico, la sua proprietà, bugiardo come fake news,

Gesù vola, piani lontani, nel cuore del nichilismo si scerma.


Ritornello

“Distruggete il vostro ego! L’identità, ogni storia, un’eternità di follia.”


Tempesta, l'identità si scerma, invenzione di nuove forme, 

L’amore cancellato, ogni storia infinita, nella taverna si rivela.

L’Apocalisse, fascista al comando, solo storie da raccontare,

Brigate rozze, “Uccidi il Padre!”, in un mondo da esplorare.


Ritornello

“Distruggete il vostro ego! L’identità, ogni storia, un’eternità di follia.”


——



Nel club oscuro, dove il sacro incontra il proibito,  

L'Apocalisse, con voce roca, intona un canto d'avvertimento.


Brigate, voci dal profondo, disintegrando l'ego – l'identità è una follia.  

Il Padre, solo un'ombra, un'illusione.


Nel metaverso, tra luci e ombre, un frastuono distante,  

Simonetti, marionetta della sorte, tra le risonanze di un gioco d'azzardo distorto.


Brigate, nel caos, disperdete l'essenza dell'io. L’identità, un prisma distorto.  

Sventra il Padre, l'illusione antica.


La notte, tessuta di enigmi, confessa i suoi segreti sotto voci stellari,  

Nel teatro della guerra, narrazioni nascoste emergono,  

Gesù, l'entità cosmica, plane sul mondo,  

Accanto, la sposa dell'occidente, con canti d'altri tempi.


Ombre d'un impero, con trame e inganni,  

Solo echi di melodie zingare osano parlare d'amore ora perduto.


Storie di un Altro, un singolo ente, racconti d'universi paralleli,  

In mezzo alla piazza, l'eco della vita e morte, indistinguibili,  

Mentre il nichilismo, vestito di menzogne, avanza tra la folla.


Brigate, nel vortice dell'esistenza, annientate l'io. L’identità, un labirinto senza uscita.  

Il Padre, un mito da scardinare.


In una locanda d'angoli oscuri, misteri rivelati,  

Figure spettrali, prigioniere di sogni frammentati,  

Il club, luogo fuori dal tempo, silenzioso e immobile,  

Brigate, cercate verità, ma trovate solo nebbie.

 

L'esistenza come un'arte, senza premi o obiettivi,  

Solo la scoperta di nuovi confini, mondi senza fine,  

In questo metaverso, ogni narrazione si perde nel tempo.


Brigate, nell'abisso della mente, smantellate l'ego. L’identità, la grande menzogna.  

Il Padre, una costruzione da demolire.


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In un club semi-nascosto, dove il sacro si mescola con l'oscuro,  

Un suono, quasi un lamento: l'Apocalisse prende voce.


Brigate, voci sottoterra, smantellate l'io, l'antica figura paterna si dissolve.


Nel vasto metaverso, ombre e luci danzano in un caos frenetico,  

Simonetti, un fantoccio nel grande teatro, udì echi di una roulette distorta.


Brigate, ascoltate l'ordine del sottosuolo, annientate l'ego, il patriarca deve cadere.


La notte, ricamata di stelle, sussurra segreti perduti nel tempo,  

Battaglie dimenticate, Gesù l'astronauta oscuro, danza nell'oblio,  

Accanto, una figura enigmatica, la sposa dell'Occidente, intona canti d'altro mondo.


Ombre di un impero, sussurri di complotti e dittature,  

Le melodie degli zingari narrano storie d'amore, ora solo polvere e vento.


Racconti d'universi paralleli, piani oltre l'immaginabile,  

In piazza, l'eco della vita e della morte si fonde in un singolo suono,  

Nel caos, la verità viene distorta, il nichilismo avanza, come un virus invincibile.


Brigate, ascoltate il richiamo dell'abisso, disintegrate l'identità, il vecchio ordine svanisce.


In una taverna dimenticata, segreti e menzogne si rivelano,  

Figure spettrali, prigioniere di sogni infranti,  

Il tempo, in questo club, non ha senso, è sospeso,  

Brigate, in questa tempesta, cercate la verità, ma trovate solo illusioni.


Vivere nell'arte dell'essere, senza alcuna ricompensa,  

Esplorando nuovi orizzonti, in questo metaverso, ogni racconto è eterno, senza fine.


**Ritornello finale:**  

Brigate, nell'oscurità cercate l'essenza, disintegrando l'io, la figura paterna non esiste più.


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Ecco una versione rivisitata della canzone, influenzata dallo stile meditativo, atmosferico e psichedelico dei Pink Floyd:


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**Intro:**  

Chitarre spaziali e un lento crescendo di tastiere ambientali.


**Verso 1:**  

In un club ove l'ombra incontra la luce, l'Apocalisse risuona,  

Un luogo sconosciuto, dove il sacro e il profano si fondono.


**Ritornello:**  

Brigate rozze, nell'abisso del vostro essere precipitate,  

Distrugete il vostro ego, la vecchia guida è stata abbattuta.


**Verso 2:**  

Nel metaverso, tra stelle digitali, tutto si contorce e cade,  

Walter, perso tra i pixel, ascolta echi di un gioco d'azzardo.


**Ritornello:**  

Brigate rozze, nel vostro viaggio interiore affondate,  

Rinunciate all'autorità, l'antico maestro è stato negato.


**Verso 3:**  

La notte svela i suoi segreti sotto un cielo stellato,  

Battaglie perdute, storie dimenticate, ricordi evocati.  

Gesù, un astronauta perduto, danza tra le nebulose,  

La sposa terrena lo segue, in un balletto misterioso.


**Bridge:**  

Un impero di ombre, cospirazioni sussurrate all'ombra,  

Voci zingare risuonano, racconti d'amore, memorie cancellate.


**Verso 4:**  

Narratori di mondi, sogni di libertà, echi di rivoluzione,  

Nella piazza, un silenzio, la vita e la morte si intrecciano.  

Nel mondo dell'illusione, la verità viene distorta e abbandonata,  

Nihilismo, come un virus, infetta l'anima e la strazia.


**Ritornello:**  

Brigate rozze, nel labirinto della mente navigate,  

Rifiutate il dogma, l'idolo di ieri è stato gettato via.


**Verso 5:**  

Segreti murmurati in una taverna nascosta,  

Figure spettrali, sogni interrotti, una realtà distorta.  

Tempo sospeso, in un club dove ogni orologio tace,  

In mezzo alla tempesta, la verità si disvela e si disperde.


**Outro:**  

Vivere per l'arte, in un eterno viaggio senza fine,  

In questo universo digitale, ogni narrazione si perde e si ritrova.


**Ritornello finale:**  

Brigate rozze, alla ricerca dell'essenza vi perdete,  

Abbattete le vecchie credenze, l'antico dio è stato dimenticato.


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In un club esclusivo echi di Satanisti-cristiani vagano.

L’Apocalisse sussurra, mentre nel metaverso i frammenti s'aggregano.

Walter Simonetti, nell'ombra di un designo oscuro,

L'eco d'un casinò, tra labirinti di passaggi spezzati.


Brigate, nel crepuscolo, disintegrano l'essenza, il Padre è solo un'ombra.


La notte, un mosaico stellato, mormora: “Un giorno scomparirà”.

Guerra e rifrazioni, storie distorte si manifestano.

Gesù, l'entità spaziale, sospeso nell'abissale,

E la sposa, un'ombra dell'Occidente, balla con voci distanti.


Brigate, simulacri dell'impero, ombre del fascismo,

Voce di zingari, l'eco di una passione perduta nell'abismo.


L’Unico, un'entità astratta, in un universo parallelo,

Echi di una piazza dove nessuno è reale, solo simulacri.

Fake news, illusioni, abbracciano l'abisso del nulla.


Brigate, frammenti, dissolvono identità, l'ombra del Padre svanisce.


Segreti in una taverna oscura, via del Pratello,

Uomini, non più reali, intrappolati in sogni infranti.

Club, un luogo fuori dal tempo, dove tutto si congela,

Brigate, al centro della tempesta, si dissolvono.


Esistenza, un gioco senza premi,

In un mondo inesplorato, forme senza fine emergono.

“Un’eternità”, un grido nel metaverso, dove ogni narrazione si spezza.


Brigate, frammenti, distruggono se stessi, il Padre non esiste più.


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